Mamma dolce e troia ultima parte
di
onilad54
genere
incesti
Il mattino dopo, mio padre partì presto. Io, appena sentii richiudersi il portoncino d’entrata mi fiondai in camera di mia madre, stava ancora dormendo, era posizione supina, mi infilai piano sotto le coperte, così facendo, sollevandole le coltri, vidi che indossava una vestaglietta che durante il sonno si era arrotolata in vita lasciandogli la sua figa pelosa in bella vista sotto alla pancetta, non resistetti: Scivolai piano sotto le coperte e mi portai con il naso sul suo sesso. L’odore era molto forte, di urina e della mia sborrata della sera prima oltre che dei suoi umori, era inebriante. Annusai a lungo aspirando e trattenendo l’odore all’interno del naso, per meglio assaporarlo. Accarezzai il suo pube, i peli erano appiccicati gli uni agli altri: Decisamente aveva bisogno di lavarsi! Ma non mi lasciai intimorire, affondai la lingua tra le labbra di quella figona matura, piano, cercando di non svegliarla, un meraviglioso sapore, tra il salato e il dolce stimolò le mie papille gustative, andai alla ricerca della cremina depositata tra le sue labbra. La ripulii tutta bene bene.
Il mio uccello, grazie a quel fantastico e penetrante odore e sapore, mi si era rizzata! Avevo bisogno di sborrare!
Scivolai verso l’alto e misi il cazzo sotto al naso di mia madre che ancora dormiva del suo pesante sonno: La vidi muovere il naso come a cercare di definire l’origine di quell’odore che doveva essere piuttosto forte, visto che anche io la sera prima non mi ero lavato. Mosse gli occhi, li aprì, rimase un attimo stranita, non capiva, tirò indietro la testa per avere una visuale migliore. Scoppiò in una sonora risata:-“Oh madonna…..Maiale che non sei altro!” Avvicinò il naso:-“Beh…. non c’è che dire…… l’odore è interessante. Mi scapellò il cazzo e mi diede un leggero succhiotto al glande:- “Anche il sapore non è male……ehm……ecco…….” Aggiunse diplomaticamente:- “Molto vissuto”
Si alzò su di un gomito e me lo prese tutto in bocca, Succhiava in maniera sublime, sembrava volesse farmi uscire la sborra aspirandola dalle palle attraverso il meato sul cazzo!! Cambiò sistema, iniziò a farmi una sega con la bocca, nel senso che lo faceva uscire quasi del tutto e poi lo ritornava ad ingoiare fino in fondo, Un trattamento che in pochi minuti portò la mia già forte eccitazione al parossismo, fino a farmi godere. Naturalmente ingoiò tutto con ingordigia, un preludio alla colazione.
Lo tenne in bocca, poppandolo fino a quando si afflosciò.
Io le accarezzavo i capelli, la mia dolce mamma mi aveva fatto un pompino da incorniciare nei ricordi!!!
Mi sorrise civettuola:- “ti è piaciuto bimbo?” La baciai con passione ed amore. Le sussurrai che era la mia dannazione ma che la amavo più di ogni altra cosa e che il nostro non era incesto ma un amore diverso. Mi sorrise compiaciuta delle mie dolci parole ma puntualizzò:- Io sono la tua mammina Troia che ti vuole tanto bene, e se tu mi vuoi così bene come dici, devi scoparmi almeno una volta al giorno!!!!“
Decisamente era una gran vacca!!!!
Ci alzammo e dopo le solite abluzione mattutine, ci facemmo la doccia assieme, lavandoci reciprocamente.
Lei si vestì con un tipico grembiule da casa, corto e con la allacciatura in vita che quando camminava si apriva quasi fino alle minuscole mutandine che indossava, se si abbassava i grossi seni, liberi sotto all’indumento. quasi uscivano dalla generosa apertura sul petto, era al limite dell’indecenza, ma molto intrigante.
Io indossai un paio di pantaloncini neri leggeri e una canottiera dello stesso colore.
Dopo colazione mi disse che voleva salire dalla Giuseppina e che le doveva parlare. Allarmato, visto quello che era successo il giorno prima, le dissi:- “vengo anch’io.” Lei scoppiò a ridere e mi disse:- “Aaah!…. Dunque hai la coda di paglia!…. Vero?….. Comunque se vuoi vieni pure.
Salimmo le scale, visto che l’ascensore era fuori uso, del resto era più il tempo che non funzionava di quello che era in funzione. Camminarle dietro era decisamente un piacere. Vedevo le micro mutandine rosa che indossava infilate nel culo e tra le labbra della sua passera, praticamente le grandi labbra erano divise dall’indumento. Lei si girò e maliziosamente e con un sorriso da troia mi chiese:- “comm’è lo spettacolo maialino?….. Ti piace quello che vedi?……. O ti piaceva di più lo spettacolo che sicuramente ti ha offerto ieri quella puttana della Giuseppina?”
La guardai e le risposi:- “Mamma, sei una stupenda maialina…. riesci sempre a farmi eccitare….. Sei bellissima e con quello scamiciato ti si vede tutto……Faresti eccitare anche un impotente…….Ti scoperei qua sulle scale!!”
Mi sorrise dolcemente:- “Sei un piccolo porco adulatore……Ma non mi hai risposto”. Esitai un attimo:- “Mamma sinceramente non so quale di voi due sia più troia, siete tutte e due delle gran gnocche……. Ma tu sei la mia mamma!!!” Mi sorrise e mi mandò un bacio soffiato sulla mano.
Loro due non erano proprio delle amiche ma si conoscevano bene, se non altro per l’amicizia che legava me e suo figlio.
Arrivammo al loro pianerottolo, come già detto il loro campanello non funzionava così telefonai ad alex per farmi aprire la porta, venne ad aprire sua mamma, vestiva con una semplice maglia bianca che le arrivava poco sotto ai glutei, si notavano i seni liberi da reggiseno i cui grossi capezzoli, che avevo già avuto modo di apprezzare, sembravano perforargli l’indumento. Ci guardò stupita e dopo un’occhiata interrogativa a me, con un sorriso a 32 denti esplose con:- “Che piacere……Prego accomodatevi….a cosa devo una così piacevole sorpresa.”
Mia madre la prese alla larga:- “ Ma niente di che!….. E’ solo che i nostri figli si frequentano e sono amici quindi ho pensato ad una visita di cortesia.” La Giuseppina:- “Ma certo avete fatto benissimo……..Mi fa molto piacere.” E con questa serie di ipocrite gentilezze reciproche, si avviarono verso la cucina. Io che camminavo dietro Chiesi dov’era Alex, in realtà volevo svincolare dal loro confronto. Sua madre mi rispose che era in camera e che se volevo avrei potuto raggiungerlo, ringraziai e mi avviai verso la stanza da letto di suo figlio. Alex stava giocando con la playStation, era ancora in mutande e canotta, ci salutammo, lui smise di giocare, ci mettemmo a chiaccherare tra di noi. Sentivamo le voci e le risate delle nostre madri in cucina, con mio sollievo, sembravano diventate vecchie amiche!
