Il giocattolo

di
genere
dominazione

Da tempo desideravo un nuovo giocattolo. Ne parlai con mia moglie e mi assicurò che ci avrebbe pensato lei. Mantenne la promessa e pochi giorni dopo si presentò a casa con una giovane senza tetto sporca e vestita di stracci. Alla sua vista non emisi alcun giudizio. Mi fidavo di mia moglie e la lasciai fare. Il brutto anatroccolo si trasformò in una splendida ragazza. Bionda, seno sodo da adolescente, sesso piccolo, quasi immaturo. Mia moglie mi assicurò che la ragazza era maggiorenne e così iniziammo a lavorarci. Mia moglie aveva scoperto che la ragazza era scappata di casa dopo un litigio con la madre. Su un mezzo pubblico aveva conosciuto uno sbandato che l’aveva portata a casa e, dopo averla drogata, l’aveva violentata per ore. Alla fine, lei era riuscita a scappare e avendo vergogna di tornare a casa aveva iniziato a fare la barbona per strada. Viveva con le elemosine che le facevano e con i pompini che elargiva a pagamento a vecchi bavosi. Era il soggetto giusto per me. Per prima cosa mi assicurai che non avesse malattie veneree e la sottoposi ad una serie di esami. Essere primario di pronto soccorso mi permise di farle fare una serie di accertamenti medici al termine dei quali scoprii che la ragazza era perfettamente sana. Mia moglie le aveva preparato la camera degli ospiti e si occupava della sua alimentazione e della sua igiene personale. La ragazza voleva a tutti i costi essere d’aiuto e mia moglie le permise di fare qualche piccolo lavoro di casa. Si dimostrò capace e meticolosa e per premiarla mia moglie le comprò degli abiti nuovi e adatti alla sua età. La sera, quando tornavo a casa lei mi accoglieva con un sorriso e si affrettava a togliermi le scarpe per massaggiarmi i piedi. Avevamo scoperto che aveva studiato da estetista. Anche mia moglie si faceva massaggiare. Avevamo una stanza adibita a palestra e feci installare un lettino e la sera presi a farmi fare dei lunghi massaggi su tutto il corpo con olio profumato. Lei era molto professionale e nonostante io fossi completamente nudo e con il cazzo eretto non si permise mai di toccarmi il sesso. Notai però che osservava il mio cazzo con attenzione e desiderio. Erano già tre settimane che viveva con noi e ancora non l’avevamo toccata. Mia moglie sapeva che la sera nella sua camera si masturbava, ma niente di più. Una sera, mentre mi massaggiava l’interno delle cosce, sfiorò con le dita il mio cazzo. Mi chiese subito scusa e io la rassicurai che non era accaduto nulla. Ma qualcosa in lei era cambiato. Avermi toccato, seppur involontariamente il cazzo le aveva stravolto il viso. Capii che era arrivato il momento e le chiesi se volesse toccarmi il cazzo. Lei rispose di sì ed io la invitai a farlo. Lei si bagnò le mani con l’olio e prese a massaggiarmi il cazzo con lentezza. Con una mano mi segava mentre con l’altra mi accarezzava i coglioni. Una goccia di pre cum apparve e lei senza esitazione appoggio le labbra sulla mia cappella e la succhiò via. Il mio cazzo divenne ancora più duro. Lei mi guardò un istante negli occhi e senza dire una parola si abbassò fino a prendere in bocca il cazzo arrivando in pochi secondi a toccare il mio pube con il suo naso. Sentivo la sua lingua roteare intorno al mio cazzo. Sollevò la testa e guardandomi fisso negli occhi mi chiese il permesso di spogliarsi. Acconsentii e pochi secondi dopo era già sopra di me pronta ad infilare il mio cazzo nella sua figa. Era stretta ma sufficientemente lubrificata perché la penetrazione avvenisse senza dolore. Appena il suo sesso aderì al mio pube lei cominciò a muoversi. Sentivo il piacere montare ma non volevo venirle dentro. In quell’istante mia moglie entrò nella stanza urlando. Prese per i capelli la ragazza insultandola dandogli della puttana ingrata. Io cercavo di non ridere. Tutta quella sceneggiata faceva parte del piano. Lei si staccò da me lasciandomi con il cazzo duro e bagnato dei suoi umori. Mia moglie continuò a percuoterla mentre lei piangeva. La scena me lo fece diventare ancora più duro e finalmente mia moglie prese per i capelli la ragazza e la costrinse a farsi scopare la bocca. La spinse avanti ed indietro con irruenza facendole mancare il fiato e finalmente sborrai. La ragazza avrebbe voluto staccarsi ma mia moglie la trattenne costringendola ad ingioiare tutto. Quando fini di eiaculare le sollevò la testa di qualche centimetro ordinandole di pulirmi per bene il cazzo. Lei rassegnata eseguì l’ordine. Quando ebbe finito mia moglie la strattonò e la fece inginocchiare davanti a sé e dopo essersi sollevata la camicia da notte le ordinò di leccarle la figa. La ragazza eseguì senza alcun lamento. Adesso potevamo cominciare a divertirci.
scritto il
2024-07-25
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