Carla l'imperatrice (9)
di
Parrucchiere
genere
dominazione
La schiava baciò e sfilò le pantofole, baciò i DIVINI PIEDINI e si precipitò a prendere il vassoio con il pranzo della DIVINA PADRONA, mentre aspettava DIVINA CARLA si divertì a stuzzicare il suo schiavo,
“Schiavo vorresti avere l’onore di baciarmi i DIVINI PIEDINI?”
“Si DIVINA PADRONA, non vorrei fare nient’altro.”
“No, non ne sei ancora degno, prima mi devi dimostrare che la scelta di diventare mio schiavo non è solo una infatuazione del momento ma la consapevolezza che sei un essere inferiore e come tale avere la possibilità di adorarmi e servirmi per tutta la vita con ogni fibra del tuo corpo è l’unica cosa cui puoi aspirare, l’unica che ti può dare la possibilità di realizzarti come individuo inferiore, quindi bacerai i DIVINI PIEDINI della tua DIVINA PADRONA quando te lo meriterai non prima, capito schiavo!”
“Si DIVINA PADRONA, vedrete me lo meriterò molto presto, la mia non è una infatuazione momentanea, è poco che sono vostro schiavo ma vi adoro con tutto me stesso, avere l’onore di essere il vostro cuscino e sentire i vostri DIVINI PIEDINI che poggiano sul mio petto mi da una gioia infinita, vi servirò con umiltà e devozione per tutta la mia vita.”
“Vedremo schiavo, vedremo, ho un altro compito per te, devi occuparti del terrazzo, la bella stagione si avvicina e voglio che sia bellissimo nei prossimi giorni ti darò istruzioni, voglio un tripudio di fiori e di piante, tu vieni dalla campagna quindi sai come fare, giusto schiavo?”
“Si DIVINA PADRONA.”
“Bene schiavo!”
Intanto la schiava era tornata con il vassoio, servì il pranzo quindi si stese sotto il tavolo e cominciò a baciarle i DIVINI PIEDINI, per DIVINA CARLA fu un pranzo bellissimo, non solo la sua schiava devota le baciava i DIVINI PIEDINI, ma avere per cuscino il petto caldo del suo nuovo schiavo era finalmente degno della sua DIVINA REGALITÀ, finito di pranzare come al solito si rilassò leggendo un libro, con lo schiavo che le faceva da poggiapiedi e la schiava che le leccava i DIVINI PIEDINI, come sempre si addormentò quando si risvegliò, la sua schiava come di consueto le stava ancora leccando i DIVINI PIEDINI, si godette ancora per qualche minuto la bellissima sensazione, le piaceva tantissimo, anzi sempre di più farsi leccare i DIVINI PIEDINI, della lingua calda della sua schiava devota che le accarezzava i DIVINI PIEDINI, l’avrebbe fatta continuare all’infinito ma doveva andare in palestra, schioccò le dita e ordinò alla schiava,
“Schiava, lavami i DIVINI PIEDINI muoviti, tu schiavo vai a preparare la BMV, mettiti la divisa da autista che trovi in garage, mi devi accompagnare in palestra, veloce!”
Quando fu pronta DIVINA CARLA scese in garage, trovò lo schiavo in divisa in ginocchio fronte a terra vicino alla macchina che aveva scelto, si avvicinò, lo schiavo baciò le scarpe poi apri lo sportello, DIVINA CARLA si accomodò sul sedile posteriore, lo schiavo richiuse lo sportello e si mise al posto di guida, uscì dal garage e seguì le indicazioni della sua DIVINA PADRONA memorizzandole perché la DIVINA PADRONA non voleva ripeterle.
Arrivata in palestra lo schiavo aprì lo sportello, DIVINA CARLA scese dalla macchina e ordinò allo schiavo,
“Schiavo sarò impegnata per circa due ore, tu pulisci la mia macchina deve scintillare sia fuori che dentro, capito schiavo?”
“Si DIVINA PADRONA.”
Finito di allenarsi DIVINA CARLA trovò lo schiavo pronto ad aprirle lo sportello, la macchina sembrava appena uscita dalla fabbrica tanto era lucida, anche dentro era altrettanto pulita e c’era un leggerissimo profumo di sandalo, quando lo schiavo si sedette al posto di guida
DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Portami a casa, schiavo, bravo hai eseguito i miei ordini molto bene!”
“Grazie DIVINA PADRONA.”
Arrivata a casa, lo schiavo si inginocchiò aprì lo sportello, DIVINA CARLA scese dalla macchina, lo schiavo baciò le scarpe, si avviò verso l’ascensore, lo schiavo come al solito la seguiva, mentre saliva si sedette sulla schiena dello schiavo, giunta in camera si accomodò sul suo trono, la schiava le baciò le scarpe, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò allo schiavo,
“Schiavo, vieni a farmi da poggiapiedi, svelto!”
