L'amica convincente

di
genere
orge

Quando la porta della camera si aprì, Jo rimase sorpresa nel vedere Sophie stravolta dal sesso e dall’alcool insieme agli altri ragazzi, la francese sorrideva maliziosa e augurando la buonanotte all’amica uscì accompagnata da Susan.
Jo non riusciva a capire come aveva potuto Sophie farsi abbindolare da quei tipi, fremeva dal desiderio di sapere cosa fosse successo e si ripromise di indagare il giorno seguente ma con discrezione, non voleva fare vedere all’amica l’interesse che dimostrava per quella situazione.
La notte trascorse insonne, il corpo nudo di Sophie toccato, leccato posseduto continuò ad animare i sogni di Jo che svegliandosi la mattina sentì gli slip fra le cosce fradice di umori.
La sua compagna di stanza dormiva ancora, quando si alzò per andare in bagno, si fece una doccia per allentare la presa dei suoi sensi, si vestì, preparò i libri e uscì dal suo alloggio.
La giornata era magnifica, la primavera era alle porte, presto avrebbero avuto la divisa estiva, entrò in aula e si sedette al suo banco, era nervosa, non sapeva come prendere il discorso, in fin dei conti non erano affari suoi cosa facesse Sophie, se voleva spassarsela con quelli che lo facesse pure, però la sua curiosità era morbosa, chissà quali porcherie avevano fatto e lei doveva saperlo.
La francese entrò in classe ancora stordita per la sera precedente, si sedette al suo posto e rimase in silenzio per tutta la durata delle lezioni, Jo cercò un paio di volte di toccare l’argomento ma lei lo lasciò cadere, quando stavano per andare a mensa Jo insistette di nuovo – cosa avete fatto ieri sera? Disse in tono che all’amica dovette sembrare supplichevole, perché prendendole le braccia le disse – nel pomeriggio vieni nella mia stanza, Megan non ci sarà, ti racconterò tutto.
Jo non stava più nella pelle, mangiò in fretta, tornò nella sua camera, si mise a studiare ma non riusciva a concentrarsi così iniziò a fantasticare sui piccoli seni di Sophie, sulle sue bellissime gambe, sul pube nero quasi del tutto rasato che aveva visto facendo la doccia insieme a lei, poi si addormentò sulla scrivania, quando si svegliò guardò l’orologio, fuori stava facendo buio, aveva fatto tardi, uscì di corsa e si diresse nella palazzina di fronte, bussò alla porta con insistenza, Sophie le venne ad aprire in tuta, stava studiando.
Entra pure Jo, pensavo non venissi più – mormorò chiudendo la porta dietro di se.
Mi sono addormentata mentre studiavo – bisbigliò la ragazza sedendosi sul letto.
Allora vuoi sapere proprio tutto quello che è successo ieri sera?
Non è che io voglia sapere i fatti tuoi, però ero come dire…si…dimmi tutto Sophie o non riuscirò a dormire neppure stanotte.
D’accordo Jo, ti ho detto che avevo conosciuto Susan agli allenamenti di nuoto?
Si me lo hai detto e mi hai detto pure che negli ultimi tempi aveva iniziato ad invitarti a quei party che si tengono dopo il coprifuoco e dei quali Stacy è così tanto esperta.
Appunto, l’altro giorno mi ha detto che se ne sarebbe tenuto uno proprio nella tua stanza, così ho pensato che forse ci saresti stata pure tu e quindi ho accettato, dopotutto ero piuttosto curiosa di sapere cosa avvenisse in queste feste.
Che cosa succede?
Dio Jo non riesco ancora a credere possa essere accaduto veramente, quando siamo entrate Susan e io abbiamo visto che c’erano Stacy, Carrie e Stewart, l’unico ragazzo ammesso, l’avevo visto solo di sfuggita nei corridoi della scuola, lui è uno di quelli fichi, che non frequentano le ragazze di 16 anni come noi.
