Involontariamente ho spinto un mio amico tra le braccia di mia madre

di
genere
tradimenti

Ero molto giovane a quei tempi, avevo da poco compiuto diciassette anni, abitavo con i miei genitori in una cittadina dell'hinterland milanese in una casa unifamigliare con giardino, costruita dai miei con enormi sacrifici. Mio padre lavorava in fabbrica e mia madre era commessa part time in un negozio di abbigliamento, lavorava solo il pomeriggio.Il giardino però era un vero problema, io non ne avevo voglia di coltivarlo, mia madre meno di me e mio padre che faceva dieci ore di lavoro più il sabato mattino di straordinari, non ne aveva il tempo. Io frequentavo l'istituto tecnico a Milano, avevo molti amici, tra di loro, conoscevo bene Mimmo, uno sfigato che frequentava l'istituto per tecnici agrari e che giocava a pallone con me nella squadra parrocchiale. Mimmo era un tipo bruttino, smilzo, non molto alto e con un naso aquilino molto accentuato. Qualche sera era uscito con la mia compagnia, ma le ragazze giravano alla larga da lui, a me faceva un po' tenerezza e spesso uscivo con lui per solidarietà. Una volta, dopo una partita con una squadra importante, ci eravamo trovati nelle docce, quando eravamo usciti tutti nudi, Mimmo era stato preso in giro per le dimensioni del suo cazzo, erano impressionanti, nessuno di noi poteva minimamente reggere il confronto. Lui si sentiva preso di mira ed era stato soprannominato mister big. Era arrivata l'estate, io ed i miei due amici vicini di casa, spesso lo avevamo invitato ad uscire con noi, ogni tanto le nostre mamme a turno ci facevano la pizza che portavamo e consumavamo nella mia tavernetta che era adatta a questo genere di ritrovi giovanili. Una sera, mia madre ci aveva serviti ed aveva sentito quel nome, mister big, aveva chiesto spiegazioni suscitando una risata collettiva e provocando imbarazzo e rossore al viso di Mimmo. Il mattino seguente, stavo facendo colazione e mia madre aveva chiesto spiegazioni di quel nomignolo affibbiato a Mimmo. Io che ho sempre avuto molta confidenza con mia madre, le avevo spiegato ridendo:" Il mmese scorso, dopo la partita nel campo di ...... siamo andati alle docce, quando siamo usciti nudi, tutti hanno visto la dimensione di Mimmo, tutti siamo rimasti impressionati e un amico nostro che è bravo in inglese lo ha soprannominato mister big, ma è veramente impressionante mamma." Lei aveva sorriso dicendo:" Ma figurati dai, non va bene prendere in giro i coetanei, e poi, quando sarà più adulto, quella dote sarà il suo vanto e conquisterà tante donne non ostante la sua bruttezza, cosa studia?" Avevo risposto ridacchiando:" Lui frequenta l'istituto agrario, è appassionato di giardini, vedessi a casa sua che giardino ha coltivato, è stupendo. Passa tutto il suo tempo a curarlo perchè le ragazze lo snobbano e allora trova le gratificazioni nel giardinaggio." Mia madre sempre più interessata:" Ma allora, perchè non gli chiedi di venire anche da noi? Potremmo anche pagarlo, questa sera ne parliamo con papà, prova a chiedergli." Mia madre, è sempre stata una donna molto lggera, l'avevo scoperta alcuni anni prima a tradire mio padre, ed avevo capito molto presto che mio padre portava le corna consenziente, di questo ne avevo narrato in precedenti racconti. In me era nato il sospetto che mia madre, avendo capito delle dimensioni di Mimmo, volesse provarlo, ma poichè mio padre approvava il comportamento di mia madre, avevo accantonato il pensiero. La sera come al solito mi ero ritirato in camera mia, però avevo assistito origliando ai discorsi dei miei, mia madre aveva esordito:"Sai che un amico di Pino, frequenta l'istituto agrario ed è molto bravo a fare i giardini? E' un ragazzino mingherlino e bruttino, però