Come la DIVINA PADRONA pretendeva lo schiavo rimase a torso nudo e in ginocchio si posizionò al proprio posto, DIVINA CARLA Poggio’ i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena, schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe e spogliami che voglio fare la doccia, muoviti!”
Dopo la doccia DIVINA CARLA si fece vestire per la serata dalla sua schiava che come al solito le baciò ripetutamente i DIVINI PIEDINI, quando fu pronta schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, preparati un giaciglio ai piedi di quello della mia schiava devota, dormirai lì!”
Quindi se ne andò, quella sera rientrò verso mezzanotte, si accomodò sul suo trono, i suoi schiavi erano in ginocchio fronte a terra pronti a servirla, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, baciami le scarpe e mettiti a quattro zampe per farmi da poggiapiedi, d’ora in poi quando rientro è quello che devi fare, chiaro schiavo!”
“Si DIVINA PADRONA.”
Lo schiavo eseguì l’ordine, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe e massaggiami i DIVINI PIEDINI, veloce!”
La schiava baciò le suole e con la bocca sfilò con delicatezza le scarpe alla DIVINA PADRONA,
le annusò bene, poi cominciò a massaggiare i DIVINI PIEDINI, dopo un quarto d’ora,
DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava, baciami i DIVINI PIEDINI solo baci non voglio sentire la lingua!”
La schiava eseguì l’ordine con gioia, baciare i DIVINI PIEDINI le piaceva tantissimo la
DIVINA PADRONA aveva dei bellissimi PIEDINI era un vero piacere baciarli, ma quello che le piaceva di più era leccarli quando la DIVINA PADRONA le ordinava di leccarle i DIVINI PIEDINI, soprattutto se i DIVINI PIEDINI erano nudi, ma anche con le calze le piaceva leccarli, provava vero piacere, si sentiva veramente sottomessa dopo un po’ DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava, adesso voglio godere vieni qui e lecca il mio sacro fiore!”
Diede un calcio allo schiavo dicendogli,
“Levati schiavo, fronte a terra, la mia schiava devota deve leccare il mio SACRO FIORE e assaporare il gusto DIVINO del NETTARE della sua DIVINA PADRONA!”
La schiava si avvicinò e sfilò le mutandine, DIVINA CARLA la prese per i capelli e le sbatté la faccia sul proprio sesso, intimandole,
“Lecca schiava fai godere la tua DIVINA PADRONA finché non ti ordino di smettere!”
DIVINA CARLA approfitta dello schiavo prostrato fronte a terra ai suoi DIVINI PIEDINI per appoggiarglielo uno sulla nuca e schiacciarlo a terra, Quando DIVINA CARLA fu soddisfatta schioccò le dita e ordinò,
“Basta schiava, la DIVINA PADRONA ha goduto della tua devozione, schiavo portami in bagno, veloce!”
Lo schiavo si mise a quattro zampe, DIVINA CARLA si accomodò sulla sua schiena e come al solito si aggrappò ai capelli con una mano mentre con l’altra gli diede una fortissima pacca sul sedere, ordinandogli,
“Muoviti schiavo, veloce!”
Incitandolo con vigorose tallonate sui fianchi e forti pacche sul sedere,
Arrivata in bagno, seguita come al solito dalla sua schiava, DIVINA CARLA scese dalla sua cavalcatura schioccò le dita e ordinò,
“Fronte a terra schiavo!”
Quindi fece pipì, la schiava l’asciugo’ come al solito con la lingua, DIVINA CARLA si riaccomodò sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Cavallino portami a letto svelto!”
Lo schiavo partì più veloce possibile come pretendeva la DIVINA PADRONA arrivata al letto DIVINA CARLA scese dallo schiavo che si stese per terra, gli salì sul petto, si girò e si sedette sul letto, la schiava le baciò le pantofole e le sfilò e baciò i DIVINI PIEDINI, quindi DIVINA CARLA si infilò sotto le coperte e si mise a dormire, gli schiavi le augurarono buona notte e andarono nei propri giacigli.
Nei giorni successivi lo schiavo fu sottoposto a un duro addestramento, imparò a portare sulla schiena la DIVINA PADRONA anche per un’ora di seguito andando sempre più veloce possibile, incitato da pacche sul sedere, frustate e tallonate sui fianchi, inoltre la DIVINA PADRONA ha scoperto che le piace moltissimo calpestarlo, sia con i DIVINI PIEDINI nudi che con qualsiasi tipo di calzatura, sia sul petto che sulla schiena, gli cammina sopra avanti e indietro con vero piacere a volte gli monta sulla testa girata di lato con tutti e due i DIVINI PIEDINI ma, con sommo dispiacere dello schiavo passano i giorni e non gli ha ancora concesso l’onore di baciarle i DIVINI PIEDINI.
