Zia Chiara

di
genere
tradimenti

Ciao. Mi piace “provare” a scrivere racconti erotici.

Un pomeriggio come tanti: esami in arrivo e prime giornate belle e calde che anticipano l’estate. Un pomeriggio dedicato allo studio e ad un po’ di svago.
Mia madre se ne stava per andare, mi fece una breve lista a voce di cose da fare nel pomeriggio in casa prima del suo rientro, una di queste fu quella di riportare alcune cose a sua sorella Chiara, mia zia, o meglio, la mia zia preferita con cui ho sempre avuto un bel rapporto.
Circa a metà pomeriggio, con la scusa di una pausa dallo studio e noia, raccattai le cose da portare a mia zia, percorsi quelle poche centinai di metri e mi presentai alla sua porta.
Mia zia Chiara: donna di 40 anni, madre di un figlio, altezza media, castana chiara, occhioni marroni, fisico atletico con quello che definisco un culo perfetto, tondo, sodo e dannatamente bello.
Suonai il campanello e zia mi aprì, notai subito una faccia piuttosto cupa, un mix di arrabbiata e triste.
Mi fece entrare e la seguii in cucina, “Tutto bene zia?” Z”Per nulla, tuo zio pensa sempre a se stesso, stamattina è partito con i suoi amici per andare chissà dove allo stadio e come sempre ci rimetto io”.
Cominciò a sfogarsi con me, dicendomi che si sentiva trascurata, che non riceveva il quantitativo di attenzioni di un tempo e che essere messa in secondo piano la faceva arrabbiare e sentire triste.
Io non sapevo che dire o fare, la ascoltai e la lasciai parlare.
Più parlava e più si rattristava, iniziò ad avere gli o chi lucidi ma non scoppiò a piangere.
La portai a me e la abbracciai cercando di consolarla, lei mi strinse forte, io ricambiai e le baciai la testa.
Il suo corpo avvinghiato al mio onestamente mi piacque ma non ci feci caso in quel momento.
Rimase abbracciata a me per un po’, di tanto in tanto le baciavo la testa e le carezzavo la schiena.
All’ennesimo bacio sulla testa zia la alzó guardandomi negli occhi, io la guardai e lei con gli occhi ancora provati mi guardò.
Ci furono alcuni istanti infiniti, lo sguardo di zia cambió e partì. La sua testa si mosse verso la mia, le sue labbra avvinghiarono le mie. Stupito non riuscii a fare nulla, assecondai quel bacio lungo e passionale, le sue labbra cercarono la mia lingua e io feci lo stesso.
Ci staccammo, “Zia, che fai?” Z”Istinto, non so perché”.
Ci guardammo di nuovo e zia mi bació ancora, le nostre lingue si intrecciarono tra le nostre labbra, la voglia di allungare la mani e toccarla fu tanta ma non mi spinsi troppo oltre.
Zia mi baciava e ansimava baciandomi, il tutto in maniera super eccitante.
Rimasi in piedi appoggiato al bancone, zia appoggiata a me.
Senza levare le labbra dalla mia bocca fece scivolare una mano sul mio pacco. Zia non si mise freni, io non capivo cosa stesse succedendo.
“Che stai facendo?” Z”Non ti preoccupare” “Potrebbe arrivare qualcuno” Z”Non arriverà nessuno, tranquillo. Godiamoci il momento, io ne ho bisogno”, terminando questa frase allargó il mio pantalone e mi afferró il cazzo con una mano.
Questo diede il via alle mie mani a poterla toccare tutta. Le palpai il culo come spesso avevo sognato, le toccai le sue belle gambe e i suoi fianchi.
Mi portò in soggiorno, mi fece sedere sul divano, mi tolse i pantaloni e le mutande, si sedette sopra di me e riprese a baciarmi, io le palpali il sedere e le diedi alcune pacche. Zia sfioró il mio cazzo con i suoi pantaloni.
Da sopra i leggings cominciai a toccarla e la sentii già umida, come poggiai la mano sulla sua figa iniziò a ansimare leggermente e a baciarmi con passione.
Z”Fottimi, ti prego!” “Non ho preservativi!” Z”Non ci sono problemi, basta che non vieni dentro”. Iniziai a non capire più nulla.
Mi alzai, zia si tolse i leggings e le mutandine, si sdraiò a pancia in su sul divano. Ammirai la sua bellezza in quel momento, le sue gambe nude, la figa curata e ben umida, che visuale fantastica.
