La migliore amica di mia zia!
di
Lane1902
genere
etero
Ciao, mi piace “provare” a scrivere racconti.
Mia zia recentemente compì gli anni e organizzò una festa con familiari e amici a casa sua. Casa grande su più piani ma, essendo piena estate principalmente rimanemmo all’aperto.
Tra gli invitati non poteva mancare lei, Valentina, la migliore amica di mia zia sin dalle scuole superiori, inseparabili da sempre, hanno fatto mille cose assieme e sono a tutti gli effetti due buonissime migliori amiche.
Valentina ha la stessa età di mia zia, 40 anni fatti da qualche mese, è una donna sul metro e sessanta, capelli mori ricci, una quinta di seno, un bel culo, forse con un paio di chili di troppo ma che non la fanno di certo sfigurare. L’ho sempre vista girare per casa sin da quando sono piccolo, per cui ci si conosce bene ma devo dire che non ho mai capito molto di lei, so solo che è sposata ma il marito spesso sta fuori casa per lavoro.
Abbiamo un rapporto normale, non troppo confidenziale ma più di un rapporto di semplice rispetto.
Quella sera tra tutti gli ospiti parlai davvero molto con lei, praticamente parlammo tutta la sera, del più e del meno o inserendoci in alcuni discorsi qua e là.
Non ho mai pensato così spesso a lei dal punto di vista sessuale, era certo una bella donna ma non era una delle mie principali protagoniste delle fantasie che mi facevo.
Quella sera era particolarmente sexy: abito estivo fino a metà coscia, smanicato; orecchini grossi, trucco pronunciato ma non pesante, capelli ricci lasciati liberi e due tacchi altissimi aperti a far vedere i suoi piedi. Ho un debole per le gambe e i piedi per cui mi cade facilmente l’occhio, poi quel vestito faceva risaltare molto bene anche il suo poderoso seno, un bel vedere.
Durante le nostre chiacchierate, dopo qualche ora e alcuni drink, non mancarono i doppi sensi o le battutine a sfondo sessuale, più da parte sua che mia e la cosa cominciava ad intrigarmi parecchio.
Valentina mi guardava con un po’ di malizia e ogni tanto si faceva vedere sempre meglio, si passava il labbro con la lingua, io tra me e me pensai “Che gran Troia di amica che ha zia, si vede che ha una voglia pazzesca”.
Senza farsi notare si struscio brevemente e con una mano tasto il pacco non ancora duro, la cosa mi piacque parecchio e anche il mio cazzo ne risentì. Mi scusai e mi diressi verso l’entrata di casa per andare in bagno a placarmi e a prendere fiato, speravo nessuno se ne fosse accorto.
Feci il giro della casa ed entrai, Valentina era già dentro casa, mi prese per mano, V:”Seguimi”, aprì la porta del seminterrato e la richiuse dopo essere passati entrambi, scendemmo e ci trovammo in mezzo a qualsiasi cosa, c’era un casino enorme. Mi fece sedere su una sedia, si sedette a cavalcioni sulle mie gambe, mi prese la faccia rimanendo in silenzio e mi baciò, fu un bacio bellissimo che subito venne seguito da Valentina che mi immerse la testa tra le sue tettone.
Non capii più nulla, ma sentivo che ero eccitatissimo. Valentina liberò le tette e le leccai i capezzoli. Ogni tanto alzavo la testa e vedi Valentina con un sorriso smagliante compiaciuto di cosa stava accendendo.
Valentina si alzò e si inginocchiò per terra, mi slacciò la cintura e tiró fuori il cazzo, lo guardó per qualche secondo, posizionò le tette e mi segò con esse. Una grandissima spagnola, il mio cazzo era scomparso tra quelle sue tette.