Dopo una mezz’ora che io e Alex stavamo chiacchierando e commentando alcuni video scaricati da internet, sua madre si presentò alla porta e ci chiese se volevamo del caffè, io ero decisamente un caffettaro, così accettammo e ci accomodammo tutti in salotto, le due signore sul divano e noi sulle due poltrone che lo fronteggiavano, divisi dal basso tavolino dove era appoggiato il vassoio con il caffè.
Alex era sempre in boxer e non sembrava minimamente in imbarazzo.
La signora Giuseppina aveva le gambe accavallate malamente coperte dalla corta maglietta.
Invece mia madre aveva il grembiule distrattamente annodato in vita, si spostò leggermente in avanti per prendere la tazzina con il caffè, i lembi del grembiule si scostarono all’altezza delle cosce, tenute leggermente aperte, noi due, seduti frontalmente, potemmo bearci della vista delle sue minuscole mutandine che poco celavano allo sguardo. Nel chinarsi, per completare l’opera, un capezzolo fece capolino dalla scollatura.
Io e Alex abbiamo avuto un’alza bandiera simultaneo!!! Io ero abituato a vedere le grazie di mia madre, ma il fatto che lei lo facesse anche davanti al mio amico lo rendeva più intrigante ed eccitante.
La mamma del mio amico, essendosi accorta della “involontaria“ esibizione di mia madre ed avendo visto le nostre facce allupate, e le nostre patte gonfie, scoppiò in una sonora risata, e disse a mia madre, sempre ridendo:- “Scusa Giulia………Non offenderti…….Non che mi sembri che questi due depravati non gradiscano!!!…….Ma non ti sembra un po piccolo quel prendisole?”
Mia madre rise a sua volta per niente offesa:- “ Hai perfettamente ragione Giuseppina ma ultimamente mi sono un po appesantita e ho cambiato taglia, mi sa che dovrò rinnovare il guardaroba, accidenti!!…..E non sarà una spesa da poco!!”
Giuseppina rassicurò mia madre:- “ Ascolta Giulia….. Abbiamo più o meno la stessa taglia, io ho dei vestiti in ottimo stato che non metto più, se vuoi li provi e se ti vanno e non ti offendi sono tuoi.”
Mia madre felice:- “Ma figurati se mi offendo,………Anzi grazie infinite, sei un’amica!
La mamma di Alex si alzò, e nel farlo aprì le gambe e noi fummo gratificati da un’altro bel siparietto: Scorgemmo le sue mutandine bianche che risultarono bagnate in corrispondenza della fessura del sesso. Quella troia era perennemente infoiata!!! Vuoi vedere che quella maiala non era rimasta indifferente alle grazie di mia madre!!
Anche se quella mezz’ora di voyeurismo aveva decisamente arrapato anche noi: Io avevo il cazzo che mi scoppiava nei pantaloncini, ed anche Alex era nelle mie stesse condizioni, visto che aveva l’uccello che quasi usciva dalle mutande.
Ci alzammo senza cercare di minimizzare l’erezione, tanto sarebbe stato inutile in quanto lo sguardo delle due tardone cadeva spesso all’altezza dei nostri attributi e poi si guardavano tra loro divertite. Troie!!!!
Le due amiche, dopo essersi scusate con noi si avviarono verso la camera della Giuseppina per la prova abbigliamento.
Noi tornammo nella stanza di Alex. Appena entrati Il mio amico disse che aveva bisogno di farsi una sega perché non ce la faceva più, si girò verso il bagno. Lo fermai:- “Ma dai dopo quello che è successo ieri possiamo anche farcela qui assieme una sega, comodamente sdraiati a letto, non ti pare?…Sarà anche più coinvolgente no?
Li mi guardò e mi sorrise:- “aspetta…… ho un’idea!!!!” Si diresse velocemente verso il bagno, ritornò subito dopo tenendosi premute sul naso un paio di mutande di sua madre, le stava annusando rumorosamente e tratteneva l’odore nella cavità nasale per meglio godere dell’aroma, intanto si segava il cazzo estasiato. Allungò le mutande verso di me e mi disse:- “Annusa”. Mi portai l’indumento intimo al naso: L’odore era penetrante, un mix di urina, sudore ed umori che mi faceva sbarellare. Estrassi il cazzo a mia volta e mi portai una mano a smanettarmelo per bene!! Nel frattempo Alex si era denudato, continuò a segarsi, mi guardava come ad implorare un mio intervento. Non attesi oltre, mi fiondai in mezzo alle sue gambe, sostituii la sua mano alla mia e portai il naso ad annusare il suo glande dopo averlo scappellato, Un’odore penetrante di piscio e sborra mi invase le narici, Chiusi gli occhi e strofinai le labbra sulla cappella salata. lo sliguai lungo tutta l’asta, gli baciai e leccai le palle che odoravano intensamete di sudore, infilai la testa tra le sue cosce raggiungendo il perineo, zona che sapevo particolarmente erogena.
Lui, per agevolarmi, allargò le gambe quanto più possibile, schiudendo le chiappe, a quel punto il mio naso fu solleticato dal forte odore del suo culo, mi spostai un po più in basso fino a raggiungere l’ano che baciai e slinguai con passione, gli infilai lingua nel buco, fin dove potevo. Lui mi prese per i capelli e pressandomi la faccia sul suo culo mi ordinò:- “Si….Cosi!!….Finocchio di merda…… Leccami il culo bastardo!!!!
Lo sentivo dimenarsi e gemere sotto i miei colpi di lingua, il sapore era amarognolo, mi eccitava in maniera inverosimile sentirlo godere in quella maniera e sapere che ero io la causa di quel piacere!!
Continuai a lungo a leccargli il buco del culo con suo sommo piacere. Piano, piano feci il percorso inverso: Tornai a leccargli le palle e ritornai ad impadronirmi della sua asta, gli menai il cazzo e succhiai la cappella.
Lo sentii prendermi in mano il cazzo per smanettarlo, il suo pollice mi accarezzava la cappella bagnata, le dita dell’altra mano scivolarono più in basso a cercarmi l’ano, lo accarezzarono, mi penetrò con due dita che poi si portò al naso per annusarle, quel maiale!!!
Nel frattempo continuava a smanettarmi il cazzo con passione.
Devo dire che ce la stavamo cavavano bene essendo alle nostre prime esperienze omo!!!
Mi girai su me stesso e lo baciai in bocca, era la prima volta che baciavo un uomo, lui non si scompose, anzi, mi mise la lingua in bocca a sua volta. Mentre ci slinguavamo mi implorò:- “Ti prego fammi venire…..Ho bisogno di sborrare”.
Ci girammo e ci mettemmo nella posizione del 69. Mi strofinai il cazzo su tutta la faccia, mi portai di nuovo la sua cappella al naso per risentire quel forte odore che mi eccitava così tanto, gli leccai la gocciolina di presborra che colava dal suo glande. Lo presi tra le labbra e me lo lasciai scivolare fino in gola, mi piaceva tantissimo sentirlo in bocca così turgido e caldo! La mia libidine mi portò a succhiarlo con voracità, ero affamato di sborra.
