Famiglia allargata
di
TATONE2
genere
dominazione
Sono in attesa, in trepidante attesa, lui lì a poco, arriverà.
Sono eccitato, e allo stesso tempo intimidito, mi sono specchiato più volte per vedere se ero perfetto, o meglio perfetta.
Indosso reggicalze, calze, slip micro, ai piedi un paio di sandali tacco dieci, e un vestito lungo, quasi una vestaglia, trasparente.
Parrucca con capelli lunghi, e truccata pesantemente, con il tocco finale di un rossetto rosso fuoco, potrei essere paragonata a una prostituta.
Suano, vado ad aprire, Max entra a braccetto di mia moglie, e appena mi vede, immediatamente mi insulta, ecco il frocio cornuto, travestita come sempre, e come sempre pronto a succhiare il cazzo che chiava la moglie troia, e ridono tutti e due.
Sì, io sono un omosessuale, gaye frocio, travestito, e cornuto, si mia moglie, scopa da alcuni anni con Max, è la sua puttana, che usa e fà usare a suo piacimento, io sono la coreografia.
Sono anni che collezziono corna, sin da morosi, il sabato, invece che portare la mia ragazza a ballare, la portavo in motel scadenti, o alberghi, a chiavare con sconosciuti, e io aspettavo in auto fino a tarda notte, e poi mi segavo al suo racconto.
Ci siamo sposati giovanissimi, e io già davo segni di omosessaulità, cosa che lei capìimmediatamente, il giorno del matrimonio, io sotto ai pantaloni, per suo volere, indossavo reggicalze e calze bianche, e slip , ero eccitatissima.
E col passare di un paio d'anni, dopo una lunga serie di amanti, più o meno occasionali, incontrà Max.
Un bell'uomo, di circa quarant'anni, noi giovanissimi, venticinque, e lei se ne innamora.
Io subito dopo il matrimonio, perdo la mia verginità con un collega, mi rende donna, e in pochi mesi, mi veste e taratta come una donna, tanto, che anche a casa con lei non riesco a dismettere i panni femminili.
E' un insulto continuo, cosa che apprezzo da impazzire, mi chiama al femminile, usando le offese più o meno forti, non la scopo più, già a due mesi dal matrimonio, la sua figa, è per mè, tabù.
Eccoli, sono rientrati come dicevo, hanno trascorso il pomeriggio a fare acquisti, cose sempre più porche per lei, visto, che gli incontri con altre coppie o singoli, ormai sono settimanali, e max ci tiene che la sua puttana sia bella.
E cazzo se Gabriella è bella, ventisette anni, alta, fisico asciutto, quarta di seno, capelli lunghi mossi castani, un culo da urlo, e una figa bellissima, un'ostrica chiusa, ma capace di prendere dei cazzi enormi, e cosa dire del culo, una rosellina, ma sfondato da cazzi enormi.
Lui la mostacome un trofeo, nei ristoranti, o in qualsiasi posto andassero, e io a casa ad aspettarli.
Bene frocio, ora aiuta tua moglie a lavarsi, e a cambiarsi, lavale bene la figa, deve profumare, e così, rimango in reggicalze e calze, entro in doccia e la lavo, lei nemmeno si degna di guargarmi, sono alle sue dipendenze aormai da mesi, la lavo, insisto sulla figa come ordinatomi, e lei ansima, le piace che le tocco il clito, si frocio, così, mipiace, culattone, lavami anche il culo, infila le dita e puliscilo bene, e io eseguo, mi sà che lo prenderò anche nel culo questa sera, e deve essere pulito, altrimenti lo ripulisci con la lingua omosessaule schifoso.
Il cazzo mi tira, è duro, lei se ne accorge, mi fulmina, allarga le gambe merda, io la scongiuro con gl occhi, sò cosa mi aspetta, muoviti o chiamo Max, abbacco lo sguargo, allargo le gambe, e poco dopo, sento il suo piede scontrarsi con i miei testicoli, il dolore è forte, ma deglutisco e attendo, me ne elergisce altri due, e il mio cazzo si ritira.
La asciugo, delicatamente, e poi la porto in camera, dove troviamo quanto lui ha scelto per Gabriella.