Una sera DIVINA CARLA rientrò prima del solito, i suoi schiavi l’aspettavano come sempre in ginocchio fronte a terra vicino al suo trono, si sedette lo schiavo baciò le scarpe e si mise a quattro zampe per farle da poggiapiedi, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe!”
La schiava baciò le suole, prese in bocca il tacco e sfilò con delicatezza le scarpe le posò a terra delicatamente, le annusò bene, DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava fammi un bel massaggio ai DIVINI PIEDINI!”
La schiava baciò i DIVINI PIEDINI e cominciò a massaggiare, dopo un po’ DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Basta schiava, adesso toglimi le calze e baciami i DIVINI PIEDINI!”
Quando DIVINA CARLA fu soddisfatta del lavoro della sua schiava schioccò ancora le dita e ordinò,
“Basta schiava, ora fammi godere, vieni qui e lecca il mio SACRO FIORE!”
La schiava le sfilò le mutandine e cominciò a leccare il SACRO FIORE della DIVINA PADRONA, come sempre DIVINA CARLA prese per i capelli la sua schiava e le sbatté la faccia sul proprio sesso ordinandole con voce roca e eccitata ,
“Lecca schiava, fai godere la tua DIVINA PADRONA, datti da fare muoviti!”
Mentre la schiava le leccava il fiore in mezzo alle gambe DIVINA CARLA, le appoggiò un divino piedino sulla sua spalla, l’altro lo offrì allo schiavo che era in ginocchio fronte a terra, schioccò le dita e gli ordinò,
“Schiavo, per te è giunto il momento di dimostrarmi la tua devozione, baciami il DIVINO PIEDINO fino a quando non ti dico di smettere, muoviti!”
Lo schiavo prese tra le mani con estrema delicatezza il DIVINO PIEDINO e cominciò a baciarlo, aveva aspettato questo momento da quando la DIVINA PADRONA gli aveva concesso l’onore di prenderlo al suo servizio, temeva che non arrivasse mai, che la DIVINA non gli concedesse l’onore di baciarle i DIVINI PIEDINI, intanto DIVINA CARLA si godeva il momento, la schiava le leccava il fiore in mezzo alle gambe e lo schiavo le baciava il DIVINO PIEDINO, raggiunse il primo orgasmo dopo pochi minuti, continuò a farsi leccare ancora, quando stava per venire la seconda volta schioccò le dita e ordinò allo schiavo,
“Schiavo, tira fuori la lingua e lecca il DIVINO PIEDINO, lentamente dal tallone fino alle dita, molto lentamente fammi sentire la tua lingua che mi accarezza il DIVINO PIEDINO!”
Lo schiavo eseguì l’ordine immediatamente, contento che la DIVINA PADRONA gli avesse concesso questo privilegio, quando DIVINA CARLA sentì la lingua dello schiavo che le accarezzava il DIVINO PIEDINO, raggiunse il piacere molto in fretta, l’orgasmo migliore della sua vita, come sempre continuò a farsi leccare ancora per qualche minuto, poi allontanò la sua schiava, schioccò le dita e ordinò,
“Schiava, adesso leccami l’altro DIVINO PIEDINO, voglio vedere chi tra voi due schiavi è più bravo a leccarmi i DIVINI PIEDINI, chi perde 5 frustate con il mio frustino, datevi da fare schiavi!”
Per DIVINA CARLA avere tutti e due gli schiavi in ginocchio ai suoi DIVINI PIEDINI intenti a leccarglieli, fu una sensazione indescrivibile le diede la misura di quanto si era evoluta la sua vita negli ultimi tre mesi da quando aveva trasformato Teresa la sua domestica nella sua schiava devota, se glielo avessero detto non ci avrebbe mai creduto, era diventata una vera DIVINITÀ, anzi molto più che una DIVINITÀ aveva il potere di indurre le persone a inginocchiarsi davanti a lei e eseguire qualsiasi ordine gli dava soltanto schioccando le dita, non voleva rinunciare mai più a provare l’esaltazione che le dava avere la possibilità di trasformare delle persone normali in suoi schiavi, che vivevano soltanto per servirla e per esaudire qualsiasi suo capriccio con gioia e gratitudine senza rimpiangere la loro vita di prima, ma essendole grati di aver dato loro la possibilità di realizzarsi come esseri inferiori al suo DIVINO SERVIZIO quale unico scopo della loro altrimenti inutile vita.
Dopo circa un quarto d’ora DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Basta schiavi, siete stati bravi, tu schiavo per essere la prima volta che lecchi i DIVINI PIEDINI della tua DIVINA PADRONA, ti sei comportato abbastanza bene, ma la mia schiava devota non ha rivali, mi lecca i DIVINI PIEDINI con vero amore, tu schiavo devi ancora imparare ad amarmi in modo totale, come mi ama la mia schiava devota, pertanto ti sei meritato le cinque frustate che con la mia infinita magnanimità ho messo in palio, schiava prendi il mio frustino, la sentenza deve essere eseguita immediatamente!”
