Essere il suo schiavo due
di
TATONE2
genere
dominazione
Manca una settimana, all'evento, al mio fidanzamento, con Abdul, l'ho conosciuto ieri, è venuto a casa nostra accompagnato da Max, 'uomo di mia moglie, il classico Arabo, bruttino, fuori peso, dimostra più anni di quanti ne hà, parla male la nostra lingua, ed è mal vestito.
Molto burbero, e molto scurrile, parla con Gabriella, lanciandole occhiate di fuoco, un pò, perchè si è presentata con un vestito scollatissimo senza reggiseno, mostrando le sue tette al limite del capezzolo, vestito cortissimo, che mostra generosamente le mutandine, e ai piedi un paio di sandali tacco dieci, truccatissima, oltre al limite troiesco, lui la brucia con lo sguardo.
Max lo stuzzica, chiedendo se le loro donne simostrano in questo stato ad altri maschi, Lui inizia ad insultare le donne Europee, dando loro, e quindi a mia moglie delle sgualdrine, e prostitute, che se fosse stata sua moglie l'avrebbe percossa per insegnarle come comportarsi.
Gabriella, iniziò a bagnarsi trà le gambe, tanto che potemmo vedere la macchia che appariva sugli slip, contorceva le gambe sfregando le grandi labbra, procurandosi un orgasmo dietro l'altro.
Poi mi chiamarono, e io entrai in sala, indossavo reggicalze, calze, tacco dieci, un completino color salmone, che ben si intravedeva, sotto un mini abito cortissimo, truccata in maniera pesante, e mi avvicinai ad Abdul, gli porsi la mano per salutarlo, e lui nemmeno la toccò, mi osservò a lungo, e poi mi disse: quando sarai la mia fidanzata, ti dominerò troia, ti schiaccerò, e sarai alla mia mercè, ti mostrerai solo per mè e ness'unaltro, poi mi prese per ilbraccio, e mi fece sedere ai suoi piedi, questo è il posto delle cagne, capito?, io annuii.
Parlaronodella festa di fidanzamento, del cibo, degli invitati, e poi di quali giorni in settimana, dovevo recarmi a casa sua, e cosa dovevo fare all'interno della famiglia, alla festa sarebbe stata presente la moglie, la figlia maggiore, e il figlio secondogenito, a casa, ivece, avrei condiviso io mio tempo con tutta la famiglia, compresa la madre e la suocera.
Non mi aspettava di certo una situazione da Principessa, lo avevo capito da subito, ma questa era la decisione di mia moglie e del suo uomo, e io accettai di buon grado, pur di accontentarli.
Poco prima di andarsene, Max chiese ad Abdul, di mostrarmi il suo cazzo, sai disse, la signorina deve capire cosa l'aspetta a letto, Abdul rise mostrando i denti gialli, pensai, accidenti dovrò anche baciarlo, e così si calò a mezzacoscia i pantaloni, ed estrasse il suo cazzo mezzo moscio dalle mutande, era già grosso così, lo scapellò un paio di volte dandogli vigore, e in pochi secondi si rizzò maestoso, era pazzesco.
Poi mostrò i testicoli, erano grossi e penzolanti, questo, disse è un buon cazzo, mi ha dato molti figli, sia quì, che in Tunisia, sborra tantissimo, e non deve andare sprecata, mai, io rimasi basita ad osservarlo, ero trà lo stupore e lo spavento, volevo toccarlo, ma non mi fù permesso, ferma troia mi disse Gabriella, stai al tuo posto, poi si avvicinò ad Abdul, gli accarezzo il cazzo, lo scapellò più volte, gli baciò il collo, e le labbra, appoggiando il suo seno al petto di lui, complimenti cazzo da favola, l'erezione di lui aumentò ancora di più, poi Gabriella, fece scivolare il vestito ai fianchi mostrando le sue tette con i capezzoli turgidi, Abdul la strinse a sè, lurida troia Italiana, io di scopo quì davanti a tutti se non la pianti.
Intervenne Max, non quì, portalo in camera puttana, lei lo prese per mano, e sparirono in camera da letto, dove per una mezzora, sentimmo i lamenti di piacere di mia moglie, le sue urla, miste a dolore immagino, e poi riapparsero, lei nuda, sudata e sporca di sperma, che le colava dalla figa, e Abdul, imbronciato, perchè non era riuscito a sfondarle il culo, miguardò e disse, ma il tuo lo avrò troia, e se ne andò.