Molló la presa, avvicinó le labbra al mio cazzo e lo bació, una, due, tre volte, poi lo riprese tra le tette, V:”Non ho il ritocco del rossetto, non posso fare altro”, a me andava già benissimo così e non dissi nulla, Valentina riprese la spagnola, “Cazzo, vengo” dissi sottovoce, V:”Alzati”, lo feci e lei prese il cazzo con una mano e mi fece sborrare sulle sue tette facendo attenzione a non sporcarsi. Le tette erano ricoperte di sperma in tutta la loro grandezza, io crollai sulla sedia e Valentina si ripulì con dei fazzoletti dentro la sua borsetta.
Finito di pulirsi si posizionò davanti a me, mi prese una mano e la infiló sotto al vestito facendomi sentire con un dito quanto fosse bagnata.
V:”Domani in pausa pranzo sei libero?”, “Si” ribattei, V:”Perfetto, vieni alle 12:30 a casa mia”, mi prese il cazzo in mano, V:”Ci vediamo di sopra”, prese e andó di sopra.
Tornai su anche io e tornammo a parlare come prima, appena prima di andarsene è venuta ad abbracciarmi e a sussurrarmi V:”Ci vediamo domani, preparati”.
La notte non dormii per nulla e la mattina seguente fui agitatissimo.
Mi sistemai per bene, misi dentro ad uno zainetto i preservativi e arrivai a casa di Valentina alle 12:30 precise.
Suonai il campanello e lei mi aprì, era super sexy, vestitino da casa molto stretto e corto a far risaltare le sue forme, gambe totalmente libere, il seno che veniva contenuto a mala pena dal vestito, portava anche dei bei occhiali con montatura nera a lenti grandi, Vale era super sexy. Mi invitó ad entrare, e sul tavolo in salone c’erano già due calici di vino frizzante. Ci sedemmo e sorseggiando il vino parlammo un po’. La mia mente viaggiava e spogliava Valentina, la denudavo con lo sguardo.
Appoggiò il bicchiere sul tavolo, ormai vuoto, si alzó e si sedette sulle mi gambe come la sera prima, V:”Direi di passare al sodo, che ne pensi?”, “Certo” ribattei deciso, mi infiló la lingua in bocca e si strusció con il bacino. Le avvinghiai il culo con le mani e la strinsi a me.
Valentina si alzó, V:” Vieni con me”, e andammo in camera al piano di sopra, V:”Siediti sulla poltrona”, lo feci, lei si inginocchiò davanti a me e tolse i miei pantaloni, prese subito il cazzo tra le mani cominciando una sega, V:”Oggi non devo rifare il trucco” e subito ingoió il cazzo. Ebbi un sussulto, la sua bocca avvolgeva il mio cazzo come una ventosa, era bravissima e i miei gemiti prontamente arrivarono. Le mie mani andarono dritte tra i suoi capelli per spingere la sua testa verso la base del mio cazzo.
“Fermati ora”, la feci alzare e si distese sul letto, partii e leccare i piedi, per continuare nelle gambe, arrivai al vestito, lo sollevai e trovai la sorpresa, niente mutande, “Che troia” pensai.
La sua figa presentava una strisciolina di pelo nella parte superiore, davvero sexy.
Mi gettai a leccarla, super bagnata e succosa, non vedevo l’ora di fotterla.
V:”Basta aspettare, scopami dai”, “Certo cazzo, scendo a prendere i preservativi”, V:” Al diavolo i preservativi, non li sopporto, basta che non vieni dentro”, chiesi conferma con un cenno e lei mi autorizzó a continuare.
Puntai il cazzo, pian piano entrai, “Cazzo che figa, madonna mia”, era caldissima e anche abbastanza strettina, non me l’aspettavo così, rimasi spiazzato. Scopai Vale con colpi profondi e secchi, Vale mugugnava e ansimava aggiungendo un “fottimi dai, fotti la migliore amica della tua zietta”, aumentai sempre di più il ritmo, eravamo eccitatissimi.