La schiava andò a prendere il frustino, lo consegnò alla DIVINA PADRONA tenendolo in bocca, quando DIVINA CARLA ebbe in mano il frustino schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, ti sei meritato la punizione che, con la mia infinita generosità, ora ti infliggerò, dopo ogni colpo mi ringrazierai e alla fine mi bacerai i DIVINI PIEDINI, fronte a terra veloce!”
Lo schiavo eseguì l’ordine, DIVINA CARLA gli mise un DIVINO PIEDINO sulla nuca e lo schiacciò a terra, fece partire il primo forte colpo sulla schiena nuda dello schiavo, non sul sedere con lo schiavo poteva e voleva essere più dura, dare sfogo alla parte più sadica del suo essere PADRONA assoluta, lo schiavo ha un fisico possente con i muscoli ben evidenti, che guizzano quando il frustino colpisce la sua schiena nuda, sussultò ma ringraziò la DIVINA PADRONA,
“Grazie DIVINA PADRONA.”
Al quinto colpo aveva la schiena in fiamme e sentiva un dolore fortissimo, ma quando la
DIVINA PADRONA tolse il divino piedino dalla sua nuca, baciò i DIVINI PIEDINI ringraziandola ancora.
DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiava, lavami i DIVINI PIEDINI!”
Mentre la schiava si precipitava a prendere il catino per lavare i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla schiena dello schiavo che era rimasto in ginocchio fronte a terra ai suoi DIVINI PIEDINI, Con le morbide piante dei suoi DIVINI PIEDINI sente in rilievo i segni delle frustate appena date, e quando ci passa sopra il DIVINO PIEDINO lo schiavo sobbalza per il dolore, senza però ne lamentarsi e muovendosi il meno possibile, dandole un brivido di piacere, la schiava tornò con il catino pieno di acqua calda, lavò e asciugò i DIVINI PIEDINI poi li baciò e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA si accomodò sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo portami in bagno, veloce!”
Arrivata in bagno DIVINA CARLA scese dalla sua cavalcatura e ordinò allo schiavo,
“Fronte a terra, schiavo!”
Lo schiavo ubbidì all’istante, DIVINA CARLA si sedette sul water e fece pipì, la schiava la asciugò con la lingua come sempre, quindi si risedette sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Portami a letto schiavo, veloce!”
Lo schiavo partì più velocemente possibile come pretendeva la DIVINA PADRONA, che lo incitava ad andare più veloce come sempre con pacche e tallonate sui fianchi quando arrivò,
DIVINA CARLA scese dalla sua schiena, lo schiavo si stese a lato del letto, DIVINA CARLA salì in piedi sul suo petto, si girò e rimase qualche secondo così per far sentire allo schiavo il suo dolce peso e il potere che aveva su di lui, quindi si sedette sul letto, la schiava le baciò le pantofole, le sfilò e le baciò i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA si infilò sotto le coperte e si mise a dormire, gli schiavi le augurarono buona notte e sempre in ginocchio andarono nei loro giacigli.
La mattina dopo la schiava svegliò la DIVINA PADRONA come al solito baciandole i
DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA si godeva il momento del risveglio, le piaceva sempre di più essere svegliata dalla sua schiava che le baciava i DIVINI PIEDINI, la fece continuare per qualche minuto poi le diede un calcetto in faccia,
“Basta schiava!”
DIVINA CARLA uscì da sotto le coperte e appoggiò i DIVINI PIEDINI sul petto dello schiavo che era steso di fianco al letto, gli mise il DIVINO PIEDINO sulla bocca ordinandogli,
“Bacia il DIVINO PIEDINO, schiavo!”
Lo schiavo baciò il DIVINO PIEDINO, poi anche la schiava le baciò i DIVINI PIEDINI e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA si alzò in piedi sul petto dello schiavo e come la sera prima ci rimase qualche secondo, quindi scese, lo schiavo si mise a quattro zampe, DIVINA CARLA si accomodò sulla sua schiena e come sempre lo incitò a portarla al suo trono più velocemente possibile,
Giunta al suo trono DIVINA CARLA scese dalla schiena dello schiavo, si sedette, la schiava le baciò le pantofole e le sfilò, baciò i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA li appoggiò sul petto dello schiavo che intanto si era steso sul pavimento per fare da cuscino per la DIVINA PADRONA, DIVINA CARLA cominciò la colazione mentre anche la schiava si stese sotto il tavolo e cominciò a baciare i DIVINI PIEDINI.
Finita una sempre più splendida colazione DIVINA CARLA schioccò le dita e disse,
“Ho finito, schiava!”
la schiava uscì da sotto il tavolo e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, portami in bagno, veloce!”
Continua……. .
“Schiavo vorresti avere l’onore di baciarmi i DIVINI PIEDINI?”
