Notte con la zia

di
genere
incesti

Ciao, mi piace “provare” a scrivere racconti erotici. Tutto ciò che leggerete è frutto di fantasia.

Ho sempre avuto un debole per mia zia, moglie di mio zio, mamma di due figli di 13 e 8 anni. Zia è una fresca 40enne, media statura, castana chiara con due occhioni marroni, seno medio-piccolo che compensa invece un gran bel culone, due gambe e due piedi super sexy, una donna molto bella e giovanile.
Io e lei abbiamo un gran bel rapporto, molto stretto, passiamo parecchio tempo assieme e appena ho occasione cerco di stare un sua compagnia.
Zia gestisce una sua attività che spesso la porta a fare delle “trasferte lavorative” fuori città e ogni tanto mi chiede se posso darle una mano.
Un venerdì sera eravamo in macchina in direzione casa dopo una giornata a qualche centinaia di chilometri da casa, avevamo da poco cenato e non vedevamo l’ora di tornare a casa.
Ad un tratto la macchina di colpo si spegne, nel panico accostammo e cercammo di sistemare o almeno capire il problema. Ci arrendemmo poco dopo e chiamammo l’assistenza stradale che prontamente arrivó. Era impensabile trovare officine a quell’ora per cui ci mettemmo d’accordo con il soccorso stradale che portò via la macchina e ci diede uno strappo all’hotel più vicino per passare la notte lì.
Riuscimmo a trovare un negozi etto aperto per comprarci almeno un set di intimo giusto per darci una lavata. Arrivati in hotel cercammo una camera, zia chiese una matrimoniale e fortunatamente fu disponibile.
Avvisammo casa riguardo l’accaduto e ci sistemammo in camera.
Rimasi sorpreso della scelta di zia di chiedere una matrimoniale, ho dormito con lei parecchie volte da piccolino ma era da molto che non accadeva.
Mia zia era la protagonista di mie mille fantasie erotiche, immaginavo e sognavo qualsiasi cosa, quei bei glutei liberi e nudi davanti a me, i suoi piedini da poter toccare e molto altro.
Zia si fece la doccia e appena uscì entrai io, con stupore trovai le sue mutandine poggiate sul lavandino, le sniffai e annusai per bene, ero in estasi, il mio cazzo si drizzó in un batter di ciglia, annusai e annusai ancora quel piccolo pezzo di tessuto, entrai in doccia e mi feci una gran sega pensando alla milfona di mia zia.
Uscito dal bagno trovai zia sul letto con indosso una maglietta e le mutande, non avendo nulla con noi era inevitabile dormire mezzi nudi, rimasi in mutande e mi gettai a letto.
Ci demmo la buonanotte e zia si girò dandomi le spalle. Cercai di dormire ma non ci riuscì, ero troppo preso dalla situazione e volevo godermela.
All’improvviso zia portó il culo sul mio bacino, pensavo stesse dormendo e non dissi nulla, ero certo sentisse lo stesso il mio cazzo che premeva contro di lei.
Con calma olimpica alzai il lenzuolo e scoprii quel bel culone e non resistetti, con una mano avvolsi un suo gluteo, non ci fu risposta da parte di zia.
Era una vista sublime, in penombra quel bel culo e quelle gambe erano davvero sexy, iniziai a toccarmi mentre con gli occhi guardavo zia.
Senza accorgermene zia afferrò il cazzo, ormai libero dai boxer.
Z:” Bhe bhe, guarda qua cosa c’è!”, sbiancai, ero consapevole di aver fatto una grandissima figura di merda, zia si giró tenendo sempre il cazzo tra le mani.
Z:”Ho capito molte cose”, “Ovvero?” balbettai, Z:”Avevo capito sai? Mi guardavi in modo molto malizioso e poi sei talmente scemo che sei andato in bagno senza chiudere la porta a chiave. Eri così preso dalle mie mutande che non hai visto che ho messo la testa dentro al bagno per chiederti una cosa”, ero scioccato e non sapevo che rispondere.
“Scusami zia, non volevo, sei così bella e sexy che non ho resistito”, Z:”Non ti preoccupare, sono cose normali e che capitano. Però sentiamo, cosa ti piace?” dicendo questo avvertii che le sue mani iniziarono una mini sega, “Bhe zia, sei un gran bella milf, hai un viso sexy, due gambe e un culo da favola, poi hai due piedini che sono fantastici”, a sentire le ultime parole zia si spostò, e mi posizionò tra le mani i suoi piedi, non fece tempo a dire qualcosa che li afferrai, li baciai e li leccai, lo smalto rosso li rendeva ancora più sexy.
Zia ritrasse i piedi e si stese di fianco a me, si scostó le mutandine, afferrò il mio cazzo e lo puntó sulla sua figa, io con il bacino spinai ed entrai, zia non se lo aspettó, sussultó ed entrambi gememmo di piacere.
Zia inizió a muovere il culo facendo ritmo e scopandomi con movimenti lenti ed ampi. Con le mani andavo a strozzarle i glutei belli sodi e ad alzarle una gamba per toccare il piede.
Tolsi il cazzo per evitare una sborrata, mi misi in ginocchio e portai il cazzo alla bocca della zia che nel mentre si era girata pancia su.
Mi spompinó in maniera incredibile, la lingua percorreva tutto il mio cazzo con le mani che massaggiavano le palle.
Le tolsi il cazzo dalle labbra, mi fiondai tra le sue gambe, tolsi le mutandine e finalmente ebbi la figa della zia libera davanti a me.
Era tutta depilata e tremendamente bagnata, la leccai per qualche secondo, puntai il cazzo e con un colpo profondo entrai, zia gemette e io cominciai a scoparla.
Alzai la maglietta di zia per vedere le sue tette, presi i piedi di zia alzandole le gambe e li portai alla mia bocca.
Zia mi incitava a scoparla più forte, gemeva un sacco e non mi faceva capire più nulla.
Z:”Scopa la zietta nipotino mio, scopami, madonna, continua”.
Volevo godermela il più possibile e con le unghie e con i denti cercavo di ritardare la sborrata, tolsi il cazzo e leccai la figa di zia per dare tregua al mio cazzo.
Il sapore era buono e non volevo smettere.
Zia si contorceva e si sgrillettava a più non posso, rigettai il cazzo all’interno di quella caldissima figa.
“Vengo” dissi strozzando la voce, prima che zia potesse ribattere le inondai la figa, mi svuotai del tutto dentro di lei riempiendola fino all’ultimo schizzo, zia mi prese la testa e la portò a se, mi diede un bacio sulla fronte e mi sussurrò un “grazie”.
Rimasi dentro a quella figa anche dopo l’orgasmo, mi sollevai e le baciai ancora i piedi, le diedi un bacio sulle piante e tolsi il cazzo.
Crollammo addormentati sul letto e ci svegliammo la mattina seguente nudi.
Nel tardo pomeriggio riuscimmo a tornare a casa, ma prima zia si fermò vicino ad una farmacia, tornò in macchina e mi disse Z:”Meglio prendere questa” indicando la pillola del giorno dopo, “Mi hai davvero riempita” e mi diede un bacio sulla guancia.

Grazie
scritto il
2023-10-18
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