Vacanze estive 14

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genere
confessioni

Venerdì

Nel pomeriggio dopo aver salutato tutti io e Nadia andammo via , zaino in spalla, Simon e Joshua ci aspettavano a poca distanza, presentai la mia amica e partimmo in direzione Nord verso l’ultima tappa della nostra vacanza.

Durante il tragitto squillò il telefono di Simon , era Adam , lo informava che a lavoro c’erano stati dei problemi e che quindi lui e i ragazzi non sarebbero potuti venire, Nadia sembrava una bambina che convinta di trovare sotto l’albero il regalo tanto desiderato si ritrova invece cenere e carbone, dopo la telefonata calò il silenzio e i ragazzi sembrarono delusi almeno quanto
noi , ci fermammo a prendere un caffè , Nadia andò in bagno e Simon ne approfittò per farmi una proposta.
-Sai stavo pensando una cosa…. Visto che i miei amici hanno dato buca ….cosa ne dici se tutti e quattro andassimo ad un club prive?
Io che fino ad allora non avevo mai messo piede in un club prive ero interessata alla cosa, alla fine mi sono detta , perché no , ma allo stesso tempo non potevo decidere per Nadia ne tantomeno potevo abbandonarla per andarci da sola con i ragazzi, gli dissi che ne avrei parlato con la mia amica , quando ritornò dal bagno le parlai dell’idea che aveva avuto Simon e lei rivolgendosi a tutti e due disse che non solo aveva avuto la stessa idea ma sapeva pure dove andare e cosi rimediammo allo spiacevole contrattempo salvando del tutto la serata , ma c’era un problema, noi eravamo partite per una vacanza “ on the road”e non avevamo nulla di carino da mettere , senza contare che dovevamo darci una sistemata, uscimmo dall’autostrada e trovato un centro commerciale andammo ad acquistare qualcosa di carino , comprammo due bei vestitini corti e molto sexy , delle scarpe , dell’intimo e tutto il necessario per ceretta e pulizia ,mangiammo qualcosa e andammo a casa di Simon , erano appena le otto di sera e perciò io e Nadia ce la prendemmo con calma, volevamo fare le cose fatte bene ed essere le più GNOCCHE del locale ,dalle unghie al clistere , dalla pettinatura alla scollatura.nulla doveva essere lasciato al caso , dopo un’ora abbondante eravamo quasi pronte…. Dovevo solo vestirmi io…
Squillò il mio telefono e Nadia me lo passò.
- quell’arpia di tua madre ti sta videochiamando …. Ti aspettiamo di la
Mi diede un bacio e andò dai ragazzi, io mi sedetti sul letto e risposi, la conversazione durò dieci minuti… il limite di sopportazione massimo … in quei dieci minuti, non un come stai o un sorriso… del resto non lo ha mai fatto… io di mia madre ricordo solo urla , imprecazioni , insulti e botte , tante botte , è stata un cattivo genitore ed una persona di merda che sfogava le sue frustrazioni su mia sorella e soprattutto su di me , da quando quasi un anno fa l’ho eliminata dalla mia vita sono rinata , sono serena e felice ma allora ne ero ancora succube , comunque dopo la dose di insulti perché non avevo risposto alla prima chiamata spensi il telefono, rimasi li ferma,come inebetita, la felicità e la serenità che avevo fino alla sua chiamata mi era stata risucchiata.
Mi venne in mente un ricordo, o per meglio dire “il ricordo” , perché quella volta mi picchiò talmente tanto e talmente forte che ero convinta mi avrebbe ammazzata