Un paio di autoreggenti delicatissime color grigio, una camicetta bianca, e una gonna grigia, cortissima, niente intimo, indossa la camicetta, e vediamo che gli ultimi bottoni non ci sono, copre a malapena l'aureola dei capezzoli, è stupenda.
Max mi manda in camera mia, dove devo cambiarmi, trovo, reggicalze e calze rosse, slip nero, reggiseno nero, e un abito con spacchi vertiginosi rosso.
Mi trucco, molto volgare, come lui vuole, rossetto, parrucca capelli a caschetto, e usciamo tutti e trè.
Prima tappa ristorsnte, dove gli occhi sono solo per mia moglie, e i commenti volgari per mè.
Devo andare ai servizi, e lo chiedo al titolare, mi guarda, sogghigna, lei vadà a quello a destra, mi accorgo che è quello dei maschi, entro, e i presenti capiscono l'antifona, dai frocio mi dice una dei presenti, falla in piedi e ridono, scosto il vestito, e faccio i miei bisogni, sono in difficoltà, abbasso lo sguardo, e ppi mi lavo le mani e raggiungo loro.
Senti frocio mi dice Max, tua moglie deve dirti una cosa, è per questo che siamo usciti al ristorante, la guardo, è raggiante, eccitata, st6ringe la mano di Max, mi guarda, ecco frocione, Max a deciso, che devo dargli un figlio, questa sera, è l'ultima sera che chiavo con altri, al nostro rientro butterai via la mia pillola, e assisterai a tutte le nostre scopate, e mi aiuterai a tenere il suo sperma in vagina, cos', sarai ancora più cornuto, e darai il tuo cognole al nostro bimbo, contento frocione?, annuisco, e lo sono veramente felice.
Usciamo, loro prendono l'auto e raggiungono la casa di amici, dove scoperanno Gabriella e se la inculeranno per tutta la notte.
Io a piedi mi incammino, il parcheggio, dove sono solita, incontrare i miei uomini non è lontano, mi farò sfondare il culo, da un paio di maschioni di colore, ho voglia di sperma, in bocca e nel culo.
Sono eccitato, e allo stesso tempo intimidito, mi sono specchiato più volte per vedere se ero perfetto, o meglio perfetta.
Indosso reggicalze, calze, slip micro, ai piedi un paio di sandali tacco dieci, e un vestito lungo, quasi una vestaglia, trasparente.
Parrucca con capelli lunghi, e truccata pesantemente, con il tocco finale di un rossetto rosso fuoco, potrei essere paragonata a una prostituta.
Suano, vado ad aprire, Max entra a braccetto di mia moglie, e appena mi vede, immediatamente mi insulta, ecco il frocio cornuto, travestita come sempre, e come sempre pronto a succhiare il cazzo che chiava la moglie troia, e ridono tutti e due.
Sì, io sono un omosessuale, gaye frocio, travestito, e cornuto, si mia moglie, scopa da alcuni anni con Max, è la sua puttana, che usa e fà usare a suo piacimento, io sono la coreografia.
Sono anni che collezziono corna, sin da morosi, il sabato, invece che portare la mia ragazza a ballare, la portavo in motel scadenti, o alberghi, a chiavare con sconosciuti, e io aspettavo in auto fino a tarda notte, e poi mi segavo al suo racconto.
Ci siamo sposati giovanissimi, e io già davo segni di omosessaulità, cosa che lei capìimmediatamente, il giorno del matrimonio, io sotto ai pantaloni, per suo volere, indossavo reggicalze e calze bianche, e slip , ero eccitatissima.
E col passare di un paio d'anni, dopo una lunga serie di amanti, più o meno occasionali, incontrà Max.
Un bell'uomo, di circa quarant'anni, noi giovanissimi, venticinque, e lei se ne innamora.
Io subito dopo il matrimonio, perdo la mia verginità con un collega, mi rende donna, e in pochi mesi, mi veste e taratta come una donna, tanto, che anche a casa con lei non riesco a dismettere i panni femminili.