Affondai la lingua nei suoi umori, leccai ogni centimetro di quella figa succosa, le baciai le cosce e le baciai quei bei piedini.
Mi avvicinai a lei, poggiai il cazzo sulle sue labbra e lo strofinai per bagnarlo un po’, zia mi guardava come per implorarmi di buttarlo dentro. La sua figa come un guanto mi avvolse il cazzo facendomi sussultare.
Colpo secco ed entrai, zia mi guardò fissa con quei due occhioni e un labbro lievemente morsicato.
Le afferrai le caviglie, “Sei sicura di volerlo fare” Z” Ormai sei dentro, perché fermarsi ora?”, non ebbe tutti i torni e la risposta mi soddisfò.
Tenendole le gambe aperte al massimo cominciai a fotterla a ritmo basso e incrementandolo sempre più.
Zia ansimava e gemeva, incontrandomi di tanto in tanto.
Mentre la fottevo la sua mano masturbava la sua figa.
Andai avanti un po’ e zia fu contenta di essere scopata in quel modo.
Per evitare di venire mi tolsi da zia, mi inginocchiai di fianco a lei, infilai una mano nella sua figa e cominciai a masturbarla.
Zia con una mano afferrò il cazzo e lo massaggió delicatamente, “Dai zia vieni, sento che vuoi venire” Z”Cazzo si, cazzo si, fammi venire”, la baciai in fronte e aumentai il ritmo della mia mano, manciate di secondi dopo emise un gemito ed ebbe un potente orgasmo.
Z”Cazzoooo si, non ci credo siii. Grazie, grazie, grazie”, era al settimo cielo e non smise di ansimare.
Si alzò e mi bació a più non posso, mi fece sedere e si inginocchiò.
Prese il cazzo nella sua bocca, un pompino bellissimo, il contatto visivo con i suoi occhi fu devastante, la sua esperienza rese quella pompa indimenticabile. Le sue labbra avvinghiarono il mio cazzo con una maestria paurosa.
Le feci togliere la maglietta per averla tutta nuda per me, la feci mettere a pecora poggiata sullo schienale del divano, partii a leccarle i piedi, salendo nelle gambe, baciandole le chiappe e leccandole la figa. Leccai anche il buco del suo culo, il culo da me ritenuto perfetto.
Le strizzai le chiappe e le leccai l’ano senza sosta.
Zia gemette e assecondò ogni singolo mio movimento.
Non trovai resistenza, mi alzai, puntai il cazzo sul buco di quel culo perfetto, la punta entró senza problemi, pian piano entro anche il resto del cazzo.
Zia lo sentí e si lamentò un po’ ma dopo poco mi guardò girando la testa, i suoi occhi non erano più pieni di lacrime come poco prima ma erano pieni di eccitazione.
Le scopai quel meraviglioso culo, protagonista di parecchie seghe. Le mie palle sbattevano sulle natiche di zia facendo un rumore che riecheggiava in tutta la casa.
Zia si masturbò per tutto la durata del sesso anale.
Le diedi gli ultimi colpi in quel culo, tirai fuori il cazzo e ammirai il suo lato b in tutto il suo splendore.
Zia si girò tornando sdraiata a pancia in su, rientrai dentro di lei dando colpi profondi e secchi in quella bellissima figa.
“Cazzo, vengo ora”, tolsi il cazzo ed iniziai a menarmelo. Vidi la faccia di zia, i suoi occhi su di me e la lingua fuori, il primo schizzo uscì e arrivò al mento, gli altri caddero in tutto il suo corpo, tantissima sborra uscì dal mio cazzo e ricadde nel corpo di zia.
Senza pensarci lo ributtai dentro, mi chinai e le diedi un bacio, zia mi prese la testa con le mani e continuò a baciarmi.
Tolsi il cazzo e mi sedetti vicino a lei, le presi un piede e lo baciai.
“Grazie zia, sei unica”, Z”Grazie te, mi ci voleva proprio”
Rimanemmo sul divano per qualche minuto a riprenderci dalla folle scopata.
Z”Ora vado a lavarmi, devo correre a prendere tuo cugino” mi diede un bacio e con una mano accarezzò il mio cazzo, si alzó e la vidi salire le scale tutta nuda, sporca di sperma e con il suo bel culo che mi guardava.
scritto il
2024-05-28
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