Carla l’imperatrice (5)

di
genere
dominazione

“Si MIA DEA.”
“Ottimo, d’ora in poi quando sono a tavola tu ti stendi sotto il tavolo e mi baci i DIVINI PIEDINI, se non sai come fare guarda la schiava della mia amica, muoviti.”
Teresa rimase un attimo come imbambolata ma poi vide quella che lei credeva una semplice domestica stendersi sotto il tavolo e cominciare a baciare i PIEDINI all’altra persona seduta, fece la stessa cosa e anche lei cominciò a baciare i DIVINI PIEDINI alla sua nuova padrona.
Angelica con un sorriso a 100 denti guardò CARLA e le fece segno di vittoria, CARLA si complimentò con lei,
“Un discorso perfetto, quando sarà addestrata per bene potremo fare delle competizioni tra schiave che ne dici.”
“Sarebbe bellissimo e molto stimolante, finiamo di fare colazione e cominciamo subito l’addestramento.”
Nei giorni successivi la nuova schiava fu sottoposta a un addestramento intensivo, imparò a leccare i DIVINI PIEDINI della sua PADRONA per ore, a portarla sulla schiena ovunque volesse,
a pulirla con la lingua dopo fatto pipì a darle piacere fino a quando non gli diceva di smettere, e a lucidare le sue scarpe fino a quando ci si poteva specchiare.
Qualche giorno dopo la casa di Angelica fu consegnata e finalmente lei e la sua schiava si potevano trasferire nel nuovo appartamento, l’ultima sera prima del trasferimento
DIVINA CARLA decise che dovevano festeggiare, per fare una sorpresa ad Angelica, in segreto fece ordinare alla sua schiava una cena completa dall’antipasto al dolce e le fece mettere al fresco due bottiglie di franciacorta millesimato, ordinò alla sua schiava di preparare la tavola come la prima volta , poi convinse Angelica ad andare a fare shopping sfrenato tutto il pomeriggio per la nuova casa, quando tornarono trovarono tutto perfetto come la prima volta , con la differenza che ora le schiave erano due,
Angelica con le lacrime agli occhi ringraziò la sua amica,
“Grazie CARLA, sono tanto felice di andare nella casa nuova, ma mi dispiace di andarmene perché sono stata benissimo qui con te, grazie infinite CARLA amica mia.”
“Anche io sono stata bene con te e mi dispiace che te ne vai, ma stasera dobbiamo festeggiare quindi niente tristezze ci dobbiamo divertire.”
Si sedettero ognuna al proprio trono, le schiave aspettavano in ginocchio fronte a terra, baciarono le scarpe, le divine appoggiarono i DIVINI PIEDINI sul poggiapiedi, le schiave baciarono le suole poi con la bocca sfilarono le scarpe, le annusarono come al solito e baciarono i DIVINI PIEDINI, quindi le divine girarono i troni e appoggiarono i PIEDINI sul cuscino, le schiave servirono la cena e si stesero sotto il tavolo per baciare i PIEDINI alle DIVINE mentre mangiavano.
Durante la cena DIVINA CARLA disse ad Angelica,
“Non finire tutto lasciamo qualcosa per le schiave.”
Angelica la guardò stupita,
“Come lasciamo qualcosa per le schiave, hai una nuova idea vero.”
“Si voglio provare un idea che mi è venuta adesso, facciamo avanzare un po’ di ogni portata poi ti spiego meglio.”
Alla fine della cena, DIVINA CARLA mise quello che era avanzato in un piatto e fece fare lo stesso ad Angelica,
“Adesso ci facciamo togliere le calze poi con i DIVINI PIEDINI nudi schiacciamo tutto e lo diamo da mangiare alle schiave che lo dovranno leccare dai nostri DIVINI PIEDINI, che ne dici ti piace l’idea.”
“Magnifico, un’idea fantastica, ma come ti vengono queste idee, sei veramente unica.”
Quindi schioccarono le dita e ordinarono ognuna alla propria schiava,
“Schiava toglimi le calze, svelta.”
Tolte le calze ordinarono,
“Schiave togliete il cuscino.”