“Si DIVINA PADRONA, non vorrei fare nient’altro.”
“No, non ne sei ancora degno, prima mi devi dimostrare che la scelta di diventare mio schiavo non è solo una infatuazione del momento ma la consapevolezza che sei un essere inferiore e come tale avere la possibilità di adorarmi e servirmi per tutta la vita con ogni fibra del tuo corpo è l’unica cosa cui puoi aspirare, l’unica che ti può dare la possibilità di realizzarti come individuo inferiore, quindi bacerai i DIVINI PIEDINI della tua DIVINA PADRONA quando te lo meriterai non prima, capito schiavo!”
“Si DIVINA PADRONA, vedrete me lo meriterò molto presto, la mia non è una infatuazione momentanea, è poco che sono vostro schiavo ma vi adoro con tutto me stesso, avere l’onore di essere il vostro cuscino e sentire i vostri DIVINI PIEDINI che poggiano sul mio petto mi da una gioia infinita, vi servirò con umiltà e devozione per tutta la mia vita.”
“Vedremo schiavo, vedremo, ho un altro compito per te, devi occuparti del terrazzo, la bella stagione si avvicina e voglio che sia bellissimo nei prossimi giorni ti darò istruzioni, voglio un tripudio di fiori e di piante, tu vieni dalla campagna quindi sai come fare, giusto schiavo?”
“Si DIVINA PADRONA.”
“Bene schiavo!”
Intanto la schiava era tornata con il vassoio, servì il pranzo quindi si stese sotto il tavolo e cominciò a baciarle i DIVINI PIEDINI, per DIVINA CARLA fu un pranzo bellissimo, non solo la sua schiava devota le baciava i DIVINI PIEDINI, ma avere per cuscino il petto caldo del suo nuovo schiavo era finalmente degno della sua DIVINA REGALITÀ, finito di pranzare come al solito si rilassò leggendo un libro, con lo schiavo che le faceva da poggiapiedi e la schiava che le leccava i DIVINI PIEDINI, come sempre si addormentò quando si risvegliò, la sua schiava come di consueto le stava ancora leccando i DIVINI PIEDINI, si godette ancora per qualche minuto la bellissima sensazione, le piaceva tantissimo, anzi sempre di più farsi leccare i DIVINI PIEDINI, della lingua calda della sua schiava devota che le accarezzava i DIVINI PIEDINI, l’avrebbe fatta continuare all’infinito ma doveva andare in palestra, schioccò le dita e ordinò alla schiava,
“Schiava, lavami i DIVINI PIEDINI muoviti, tu schiavo vai a preparare la BMV, mettiti la divisa da autista che trovi in garage, mi devi accompagnare in palestra, veloce!”
Quando fu pronta DIVINA CARLA scese in garage, trovò lo schiavo in divisa in ginocchio fronte a terra vicino alla macchina che aveva scelto, si avvicinò, lo schiavo baciò le scarpe poi apri lo sportello, DIVINA CARLA si accomodò sul sedile posteriore, lo schiavo richiuse lo sportello e si mise al posto di guida, uscì dal garage e seguì le indicazioni della sua DIVINA PADRONA memorizzandole perché la DIVINA PADRONA non voleva ripeterle.
Arrivata in palestra lo schiavo aprì lo sportello, DIVINA CARLA scese dalla macchina e ordinò allo schiavo,
“Schiavo sarò impegnata per circa due ore, tu pulisci la mia macchina deve scintillare sia fuori che dentro, capito schiavo?”
“Si DIVINA PADRONA.”
Finito di allenarsi DIVINA CARLA trovò lo schiavo pronto ad aprirle lo sportello, la macchina sembrava appena uscita dalla fabbrica tanto era lucida, anche dentro era altrettanto pulita e c’era un leggerissimo profumo di sandalo, quando lo schiavo si sedette al posto di guida
DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Portami a casa, schiavo, bravo hai eseguito i miei ordini molto bene!”
“Grazie DIVINA PADRONA.”
Arrivata a casa, lo schiavo si inginocchiò aprì lo sportello, DIVINA CARLA scese dalla macchina, lo schiavo baciò le scarpe, si avviò verso l’ascensore, lo schiavo come al solito la seguiva, mentre saliva si sedette sulla schiena dello schiavo, giunta in camera si accomodò sul suo trono, la schiava le baciò le scarpe, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò allo schiavo,
“Schiavo, vieni a farmi da poggiapiedi, svelto!”
Come la DIVINA PADRONA pretendeva lo schiavo rimase a torso nudo e in ginocchio si posizionò al proprio posto, DIVINA CARLA Poggio’ i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena, schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe e spogliami che voglio fare la doccia, muoviti!”
Dopo la doccia DIVINA CARLA si fece vestire per la serata dalla sua schiava che come al solito le baciò ripetutamente i DIVINI PIEDINI, quando fu pronta schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, preparati un giaciglio ai piedi di quello della mia schiava devota, dormirai lì!”
