Diana, mamma ubbidiente. Grossi affari per Diana.

di
genere
dominazione

La mattina dopo la sessione di calcetto Giulia trova sul comodino i 50€ che Diana, la mamma ubbidiente, ha “guadagnato” facendo la puttana negli spogliatoi.
Giulia:”Troia, è questo quello che hai guadagnato ieri sera? Quanti cazzi hai preso?”
Diana:”buongiorno Signora Padrona, si...ma, ne avrò presi una decina, forse dodici..credo...”
Sbamm!! Sciaff sciaff... Giulia molla 4 schiaffi in faccia alla madre e la prende per i capelli:”puttana succhiacazzi dimmi subito quanti cazzi hai preso, o ti massacro di botte!!”
Diana:”ok, ok erano 10 i ragazzi del calcetto, e poi il custode e un suo amico, ma i due vecchi non hanno pagato...non erano previsti...”
Giulia sbatte la mamma a terra e la prende a calci nel culo, le sputa addosso e le urla in faccia:”zoccola di merda, tu non puoi decidere chi paga e chi no, capisci? Deficiente, sono io che decido chi è quanto ti deve pagare per usarti!! Cretina!!” E la sculaccia forte sul culo.
Diana lo sapeva che avrebbe preso le botte, e ne era felice, finché la figlia la picchiava voleva dire che ancora le apparteneva, era sua, e Diana voleva essere solo sua, tutto il resto era corollario; aveva solo paura che la figlia si stufasse di lei e un giorno andasse a vivere per conto suo lasciandola sola.
Diana chiese:”Padrona come posso farmi perdonare? Ti prego frustami, sputami, pisciami in bocca...guarda non succederà mai più!! Se vuoi mi puoi mettere sul marciapiede a battere per guadagnare i soldi che mancano!!”
Giulia la porta in bagno e la mette nella vasca da bagno, e le dice:”apri la bocca, cesso che non sei altro!! Bevi tutto sennò non mi vedrai per un mese!!”
Diana si mette in ginocchio e apre la bocca, Giulia piscia, e la mamma ubbidiente beve, ingoia tutto, e quando Giulia ha finito di pisciare, con una scorreggiona deliziosa, Diana può leccare la fica e il culo della figlia.
Diana lecca il buco del culo della figlia con cura, con amore e passione, mette la lingua dentro, e Giulia gode:”puttana lecchi come una cagna, brava... e adesso la fregna, fammi venire, serva!! Mmmmhmhm ssiiiii !”
Diana lecca la fica della figlia, Giulia viene e gode e schizza in bocca alla mamma ubbidiente... e poi le dice:”toccati adesso, e vieni, serva...” e mentre Diana si masturba Giulia le mette i piedi in faccia, in bocca, per farseli leccare.
Diana viene e gode leccando i piedi della figlia e masturbandosi il clitoride.

Le due bellissime donne, 23 e 55 anni, fanno la doccia insieme, la mamma schiava lava e asciuga la figlia Padrona, e poi fanno colazione insieme: il cibo di Diana viene sempre masticato da Giulia e poi viene sputato in bocca a Diana, o sputato in terra, da dove Diana deve leccarlo e ingoiarlo.

Arriva una telefonata dalla Ditta del Commendator Guido, il grande Capo dell’azienda:”Signora Diana, il commendatore ha bisogno urgente di lei per un lungo viaggio di lavoro, domani mattina alle 9.00 verrà una macchina a prenderla, si faccia trovare pronta!”
Diana risponde:”si, grazie, va bene, ma io devo prepararmi, fare le valigie, non so se...”
La risposta è secca:”il commendatore ha ordinato di portare il passaporto valido e il necessario per un giorno, tutto il resto le verrà comprato da lui in seguito, a domani!!”
Diana:”ok, allora a domani, e grazie, Signore “
Diana era triste, lasciare Giulia per giorni o addirittura settimane era doloroso e impensabile per lei, ma il denaro e la carriera imponevano dei doveri; Giulia la capiva, e poi non poteva andare con la sua mamma schiava, e le disse solo:”Troia, chissà quanti cazzi potrai prendere, vai e fatti sfondare, ma mi raccomando, mi dovrai raccontare tutto, e dovrai fare tutto ciò che il commendatore ed io ti ordineremo, chiaro, puttana?!?”
Diana con gli occhi lucidi rispose:”ma certo mia Padrona, certo...lo sai, ti racconterò tutto e farò tutto, solo che senza di te non sarà la stessa cosa...stasera mi frusterai ? Non posso partire senza i tuoi marchi sulla pelle...”
Diana in realtà aveva il tatuaggio con il nome di Giulia dietro la spalla destra, e aveva due piercing ai capezzoli e due alle labbra della fica, ma ugualmente Giulia la accontento’ dicendo:”vai a prendere un foulard di seta, mollette da bucato, e un cucchiaio di legno da cucina...adesso ti faccio urlare, puttana!!!”
Diana corse di la’ e torno’ subito, si mise in ginocchio e Giulia la bendò col foulard, le applicò pinzette ai capezzoli e alla fica, e poi la picchiò con il cucchiaio di legno, la picchiò forte sotto ai piedi facendola gridare, e poi la picchiò sul culo e sul clitoride...il dolore fu tanto, e forte, e dopo molti minuti di tortura la figlia e la madre si baciarono, le loro bocche si sciolsero e si fusero in baci e sputi, e il piacere e gli orgasmi furono lunghi e profondi, sublimi.

La giornata si poteva concludere solo con la cena, il riposo, e le carezze ( schiaffi e sculacciate tra un bacio e l’altro c’erano sempre, vista l’indole delle due donne) e poi dormirono insieme, dopo essersi masturbate ancora a vicenda un’ultima volta.
La mattina dopo si partiva...
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2024-04-19
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