Perché no?! 4 - Con la mamma

di
genere
incesti

Durante il tragitto in macchina verso il centro commerciale, tra Giorgio e la figlia, il ghiaccio si era rotto con quel pompino che apriva per entrambi, la strada verso un futuro rapporto nuovo assai trasgressivo rispetto a quello convenzionale, vissuto sino a quel momento, di padre e figlia.

Nella loro casa, in quegli stessi istanti, qualcosa di simile, stavano vivendo Marco con sua madre Andrea.

Quando il padre e la sorella erano usciti, Marco in preda ad una sorta di incontrollabile agitazione, era andato nella sua camera e si era seduto davanti al suo computer con lo sguardo fisso nel vuoto in attesa di qualcosa che lui stesso non riusciva a definire.

Dopo circa mezz'ora, la porta della camera si era aperta ed era apparsa la figura della mamma come non l'aveva mai vista prima.

Lei, a differenza del marito, aveva voluto saltare ogni preambolo, mettendo subito in chiaro, senza parole ed offrendo al figlio la vista del suo splendido corpo in tutta la sua femminile carnalità.

Con l'offerta del suo corpo in quella nuova mise, la donna aveva voluto subito mettere in chiaro che era li non più in veste di mamma ma in quella di femmina.

Coperta da una corta camiciola di seta trasparente che velava esaltandole, le morbide e voluttuose forme con le gambe accarezzate da calze velate nere e slanciate da sandali rossi dal tacco vertiginoso, un minuscolo perizoma nero con ricami rossi e con i floridi seni scoperti i cui capezzoli reagivano già alla carezza della seta, bucandola spavaldamente, turgidi e protesi.

I capelli sciolti, le labbra laccate di rosso ed un curatissimo trucco degli occhi, completavano quella visione magica e vagamente inquietante al tempo stesso.

Mentre la mamma, con movimenti lenti e sinuosi gli si avvicinava con le braccia tese, il ragazzo aveva notato le unghie delle lunghe dita, laccate di rosso come le labbra ed il ricamo del perizoma e tra gli altri anelli, spiccava la vera col brillante del suo matrimonio.

Quella vista, lo aveva scosso come un colpo di frusta e nello stesso istante, un'immediata e potente erezione gli aveva gonfiato la patta dei pantaloni.

"Ciao Marco.. amore.. "

Gli aveva detto la mamma quasi bisbigliando, mentre si avvicinava al suo volto con le carnose labbra, dischiuse.

Il ragazzo aveva subito reagito aprendo la bocca a sua volta per favorire il contatto delle labbra e l'incontro vorticoso delle loro lingue.

Al termine di quel bacio che pareva non avere mai fine, la mamma gli si era inginocchiata davanti e dopo avergli slacciato ed abbassato i pantaloni e gli slip, aveva cominciato a leccarlo e succhiarlo sino a farlo godere direttamente nella sua bocca.

-Sei proprio come papà.. un po' più duro ma con la stessa forma, lo stesso sapore e l'identico, inebriante profumo."

Il ragazzo, ancora ansimante, stupito come se stesse vivendo in un sogno le aveva risposto:

-Anche tu mamma, sei come Lisa ma con le labbra più morbide e la lingua più delicata.-

-Grazie Marco, ma.. non chiamarmi più mamma!

Quando facciamo l'amore sarò sempre Andrea per te!

"Grazie Andrea!!

Aveva risposto il ragazzo mentre la mamma lo prendeva per mano per accompagnarlo nella sua camera sullo stesso letto dove vent'anni prima lo aveva concepito concepito col marito.

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scritto il
2024-05-24
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