Quindi se ne andò, quella sera rientrò verso mezzanotte, si accomodò sul suo trono, i suoi schiavi erano in ginocchio fronte a terra pronti a servirla, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, baciami le scarpe e mettiti a quattro zampe per farmi da poggiapiedi, d’ora in poi quando rientro è quello che devi fare, chiaro schiavo!”
“Si DIVINA PADRONA.”
Lo schiavo eseguì l’ordine, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe e massaggiami i DIVINI PIEDINI, veloce!”
La schiava baciò le suole e con la bocca sfilò con delicatezza le scarpe alla DIVINA PADRONA,
le annusò bene, poi cominciò a massaggiare i DIVINI PIEDINI, dopo un quarto d’ora,
DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava, baciami i DIVINI PIEDINI solo baci non voglio sentire la lingua!”
La schiava eseguì l’ordine con gioia, baciare i DIVINI PIEDINI le piaceva tantissimo la
DIVINA PADRONA aveva dei bellissimi PIEDINI era un vero piacere baciarli, ma quello che le piaceva di più era leccarli quando la DIVINA PADRONA le ordinava di leccarle i DIVINI PIEDINI, soprattutto se i DIVINI PIEDINI erano nudi, ma anche con le calze le piaceva leccarli, provava vero piacere, si sentiva veramente sottomessa dopo un po’ DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava, adesso voglio godere vieni qui e lecca il mio sacro fiore!”
Diede un calcio allo schiavo dicendogli,
“Levati schiavo, fronte a terra, la mia schiava devota deve leccare il mio SACRO FIORE e assaporare il gusto DIVINO del NETTARE della sua DIVINA PADRONA!”
La schiava si avvicinò e sfilò le mutandine, DIVINA CARLA la prese per i capelli e le sbatté la faccia sul proprio sesso, intimandole,
“Lecca schiava fai godere la tua DIVINA PADRONA finché non ti ordino di smettere!”
DIVINA CARLA approfitta dello schiavo prostrato fronte a terra ai suoi DIVINI PIEDINI per appoggiarglielo uno sulla nuca e schiacciarlo a terra, Quando DIVINA CARLA fu soddisfatta schioccò le dita e ordinò,
“Basta schiava, la DIVINA PADRONA ha goduto della tua devozione, schiavo portami in bagno, veloce!”
Lo schiavo si mise a quattro zampe, DIVINA CARLA si accomodò sulla sua schiena e come al solito si aggrappò ai capelli con una mano mentre con l’altra gli diede una fortissima pacca sul sedere, ordinandogli,
“Muoviti schiavo, veloce!”
Incitandolo con vigorose tallonate sui fianchi e forti pacche sul sedere,
Arrivata in bagno, seguita come al solito dalla sua schiava, DIVINA CARLA scese dalla sua cavalcatura schioccò le dita e ordinò,
“Fronte a terra schiavo!”
Quindi fece pipì, la schiava l’asciugo’ come al solito con la lingua, DIVINA CARLA si riaccomodò sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Cavallino portami a letto svelto!”
Lo schiavo partì più veloce possibile come pretendeva la DIVINA PADRONA arrivata al letto DIVINA CARLA scese dallo schiavo che si stese per terra, gli salì sul petto, si girò e si sedette sul letto, la schiava le baciò le pantofole e le sfilò e baciò i DIVINI PIEDINI, quindi DIVINA CARLA si infilò sotto le coperte e si mise a dormire, gli schiavi le augurarono buona notte e andarono nei propri giacigli.
Nei giorni successivi lo schiavo fu sottoposto a un duro addestramento, imparò a portare sulla schiena la DIVINA PADRONA anche per un’ora di seguito andando sempre più veloce possibile, incitato da pacche sul sedere, frustate e tallonate sui fianchi, inoltre la DIVINA PADRONA ha scoperto che le piace moltissimo calpestarlo, sia con i DIVINI PIEDINI nudi che con qualsiasi tipo di calzatura, sia sul petto che sulla schiena, gli cammina sopra avanti e indietro con vero piacere a volte gli monta sulla testa girata di lato con tutti e due i DIVINI PIEDINI ma, con sommo dispiacere dello schiavo passano i giorni e non gli ha ancora concesso l’onore di baciarle i DIVINI PIEDINI.
Una sera DIVINA CARLA rientrò prima del solito, i suoi schiavi l’aspettavano come sempre in ginocchio fronte a terra vicino al suo trono, si sedette lo schiavo baciò le scarpe e si mise a quattro zampe per farle da poggiapiedi, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla sua schiena schioccò le dita e ordinò,
“Schiava toglimi le scarpe!”
