Diana, mamma ubbidiente

di
genere
dominazione

Diana si svegliò stanca e dolorante, ma felice, ancora una volta aveva goduto e assaporato fino in fondo tutto il suo essere più intimo e profondo, la sottomissione e la dedizione a chiunque riuscisse a leggere nel suo cervello, nel suo cuore, e nella sua forte sessualità. Il giorno prima aveva toccato vertici di perversione e sottomissione non prevedibili, subendo tutto ciò che le veniva imposto, con gioia e dolore godendo di tutto quello che le veniva fatto, aderendo con entusiasmo quasi infantile alle proposte dei suoi Padroni del momento. Aveva preso e leccato cazzi, culi, aveva ricevuto sculacciate e schiaffi, sempre con un lieve sorriso sul volto bellissimo, era stata picchiata e scopata, legata e bendata, e tutto per lei era giusto, meritato, essendo lei profondamente sottomessa e pervasa da sensi di colpa. Tutto era iniziato una mattina d’estate, in un incontro/scontro con Giulia, la sua meravigliosa figlia 22enne ( Diana era una splendida 55enne commerciante ricca e in regime di separata in casa con marito stanco e molto preso dal calcio in tv ed altri passatempi vari che non contemplavano la moglie e la figlia). Ebbene quella mattina di circa 6 mesi prima Diana era entrata in camera di Giulia ancora una volta per svegliarla e rimproverarla: “ Giulia sono le 11, devi studiare,la camera è una stalla disordinata, non puoi andare avanti così, cresci, svegliati...” e via così per un quarto d’ora. Giulia apri’ gli occhi, la guardò e qualcosa in lei si smosse, era la terza volta in una settimana che la madre frustrata e sicuramente in carenza di sesso la prendeva di petto con tale violenza e quantità di cazzate, e Giulia era davvero stufa. Diana continuava la predica e metteva in ordine la stanza, Giulia si alzò e andò in bagno, fece la pipì con la porta aperta e torno’ in camera, era rossa di capelli, occhi chiari, labbra carnose e un corpo perfetto. Diana aveva il cellulare della figlia in mano e guardava il contenuto della galleria fotografica, al che la figlia le prese il telefono dalle mani e le gridò: “ ora basta, sono stufa delle tue cazzate, esci da qua e non rompermi più le palle, stupida stronza, i tuoi problemi non puoi sfogarli su di me, io so tutto di te del tuo amante e dei cazzi tra te e mio padre, sei una Troia, sparisci non voglio più vederti, puttana”. La rabbia per il passato tra Diana e il suo amante, e il suo pseudo marito aveva creato nella figlia un misto di odio, pena, disgusto e violenza repressa, così che lo schiaffo parti’ da solo, dalla mano di Giulia alla faccia di Diana, e poi ne parti’ un secondo con l’altra mano. Diana rimase immobile basita “quindi tu sai tutto, hai sempre saputo tutto di noi tre...per tutti questi anni, amore di mamma perdonami, Giulia ti prego non cacciarmi via, cerca di capire”. La risposta fu uno sputo in faccia, Giulia colpi’ la bocca della madre con uno sputo e si girò verso la porta per uscire. Diana non capì più niente, si mise in ginocchio e iniziò a piangere e pregare la figlia di non abbandonarla. “Ti prego Giulia lo so che ho sbagliato,sono una Troia, una puttana, perdonami, puniscimi, sono una stupida schiava del sesso e del cazzo” sentito questo la bellissima Giulia si incazzo’ ancora di più, odiava la debolezza e la troiaggine ipocrita della madre, e mentre quella era ancora in ginocchio le disse soltanto: “ troppo dovrai implorare e subire per scontare pene e peccati, ci hai fatti soffrire tutti, e ora me la pagi” e Diana rispose :” si tesoro mio, si, hai ragione,devo subire scontare e pagare, ti supplico, SI “ era iniziata così,il 6 agosto del 2023.
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scritto il
2024-03-07
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