Sentivo le sue mani che me lo accarezzavano. Avvertii il suo alito solleticarmi il glande e subito dopo mi sentii avvolgere la cappella dalle sue calde labbra. Le sue braccia mi cinsero il bacino e lo sentii pompare con gusto. Ci scopavamo in bocca a vicenda.
In breve lui venne, sentivo quell’anelato liquido pastoso e denso riempirmi la bocca in copiosi getti, il sapore mi inebriava, lo ingoiai piano, senza fretta, facendomelo girare in bocca per gustarmelo fino in fondo. La mia eccitazione quel punto era incontenibile, sentii il mio cazzo eruttare una enorme quantità di sborra in bocca ad Alex, che continuò a leccare il glande per suggere fino all’ultima goccia di liquido seminale e ripulirmi bene la cappella passandoci sopra più volte la lingua. Tenne ancora in bocca per un po il mio uccello, fino a quando divenne moscio. Questo mi piacque molto!
Tornammo a baciarci scambiandoci i residui di sborra che avevamo in bocca.
Ci guardammo appagati e ci sorridemmo. Mi chiese:- “Non siamo ricchioni vero?”
Scoppiai a ridere della sua uscita:- “Ma dai…..Ci siamo solo divertiti dopo che quelle due troie delle nostre madri ci hanno arrapato!!!” Contento della mia risposta mi chiese:- A proposito…… non si sente più niente……, che staranno facendo quelle due bagasce?
Nudi e senza fare rumore ci portammo vicino alla porta chiusa della camera della Giuseppina, dall’interno provenivano dei soffocati gemiti! Ci guardammo in faccia sorridendoci consci di quello che stava succedendo al di là della porta, rimanemmo un attimo in ascolto. Alex, che era dietro di me, eccitato da quei inequivocabili versi, mi passò una mano tra le gambe e mi prese in mano il cazzo di nuovo turgido, prese a palparmi accarezzandomi piano e con un tocco leggero che mi fece toccare alte vette di piacere.
Mi girai e lo baciai nuovamente, gli indicai la portà, lui assentì.
Piano, senza fare rumore, abbassai la maniglia, spinsi la porta e la aprii.
Lo spettacolo che ci si parò davanti era da infarto: Mia madre era in piedi, con le gambe larghe, leggermente abbassate sulle ginocchia. Giuseppina era inginocchiata davanti a lei, le teneva il prendisole aperto e le mutandine spostate di lato, la sua faccia era infilata tra le sue cosce e le stava leccando la figa!!!
Mia madre quando si accorse di noi perse la testa: Prese l’amica per i capelli, si riabbasso un po di più sulle ginocchia, portò il bacino in avanti e usò la faccia della Giuseppina per masturbarsi la figa, strofinandosela con irruenza contro il sesso e gemendo dal piacere, urlò:-“Ci stanno guardando…..Giuseppina Sono qui davanti a noi che ci stanno guardando…..Guarda Luigi…… Guarda la tua mamma troia e lesbica che si fa leccare la figa dalla mamma del tuo amico…Guarda!!!!”
Io e Alex guardavamo stravolti quella scena libidinosa ed oscena che avevamo davanti. Sentii il mio amico portarsi dietro di me, mi abbracciò e mi baciò sul collo stuzzicandomi con la lingua, lo sentii appoggiarsi con il cazzo in erezione sul mio culo e strofinarsi tra le mie chiappe. Mi prese in mano il cazzo segandomi piano. Eravamo tutti e due arrapati all’inverosimile per lo spettacolo di quelle due lesbicone,
Mia mamma iniziò a sussultare, scossa dall’imminente orgasmo che stava per avere, Giuseppina manteneva la postazione e leccava come una forsennata la figa della sua nuova amante, stimolata dal fatto che sapeva che c’eravamo noi che stavamo guardando la scena.
Mia mamma mi guardò negli occhi con la bocca aperta, Probabilmente eccitata anche dalla scena che le stavamo offrendo, urlò:- “Vengo….. oh…si….si…. Lecca…. Troia….lecca che vengo…..……Guardami bastardo……Guardami sborrare!!!”
Urlò il suo piacere al soffitto della stanza, continuando a tenere Giuseppina per i capelli!
Mia madre sussultava, scossa dalle ultime ondate dell’impetuoso orgasmo che la aveva travolta.
Giuseiina si alzò e prese la faccia di mia madre tra le mani, portò le proprie labbra a contatto con quelle dell’amica, le dischiuse e con la punta della lingua le violò la bocca, si baciarono a lungo intrecciando le lingue. La madre di Alex chiese alla sua nuova amante:- “Ti è piaciuto troiona,……. Te l’ho leccata bene?”
Mia madre le sorrise:- “Mi hai fatto morire..… Mia bella puttanona.
Allungò una mano portandola sotto alla corta maglietta dell’amica, e intrufolandosi sotto ale sue mutandine palpandole la figa bagnatissima.
Poi aggiunse, guardandola con un malizioso sorriso:- Secondo me la mia passera non è la prima che lecchi!!!….Vero?
Tolse la mano con cui stava palpando Giuseppina e se la portò al naso inebriandosi dei suoi odori, socchiudendo gli occhi per il piacere che il gesto le stava procurando e per il pungente aroma inalato. Poi portò le dita alle labbra della sua compagna di lesbicate, la quale le leccò guardando mia madre con uno sguardo carico di libidine.
Giuseppina rispose alla domanda della mia genitrice:-“ No…. E’ vero, la tua non è la prima figa con cui ho giocato, ma è da un po di tempo che non lecco una bella passera matura come la tua. Le donne della tua età sono le più troie, e hanno un sapore più vissuto!”
Finalmente si girarono verso di noi guardandoci quasi con stupore, come se si fossero dimenticate della nostra presenza. Alex mi stava ancora segando, dovetti interrompere il suo fare altrimenti sarei venuto di nuovo, come aveva fatto lui strofinandosi sulle mie chiappe, sentivo, il suo sperma colare lungo le mie gambe.
Le due troie scoppiarono a ridere, mia mamma disse:- “Due mamme lesbiche con i figli finocchi!!!” Risero do nuovo.
La mia genitrice si avvicinò, si abbassò e passò le mani sulle mie gambe lordandosi le mani con lo sperma di Alex, Le portò al naso, le annusò rumorosamente e poi se le leccò una per una, gustandosi il sapore della densa e traslucida sborra.