Tolto anche il cuscino presero il piatto lo posarono a terra e cominciarono a schiacciare il cibo con i PIEDINI, si divertirono molto, finché non lo ridussero in poltiglia, quindi offrirono alle schiave i loro DIVINI PIEDINI completamente ricoperti di questo pastone, con queste parole,
“Schiave, per concludere degnamente la cena di questa sera, abbiamo deciso di farvi un enorme regalo, avrete il grande onore di mangiare i nostri avanzi direttamente da i nostri DIVINI PIEDINI, ringraziate le DIVINE PADRONE e ripulite perfettamente i nostri DIVINI PIEDINI da qualsiasi residuo di cibo, muovetevi.”
“Grazie DIVINA PADRONA.”
“Grazie MIA DEA.”
Le schiave cominciarono a leccare e a ripulire i DIVINI PIEDINI delle loro PADRONE ci misero più di mezz’ora anche perché appena lo pulivano uno, subito veniva di nuovo immerso nel piatto, continuarono finché non ripulirono perfettamente sia il piatto che i DIVINI PIEDINI, allora le
DIVINE PADRONE schioccarono le dita e ordinarono ognuna alla propria schiava
“Schiava lavami i DIVINI PIEDINI, veloce.”
Le schiave presero il catino lavarono e asciugarono i DIVINI PIEDINI, quindi le DIVINE PADRONE li appoggiarono sul poggiapiedi, mentre le schiave sistemavano e pulivano, le due amiche chiacchieravano e facevano progetti per il resto della serata, Angelica propose,
“Che ne dici se per il resto della serata ci scambiamo la schiava?”
“Si perché no, visto che è l’ultima serata che passiamo insieme scambiamocele.”
Appena finito di sistemare e pulire, le schiave si prostrarono davanti alle PADRONE con la fronte a terra come al solito in attesa di ordini, DIVINA CARLA fece segno ad Angelica che le lasciava il comando,
Allora Angelica appoggiò un DIVINO PIEDINO sulla nuca della sua schiava schioccò le dita e ordinò,
“Schiave, per il resto della serata noi DIVINE PADRONE, con l’infinita magnanimità che ci contraddistingue, abbiamo deciso di scambiarci la proprietà di voi esseri inferiori, quindi servirete
L’altra vostra PADRONA, cominciate facendoci un bellissimo e lungo massaggio ai nostri
DIVINI PIEDINI, svelte.”
Le schiave cominciarono a massaggiare i DIVINI PIEDINI alle PADRONE dopo mezz’ora abbondante,
DIVINA CARLA schioccò le dita e ordinò,
“Schiave adesso date tanti bacini ai nostri DIVINI PIEDINI, finché non vi diciamo di smettere, solo baci non voglio sentire la lingua.”
Passato un po’ di tempo Angelica schioccò le dita e ordinò,
“Schiava portami in bagno, veloce.”
La schiava di DIVINA CARLA si mise a quattro zampe e DEA ANGELICA si accomodò sulla sua schiena, arrivata in bagno fece pipì e si fece asciugare dalla lingua della schiava, poi le rimontò sulla schiena e la schiava la riportò al suo trono, intanto la schiava di DEA ANGELICA non aveva smesso neanche un secondo di baciare i DIVINI PIEDINI di DIVINA CARLA, DEA ANGELICA si sedette e appoggiò i PIEDINI sul poggiapiedi vicino ai PIEDINI della sua amica, la schiava ricomincio’ a baciarle i DIVINI PIEDINI,
Allora DEA ANGELICA si rivolse a DIVINA CARLA,
“Le abbiamo addestrate veramente bene, sono diventate delle schiave quasi perfette.”
“Si sono veramente devote, anche se si deve sempre migliorare, soprattutto quando si ha la fortuna di servire delle divinità come noi, non si fa mai abbastanza, bisogna sempre impegnarsi di più, per la nostra comodità e per eseguire sempre meglio gli ordini che con munificenza e generosità diamo a loro esseri inferiori, giusto schiave?”
E aggiunse,
“Vi autorizzo a smettere di baciare i DIVINI PIEDINI per rispondere.”