l'altra sera in tavernetta da noi quando ho portato giù la pizza ho sentito che lo chiamavano mister big, ho chiesto a Pino il perchè e mi ha spiegato che lo chiamano così dopo che hanno scoperto che è un superdotato ah ah ah ah..." Mio padre aveva riso e aveva risposto:" Aaaahhh allora vuoi che venga a farti il giardino per provarlo... cazzo... sarebbe un bel colpo, mi risparmierei il lavoro e tu potresti provare un superdotato... mmmhhhh mi fai venire voglia porcona... dai fallo venire... pero fallo venire solo dopo che ha fatto il giardino...ah ah ah ah ." Detto fatto, mia madre mi aveva chiesto il telefono di casa di Mimmo e si era accordata con lui. Qualche giorno dopo, il mio amico era a casa mia, aveva cominciato il lavoro ed in due giorni il terreno del giardino aveva cambiato aspetto, io quando lui arrivava partivo con il mio motorino e andavo da un amico, lasciando casa libera. Ero quasi sicuro che tra mia madre e Mimmo non sarebbe successo niente, in primis per la giovane età del mio amico, e in second'ordine per la bruttezza di Mimmo. Mi sbagliavo, il terzo giorno di lavoro, ero stato a casa, avevo fatto finta di dormire, ma mi ero alzato silenziosamente a spiare. Quando era arrivato il mio amico si era spogliato in garage, aveva indossato una tuta da meccanico senza niente sotto, mia madre era arrivata improvvisamente quando lui era nudo e gli aveva detto:"Mimmo ho fatto il caffè...oohhh scusami non sapevo che ti stavi cambiando... ma non preoccuparti, potrei essere tua madre..." Intanto aveva visto benissimo il cazzo di Mimmo, avevano preso il caffè poi Mimmo aveva iniziato il suo duro lavoro. Quello era l'ultimo giorno di lavoro per il mio amico, volevo vedere come mia madre lo avrebbe pagato, ero uscito ed avevo detto che sarei tornato alle dodici poi ero rientrato dal retro della casa. Loro erano rimasti in giardino fino alle dieci, poi erano rientrati, mia madre aveva preparato la vasca da bagno ed aveva insistito affinchè il mio amico si lavasse a casa nostra. Lui non si era fatto pregare, si era immerso ma dopo pochi minuti mia madre era entrata in bagno con la scusa degli asciugamani, aveva chiesto:" Mimmo, ti insapono la schiena, non ti vergognare, potrei essere tua madre ah ah ah " Io guardavo dal buco della serratura, poi lei lo aveva invitato ad alzarsi:"Alzati su che ti aiuto a lavarti... dopo tutto quel lavoro, te lo meriti... non preoccuparti, ho visto altri uomini..." Lui non pareva per niente timido, si era alzato in piedi ed il suo cazzo era in erezione, era una misura impressionante, mia madre lo aveva insaponato ed aveva lavato anche il culo di Mimmo, aveva iniziato una sega col cazzo insaponato ed insinuava l'altra mano dentro il suo culo, il mio amico lasciava fare passivamente. La sua timidezza lo bloccava, infine mia madre lo aveva limonato. Poi lo aveva fatto uscire e lo aveva accompagnato in camera sua, nudo tenendolo per mano. Avevano fatto sesso per oltre un'ora, io avevo seguito accucciato dal buco della serratura in silenzio, fino a quando il mio amico aveva sfogato il suo piacere nella figa di mia madre con un rantolo di godimento. Quando avevano finito, erano rimasti abbracciati e mia madre gli aveva chiesto:" Allora Mimmo, quanto ti devo per il giardino?" Finalmente avevo sentito la voce del mio amico sicuro di se:" Mi devi qualche altra ora d'amore... quando non c'è Pino o tuo marito, mi chiami e mi paghi come questa mattina." La sera, mia madre aveva fatto a mio padre il resoconto della mattinata, poi erano andati a letto a scopare eccitati da quella esperienza con un ragazzo superdotato. La relazione di mia madre con il mio amico è durata alcuni anni.
scritto il
2024-02-07
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