E' un insulto continuo, cosa che apprezzo da impazzire, mi chiama al femminile, usando le offese più o meno forti, non la scopo più, già a due mesi dal matrimonio, la sua figa, è per mè, tabù.
Eccoli, sono rientrati come dicevo, hanno trascorso il pomeriggio a fare acquisti, cose sempre più porche per lei, visto, che gli incontri con altre coppie o singoli, ormai sono settimanali, e max ci tiene che la sua puttana sia bella.
E cazzo se Gabriella è bella, ventisette anni, alta, fisico asciutto, quarta di seno, capelli lunghi mossi castani, un culo da urlo, e una figa bellissima, un'ostrica chiusa, ma capace di prendere dei cazzi enormi, e cosa dire del culo, una rosellina, ma sfondato da cazzi enormi.
Lui la mostacome un trofeo, nei ristoranti, o in qualsiasi posto andassero, e io a casa ad aspettarli.
Bene frocio, ora aiuta tua moglie a lavarsi, e a cambiarsi, lavale bene la figa, deve profumare, e così, rimango in reggicalze e calze, entro in doccia e la lavo, lei nemmeno si degna di guargarmi, sono alle sue dipendenze aormai da mesi, la lavo, insisto sulla figa come ordinatomi, e lei ansima, le piace che le tocco il clito, si frocio, così, mipiace, culattone, lavami anche il culo, infila le dita e puliscilo bene, e io eseguo, mi sà che lo prenderò anche nel culo questa sera, e deve essere pulito, altrimenti lo ripulisci con la lingua omosessaule schifoso.
Il cazzo mi tira, è duro, lei se ne accorge, mi fulmina, allarga le gambe merda, io la scongiuro con gl occhi, sò cosa mi aspetta, muoviti o chiamo Max, abbacco lo sguargo, allargo le gambe, e poco dopo, sento il suo piede scontrarsi con i miei testicoli, il dolore è forte, ma deglutisco e attendo, me ne elergisce altri due, e il mio cazzo si ritira.
La asciugo, delicatamente, e poi la porto in camera, dove troviamo quanto lui ha scelto per Gabriella.
Un paio di autoreggenti delicatissime color grigio, una camicetta bianca, e una gonna grigia, cortissima, niente intimo, indossa la camicetta, e vediamo che gli ultimi bottoni non ci sono, copre a malapena l'aureola dei capezzoli, è stupenda.
Max mi manda in camera mia, dove devo cambiarmi, trovo, reggicalze e calze rosse, slip nero, reggiseno nero, e un abito con spacchi vertiginosi rosso.
Mi trucco, molto volgare, come lui vuole, rossetto, parrucca capelli a caschetto, e usciamo tutti e trè.
Prima tappa ristorsnte, dove gli occhi sono solo per mia moglie, e i commenti volgari per mè.
Devo andare ai servizi, e lo chiedo al titolare, mi guarda, sogghigna, lei vadà a quello a destra, mi accorgo che è quello dei maschi, entro, e i presenti capiscono l'antifona, dai frocio mi dice una dei presenti, falla in piedi e ridono, scosto il vestito, e faccio i miei bisogni, sono in difficoltà, abbasso lo sguardo, e ppi mi lavo le mani e raggiungo loro.
Senti frocio mi dice Max, tua moglie deve dirti una cosa, è per questo che siamo usciti al ristorante, la guardo, è raggiante, eccitata, st6ringe la mano di Max, mi guarda, ecco frocione, Max a deciso, che devo dargli un figlio, questa sera, è l'ultima sera che chiavo con altri, al nostro rientro butterai via la mia pillola, e assisterai a tutte le nostre scopate, e mi aiuterai a tenere il suo sperma in vagina, cos', sarai ancora più cornuto, e darai il tuo cognole al nostro bimbo, contento frocione?, annuisco, e lo sono veramente felice.
Usciamo, loro prendono l'auto e raggiungono la casa di amici, dove scoperanno Gabriella e se la inculeranno per tutta la notte.
Io a piedi mi incammino, il parcheggio, dove sono solita, incontrare i miei uomini non è lontano, mi farò sfondare il culo, da un paio di maschioni di colore, ho voglia di sperma, in bocca e nel culo.
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