“Avevo sedici anni e il sabato sera se il giorno dopo non avevo le famigerate gare di nuoto potevo rimanere fuori fino alle 22:59 , alle 23 già c’era il cazziatone , alle 23:01 le sberle che aumentano esponenzialmente all’aumentare del ritardo e le poche volte che ho sgarrato le ricordo tutte , comunque quella famosa sera fui invitata ad un compleanno e feci un po’ tardi , 23:20 e appena arrivai a casa oltre alle botte mi mise in punizione per due settimane vietandomi di uscire , solo scuola casa e piscina ovviamente con lei attaccata , a quei tempi avevo un fidanzato ,Antonio , dopo dieci giorni senza vederci … i messaggi e le telefonate diventarono…. Un po’ più hot , del resto eravamo nel pieno dell’adolescenza e a quell’età gli ormoni sono frizzanti come una bottiglia d’acqua perrier , comunque dopo una di queste telefonate ero eccitatissima e pensando di essere sola in casa tirai fuori il mio giocattolo, un cilindro di metallo con un’estremità arrotondata ,lungo una ventina di centimetri e largo poco più di una moneta da 2€ , se non ricordo male era un astuccio per sigari ,ma per me era il mio mister pisellone e basta .
Mi spogliai e messami nuda sul letto iniziai a toccarmi , più mi toccavo più la mia eccitazione aumentava,con gli occhi chiusi immaginai l’ultima volta che ero stata con Antonio , i suoi baci , la sua lingua e il suo cazzo ovviamente, a quel pensiero presi il mio giocattolo ed iniziai a succhiarlo per poi farlo scendere lentamente, sul seno passando per i capezzoli e poi sempre più giù fino al mio pube che avevo appena rasato, sentire la mia patatina così liscia mi eccitò ancora di più, era come se avessi fatto chissà cosa di trasgressivo , portai il tubetto tra le gambe e iniziai a giocare senza penetrarmi , mi leccai le dita e stropicciai i capezzoli, mugolai , piano piano infilai quel dildo improvvisato e iniziai a masturbarmi ,ero bagnatissima, dopo un po’ i mugolii divennero più forti , insomma stavo per venire… stavo perché improvvisamente mi sentii come se fossi stata risucchiata da un buco nero, era mia madre che agguantatami per i capelli mi aveva attaccato all’armadio , con una mano strappava capelli e con l’altra menava alla cieca, quando iniziarono a fargli male le mani prese la riga di legno che c’era sulla scrivania e continuò con quella , io ormai ero all’angolo e non potendo scappare mi rannichiai , i colpi mi arrivavano ovunque, sulla schiena, sul collo sulla braccia e sulle cosce , mi pisciai addosso per la paura e il terrore ma lei continuava imperterrita, fino a quando quella riga lunga un metro usata come una clava non gli si spezzo in mano , aveva gli occhi iniettati di sangue e sembrava un cane rabbioso ,tra l’altro si era pure tagliata una mano e questo la fece imbastardire ancora di più , gettò a terra in moncherino di legno che aveva tra le mani e si diede una sistemata riabbottonandosi la camicetta che durante la sua furia omicida si era aperta facendo uscire una tetta , mia madre con la scusa del seno piccolo non usa reggiseno , notò la pozza di pipì sul pavimento mi fece alzare in piedi prendendomi per i capelli urlandomi di ripulire o mi ci avrebbe affogato, io ancora nuda , dolorante e terrorizzata andai a prendere lo straccio e ripulii con lei che continuava ad insultarmi e minacciarmi di menarmi ancora.
Qualche ora dopo tornò mio padre e non vedendomi a cena chiese a mia madre dove fossi, lei come se avesse fatto una cosa normalissima disse che ero in punizione e non avrei mangiato,li per li mio padre non disse nulla e si avviò verso il bagno, passò di fronte la mia stanza ma sentendomi piagnucolare entrò, non dimenticherò mai la sua faccia, era pietrificato , io ero rannicchiata sul letto ancora nuda e conciata da fare schifo, mio padre si avvicinò guardandomi per bene , non disse una parola, aprì l’armadio e mi mise addosso un lenzuolo mi diede una carezza sulla testa ed uscì fuori dalla mia stanza sfilandosi la cintura e chiudendosi la porta dietro di se , mio padre è sempre stato un uomo burbero ma buono come il pane non si è mai permesso di alzare le mani a nessuno di noi basta solo lo sguardo e il suo vocione , quella sera per la prima ed ultima volta menò mia madre che comunque se la cavò solo con due sberloni e un po’ di cinghiate e la promessa che se mi avesse menata ancora in quella maniera l’avrebbe scannata.
