Una bella serata
di
AngelicaBella
genere
trio
Ieri sera sono stato da Lorenzo e Consuelo. Ormai ci vediamo almeno un paio di volte a settimana e la serata finisce sempre con una meravigliosa scopata. Ieri sera però ci siamo superati. Consuelo era bellissima come al solito e dopo cena invece di restare sul divano siamo immediatamente andati in camera da letto. Ci siamo subito denudati e Lorenzo ed io abbiamo abbracciato Consuelo facendole sentire i nostri cazzi già duri in mezzo alle sue cosce. Io stavo dietro mentre Lorenzo era davanti. La figa di Consuelo era già fradicia di umori e dopo aver bagnato la mia cappella spinsi il mio cazzo dentro il suo culo. Un gemito di piacere uscì dalla bocca di lei. Poco dopo sentii che anche Lorenzo era entrato dentro la sua figa. Attraverso il sottile lembo di carne sentivo il suo cazzo muoversi dentro di lei. Consuelo godeva e noi potevamo sentirla tremare dal piacere. Ci chiese di invertire la posizione e poco dopo io ero dentro la sua figa mentre Lorenzo era entrato nel suo sfintere. La bocca di Consuelo era attaccata alla mia e le nostre lingue si cercavano. Lei raggiunse ancora un altro orgasmo. Questa volta fu più intenso e sentii il suo piacere rauco uscire dalla sua gola per spegnersi nella mia bocca. Continuammo così per molti minuti poi quando mi sono accorto che stavo per venire sono uscito da lei. Lorenzo continuava a pompare e i nostri sguardi per un istante si sono incrociati e ho potuto leggere nei suoi occhi desiderio e passione. “Fallo”, mi disse ed io capii cosa desiderasse. Mi posizionai dietro di lui. Il mio cazzo era ancora duro e bagnato degli umori di Consuelo. Gli allargai le natiche e dopo aver appoggiato la mia cappella sul suo buco del culo spinsi in avanti il bacino ed entrai dentro di lui. I nostri movimenti presero ad essere sincronizzati e mentre io penetravo Lorenzo, lui penetrava Consuelo che si era infilata quattro dita nella figa. Raggiungemmo insieme l’orgasmo ed io riempii l’intestino di Lorenzo, lui quello di Consuelo e lei squirto’ un getto di umori così potente da raggiungere il muro. Esausti restammo abbracciati fino a quando i nostri respiri non tornarono normali.
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