Ripulii per bene la figa di Gabriella, e poi andai in camera mia, dove poco dopo mi raggiunse lei, milanciò dei grossi cazzi di gomma sul letto e mi consigliò di allenarmi, avevo a disposizione una settimana.
Il sabato sarebbe stata la data della festa, e il giovedì, andammo ad acquistare il vestito bianco, scelse il più sexi, con spacchi e un decoltè stupendo, che mostrava i miei piccoli ma sodi seni, e risaltava le forme del mio culo, la commessa sorrideva, mi guardava, e poi disse a mia moglie, e vede, non si nota nemmeno quella cosa che penzola trà le gambe di sua moglie, e risero, tranquilla lo nasconderemo con una gabbietta e uno slip aderente, sà, è per la festa del suo fidanzamento, e risero.
Alla cassa, dopo aver pagato, la ragazza mi guardò in viso e mi disse, auguri per il fidanzamento, fortunato il futuro marito, spero faccia di lei una felice donna, la salutai e ci incamminammo verso casa.
Trascorsi poi il venerdì a preparare la casa, il cibo e poi verso sera, preparai la cena, e verso le undici, Max mi chiamò dalla camera nunziale, vieni frocio mi desse, erano nudi, eccetto le autoreggenti che indossava mia moglie, siediti a bordo letto, ora ti mostro come gode una donna con un vero maschio, e così, dopo un bel pompino fatto da Gabriella, Max, le allargò le cosce, le sollevò le gambe, e infilò il suo cazzo in figa a mia moglie, e iniziò a scoparla, lei godeva come non mai, la mia presenza la eccitava, vedi cornuto, mi disse, tu non mi hai mai fatta godere, mai, sapessi le corna che ti ho fatto in questi anni, mi scoppiava il cazzo, non toccarti frocio, resta lì cagna, iniziavo a perdere liquidi abbondantemente, poi Max le sborrò in figa, e prontamente mi misi a leccare la sua figa bevendo ogni goccia di sperma, e poi, cosa mai successa, Max mi fece ripulire il suo cazzo, lo ringraziai, e poi, in ginocchio davnti a loro due, mi masturbai sborrando abbondantemente a terra, per poi leccarla tutta.
Bene frocio riposati, domani sarà il tuo gran giorno, Max mi mise la mano sul culo, non vedo l'ora di vederti squartare dall'Arabo, ti sfonderà per bene vedrai, e chissà cosa direnno i tuoi genitori, che hanno prodotto un frocione come figlio, e mi ritirai in camera mia.
Molto burbero, e molto scurrile, parla con Gabriella, lanciandole occhiate di fuoco, un pò, perchè si è presentata con un vestito scollatissimo senza reggiseno, mostrando le sue tette al limite del capezzolo, vestito cortissimo, che mostra generosamente le mutandine, e ai piedi un paio di sandali tacco dieci, truccatissima, oltre al limite troiesco, lui la brucia con lo sguardo.
Max lo stuzzica, chiedendo se le loro donne simostrano in questo stato ad altri maschi, Lui inizia ad insultare le donne Europee, dando loro, e quindi a mia moglie delle sgualdrine, e prostitute, che se fosse stata sua moglie l'avrebbe percossa per insegnarle come comportarsi.
Gabriella, iniziò a bagnarsi trà le gambe, tanto che potemmo vedere la macchia che appariva sugli slip, contorceva le gambe sfregando le grandi labbra, procurandosi un orgasmo dietro l'altro.
Poi mi chiamarono, e io entrai in sala, indossavo reggicalze, calze, tacco dieci, un completino color salmone, che ben si intravedeva, sotto un mini abito cortissimo, truccata in maniera pesante, e mi avvicinai ad Abdul, gli porsi la mano per salutarlo, e lui nemmeno la toccò, mi osservò a lungo, e poi mi disse: quando sarai la mia fidanzata, ti dominerò troia, ti schiaccerò, e sarai alla mia mercè, ti mostrerai solo per mè e ness'unaltro, poi mi prese per ilbraccio, e mi fece sedere ai suoi piedi, questo è il posto delle cagne, capito?, io annuii.
Parlaronodella festa di fidanzamento, del cibo, degli invitati, e poi di quali giorni in settimana, dovevo recarmi a casa sua, e cosa dovevo fare all'interno della famiglia, alla festa sarebbe stata presente la moglie, la figlia maggiore, e il figlio secondogenito, a casa, ivece, avrei condiviso io mio tempo con tutta la famiglia, compresa la madre e la suocera.
