L’isola Terza parte

La prima lezione era terminata con una sborrata dentro l’intestino di Erica che per il dolore era rimasta priva di sensi. La guardia prima di slegarla per riportarla nella sua camera, le applicò appena sopra il clitoride un piercing e un collare ad impulsi elettrici, di quelli che si usano per addestrare i cani. La feci sistemare in un'altra camera, lontana dal fratello.
Marcus nel frattempo si era svegliato. Prima che ciò accadesse avevo fatto applicare anche a lui un collare come quello di Erica. Il ragazzo fece fatica a ritrovare la piena lucidità e anche quando fu perfettamente sveglio la sua reazione fu insolita. Decisi di restare ad osservarlo e per suscitare in lui alcune reazioni presi ad inviare impulsi elettrici al collare. Il ragazzo reagì agli impulsi elettrici quasi provando piacere e una splendida erezione apparve in mezzo alle sue gambe. Già immaginavo il prezzo che avrei potuto ricavare da un simile soggetto. Provai ad inviare un impulso più forte e continuo e Marcus iniziò a tremare e senza che si toccasse raggiunse l’orgasmo ed eiaculò un enorme flusso di sperma. Quando interruppi l’impulso sul suo viso comparve una smorfia di dispiacere e solo allora prese a masturbarsi con irruenza. Quando capii che era quasi giunto ad un nuovo orgasmo, inviai un nuovo e più potente impulso elettrico. L’effetto che ottenni fu fenomenale. Il ragazzo prese a tremare quasi convulsamente e al momento dell’orgasmo potei contare almeno cinque spruzzi di sperma di una tale potenza che andarono a finire quasi sul muro della camera da letto. Inviai alle clienti più affezionate il video che avevo fatto alla performance del ragazzo ed ottenni una decina di offerte di acquisto ad un prezzo oltre le mie più rosee aspettative. Era proprio un bell’animale. Adesso andava solo addestrato a dovere.
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