La schiava baciò le suole, prese in bocca il tacco e sfilò con delicatezza le scarpe le posò a terra delicatamente, le annusò bene, DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Schiava fammi un bel massaggio ai DIVINI PIEDINI!”
La schiava baciò i DIVINI PIEDINI e cominciò a massaggiare, dopo un po’ DIVINA CARLA schioccò ancora le dita e ordinò,
“Basta schiava, adesso toglimi le calze e baciami i DIVINI PIEDINI!”
Quando DIVINA CARLA fu soddisfatta del lavoro della sua schiava schioccò ancora le dita e ordinò,
“Basta schiava, ora fammi godere, vieni qui e lecca il mio SACRO FIORE!”
La schiava le sfilò le mutandine e cominciò a leccare il SACRO FIORE della DIVINA PADRONA, come sempre DIVINA CARLA prese per i capelli la sua schiava e le sbatté la faccia sul proprio sesso ordinandole con voce roca e eccitata ,
“Lecca schiava, fai godere la tua DIVINA PADRONA, datti da fare muoviti!”
Mentre la schiava le leccava il fiore in mezzo alle gambe DIVINA CARLA, le appoggiò un divino piedino sulla sua spalla, l’altro lo offrì allo schiavo che era in ginocchio fronte a terra, schioccò le dita e gli ordinò,
“Schiavo, per te è giunto il momento di dimostrarmi la tua devozione, baciami il DIVINO PIEDINO fino a quando non ti dico di smettere, muoviti!”
Lo schiavo prese tra le mani con estrema delicatezza il DIVINO PIEDINO e cominciò a baciarlo, aveva aspettato questo momento da quando la DIVINA PADRONA gli aveva concesso l’onore di prenderlo al suo servizio, temeva che non arrivasse mai, che la DIVINA non gli concedesse l’onore di baciarle i DIVINI PIEDINI, intanto DIVINA CARLA si godeva il momento, la schiava le leccava il fiore in mezzo alle gambe e lo schiavo le baciava il DIVINO PIEDINO, raggiunse il primo orgasmo dopo pochi minuti, continuò a farsi leccare ancora, quando stava per venire la seconda volta schioccò le dita e ordinò allo schiavo,
“Schiavo, tira fuori la lingua e lecca il DIVINO PIEDINO, lentamente dal tallone fino alle dita, molto lentamente fammi sentire la tua lingua che mi accarezza il DIVINO PIEDINO!”
Lo schiavo eseguì l’ordine immediatamente, contento che la DIVINA PADRONA gli avesse concesso questo privilegio, quando DIVINA CARLA sentì la lingua dello schiavo che le accarezzava il DIVINO PIEDINO, raggiunse il piacere molto in fretta, l’orgasmo migliore della sua vita, come sempre continuò a farsi leccare ancora per qualche minuto, poi allontanò la sua schiava, schioccò le dita e ordinò,
“Schiava, adesso leccami l’altro DIVINO PIEDINO, voglio vedere chi tra voi due schiavi è più bravo a leccarmi i DIVINI PIEDINI, chi perde 5 frustate con il mio frustino, datevi da fare schiavi!”
Per DIVINA CARLA avere tutti e due gli schiavi in ginocchio ai suoi DIVINI PIEDINI intenti a leccarglieli, fu una sensazione indescrivibile le diede la misura di quanto si era evoluta la sua vita negli ultimi tre mesi da quando aveva trasformato Teresa la sua domestica nella sua schiava devota, se glielo avessero detto non ci avrebbe mai creduto, era diventata una vera DIVINITÀ, anzi molto più che una DIVINITÀ aveva il potere di indurre le persone a inginocchiarsi davanti a lei e eseguire qualsiasi ordine gli dava soltanto schioccando le dita, non voleva rinunciare mai più a provare l’esaltazione che le dava avere la possibilità di trasformare delle persone normali in suoi schiavi, che vivevano soltanto per servirla e per esaudire qualsiasi suo capriccio con gioia e gratitudine senza rimpiangere la loro vita di prima, ma essendole grati di aver dato loro la possibilità di realizzarsi come esseri inferiori al suo DIVINO SERVIZIO quale unico scopo della loro altrimenti inutile vita.
Dopo circa un quarto d’ora DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Basta schiavi, siete stati bravi, tu schiavo per essere la prima volta che lecchi i DIVINI PIEDINI della tua DIVINA PADRONA, ti sei comportato abbastanza bene, ma la mia schiava devota non ha rivali, mi lecca i DIVINI PIEDINI con vero amore, tu schiavo devi ancora imparare ad amarmi in modo totale, come mi ama la mia schiava devota, pertanto ti sei meritato le cinque frustate che con la mia infinita magnanimità ho messo in palio, schiava prendi il mio frustino, la sentenza deve essere eseguita immediatamente!”