Estrassi il cazzo, stavo lottando per durare il più possibile, le tolsi il vestito e mi distesi sul letto e facemmo un 69, la sua figa sbrodolava un sacco e me la gustai tutta, ancora una volta Vale con la bocca mi fece impazzire. Le leccai pure l’ano, “Mamma mia Vale, hai un culo da favola, madonna che meraviglia”, Vale ridacchió e tornó ad occuparsi del cazzo.
Tornai in piedi, lei si mise a pecora e tornai a leccarle i suoi bei buchini. La penetrai ancora dandole anche alcune sberle sulle chiappe e inserendo un dito nel suo ano.
Tolsi il cazzo, e lo puntai al suo ano, V:”Che intenzioni hai?”, “Scoparti il culo, si puó?”, V:”Fai piano però”, non capii subito se fosse un bluff o meno, V:”Prendi il lubrificante dentro al mobiletto”, non era un bluff.
Inondai il culo di Valentina con il lubrificante ed entrai nel suo culo. Vale urló un po’ ma dopo riprese a gemere, era strettissimo e facevo fatica a fotterla.
V”Basta basta”, tolsi il cazzo, era esausta, si distese di nuovo e tornai a leccarle la figa, dopo poco la sua mano mi spinse via, i gemiti aumentarono e un lungo “Siiiii” venne pronunciato, ebbe un gran bell’orgasmo.
Ero verso la fine, lo sentivo, rientrai dentro di lei, scopandola a ritmo sostenuto portandomi i suoi piedi alla faccia.
Estrassi il cazzo e venni, il primo schizzo arrivó alle tette e i restanti caddero sulla pancia, eravamo esausti e a fiato corto, spremuta l’ultima goccia lo infilai ancora dentro restando lì.
Mi chinai e baciai ancora Vale, pian piano il cazzo si afflosció e fuoriuscì, lei lo prese in mano e mi bació ancora.
V:”Cazzo, ora si che sono veramente la migliore amica di tua zia”, “Grazie Vale, sei fantastica”.
Ci ricomponemmo e tornai verso casa, guidando pensai nuovamente: “Che gran cavalla”.
Grazie
Mia zia recentemente compì gli anni e organizzò una festa con familiari e amici a casa sua. Casa grande su più piani ma, essendo piena estate principalmente rimanemmo all’aperto.
Tra gli invitati non poteva mancare lei, Valentina, la migliore amica di mia zia sin dalle scuole superiori, inseparabili da sempre, hanno fatto mille cose assieme e sono a tutti gli effetti due buonissime migliori amiche.
Valentina ha la stessa età di mia zia, 40 anni fatti da qualche mese, è una donna sul metro e sessanta, capelli mori ricci, una quinta di seno, un bel culo, forse con un paio di chili di troppo ma che non la fanno di certo sfigurare. L’ho sempre vista girare per casa sin da quando sono piccolo, per cui ci si conosce bene ma devo dire che non ho mai capito molto di lei, so solo che è sposata ma il marito spesso sta fuori casa per lavoro.
Abbiamo un rapporto normale, non troppo confidenziale ma più di un rapporto di semplice rispetto.
Quella sera tra tutti gli ospiti parlai davvero molto con lei, praticamente parlammo tutta la sera, del più e del meno o inserendoci in alcuni discorsi qua e là.
Non ho mai pensato così spesso a lei dal punto di vista sessuale, era certo una bella donna ma non era una delle mie principali protagoniste delle fantasie che mi facevo.
Quella sera era particolarmente sexy: abito estivo fino a metà coscia, smanicato; orecchini grossi, trucco pronunciato ma non pesante, capelli ricci lasciati liberi e due tacchi altissimi aperti a far vedere i suoi piedi. Ho un debole per le gambe e i piedi per cui mi cade facilmente l’occhio, poi quel vestito faceva risaltare molto bene anche il suo poderoso seno, un bel vedere.
Durante le nostre chiacchierate, dopo qualche ora e alcuni drink, non mancarono i doppi sensi o le battutine a sfondo sessuale, più da parte sua che mia e la cosa cominciava ad intrigarmi parecchio.
