Abbiamo fatto un errore!
di
Lane1902
genere
tradimenti
Ciao, mi piace “provare” a scrivere racconti erotici.
Per capodanno io, mia moglie e la sua migliore con il suo compagno decidemmo di trascorrere qualche giorno in montagna, una piccola fuga senza figli, per passare alcuni giorni di libertà.
La migliore amica di mia moglie si chiama Valentina, ha qualche anno meno di me, statura media con il corpo che accusa leggermente le due recenti gravidanze.
Non ho mai avuto pensieri o fantasie verso Valentina, è la migliore amica di mia moglie e ci frequentiamo da parecchi anni, siamo buoni amici.
Soggiornammo in questo Hotel, alla base degli impianti sciistici dotato di una bellissima Spa.
La mattina di capodanno mi svegliai insolitamente presto, forse troppo presto dopo i festeggiamenti della sera prima, non sapendo che fare, lasciai mia moglie a letto a dormire e scesi alla Spa.
Erano le prime ore della mattina e non trovai nessuno. Io adoro le Spa, mostrarmi nudo all’interno della sauna o bagno turco non mi da fastidio, per cui non mi faccio problemi e apprezzo molto il relax che la spa mi passa.
Approfittando della libertà di quella mattina mi fiondai subito nella sauna, rimasi in balia dei miei pensieri per diverso tempo, poi mi alzai, feci la doccia fredda ed entrai nel bagno turco, questa volta nudo.
Stando nudo la mia mente viaggiava, mi fa questo effetto, ritornai nei miei pensieri finché qualcosa mi fece tornare connesso alla realtà, la porta si aprì, non capii chi ci fosse a causa del vapore, i nostri sguardi si incrociarono, “cazzo è Vale” pensai.
Sbiancammo entrambi, era la prima volta che vedevo Vale totalmente nuda. Era un bel vedere, curata, belle gambe, una leggera cellulite che compariva nelle cosce ma un fisico buono pensando le due gravidanze.
Cercammo in qualche modo di alleggerire l’imbarazzo, scambiammo un paio di parole e anche lei scese alla spa per mancanza di sonno.
Dopo poco io uscii, misi il costume ed entrai nella vasca idromassaggio, e quasi subito anche Vale mi raggiunse. La ragione per la quale me ne andai fu il mio cazzo, vedere Vale così mi scatenó una piccola reazione e non volevo creare imbarazzo.
Eravamo in poco spazio, le sue gambe quasi si intrecciavano alle mie, con un piede sfioró il mio cazzo, ancora semiduro, mi scusai subito dicendo inoltre che con i bimbi piccoli è abbastanza complicato soddisfare i nostri piaceri. Valentina concordó appieno e disse che pure lei faceva fatica.
Il suo piede sfioró nuovamente il mio cazzo, stavolta ci guardammo solamente.
Ero parecchio eccitato e decisi di tornare nel bagno turco così da poter stare nudo nuovamente.
Valentina divenne la mia ombra, con i suoi grossi seni al vento entró e si sedette vicino a me.
Il mio cazzo non ne volle sapere di tranquillizzarsi, Vale ogni tanto dava un occhio, V:”Ma sono davvero io a fare questo effetto?”, domanda a bruciapelo, rimasi spiazzato. “Bhe, anche si. Ripeto, è difficile soddisfare le voglie e basta il minimo indispensabile per creare questa reazione. Scusami ancora”, V:”Figurati, anche io sono abbastanza presa”. Notai che una sua mano cominciava leggermente a sfiorare la sua figa, eravamo al limite e, per non fare sciocchezze uscii fuori.
Vale mi raggiunse, V:”Tutto ok?”, “Si, solo che volevo evitare di fare sciocchezze. Andiamo a cambiarci e torniamo di sopra?”, V:”Va bene”.
Ci avviammo verso l’uscita, “Mi fermo in bagno un secondo, ci vediamo diretti dopo se vuoi”, entrai, nel momento in cui provai a chiudere la porta la mano di Vale mi bloccò, entró anche lei, chiuse la porta a chiave e fece cadere il mio e poi il suo accappatoio.
Mi prese la faccia e mi bació, io le afferrai le natiche e la abbracciai, le afferrò poi le tette e le strizzai. Le sue mani tenevano il mio cazzo durissimo e lo massaggiavano.
La feci sedere sul lavandino, senza indugi puntai il cazzo e la penetrai, era bagnata, eravamo entrambi eccitatissimi e iniziammo a scopare.
Vale gemeva e e liberava tutto il suo piacere, io le riafferrai le tette e comincia a strizzarle, le feci sballonzolare di qua e di là.
Vale chiese di aumentare il ritmo, lo feci e diedi colpi sempre più profondi.
Ero al limite, il mio cazzo inizió ad ingrossarsi pronto per eruttare tutta la sborra, Vale lo capì, V:”Non dentro, non dentro”, lo capii appena in tempo, nel preciso istante in cui la cappella uscì dalla figa di Vale il primo fiotto si sperma uscì e atterró sul suo ventre e man mano tutti gli altri. Una sborrata enorme, di quelle che non facevo da tantissimo tempo.
Le mie gambe tremavano e dovetti appoggiarmi a Valentina.
Rimanemmo a guardarci ansimando e poi ci ripulimmo.