Giuseppina si stese sul letto, sulla schiena, con le gambe larghe sul bordo del letto e con la voce tremante per l’eccitazione, disse:- “Scopatemi bastardi……..datevi da fare finocchi di merda…..Scopatevi una vacca arrapata quale sono!!!” Raccolsi immediatamente la sua provocazione, Mi precipitai a leccargli la figa, dopo averle strappato le mutandine di dosso. Affondai la lingua tra i suoi folti peli impregnati di residui di piscio, la sua passera era innondata di dolci e odorosi umori vaginali, così copiosi che avevano bagnato anche le sue cosce, mi premurai di leccare tutto per bene con suo enorme piacere. Percepivo i suoi movimenti di bacino con cui accompagnava le mie slinguate che le lappavano la figa partendo dal culo ed arrivando alla clitoride, dove mi soffermavo per delle stimolazioni con piccoli colpi con la punta della lingua. Lei allargò le coscie mi portò i piedi sulla schiena:- “Si così!!!…..Bravo!!!……..Me la stai leccando benissimo….Si vede che ti piace la figa!!!”
Già eccitata da prima e con i miei giochi di lingua, venne subito: Alzò il bacino verso l’alto e tremando, scuotendo la testa a destra e sinistra in maniera convulsa, ebbe un orgasmo devastante, che le fece spruzzare alcuni schizzi di urina dall’uretra, parte dei quali mi colpirono il volto, poi mi attaccai alla sua figa con le labbra a mo di ventosa ed ingoiai con gusto, qull’inatteso liquido caldo e speziato, acre e salato era stato un piacevole libidinoso intermezzo, finii leccandogli lentamente e gentilmente la passera, resa ipersensibile dall’orgasmo e la accompagnai fino alla fine del suo piacere.
Giuseppina si rilassò un attimo per riposarsi dopo essere venuta, Io approfittai per salirle sopra ed impalarla con il cazzo che era al massimo dell’eccitazione. Lei inalò aria e spalancò gli occhi:- “Oh si!!….scopami…..Spingi….Così….Così……Mi fai morire!!!” Poi, memore di quello che era successo poco prima, mi guardò e con un sorriso imbarazzato, mi disse:- “Scusami se mi è scappata un po di pipì ma non ce l’ho fatta a trattenermi.” Non le riposi, la baciai con la bocca sporca della sua urina, lei mi sorrise di nuovo e mi leccò la faccia bagnata del liquido salato. Le dissi che era una troia, lei mi rispose:-“E non sai quanto!!!”
Iniziai a pomparla con forti colpi del bacino che lei assecondava con piacere gemendo e spingendo a sua volta, mi affondo i denti nel petto, le strappai la maglia e le strizzai le sette portandomi un capezzolo alla bocca e succhiandolo avidamente. Le infilai un dito sul buco del culo, la sentii spingere con maggiore enfasi e dimenare il sedere per il nuovo livello di piacere che le stavo provocando:- “Bastardo…. ahh….. é bellissimo….muovi il dito, infilalo fino in fondo…. oh Dio….Questo è il mio punto debole”
Con la coda dell’occhio vidi Alex che stava sodomizzando mia madre che aveva ancora il prendisole addosso, mentre era stesa sul letto, poco lontano da noi.
Quest’ultima eccitante scena mi diede il colpo di grazia, sentii montare la mia sborra e mi svuotai le palle nella vagina della mia amante, lei sentendo i miei getti caldi riempirle la figa, mi cinse la schiena con le gambe e gemendo e sussultando venne sua volta, infilandomi la lingua in bocca in un bacio fantastico che fu la ciliegina sulla torta di quella fantastica scopata.
Mi scostai scivolando al suo fianco e mi rilassai un attimo guardandola, mi sorrise:- “Sei stato fantastico,…..dovrai scoparmi ancora” Le sorrisi felice.
Lei dopo un attimo di riposo, ancora infoiata nonostante i due precedenti orgasmi, si portò con la passera sborrata e pisciata davanti alla faccia di mia madre che si stava godendo l’inculata, le disse:- “lecca la sborra di tuo figlio troia” Mia mamma non credo avesse mai leccato una figa in vita sua ma non ebbe un attimo di esitazione, prese le coscie di Giuseppina e la tirò verso di se ed infilò la lingua nella sua figa lorda, la leccava come se l’avesse sempre fatto!!! L’amica muoveva il bacino per assecondare il lavoro di mamma, che godeva del cazzo in culo di Alex!!
Vedevo la lingua della mia genitrice scorrere all’interno delle labbra della figa di Giuseppina, riempirsi di umori vari e sparire all’interno della bocca per venire ingoiati.
Era impossibile rimanere impassibili davanti ad una tale perversa orgia. Avvicinai il mio cazzo, ancora moscio, con in punta dei residui di sborra e lordo degli umori della scopata di prima, alla faccia della mia neo amante, gli strofinai la cerchia molle sulle labbra e sul viso sporcandoli di bava, lai aprì la bocca cercandomi la punta per una bella poppata, in un attimo di quel trattamento da parte della vacca sentii il mio cazzo rinascere, la sua lingua giocava sul frenulo e volteggiava sul glande facendomi nuovamente gemere dal piacere.
Alex venne sul culo di mia madre, dopo che lei era già arrivata all’orgasmo due volte, sicuramente eccitata anche dalla figa farcita che stava leccando. Il sodomizzatore si premurò di pulire tutto con la lingua, mentre la mia genitrice continuava nella sua opera lesbo.
Alex si guardò attorno, la mia era l’unica bocca libera, così venne a farsi pulire l’uccello sporco, infilandomelo in bocca, a quel punto tutto era lecito, lo succhiai con bramosia andando a cercare gli abbondanti residui anali.
In breve raggiungemmo tutti nuovamente il piacere: Quel maiale di Alex mi riempì la bocca di calda sborra, che ingoiai con gusto. Io schizzai abbondanti getti di denso sperma in bocca a Giuseppina che se lo tirò fuori e mi fece finire di sborrare imbrattandole la faccia, poi si passò le mani sul viso e, tutte sporche, se le pulì sui capelli di mia madre che le stava ancora leccando la figa, Giuseppina stimolata da quest’ultima sua perversione venne copiosamente in bocca della mia genitrice, tremando tutta e gemendo in maniera molto intensa, le riversò in bocca abbondanti umori, che lei ingoiò con ingordigia.
Tutti avevamo avuto la nostra razione di goduria.
Erano le due del pomeriggio: Ci eravamo scopati per quattro ore!!!Nudi e stremati ci recammo in cucina dove le signore si premurarono di rifocillare se stesse e sopratutto i loro torelli da monta!!! Passammo un’altra oretta conversando amabilmente e scherzando.
Dopo il pasto ci accomiatammo, promettendoci altri incontri scoperecci e dopo esserci baciati tutti con passione, prendemmo la via del rientro. Mia madre vestiva con il grembiule che ormai era ridotto ad un cencio, semi slacciato in vita, i capelli visibilmente appiccicosi. Io avevo i pantaloncini e la canotta pieni di vistose macchie. Puzzavamo di tutti i liquidi corporei possibili. Se qualcuno ci avesse visto sulle scale conciati in quel modo non so cosa avrebbe potuto pensare di noi!!!