Valentina mi guardava con un po’ di malizia e ogni tanto si faceva vedere sempre meglio, si passava il labbro con la lingua, io tra me e me pensai “Che gran Troia di amica che ha zia, si vede che ha una voglia pazzesca”.
Senza farsi notare si struscio brevemente e con una mano tasto il pacco non ancora duro, la cosa mi piacque parecchio e anche il mio cazzo ne risentì. Mi scusai e mi diressi verso l’entrata di casa per andare in bagno a placarmi e a prendere fiato, speravo nessuno se ne fosse accorto.
Feci il giro della casa ed entrai, Valentina era già dentro casa, mi prese per mano, V:”Seguimi”, aprì la porta del seminterrato e la richiuse dopo essere passati entrambi, scendemmo e ci trovammo in mezzo a qualsiasi cosa, c’era un casino enorme. Mi fece sedere su una sedia, si sedette a cavalcioni sulle mie gambe, mi prese la faccia rimanendo in silenzio e mi baciò, fu un bacio bellissimo che subito venne seguito da Valentina che mi immerse la testa tra le sue tettone.
Non capii più nulla, ma sentivo che ero eccitatissimo. Valentina liberò le tette e le leccai i capezzoli. Ogni tanto alzavo la testa e vedi Valentina con un sorriso smagliante compiaciuto di cosa stava accendendo.
Valentina si alzò e si inginocchiò per terra, mi slacciò la cintura e tiró fuori il cazzo, lo guardó per qualche secondo, posizionò le tette e mi segò con esse. Una grandissima spagnola, il mio cazzo era scomparso tra quelle sue tette.
Molló la presa, avvicinó le labbra al mio cazzo e lo bació, una, due, tre volte, poi lo riprese tra le tette, V:”Non ho il ritocco del rossetto, non posso fare altro”, a me andava già benissimo così e non dissi nulla, Valentina riprese la spagnola, “Cazzo, vengo” dissi sottovoce, V:”Alzati”, lo feci e lei prese il cazzo con una mano e mi fece sborrare sulle sue tette facendo attenzione a non sporcarsi. Le tette erano ricoperte di sperma in tutta la loro grandezza, io crollai sulla sedia e Valentina si ripulì con dei fazzoletti dentro la sua borsetta.
Finito di pulirsi si posizionò davanti a me, mi prese una mano e la infiló sotto al vestito facendomi sentire con un dito quanto fosse bagnata.
V:”Domani in pausa pranzo sei libero?”, “Si” ribattei, V:”Perfetto, vieni alle 12:30 a casa mia”, mi prese il cazzo in mano, V:”Ci vediamo di sopra”, prese e andó di sopra.
Tornai su anche io e tornammo a parlare come prima, appena prima di andarsene è venuta ad abbracciarmi e a sussurrarmi V:”Ci vediamo domani, preparati”.
La notte non dormii per nulla e la mattina seguente fui agitatissimo.
Mi sistemai per bene, misi dentro ad uno zainetto i preservativi e arrivai a casa di Valentina alle 12:30 precise.
Suonai il campanello e lei mi aprì, era super sexy, vestitino da casa molto stretto e corto a far risaltare le sue forme, gambe totalmente libere, il seno che veniva contenuto a mala pena dal vestito, portava anche dei bei occhiali con montatura nera a lenti grandi, Vale era super sexy. Mi invitó ad entrare, e sul tavolo in salone c’erano già due calici di vino frizzante. Ci sedemmo e sorseggiando il vino parlammo un po’. La mia mente viaggiava e spogliava Valentina, la denudavo con lo sguardo.
Appoggiò il bicchiere sul tavolo, ormai vuoto, si alzó e si sedette sulle mi gambe come la sera prima, V:”Direi di passare al sodo, che ne pensi?”, “Certo” ribattei deciso, mi infiló la lingua in bocca e si strusció con il bacino. Le avvinghiai il culo con le mani e la strinsi a me.