Uscimmo dal bagno e ci incrociammo nuovamente gli sguardi, capendo la grande cazzata appena fatta.
Per capodanno io, mia moglie e la sua migliore con il suo compagno decidemmo di trascorrere qualche giorno in montagna, una piccola fuga senza figli, per passare alcuni giorni di libertà.
La migliore amica di mia moglie si chiama Valentina, ha qualche anno meno di me, statura media con il corpo che accusa leggermente le due recenti gravidanze.
Non ho mai avuto pensieri o fantasie verso Valentina, è la migliore amica di mia moglie e ci frequentiamo da parecchi anni, siamo buoni amici.
Soggiornammo in questo Hotel, alla base degli impianti sciistici dotato di una bellissima Spa.
La mattina di capodanno mi svegliai insolitamente presto, forse troppo presto dopo i festeggiamenti della sera prima, non sapendo che fare, lasciai mia moglie a letto a dormire e scesi alla Spa.
Erano le prime ore della mattina e non trovai nessuno. Io adoro le Spa, mostrarmi nudo all’interno della sauna o bagno turco non mi da fastidio, per cui non mi faccio problemi e apprezzo molto il relax che la spa mi passa.
Approfittando della libertà di quella mattina mi fiondai subito nella sauna, rimasi in balia dei miei pensieri per diverso tempo, poi mi alzai, feci la doccia fredda ed entrai nel bagno turco, questa volta nudo.
Stando nudo la mia mente viaggiava, mi fa questo effetto, ritornai nei miei pensieri finché qualcosa mi fece tornare connesso alla realtà, la porta si aprì, non capii chi ci fosse a causa del vapore, i nostri sguardi si incrociarono, “cazzo è Vale” pensai.
Sbiancammo entrambi, era la prima volta che vedevo Vale totalmente nuda. Era un bel vedere, curata, belle gambe, una leggera cellulite che compariva nelle cosce ma un fisico buono pensando le due gravidanze.
Cercammo in qualche modo di alleggerire l’imbarazzo, scambiammo un paio di parole e anche lei scese alla spa per mancanza di sonno.
Dopo poco io uscii, misi il costume ed entrai nella vasca idromassaggio, e quasi subito anche Vale mi raggiunse. La ragione per la quale me ne andai fu il mio cazzo, vedere Vale così mi scatenó una piccola reazione e non volevo creare imbarazzo.
Eravamo in poco spazio, le sue gambe quasi si intrecciavano alle mie, con un piede sfioró il mio cazzo, ancora semiduro, mi scusai subito dicendo inoltre che con i bimbi piccoli è abbastanza complicato soddisfare i nostri piaceri. Valentina concordó appieno e disse che pure lei faceva fatica.
Il suo piede sfioró nuovamente il mio cazzo, stavolta ci guardammo solamente.
Ero parecchio eccitato e decisi di tornare nel bagno turco così da poter stare nudo nuovamente.
Valentina divenne la mia ombra, con i suoi grossi seni al vento entró e si sedette vicino a me.
Il mio cazzo non ne volle sapere di tranquillizzarsi, Vale ogni tanto dava un occhio, V:”Ma sono davvero io a fare questo effetto?”, domanda a bruciapelo, rimasi spiazzato. “Bhe, anche si. Ripeto, è difficile soddisfare le voglie e basta il minimo indispensabile per creare questa reazione. Scusami ancora”, V:”Figurati, anche io sono abbastanza presa”. Notai che una sua mano cominciava leggermente a sfiorare la sua figa, eravamo al limite e, per non fare sciocchezze uscii fuori.
Vale mi raggiunse, V:”Tutto ok?”, “Si, solo che volevo evitare di fare sciocchezze. Andiamo a cambiarci e torniamo di sopra?”, V:”Va bene”.
Ci avviammo verso l’uscita, “Mi fermo in bagno un secondo, ci vediamo diretti dopo se vuoi”, entrai, nel momento in cui provai a chiudere la porta la mano di Vale mi bloccò, entró anche lei, chiuse la porta a chiave e fece cadere il mio e poi il suo accappatoio.
Mi prese la faccia e mi bació, io le afferrai le natiche e la abbracciai, le afferrò poi le tette e le strizzai. Le sue mani tenevano il mio cazzo durissimo e lo massaggiavano.
La feci sedere sul lavandino, senza indugi puntai il cazzo e la penetrai, era bagnata, eravamo entrambi eccitatissimi e iniziammo a scopare.
Vale gemeva e e liberava tutto il suo piacere, io le riafferrai le tette e comincia a strizzarle, le feci sballonzolare di qua e di là.
Vale chiese di aumentare il ritmo, lo feci e diedi colpi sempre più profondi.
Ero al limite, il mio cazzo inizió ad ingrossarsi pronto per eruttare tutta la sborra, Vale lo capì, V:”Non dentro, non dentro”, lo capii appena in tempo, nel preciso istante in cui la cappella uscì dalla figa di Vale il primo fiotto si sperma uscì e atterró sul suo ventre e man mano tutti gli altri. Una sborrata enorme, di quelle che non facevo da tantissimo tempo.
Le mie gambe tremavano e dovetti appoggiarmi a Valentina.
Rimanemmo a guardarci ansimando e poi ci ripulimmo.
Uscimmo dal bagno e ci incrociammo nuovamente gli sguardi, capendo la grande cazzata appena fatta.
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