Varcammo l’uscio di casa e ci recammo in bagno per farci una bella doccia ristoratrice: Però prima che mia madre aprisse l’acqua per lavarsi le dissi che volevo sentire i suoi sapori ed odori ancora una volta, prima che l’acqua se li portasse via, lei acconsentì con piacere, io mi misi accucciato in mezzo alle sue gambe aperte, con la lingua le pulii figa e culo che odoravano di tutto. Per finire in bellezza mia madre mi disse devo pisciare, io dissi semplicemente si! Si abbassò sulle ginocchia, aprì le gambe e tenendosi aperta la figa con le mani, mi innondò con una pisciata che sembrava la cascata della marmora! Quello che non ingoiavo mi scorreva sul corpo e finiva sul piatto doccia.
Ci lavammo insaponandoci reciprocamente.
Era stata una giornata memorabile.
Il mio uccello, grazie a quel fantastico e penetrante odore e sapore, mi si era rizzata! Avevo bisogno di sborrare!
Scivolai verso l’alto e misi il cazzo sotto al naso di mia madre che ancora dormiva del suo pesante sonno: La vidi muovere il naso come a cercare di definire l’origine di quell’odore che doveva essere piuttosto forte, visto che anche io la sera prima non mi ero lavato. Mosse gli occhi, li aprì, rimase un attimo stranita, non capiva, tirò indietro la testa per avere una visuale migliore. Scoppiò in una sonora risata:-“Oh madonna…..Maiale che non sei altro!” Avvicinò il naso:-“Beh…. non c’è che dire…… l’odore è interessante. Mi scapellò il cazzo e mi diede un leggero succhiotto al glande:- “Anche il sapore non è male……ehm……ecco…….” Aggiunse diplomaticamente:- “Molto vissuto”
Si alzò su di un gomito e me lo prese tutto in bocca, Succhiava in maniera sublime, sembrava volesse farmi uscire la sborra aspirandola dalle palle attraverso il meato sul cazzo!! Cambiò sistema, iniziò a farmi una sega con la bocca, nel senso che lo faceva uscire quasi del tutto e poi lo ritornava ad ingoiare fino in fondo, Un trattamento che in pochi minuti portò la mia già forte eccitazione al parossismo, fino a farmi godere. Naturalmente ingoiò tutto con ingordigia, un preludio alla colazione.
Lo tenne in bocca, poppandolo fino a quando si afflosciò.
Io le accarezzavo i capelli, la mia dolce mamma mi aveva fatto un pompino da incorniciare nei ricordi!!!
Mi sorrise civettuola:- “ti è piaciuto bimbo?” La baciai con passione ed amore. Le sussurrai che era la mia dannazione ma che la amavo più di ogni altra cosa e che il nostro non era incesto ma un amore diverso. Mi sorrise compiaciuta delle mie dolci parole ma puntualizzò:- Io sono la tua mammina Troia che ti vuole tanto bene, e se tu mi vuoi così bene come dici, devi scoparmi almeno una volta al giorno!!!!“
Decisamente era una gran vacca!!!!
Ci alzammo e dopo le solite abluzione mattutine, ci facemmo la doccia assieme, lavandoci reciprocamente.
Lei si vestì con un tipico grembiule da casa, corto e con la allacciatura in vita che quando camminava si apriva quasi fino alle minuscole mutandine che indossava, se si abbassava i grossi seni, liberi sotto all’indumento. quasi uscivano dalla generosa apertura sul petto, era al limite dell’indecenza, ma molto intrigante.
Io indossai un paio di pantaloncini neri leggeri e una canottiera dello stesso colore.
Dopo colazione mi disse che voleva salire dalla Giuseppina e che le doveva parlare. Allarmato, visto quello che era successo il giorno prima, le dissi:- “vengo anch’io.” Lei scoppiò a ridere e mi disse:- “Aaah!…. Dunque hai la coda di paglia!…. Vero?….. Comunque se vuoi vieni pure.
Salimmo le scale, visto che l’ascensore era fuori uso, del resto era più il tempo che non funzionava di quello che era in funzione. Camminarle dietro era decisamente un piacere. Vedevo le micro mutandine rosa che indossava infilate nel culo e tra le labbra della sua passera, praticamente le grandi labbra erano divise dall’indumento. Lei si girò e maliziosamente e con un sorriso da troia mi chiese:- “comm’è lo spettacolo maialino?….. Ti piace quello che vedi?……. O ti piaceva di più lo spettacolo che sicuramente ti ha offerto ieri quella puttana della Giuseppina?”
La guardai e le risposi:- “Mamma, sei una stupenda maialina…. riesci sempre a farmi eccitare….. Sei bellissima e con quello scamiciato ti si vede tutto……Faresti eccitare anche un impotente…….Ti scoperei qua sulle scale!!”
Mi sorrise dolcemente:- “Sei un piccolo porco adulatore……Ma non mi hai risposto”. Esitai un attimo:- “Mamma sinceramente non so quale di voi due sia più troia, siete tutte e due delle gran gnocche……. Ma tu sei la mia mamma!!!” Mi sorrise e mi mandò un bacio soffiato sulla mano.
Loro due non erano proprio delle amiche ma si conoscevano bene, se non altro per l’amicizia che legava me e suo figlio.
Arrivammo al loro pianerottolo, come già detto il loro campanello non funzionava così telefonai ad alex per farmi aprire la porta, venne ad aprire sua mamma, vestiva con una semplice maglia bianca che le arrivava poco sotto ai glutei, si notavano i seni liberi da reggiseno i cui grossi capezzoli, che avevo già avuto modo di apprezzare, sembravano perforargli l’indumento. Ci guardò stupita e dopo un’occhiata interrogativa a me, con un sorriso a 32 denti esplose con:- “Che piacere……Prego accomodatevi….a cosa devo una così piacevole sorpresa.”
Mia madre la prese alla larga:- “ Ma niente di che!….. E’ solo che i nostri figli si frequentano e sono amici quindi ho pensato ad una visita di cortesia.” La Giuseppina:- “Ma certo avete fatto benissimo……..Mi fa molto piacere.” E con questa serie di ipocrite gentilezze reciproche, si avviarono verso la cucina. Io che camminavo dietro Chiesi dov’era Alex, in realtà volevo svincolare dal loro confronto. Sua madre mi rispose che era in camera e che se volevo avrei potuto raggiungerlo, ringraziai e mi avviai verso la stanza da letto di suo figlio. Alex stava giocando con la playStation, era ancora in mutande e canotta, ci salutammo, lui smise di giocare, ci mettemmo a chiaccherare tra di noi. Sentivamo le voci e le risate delle nostre madri in cucina, con mio sollievo, sembravano diventate vecchie amiche!
Dopo una mezz’ora che io e Alex stavamo chiacchierando e commentando alcuni video scaricati da internet, sua madre si presentò alla porta e ci chiese se volevamo del caffè, io ero decisamente un caffettaro, così accettammo e ci accomodammo tutti in salotto, le due signore sul divano e noi sulle due poltrone che lo fronteggiavano, divisi dal basso tavolino dove era appoggiato il vassoio con il caffè.
Alex era sempre in boxer e non sembrava minimamente in imbarazzo.
La signora Giuseppina aveva le gambe accavallate malamente coperte dalla corta maglietta.