Non mi aspettava di certo una situazione da Principessa, lo avevo capito da subito, ma questa era la decisione di mia moglie e del suo uomo, e io accettai di buon grado, pur di accontentarli.
Poco prima di andarsene, Max chiese ad Abdul, di mostrarmi il suo cazzo, sai disse, la signorina deve capire cosa l'aspetta a letto, Abdul rise mostrando i denti gialli, pensai, accidenti dovrò anche baciarlo, e così si calò a mezzacoscia i pantaloni, ed estrasse il suo cazzo mezzo moscio dalle mutande, era già grosso così, lo scapellò un paio di volte dandogli vigore, e in pochi secondi si rizzò maestoso, era pazzesco.
Poi mostrò i testicoli, erano grossi e penzolanti, questo, disse è un buon cazzo, mi ha dato molti figli, sia quì, che in Tunisia, sborra tantissimo, e non deve andare sprecata, mai, io rimasi basita ad osservarlo, ero trà lo stupore e lo spavento, volevo toccarlo, ma non mi fù permesso, ferma troia mi disse Gabriella, stai al tuo posto, poi si avvicinò ad Abdul, gli accarezzo il cazzo, lo scapellò più volte, gli baciò il collo, e le labbra, appoggiando il suo seno al petto di lui, complimenti cazzo da favola, l'erezione di lui aumentò ancora di più, poi Gabriella, fece scivolare il vestito ai fianchi mostrando le sue tette con i capezzoli turgidi, Abdul la strinse a sè, lurida troia Italiana, io di scopo quì davanti a tutti se non la pianti.
Intervenne Max, non quì, portalo in camera puttana, lei lo prese per mano, e sparirono in camera da letto, dove per una mezzora, sentimmo i lamenti di piacere di mia moglie, le sue urla, miste a dolore immagino, e poi riapparsero, lei nuda, sudata e sporca di sperma, che le colava dalla figa, e Abdul, imbronciato, perchè non era riuscito a sfondarle il culo, miguardò e disse, ma il tuo lo avrò troia, e se ne andò.
Ripulii per bene la figa di Gabriella, e poi andai in camera mia, dove poco dopo mi raggiunse lei, milanciò dei grossi cazzi di gomma sul letto e mi consigliò di allenarmi, avevo a disposizione una settimana.
Il sabato sarebbe stata la data della festa, e il giovedì, andammo ad acquistare il vestito bianco, scelse il più sexi, con spacchi e un decoltè stupendo, che mostrava i miei piccoli ma sodi seni, e risaltava le forme del mio culo, la commessa sorrideva, mi guardava, e poi disse a mia moglie, e vede, non si nota nemmeno quella cosa che penzola trà le gambe di sua moglie, e risero, tranquilla lo nasconderemo con una gabbietta e uno slip aderente, sà, è per la festa del suo fidanzamento, e risero.
Alla cassa, dopo aver pagato, la ragazza mi guardò in viso e mi disse, auguri per il fidanzamento, fortunato il futuro marito, spero faccia di lei una felice donna, la salutai e ci incamminammo verso casa.
Trascorsi poi il venerdì a preparare la casa, il cibo e poi verso sera, preparai la cena, e verso le undici, Max mi chiamò dalla camera nunziale, vieni frocio mi desse, erano nudi, eccetto le autoreggenti che indossava mia moglie, siediti a bordo letto, ora ti mostro come gode una donna con un vero maschio, e così, dopo un bel pompino fatto da Gabriella, Max, le allargò le cosce, le sollevò le gambe, e infilò il suo cazzo in figa a mia moglie, e iniziò a scoparla, lei godeva come non mai, la mia presenza la eccitava, vedi cornuto, mi disse, tu non mi hai mai fatta godere, mai, sapessi le corna che ti ho fatto in questi anni, mi scoppiava il cazzo, non toccarti frocio, resta lì cagna, iniziavo a perdere liquidi abbondantemente, poi Max le sborrò in figa, e prontamente mi misi a leccare la sua figa bevendo ogni goccia di sperma, e poi, cosa mai successa, Max mi fece ripulire il suo cazzo, lo ringraziai, e poi, in ginocchio davnti a loro due, mi masturbai sborrando abbondantemente a terra, per poi leccarla tutta.
Bene frocio riposati, domani sarà il tuo gran giorno, Max mi mise la mano sul culo, non vedo l'ora di vederti squartare dall'Arabo, ti sfonderà per bene vedrai, e chissà cosa direnno i tuoi genitori, che hanno prodotto un frocione come figlio, e mi ritirai in camera mia.
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