Allora Sophie cosa è successo?
Un momento, ci sto arrivando, entriamo e l’atmosfera è illuminata di sole candele profumate, ci sono birra e whisky ma tu non ci sei.
Come avrei potuto, sai che non mi piacciono queste cose.
Si, ma ho creduto che magari avessi cambiato idea.
Continua – mormorò Jo scuotendo la testa.
Iniziamo a parlare di noi, delle nostre storie e nel frattempo cominciamo a spogliarci, fa caldo e d’un tratto dopo qualche bicchiere di birra mi sento che la testa mi gira e Susan mi bisbiglia all’orecchio se ho mai fatto sesso con una donna, le rispondo certo che no ma sono stordita e sento che la sua mano s'nfila sotto la mia gonna e mi scosta l’elastico degli slip completamente bagnati Jo, ero eccitata come una troia, comincia a titillarmi il clitoride e mi piace da morire, così la lascio fare, intorno a me tutti cominciano a baciarsi e a toccarsi Stacy se la fa leccare da Stewart mentre Carrie gli fa un pompino, mi ritrovo con le gambe spalancate e con la testa rossa di Susan che mi lecca la fica, vengo a ripetizione e mentre la mia testa vaga mi ritrovo con il cazzo di Stewart in bocca, non avevo mai fatto un bocchino in vita mia, così rimango sorpresa ma eccitata, all’inizio è solo un rotolo di carne, iniziò a succhiare e leccare come posso e quello diventa duro e gonfio che quasi non riesco a tenerlo più in bocca, allora lui mi fa mettere carponi e me lo infila dentro con una forza che quasi vengo, inizia a sbattermi come un toro, io non capisco più niente e d’un tratto senza che neppure me ne accorga lo sfila dalla fica fradicia e me lo infila nel mio povero culetto vergine…
No! Anche dietro! – mormora sconvolta Jo
Si proprio nel culo e mi è piaciuto tanto Jo, all’inizio ho sentito dolore poi misto a piacere poi infinito piacere e…che piacere! Mi è venuto dentro sentivo lo sperma caldo fra le cosce, sono svenuta dal piacere…e poi hai bussato tu.
Jo era ancora seduta sul letto e sentì un calore avvamparle il volto, non si riconosceva più, il suo corpo reagiva in modo strano e lei non sapeva come arginare quell’esplosione.
Dimmi Jo ti sei eccitata?
Dimmelo tu…- disse la ragazza prendendo la mano dell’amica e portandola fra le cosce.
Sei tutta bagnata, lo vedi che anche tu sei una piccola troia!-
La mano della piccola francese scorreva dentro la fessura umida di Jo, mentre le loro lingue s’intrecciavano umide e le mani libere premevano sui giovani seni turgidi. In breve si trovarono sdraiate sul letto completamente nude, mentre si dedicavano ad un 69 tanto piacevole quanto intenso. I succhi dei loro sessi si mescolavano alle loro salive e le loro bocche ne bevevano dissetandosi, poi Sophie tirò fuori da un cassetto un vibratore che Susan le aveva prestato, lo inumidì con la saliva e lo infilò delicatamente nello sfintere di Jo che non tentò neppure di ribellarsi ma accettò con curiosità e godimento quest'iniziativa dell’amica, come le aveva premesso la francesina, fu il dolore la prima sensazione che provò che poi si mescolò al piacere per lasciare il campo a quest’ultimo nella fase finale, accompagnato dalla lingua sempre più esperta di Sophie, che continuava a leccare il piccolo sesso di Jo, finchè un’ondata di piacere travolse le due adolescenti in un orgia orgasmica unica.
Fu allora che dal bagno saltarono fuori Susan, Tracy e Stewart sorridendo maliziosi felici di avere condotto sulla loro strada la piccola Jo. [marzo 2003]

amanuense@blu.it
scritto il
2024-07-30
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