Invece mia madre aveva il grembiule distrattamente annodato in vita, si spostò leggermente in avanti per prendere la tazzina con il caffè, i lembi del grembiule si scostarono all’altezza delle cosce, tenute leggermente aperte, noi due, seduti frontalmente, potemmo bearci della vista delle sue minuscole mutandine che poco celavano allo sguardo. Nel chinarsi, per completare l’opera, un capezzolo fece capolino dalla scollatura.
Io e Alex abbiamo avuto un’alza bandiera simultaneo!!! Io ero abituato a vedere le grazie di mia madre, ma il fatto che lei lo facesse anche davanti al mio amico lo rendeva più intrigante ed eccitante.
La mamma del mio amico, essendosi accorta della “involontaria“ esibizione di mia madre ed avendo visto le nostre facce allupate, e le nostre patte gonfie, scoppiò in una sonora risata, e disse a mia madre, sempre ridendo:- “Scusa Giulia………Non offenderti…….Non che mi sembri che questi due depravati non gradiscano!!!…….Ma non ti sembra un po piccolo quel prendisole?”
Mia madre rise a sua volta per niente offesa:- “ Hai perfettamente ragione Giuseppina ma ultimamente mi sono un po appesantita e ho cambiato taglia, mi sa che dovrò rinnovare il guardaroba, accidenti!!…..E non sarà una spesa da poco!!”
Giuseppina rassicurò mia madre:- “ Ascolta Giulia….. Abbiamo più o meno la stessa taglia, io ho dei vestiti in ottimo stato che non metto più, se vuoi li provi e se ti vanno e non ti offendi sono tuoi.”
Mia madre felice:- “Ma figurati se mi offendo,………Anzi grazie infinite, sei un’amica!
La mamma di Alex si alzò, e nel farlo aprì le gambe e noi fummo gratificati da un’altro bel siparietto: Scorgemmo le sue mutandine bianche che risultarono bagnate in corrispondenza della fessura del sesso. Quella troia era perennemente infoiata!!! Vuoi vedere che quella maiala non era rimasta indifferente alle grazie di mia madre!!
Anche se quella mezz’ora di voyeurismo aveva decisamente arrapato anche noi: Io avevo il cazzo che mi scoppiava nei pantaloncini, ed anche Alex era nelle mie stesse condizioni, visto che aveva l’uccello che quasi usciva dalle mutande.
Ci alzammo senza cercare di minimizzare l’erezione, tanto sarebbe stato inutile in quanto lo sguardo delle due tardone cadeva spesso all’altezza dei nostri attributi e poi si guardavano tra loro divertite. Troie!!!!
Le due amiche, dopo essersi scusate con noi si avviarono verso la camera della Giuseppina per la prova abbigliamento.
Noi tornammo nella stanza di Alex. Appena entrati Il mio amico disse che aveva bisogno di farsi una sega perché non ce la faceva più, si girò verso il bagno. Lo fermai:- “Ma dai dopo quello che è successo ieri possiamo anche farcela qui assieme una sega, comodamente sdraiati a letto, non ti pare?…Sarà anche più coinvolgente no?
Li mi guardò e mi sorrise:- “aspetta…… ho un’idea!!!!” Si diresse velocemente verso il bagno, ritornò subito dopo tenendosi premute sul naso un paio di mutande di sua madre, le stava annusando rumorosamente e tratteneva l’odore nella cavità nasale per meglio godere dell’aroma, intanto si segava il cazzo estasiato. Allungò le mutande verso di me e mi disse:- “Annusa”. Mi portai l’indumento intimo al naso: L’odore era penetrante, un mix di urina, sudore ed umori che mi faceva sbarellare. Estrassi il cazzo a mia volta e mi portai una mano a smanettarmelo per bene!! Nel frattempo Alex si era denudato, continuò a segarsi, mi guardava come ad implorare un mio intervento. Non attesi oltre, mi fiondai in mezzo alle sue gambe, sostituii la sua mano alla mia e portai il naso ad annusare il suo glande dopo averlo scappellato, Un’odore penetrante di piscio e sborra mi invase le narici, Chiusi gli occhi e strofinai le labbra sulla cappella salata. lo sliguai lungo tutta l’asta, gli baciai e leccai le palle che odoravano intensamete di sudore, infilai la testa tra le sue cosce raggiungendo il perineo, zona che sapevo particolarmente erogena.
Lui, per agevolarmi, allargò le gambe quanto più possibile, schiudendo le chiappe, a quel punto il mio naso fu solleticato dal forte odore del suo culo, mi spostai un po più in basso fino a raggiungere l’ano che baciai e slinguai con passione, gli infilai lingua nel buco, fin dove potevo. Lui mi prese per i capelli e pressandomi la faccia sul suo culo mi ordinò:- “Si….Cosi!!….Finocchio di merda…… Leccami il culo bastardo!!!!
Lo sentivo dimenarsi e gemere sotto i miei colpi di lingua, il sapore era amarognolo, mi eccitava in maniera inverosimile sentirlo godere in quella maniera e sapere che ero io la causa di quel piacere!!
Continuai a lungo a leccargli il buco del culo con suo sommo piacere. Piano, piano feci il percorso inverso: Tornai a leccargli le palle e ritornai ad impadronirmi della sua asta, gli menai il cazzo e succhiai la cappella.
Lo sentii prendermi in mano il cazzo per smanettarlo, il suo pollice mi accarezzava la cappella bagnata, le dita dell’altra mano scivolarono più in basso a cercarmi l’ano, lo accarezzarono, mi penetrò con due dita che poi si portò al naso per annusarle, quel maiale!!!
Nel frattempo continuava a smanettarmi il cazzo con passione.
Devo dire che ce la stavamo cavavano bene essendo alle nostre prime esperienze omo!!!
Mi girai su me stesso e lo baciai in bocca, era la prima volta che baciavo un uomo, lui non si scompose, anzi, mi mise la lingua in bocca a sua volta. Mentre ci slinguavamo mi implorò:- “Ti prego fammi venire…..Ho bisogno di sborrare”.
Ci girammo e ci mettemmo nella posizione del 69. Mi strofinai il cazzo su tutta la faccia, mi portai di nuovo la sua cappella al naso per risentire quel forte odore che mi eccitava così tanto, gli leccai la gocciolina di presborra che colava dal suo glande. Lo presi tra le labbra e me lo lasciai scivolare fino in gola, mi piaceva tantissimo sentirlo in bocca così turgido e caldo! La mia libidine mi portò a succhiarlo con voracità, ero affamato di sborra.
Sentivo le sue mani che me lo accarezzavano. Avvertii il suo alito solleticarmi il glande e subito dopo mi sentii avvolgere la cappella dalle sue calde labbra. Le sue braccia mi cinsero il bacino e lo sentii pompare con gusto. Ci scopavamo in bocca a vicenda.
