Essere il suo schiavo

di
genere
dominazione

Come spesso accade, mi trovo in reggicalze, calze e tacchi, ben truccato, sul letto, è notte fonda, l cazzo mi scoppia trà le gambe, sono ore che attendo, con doviziosa pazienza il suo rientro.
Ecco alle trè passate, sento aprirsi la porta di casa, e accenderci le luci, è finalmente rincasata, poco dopo, entra in camera, leluci sono soffuse, come da lei ordinatomi, scorgo la sua siluette, le sue curve, celate dal vestitino micro che indossa.
Mia moglie ha sessantacinque anni, ben portati, una quarta di seno, aureole grosse e capezzoli durissimi, bei fianchi, e una figa ben slabbrata, le penzolano le grandi labbra, grazie ai mille giochi che ha fatto.
Io sono sul letto immobile, e appena mi vede, inizia con i soliti insulti, allora frocione cornuto, sei pronto a leccare la figa di tua moglie piena di sperma?
pensa che questa sera Max mi ha fatto montare da due suoi colleghi, giovani, e ben dotati, culo e figa sono farciti di sperma, con voce flebile dico di essere pronto, e così, mi sale a cavalcioni sulla faccia, e al contatto della sua cada figa, lecco.
E così, estrae il piccolo tappo dslla figa, e lo sperma ormai liquefatto inizia a ecendermi in bocca, è saporito, caldo, e buono, lo lecco e bevo tutto, mentre i miei colpi di li gua la fanno godere.
Poi tocca al suo stupendo buco del culo, sfondato, e dà lì estrae un tappo piò grosso, e libera il mio dessert preferito, lo sperma a un gusto più deciso, ma sempre ottimo, scavo a fondo con la lingua, la ripulisco per bene, e lei ne gode.
Poi si toglie il vestito rimane in reggicalze e calze, si stende e ripulisco lo sperma ormai secco di Max, che le ha sborrato sul ventre, non l'ha scopata, non lo fà mai quando la fà montare da altri, gli fà schifo, e la tratta da puttana, e lei ne gode.
Poi mentre mi racconta la serata mi dà il permesso di masturbarmi, non ne posso più, lentamente mi sego, sono prossima a venire, lei se ne accorge, e dandomi del frocio mi ordina di non venire, è difficile le dico, sono al limite, allora accende la luce, mi indica il cazzone enorme con ventosa pronto sul vetro dell'armadio, io mi fiondo lì, allargo le le cosce, con le mani, è ben unto, lo appoggio al mio ano e mi lascio scivolare indietro, e lo accolgo fino in fondo.
Bastano pochi colpi decisi, e sborro, i getti di sperma si susseguono fino a che il mio cazzo si ammoscia.
Ho difficoltà da tempo ad avere erezioni, e così, mi devo preparare per ore, solo per venire in pochi minuti, mentre vengo deriso da mia moglie, o dai presenti che spesso passano il loro tempo da noi, in orge socculenti, dove io immancabilmente faccio la cameriera, o il buco dove sborrare.
Sona la sua schiava e la schiava del suo uomo, e non me ne vergogno, sono omosessuale e ne vado fiero, sono una travestita, e lo considero ormai la mia vita, vengo usata, scopata da chiunque lo voglia, spesso accade che un amico, o un'estraneo, venga a sapere della mia natura, e che mi chiami, per avermi, mia moglie sceglie il giorno, e mi prepro per l'occasione, che sia da mè, o in altri posti, dove mi reco già come Paola, non importa sw devo mostrarmi in pubblico, non mi vergogno, anche se si vede benissimo che sono una trav, spesso mi deridono, e io ne godo.
A volte mi chiedono il numero di telefono, o lo dò direttamente io, ma solo dopo che mia moglie decide il giorno io mi rendo disponibile, non posso e non ho mai avuto ness'un tipo di rapporti con uomini senza il suo consenso.
Ora mi vuole far fidanzare con un uomo con un paio di anni più di mè, un arabo, molto brutto, e molto violento, ma ha una dotazione pazzesca trà le gambe, il fidanzamento sarà reso pubblico trà un paio di settimane, con una grande festa a casa nostra dove ci saranno anche i miei genitori, indosserò un vestitino bianco e sarò data ufficialmente a lui, e riceverò il suo cazzo per la prima volta davanti a tutti, non vedo l'ora.
scritto il
2023-12-18
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