Le schiave risposero,
“Si DIVINE PADRONE, avere la possibilità di servire voi creature DIVINE è l’unico scopo della nostra vita, ci dobbiamo impegnare al massimo per la vostra comodità e il vostro benessere, e ringraziarvi per l’onore che con magnanimità permettete a noi esseri inferiori di usare la nostra faccia come vostro poggiapiedi e la nostra lingua per accarezzarvi i DIVINI PIEDINI, non meritiamo di più.”
“Era quello che mi aspettavo di sentire, schiave, vi dovete sempre impegnare molto più che al massimo per servire noi creature DIVINE, non è mai abbastanza quello che fate, dovete fare sempre meglio, impegnarvi sempre di più per permettere a noi DIVINITÀ di dedicarci al nostro benessere con agio e comodità, e ringraziarci sempre per l’onore vi accordiamo, anche se non lo meritate, ora dopo tanto parlare vi facciamo un grande regalo, leccateci i DIVINI PIEDINI, schiave.”
Le schiave cominciarono a leccare i DIVINI PIEDINI delle padrone, leccarono a lungo, forse più di un’ora, finché DEA ANGELICA rivolgendosi a DIVINA CARLA le disse,
“Mi è venuta voglia di farmi leccare il fiore in mezzo alle gambe, che ne dici?”
“Ottima idea, ci facciamo leccare un po’, poi ce le scambiamo così ci riprendiamo ognuna la schiava di nostra proprietà.”
“Va bene.”
Schioccò le dita e ordinò,
“Schiave, le vostre DIVINITÀ vogliono godere, datevi da fare.”
Le schiave cominciarono a leccare il fiore delle loro PADRONE, dopo alcuni minuti
DEA ANGELICA fra ansimi e gridolini venne abbondantemente, seguita quasi subito da
DIVINA CARLA, a quel punto si scambiarono le schiave, che ricominciarono a leccare ognuna la propria PADRONA, alcuni minuti dopo DEA ANGELICA con un DIVINO PIEDINO appoggiato su una spalla della schiava che la stava leccando con passione si rivolse a DIVINA CARLA,
“Senza offesa, ma come mi lecca la mia schiava non c’è nessuno, lo fa proprio con amore, mi da veramente piacere, non la farei smettere mai, mi piace tantissimo.”
E rivolta alla schiava,
“Lecca, schiava lecca la tua DIVINITÀ assapora il nettare divino, fammi godere tanto e a lungo.”
DIVINA CARLA le rispose,
“Certo deve essere così, per loro esseri inferiori avere l’onore di darci piacere è il massimo, ci devono mettere il più grande impegno nel farci godere bene e a lungo, ti dirò di più da quando la mia schiava ha imparato a darmi piacere come piace a me non sento il bisogno di un uomo, quale uomo mi adorerebbe come mi adora la mia schiava, quale uomo si prostrerebbe davanti a me, quale uomo con uno schiocco delle dita mi leccherebbe i DIVINI PIEDINI e con un’altro schiocco mi leccherebbe il fiore in mezzo alle gambe, mi asciugherebbe con la lingua dopo che ho fatto pipì? nessuno, la mia schiava mi deve amare come nessun’altra, molto più della sua vita, ma anche io la amo, in modo diverso il mio amore la schiava se lo deve meritare giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, servendomi e adorandomi con ogni fibra e con ogni cellula del suo corpo.”
ANGELICA guardò la sua amica con stupore,
“Accidenti non ti facevo così filosofica, ma hai proprio ragione, adesso che mi ci fai pensare anche io da quando posseggo la mia schiava non ho più sentito il bisogno di un uomo, sono più che soddisfatta così, viva noi esseri divine e abbasso gli uomini.”
Quando furono soddisfatte schioccarono le dita,
“Basta così schiave, portateci a letto, svelte.”
Così fini’ l’ultima serata di DEA ANGELICA a casa di DIVINA CARLA.

La mattina dopo le schiave svegliarono le DIVINITÀ, dopo aver portato i vassoi con la colazione, baciarono i DIVINI PIEDINI infilarono le pantofole e le portarono come al solito al tavolo sulla schiena, quando furono sedute con i DIVINI PIEDINI appoggiati sul cuscino e le schiave che li baciavano, DEA ANGELICA disse a DIVINA CARLA,
Continua….. .
scritto il
2024-01-03
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