Io dovetti rimanere a casa per quindici giorni e alcuni lividi mi rimasero per più di un mese , ci furono altre due cose che non dimenticherò mai di quell’avvenimento , la prima sono le parole di mia madre il mattino seguente “ brutta troia depravata per colpa tua papà mi ha preso a sberle “
La seconda …. È l’eccitazione mentre mi massacrava , i suoi occhi… in suoi capezzoli sembrava godesse nel massacrarmi .
Qualche tempo dopo mi ritrovai a parlare con mia zia Iole che nonostante siano sorelle è l’esatto opposto di mia madre, lei è dolce e solare e non avendo figli ama tutti i suoi nipoti alla follia indistintamente , comunque le raccontai di quel pomeriggio, di quello che stavo facendo , di quello che fece mia madre e soprattutto quello che avevo notato, zia Iole sospirò
-Chicca , io non posso dirti certe cose ma ti dico dirò solo una cosa , per parecchio tempo sono stata succube di lei ,ha smesso di tormentarmi quando ha capito che io sapevo delle cose su di lei che è meglio non vengano fuori ,altro che ditalino sul letto, lei è….
Si bloccò
Niente… niente… ascolta diplomati e vai via da quella casa , il giorno che la farai uscire dalla tua vita sarai felice.
Io insistetti e lei se pur a fatica vuotò il sacco…
hai presente quella famiglia di emigrati che scende ogni anno dalla Francia per le vacanze ?
E come potevo non ricordarli , Simone la figlia di uno di loro era mia amica, feci di si con la testa.
-tu però conosci Bruno , la moglie che è francese e Simone, forse ricorderai la mamma, Rosa che è morta qualche anno fa ma non puoi ricordare Saverio … il marito… è morto prima che tu nascessi.
Comunque …. Quando tua madre aveva sedici diciassette anni ebbe una relazione con Saverio che ai tempi aveva una sessantina d’anni e lo scoprii per caso , nonno aveva una specie di capanno degli attrezzi sulla spiaggia, lo usava per le sue cose per la pesca e io per fumare di nascosto lontana da occhi indiscreti, un pomeriggio tornando da casa di mia nonna decisi di fermarmi a fumare una sigaretta , ma arrivata in prossimità del capanno vidi la bici di tua madre appoggiata fuori , mi avvicinai pensando di beccarla a fumare o a limonare con qualche ragazzo, giunta alla porta sentii i gemiti , incuriosita feci il giro e andai a sbirciare dentro attraverso uno dei tanti buchi che aveva quella catapecchia.
Vidi tua madre in ginocchio intenta a succhiare il cazzo a Saverio che era li per li per esplodere,lui gli arrivò in bocca e lei ripulì tutto con tale maestria da lasciarmi a bocca aperta, mi venne in mente il discorso che mi aveva fatto qualche giorno prima nei confronti di una mia compagna di scuola che era rimasta incinta del suo ragazzo “è una troia e se continui a frequentarla lo sarai anche tu, io arriverò vergine fino al matrimonio ecc ecc “ di sicuro non si era limitata a succhiarglielo perché quando si sdraiarono a fumare lei si lamentò con lui che quella volta non l’aveva fatta venire e che tornata a casa avrebbe dovuto provvedere da sola con una zucchina,io andai via e non le dissi nulla, la storia con Saverio continuò per parecchio tempo….. anche dopo aver sposato tuo padre e la nascita di tua sorella …praticamente è finita quando è morto ….
Morto un papa se ne fa un altro…. E dopo Saverio ebbe una tresca con un ragazzo… che si sarebbe dovuto sposare… Ma la fidanzata li beccò… e fu li per li per far scoppiare un casino…… la ragazza in questione ero io….. tua madre si scopava il mio fidanzato …. Lei mi implorò di non rovinarla , non lo feci solo per te e tua sorella …. , da allora ha cambiato atteggiamento nei miei confronti e lo puoi vedere anche tu come si comporta in mia presenza….una pecorella ma so benissimo che in casa è una bestia .


Dopo il flashback di mia madre che mi picchiava mi vestii e andai dai ragazzi, dovevo dimenticare la telefonata di mia madre … e ci sarei riuscita

scritto il
2024-05-18
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