La schiava andò a prendere il frustino, lo consegnò alla DIVINA PADRONA tenendolo in bocca, quando DIVINA CARLA ebbe in mano il frustino schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, ti sei meritato la punizione che, con la mia infinita generosità, ora ti infliggerò, dopo ogni colpo mi ringrazierai e alla fine mi bacerai i DIVINI PIEDINI, fronte a terra veloce!”
Lo schiavo eseguì l’ordine, DIVINA CARLA gli mise un DIVINO PIEDINO sulla nuca e lo schiacciò a terra, fece partire il primo forte colpo sulla schiena nuda dello schiavo, non sul sedere con lo schiavo poteva e voleva essere più dura, dare sfogo alla parte più sadica del suo essere PADRONA assoluta, lo schiavo ha un fisico possente con i muscoli ben evidenti, che guizzano quando il frustino colpisce la sua schiena nuda, sussultò ma ringraziò la DIVINA PADRONA,
“Grazie DIVINA PADRONA.”
Al quinto colpo aveva la schiena in fiamme e sentiva un dolore fortissimo, ma quando la
DIVINA PADRONA tolse il divino piedino dalla sua nuca, baciò i DIVINI PIEDINI ringraziandola ancora.
DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiava, lavami i DIVINI PIEDINI!”
Mentre la schiava si precipitava a prendere il catino per lavare i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA appoggiò i DIVINI PIEDINI sulla schiena dello schiavo che era rimasto in ginocchio fronte a terra ai suoi DIVINI PIEDINI, Con le morbide piante dei suoi DIVINI PIEDINI sente in rilievo i segni delle frustate appena date, e quando ci passa sopra il DIVINO PIEDINO lo schiavo sobbalza per il dolore, senza però ne lamentarsi e muovendosi il meno possibile, dandole un brivido di piacere, la schiava tornò con il catino pieno di acqua calda, lavò e asciugò i DIVINI PIEDINI poi li baciò e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA si accomodò sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo portami in bagno, veloce!”
Arrivata in bagno DIVINA CARLA scese dalla sua cavalcatura e ordinò allo schiavo,
“Fronte a terra, schiavo!”
Lo schiavo ubbidì all’istante, DIVINA CARLA si sedette sul water e fece pipì, la schiava la asciugò con la lingua come sempre, quindi si risedette sulla schiena dello schiavo schioccò le dita e ordinò,
“Portami a letto schiavo, veloce!”
Lo schiavo partì più velocemente possibile come pretendeva la DIVINA PADRONA, che lo incitava ad andare più veloce come sempre con pacche e tallonate sui fianchi quando arrivò,
DIVINA CARLA scese dalla sua schiena, lo schiavo si stese a lato del letto, DIVINA CARLA salì in piedi sul suo petto, si girò e rimase qualche secondo così per far sentire allo schiavo il suo dolce peso e il potere che aveva su di lui, quindi si sedette sul letto, la schiava le baciò le pantofole, le sfilò e le baciò i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA si infilò sotto le coperte e si mise a dormire, gli schiavi le augurarono buona notte e sempre in ginocchio andarono nei loro giacigli.
La mattina dopo la schiava svegliò la DIVINA PADRONA come al solito baciandole i
DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA si godeva il momento del risveglio, le piaceva sempre di più essere svegliata dalla sua schiava che le baciava i DIVINI PIEDINI, la fece continuare per qualche minuto poi le diede un calcetto in faccia,
“Basta schiava!”
DIVINA CARLA uscì da sotto le coperte e appoggiò i DIVINI PIEDINI sul petto dello schiavo che era steso di fianco al letto, gli mise il DIVINO PIEDINO sulla bocca ordinandogli,
“Bacia il DIVINO PIEDINO, schiavo!”
Lo schiavo baciò il DIVINO PIEDINO, poi anche la schiava le baciò i DIVINI PIEDINI e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA si alzò in piedi sul petto dello schiavo e come la sera prima ci rimase qualche secondo, quindi scese, lo schiavo si mise a quattro zampe, DIVINA CARLA si accomodò sulla sua schiena e come sempre lo incitò a portarla al suo trono più velocemente possibile,
Giunta al suo trono DIVINA CARLA scese dalla schiena dello schiavo, si sedette, la schiava le baciò le pantofole e le sfilò, baciò i DIVINI PIEDINI, DIVINA CARLA li appoggiò sul petto dello schiavo che intanto si era steso sul pavimento per fare da cuscino per la DIVINA PADRONA, DIVINA CARLA cominciò la colazione mentre anche la schiava si stese sotto il tavolo e cominciò a baciare i DIVINI PIEDINI.
Finita una sempre più splendida colazione DIVINA CARLA schioccò le dita e disse,
“Ho finito, schiava!”
la schiava uscì da sotto il tavolo e le infilò le pantofole, DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiavo, portami in bagno, veloce!”
Continua……. .
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Carla l’imperatrice (8)racconto sucessivo
Carla l'imperatrice (10)
Commenti dei lettori al racconto erotico