In breve lui venne, sentivo quell’anelato liquido pastoso e denso riempirmi la bocca in copiosi getti, il sapore mi inebriava, lo ingoiai piano, senza fretta, facendomelo girare in bocca per gustarmelo fino in fondo. La mia eccitazione quel punto era incontenibile, sentii il mio cazzo eruttare una enorme quantità di sborra in bocca ad Alex, che continuò a leccare il glande per suggere fino all’ultima goccia di liquido seminale e ripulirmi bene la cappella passandoci sopra più volte la lingua. Tenne ancora in bocca per un po il mio uccello, fino a quando divenne moscio. Questo mi piacque molto!
Tornammo a baciarci scambiandoci i residui di sborra che avevamo in bocca.
Ci guardammo appagati e ci sorridemmo. Mi chiese:- “Non siamo ricchioni vero?”
Scoppiai a ridere della sua uscita:- “Ma dai…..Ci siamo solo divertiti dopo che quelle due troie delle nostre madri ci hanno arrapato!!!” Contento della mia risposta mi chiese:- A proposito…… non si sente più niente……, che staranno facendo quelle due bagasce?
Nudi e senza fare rumore ci portammo vicino alla porta chiusa della camera della Giuseppina, dall’interno provenivano dei soffocati gemiti! Ci guardammo in faccia sorridendoci consci di quello che stava succedendo al di là della porta, rimanemmo un attimo in ascolto. Alex, che era dietro di me, eccitato da quei inequivocabili versi, mi passò una mano tra le gambe e mi prese in mano il cazzo di nuovo turgido, prese a palparmi accarezzandomi piano e con un tocco leggero che mi fece toccare alte vette di piacere.
Mi girai e lo baciai nuovamente, gli indicai la portà, lui assentì.
Piano, senza fare rumore, abbassai la maniglia, spinsi la porta e la aprii.
Lo spettacolo che ci si parò davanti era da infarto: Mia madre era in piedi, con le gambe larghe, leggermente abbassate sulle ginocchia. Giuseppina era inginocchiata davanti a lei, le teneva il prendisole aperto e le mutandine spostate di lato, la sua faccia era infilata tra le sue cosce e le stava leccando la figa!!!
Mia madre quando si accorse di noi perse la testa: Prese l’amica per i capelli, si riabbasso un po di più sulle ginocchia, portò il bacino in avanti e usò la faccia della Giuseppina per masturbarsi la figa, strofinandosela con irruenza contro il sesso e gemendo dal piacere, urlò:-“Ci stanno guardando…..Giuseppina Sono qui davanti a noi che ci stanno guardando…..Guarda Luigi…… Guarda la tua mamma troia e lesbica che si fa leccare la figa dalla mamma del tuo amico…Guarda!!!!”
Io e Alex guardavamo stravolti quella scena libidinosa ed oscena che avevamo davanti. Sentii il mio amico portarsi dietro di me, mi abbracciò e mi baciò sul collo stuzzicandomi con la lingua, lo sentii appoggiarsi con il cazzo in erezione sul mio culo e strofinarsi tra le mie chiappe. Mi prese in mano il cazzo segandomi piano. Eravamo tutti e due arrapati all’inverosimile per lo spettacolo di quelle due lesbicone,
Mia mamma iniziò a sussultare, scossa dall’imminente orgasmo che stava per avere, Giuseppina manteneva la postazione e leccava come una forsennata la figa della sua nuova amante, stimolata dal fatto che sapeva che c’eravamo noi che stavamo guardando la scena.
Mia mamma mi guardò negli occhi con la bocca aperta, Probabilmente eccitata anche dalla scena che le stavamo offrendo, urlò:- “Vengo….. oh…si….si…. Lecca…. Troia….lecca che vengo…..……Guardami bastardo……Guardami sborrare!!!”
Urlò il suo piacere al soffitto della stanza, continuando a tenere Giuseppina per i capelli!
Mia madre sussultava, scossa dalle ultime ondate dell’impetuoso orgasmo che la aveva travolta.
Giuseiina si alzò e prese la faccia di mia madre tra le mani, portò le proprie labbra a contatto con quelle dell’amica, le dischiuse e con la punta della lingua le violò la bocca, si baciarono a lungo intrecciando le lingue. La madre di Alex chiese alla sua nuova amante:- “Ti è piaciuto troiona,……. Te l’ho leccata bene?”
Mia madre le sorrise:- “Mi hai fatto morire..… Mia bella puttanona.
Allungò una mano portandola sotto alla corta maglietta dell’amica, e intrufolandosi sotto ale sue mutandine palpandole la figa bagnatissima.
Poi aggiunse, guardandola con un malizioso sorriso:- Secondo me la mia passera non è la prima che lecchi!!!….Vero?
Tolse la mano con cui stava palpando Giuseppina e se la portò al naso inebriandosi dei suoi odori, socchiudendo gli occhi per il piacere che il gesto le stava procurando e per il pungente aroma inalato. Poi portò le dita alle labbra della sua compagna di lesbicate, la quale le leccò guardando mia madre con uno sguardo carico di libidine.
Giuseppina rispose alla domanda della mia genitrice:-“ No…. E’ vero, la tua non è la prima figa con cui ho giocato, ma è da un po di tempo che non lecco una bella passera matura come la tua. Le donne della tua età sono le più troie, e hanno un sapore più vissuto!”
Finalmente si girarono verso di noi guardandoci quasi con stupore, come se si fossero dimenticate della nostra presenza. Alex mi stava ancora segando, dovetti interrompere il suo fare altrimenti sarei venuto di nuovo, come aveva fatto lui strofinandosi sulle mie chiappe, sentivo, il suo sperma colare lungo le mie gambe.
Le due troie scoppiarono a ridere, mia mamma disse:- “Due mamme lesbiche con i figli finocchi!!!” Risero do nuovo.
La mia genitrice si avvicinò, si abbassò e passò le mani sulle mie gambe lordandosi le mani con lo sperma di Alex, Le portò al naso, le annusò rumorosamente e poi se le leccò una per una, gustandosi il sapore della densa e traslucida sborra.
Giuseppina si stese sul letto, sulla schiena, con le gambe larghe sul bordo del letto e con la voce tremante per l’eccitazione, disse:- “Scopatemi bastardi……..datevi da fare finocchi di merda…..Scopatevi una vacca arrapata quale sono!!!” Raccolsi immediatamente la sua provocazione, Mi precipitai a leccargli la figa, dopo averle strappato le mutandine di dosso. Affondai la lingua tra i suoi folti peli impregnati di residui di piscio, la sua passera era innondata di dolci e odorosi umori vaginali, così copiosi che avevano bagnato anche le sue cosce, mi premurai di leccare tutto per bene con suo enorme piacere. Percepivo i suoi movimenti di bacino con cui accompagnava le mie slinguate che le lappavano la figa partendo dal culo ed arrivando alla clitoride, dove mi soffermavo per delle stimolazioni con piccoli colpi con la punta della lingua. Lei allargò le coscie mi portò i piedi sulla schiena:- “Si così!!!…..Bravo!!!……..Me la stai leccando benissimo….Si vede che ti piace la figa!!!”