Valentina si alzó, V:” Vieni con me”, e andammo in camera al piano di sopra, V:”Siediti sulla poltrona”, lo feci, lei si inginocchiò davanti a me e tolse i miei pantaloni, prese subito il cazzo tra le mani cominciando una sega, V:”Oggi non devo rifare il trucco” e subito ingoió il cazzo. Ebbi un sussulto, la sua bocca avvolgeva il mio cazzo come una ventosa, era bravissima e i miei gemiti prontamente arrivarono. Le mie mani andarono dritte tra i suoi capelli per spingere la sua testa verso la base del mio cazzo.
“Fermati ora”, la feci alzare e si distese sul letto, partii e leccare i piedi, per continuare nelle gambe, arrivai al vestito, lo sollevai e trovai la sorpresa, niente mutande, “Che troia” pensai.
La sua figa presentava una strisciolina di pelo nella parte superiore, davvero sexy.
Mi gettai a leccarla, super bagnata e succosa, non vedevo l’ora di fotterla.
V:”Basta aspettare, scopami dai”, “Certo cazzo, scendo a prendere i preservativi”, V:” Al diavolo i preservativi, non li sopporto, basta che non vieni dentro”, chiesi conferma con un cenno e lei mi autorizzó a continuare.
Puntai il cazzo, pian piano entrai, “Cazzo che figa, madonna mia”, era caldissima e anche abbastanza strettina, non me l’aspettavo così, rimasi spiazzato. Scopai Vale con colpi profondi e secchi, Vale mugugnava e ansimava aggiungendo un “fottimi dai, fotti la migliore amica della tua zietta”, aumentai sempre di più il ritmo, eravamo eccitatissimi.
Estrassi il cazzo, stavo lottando per durare il più possibile, le tolsi il vestito e mi distesi sul letto e facemmo un 69, la sua figa sbrodolava un sacco e me la gustai tutta, ancora una volta Vale con la bocca mi fece impazzire. Le leccai pure l’ano, “Mamma mia Vale, hai un culo da favola, madonna che meraviglia”, Vale ridacchió e tornó ad occuparsi del cazzo.
Tornai in piedi, lei si mise a pecora e tornai a leccarle i suoi bei buchini. La penetrai ancora dandole anche alcune sberle sulle chiappe e inserendo un dito nel suo ano.
Tolsi il cazzo, e lo puntai al suo ano, V:”Che intenzioni hai?”, “Scoparti il culo, si puó?”, V:”Fai piano però”, non capii subito se fosse un bluff o meno, V:”Prendi il lubrificante dentro al mobiletto”, non era un bluff.
Inondai il culo di Valentina con il lubrificante ed entrai nel suo culo. Vale urló un po’ ma dopo riprese a gemere, era strettissimo e facevo fatica a fotterla.
V”Basta basta”, tolsi il cazzo, era esausta, si distese di nuovo e tornai a leccarle la figa, dopo poco la sua mano mi spinse via, i gemiti aumentarono e un lungo “Siiiii” venne pronunciato, ebbe un gran bell’orgasmo.
Ero verso la fine, lo sentivo, rientrai dentro di lei, scopandola a ritmo sostenuto portandomi i suoi piedi alla faccia.
Estrassi il cazzo e venni, il primo schizzo arrivó alle tette e i restanti caddero sulla pancia, eravamo esausti e a fiato corto, spremuta l’ultima goccia lo infilai ancora dentro restando lì.
Mi chinai e baciai ancora Vale, pian piano il cazzo si afflosció e fuoriuscì, lei lo prese in mano e mi bació ancora.
V:”Cazzo, ora si che sono veramente la migliore amica di tua zia”, “Grazie Vale, sei fantastica”.
Ci ricomponemmo e tornai verso casa, guidando pensai nuovamente: “Che gran cavalla”.
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