Paura di godere
di
Gioia 73
genere
tradimenti
E' trascorso quasi un mese da quando Marco mi ha scritto che non se la sente, che ha paura di giocare ogni settimana con me. Non riesce a fare sesso con me così spesso e poi con sua moglie. Ha il terrore del piacere che gli provoco. Della dipendenza da me. Sa che godere può essere molto pericoloso. E' un orgasmo fisico e mentale così intenso che lo porta lontano dalla sua vita reale, troppo lontano. Ha il terrore che un'immagine di me e lui carnalmente uniti appaia nella sua mente mentre sta prendendo sua moglie da dietro. Magari tirandole i capelli, guardandole il viso, incrociando il suo sguardo e vedendo i miei occhi... Questa cosa lo blocca, rischia di fargli perdere la passione "familiare" e non può venire meno ai suoi doveri coniugali.
Preferisce avere pause più lunghe, avere periodi in cui continuare la sua normale vita sessuale senza i miei eccessi.
E’ vero, io so essere pesante. Come dice Claudia Venuti, amo dare peso alle cose che faccio, alle parole che dico, alle persone che incontro e che entrano nella mia vita. Amo dare peso a tutto ciò che ricevo, nel bene e nel male. E per questo, alla fine, sono io che decido di non sentirlo più. Non voglio un uomo che ha paura di godere e farmi godere, di vivermi, seppur nel tradimento.
Quando siamo insieme, il mio uomo è mio e solo mio. Totalmente e completamente. E deve vivere il sesso con me senza limitazioni, senza paure, senza remore. E io voglio sentirmi sua. Voglio sentire che mi desidera con tutto se stesso, con la mente e il corpo. E lo voglio sentire quando mi parla, quando mi scrive, quando si avvicina, mi bacia il collo e mi morde, quando mi prende con passione e viene copiosamente dentro di me. Non voglio un uomo che ha paura di venire fino allo sfinimento e di perdersi nella mia mente. E voglio fare sesso ogni volta che mi viene voglia e che gli impegni di entrambi lo consentono, senza mettere dei blocchi temporali...
Il sesso, a volte, può far paura e crea spesso dipendenza. E io faccio paura perchè creo dipendenza. Sono come una droga, mi dice.
Va beh...Non sarà difficile trovare un diversivo. Sono caduta molte volte nella vita. Mi rialzo e mi riprendo velocemente, come sempre. E Marco non sarà poi così diverso dagli altri. Presto mi riempirò la mente con altro, e non solo la mente…
Preferisce avere pause più lunghe, avere periodi in cui continuare la sua normale vita sessuale senza i miei eccessi.
E’ vero, io so essere pesante. Come dice Claudia Venuti, amo dare peso alle cose che faccio, alle parole che dico, alle persone che incontro e che entrano nella mia vita. Amo dare peso a tutto ciò che ricevo, nel bene e nel male. E per questo, alla fine, sono io che decido di non sentirlo più. Non voglio un uomo che ha paura di godere e farmi godere, di vivermi, seppur nel tradimento.
Quando siamo insieme, il mio uomo è mio e solo mio. Totalmente e completamente. E deve vivere il sesso con me senza limitazioni, senza paure, senza remore. E io voglio sentirmi sua. Voglio sentire che mi desidera con tutto se stesso, con la mente e il corpo. E lo voglio sentire quando mi parla, quando mi scrive, quando si avvicina, mi bacia il collo e mi morde, quando mi prende con passione e viene copiosamente dentro di me. Non voglio un uomo che ha paura di venire fino allo sfinimento e di perdersi nella mia mente. E voglio fare sesso ogni volta che mi viene voglia e che gli impegni di entrambi lo consentono, senza mettere dei blocchi temporali...
Il sesso, a volte, può far paura e crea spesso dipendenza. E io faccio paura perchè creo dipendenza. Sono come una droga, mi dice.
Va beh...Non sarà difficile trovare un diversivo. Sono caduta molte volte nella vita. Mi rialzo e mi riprendo velocemente, come sempre. E Marco non sarà poi così diverso dagli altri. Presto mi riempirò la mente con altro, e non solo la mente…
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