Già eccitata da prima e con i miei giochi di lingua, venne subito: Alzò il bacino verso l’alto e tremando, scuotendo la testa a destra e sinistra in maniera convulsa, ebbe un orgasmo devastante, che le fece spruzzare alcuni schizzi di urina dall’uretra, parte dei quali mi colpirono il volto, poi mi attaccai alla sua figa con le labbra a mo di ventosa ed ingoiai con gusto, qull’inatteso liquido caldo e speziato, acre e salato era stato un piacevole libidinoso intermezzo, finii leccandogli lentamente e gentilmente la passera, resa ipersensibile dall’orgasmo e la accompagnai fino alla fine del suo piacere.
Giuseppina si rilassò un attimo per riposarsi dopo essere venuta, Io approfittai per salirle sopra ed impalarla con il cazzo che era al massimo dell’eccitazione. Lei inalò aria e spalancò gli occhi:- “Oh si!!….scopami…..Spingi….Così….Così……Mi fai morire!!!” Poi, memore di quello che era successo poco prima, mi guardò e con un sorriso imbarazzato, mi disse:- “Scusami se mi è scappata un po di pipì ma non ce l’ho fatta a trattenermi.” Non le riposi, la baciai con la bocca sporca della sua urina, lei mi sorrise di nuovo e mi leccò la faccia bagnata del liquido salato. Le dissi che era una troia, lei mi rispose:-“E non sai quanto!!!”
Iniziai a pomparla con forti colpi del bacino che lei assecondava con piacere gemendo e spingendo a sua volta, mi affondo i denti nel petto, le strappai la maglia e le strizzai le sette portandomi un capezzolo alla bocca e succhiandolo avidamente. Le infilai un dito sul buco del culo, la sentii spingere con maggiore enfasi e dimenare il sedere per il nuovo livello di piacere che le stavo provocando:- “Bastardo…. ahh….. é bellissimo….muovi il dito, infilalo fino in fondo…. oh Dio….Questo è il mio punto debole”
Con la coda dell’occhio vidi Alex che stava sodomizzando mia madre che aveva ancora il prendisole addosso, mentre era stesa sul letto, poco lontano da noi.
Quest’ultima eccitante scena mi diede il colpo di grazia, sentii montare la mia sborra e mi svuotai le palle nella vagina della mia amante, lei sentendo i miei getti caldi riempirle la figa, mi cinse la schiena con le gambe e gemendo e sussultando venne sua volta, infilandomi la lingua in bocca in un bacio fantastico che fu la ciliegina sulla torta di quella fantastica scopata.
Mi scostai scivolando al suo fianco e mi rilassai un attimo guardandola, mi sorrise:- “Sei stato fantastico,…..dovrai scoparmi ancora” Le sorrisi felice.
Lei dopo un attimo di riposo, ancora infoiata nonostante i due precedenti orgasmi, si portò con la passera sborrata e pisciata davanti alla faccia di mia madre che si stava godendo l’inculata, le disse:- “lecca la sborra di tuo figlio troia” Mia mamma non credo avesse mai leccato una figa in vita sua ma non ebbe un attimo di esitazione, prese le coscie di Giuseppina e la tirò verso di se ed infilò la lingua nella sua figa lorda, la leccava come se l’avesse sempre fatto!!! L’amica muoveva il bacino per assecondare il lavoro di mamma, che godeva del cazzo in culo di Alex!!
Vedevo la lingua della mia genitrice scorrere all’interno delle labbra della figa di Giuseppina, riempirsi di umori vari e sparire all’interno della bocca per venire ingoiati.
Era impossibile rimanere impassibili davanti ad una tale perversa orgia. Avvicinai il mio cazzo, ancora moscio, con in punta dei residui di sborra e lordo degli umori della scopata di prima, alla faccia della mia neo amante, gli strofinai la cerchia molle sulle labbra e sul viso sporcandoli di bava, lai aprì la bocca cercandomi la punta per una bella poppata, in un attimo di quel trattamento da parte della vacca sentii il mio cazzo rinascere, la sua lingua giocava sul frenulo e volteggiava sul glande facendomi nuovamente gemere dal piacere.
Alex venne sul culo di mia madre, dopo che lei era già arrivata all’orgasmo due volte, sicuramente eccitata anche dalla figa farcita che stava leccando. Il sodomizzatore si premurò di pulire tutto con la lingua, mentre la mia genitrice continuava nella sua opera lesbo.
Alex si guardò attorno, la mia era l’unica bocca libera, così venne a farsi pulire l’uccello sporco, infilandomelo in bocca, a quel punto tutto era lecito, lo succhiai con bramosia andando a cercare gli abbondanti residui anali.
In breve raggiungemmo tutti nuovamente il piacere: Quel maiale di Alex mi riempì la bocca di calda sborra, che ingoiai con gusto. Io schizzai abbondanti getti di denso sperma in bocca a Giuseppina che se lo tirò fuori e mi fece finire di sborrare imbrattandole la faccia, poi si passò le mani sul viso e, tutte sporche, se le pulì sui capelli di mia madre che le stava ancora leccando la figa, Giuseppina stimolata da quest’ultima sua perversione venne copiosamente in bocca della mia genitrice, tremando tutta e gemendo in maniera molto intensa, le riversò in bocca abbondanti umori, che lei ingoiò con ingordigia.
Tutti avevamo avuto la nostra razione di goduria.
Erano le due del pomeriggio: Ci eravamo scopati per quattro ore!!!Nudi e stremati ci recammo in cucina dove le signore si premurarono di rifocillare se stesse e sopratutto i loro torelli da monta!!! Passammo un’altra oretta conversando amabilmente e scherzando.
Dopo il pasto ci accomiatammo, promettendoci altri incontri scoperecci e dopo esserci baciati tutti con passione, prendemmo la via del rientro. Mia madre vestiva con il grembiule che ormai era ridotto ad un cencio, semi slacciato in vita, i capelli visibilmente appiccicosi. Io avevo i pantaloncini e la canotta pieni di vistose macchie. Puzzavamo di tutti i liquidi corporei possibili. Se qualcuno ci avesse visto sulle scale conciati in quel modo non so cosa avrebbe potuto pensare di noi!!!
Varcammo l’uscio di casa e ci recammo in bagno per farci una bella doccia ristoratrice: Però prima che mia madre aprisse l’acqua per lavarsi le dissi che volevo sentire i suoi sapori ed odori ancora una volta, prima che l’acqua se li portasse via, lei acconsentì con piacere, io mi misi accucciato in mezzo alle sue gambe aperte, con la lingua le pulii figa e culo che odoravano di tutto. Per finire in bellezza mia madre mi disse devo pisciare, io dissi semplicemente si! Si abbassò sulle ginocchia, aprì le gambe e tenendosi aperta la figa con le mani, mi innondò con una pisciata che sembrava la cascata della marmora! Quello che non ingoiavo mi scorreva sul corpo e finiva sul piatto doccia.
Ci lavammo insaponandoci reciprocamente.
Era stata una giornata memorabile.
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