Clarissa e Beatrice

di
genere
dominazione

Clarissa come ogni pomeriggio si rilassa a bordo piscina della sua lussuosa villa immersa nel verde della campagna toscana. Con lei c'è Beatrice, una delle sue amiche del circolo del bridge. La più intima e fidata. Le due donne, ancora belle e di gran classe nonostante non più giovanissime, pigramente stese sui lettini prendisole, parlano delle classiche cose tipiche delle signore dell'alta società, quelle annoiate e nullafacenti, tipo spettegolare sulle altre al circolo, di soldi, di moda.

Davide, il giovane a servizio in classica livrea da domestico, si avvicina col carrello portavivande con gli aperitivi. Serve impeccabilmente prima l'ospite, Beatrice che lo ricambia con uno sguardo penetrante dalla testa ai piedi - il giovane siciliano con quel colorito olivastro medio orientale fisico asciutto è proprio bello - poi la sua signora. Chiede se hanno bisogno d'altro, Clarissa gli dice di no e lo congeda.

“Quindi ti stavo dicendo di Melissa di come vanta quella pacchianata di villa in Versilia che ha comprato...” riprende a spettegolare Clarissa, mentre Beatrice distratta segue con lo sguardo Davide allontanarsi.

“Bea, ma mi stai sentendo?..” esorta l'amica che si accorge distratta nel seguire il giovane domestico fin quando non scompare nella dependance “...ma che stai guardando?” la incalza ancora

“Clarissa, dimmi la verità...” risponde improvvisamente Beatrice dopo aver bevuto un sorso dal bicchiere che posa sul tavolino accanto “...ma a te non sono mai venute certe fantasie con lui?”

“Con lui chi?” chiede stupita Clarissa

“Lui...il domestico!” risponde con aria annoiata Beatrice

“Con Davide!!??...ma sei scema!? Col mio domestico...ma da dove ti vengono certe sparate?” ribatte Clarissa scandalizzata.

“A me si! Tutte le volte che vengo da te e mi verrebbero tutti i giorni fossi al posto tuo, se invece di quella coppia di nani da giardino dei miei filippini, avessi un giovane siculo come Davide al mio servizio!” insiste sempre seraficamente Beatrice tornando a sorseggiare il suo cocktail.

“Bea, ma che hai oggi? Hai bevuto prima di venire? Che stai dicendo!!??” esclama Clarissa guardando l'amica con gli occhi fuori dalle orbite fra lo stupito ed il divertito

“Ok, allora, da quando tempo sarà a sevizio da te adesso? Due anni circa, no? E tu, sempre sola in casa visti gli impegni di Augusto all'estero e per come ti conosco io, con un così bel ragazzo in giro per casa, mi vuoi far credere che in tutto questo tempo non ti è mai venuta per idea di...di...chessò...non dico di farti scopare o magari fargli un pompino, ma almeno di farti fare un massaggio ai piedi? Uhm, non ci credo...” le risponde con aria divertita Beatrice

“Bea, ma che ti salta in mente? Io con Davide? Col mio domestico!!?? Si di essere è bello, non lo posso negare, l'ho assunto anche per quello. Onesto, affidabile e molto remissivo, soprattutto discreto, esegue ogni mia disposizione senza mai discutere. Ma é il mio domestico, deve stare al posto suo. Quale sesso e sesso o, come dici tu, anche un semplice massaggio! Ma non mi è mai saltato in mente neanche lontanamente! Ma che scherzi!? Poi finisce che si prende troppa confidenza e magari mi ricatta pure. No no, lui sta al suo posto. Io la signora, lui il cameriere a fare quello che dico io. Se ho voglia di un amante giovane me lo trovo fuori, che non abbia alcun tipo di rapporto con me. No, nessun tipo di contatto tra noi. Mi devi credere! Te lo avrei detto altrimenti, per l'amicizia che abbiamo perchè mai avrei dovuto nascondertelo?...

“Ma che cazzo stai a dì!? Ma te senti quando parli!?” la riprese in tono sarcastico Beatrice “Si prende troppa confidenza? Addirittura ti ricatta? (ride di gusto) ma quante banalità sei riuscita a proferire, ma quante! Ma sei seria? Torna in te e ragiona, tu a sto figaccione oltre il lavoro gli dai vitto ed alloggio, no? Perchè non è di qui, e qui non ha niente, una casa, una famiglia che lo accoglie, giusto?. Il suo zelo nel servire è chiaramente finalizzato a non perdere questo lavoro e finire in mezzo ad una strada, dunque non ci vuole Einstein per capire che è lui che finirebbe sotto il tuo ricatto se non fa quello che vuoi tu! Poi quell'altra cazzata dell'amante fuori, non se po' sentì! Ragiona pure qui. Farsi l'amante fuori è il metodo perfetto per farsi scoprire e far finire il tuo matrimonio, questa bella villa con piscina, quella a Cortina, la Mastecard gold, il circolo. Che se traduce in cercarsi un lavoro come una commessa o una cassiera qualunque, nonché finire sulla bocca di tutti come troia, com'è finita a Mirella col suo matrimonio con Giulio che l'ha lasciata povera e pazza, ricordi? Quindi hai una...una...creatura magnifica, giovane e sicuramente prestante per casa come Davide, peraltro mi stai pure dicendo, remissivo, ubbidiente e muto come un pesce all'esterno, e non ne approfitti per spassartela alla grande al riparo da occhi indiscreti!? Come se io avessi una bella tavola apparecchiata con su pronta una fumante succulenta pasta al forno, ma non la mangio perchè preferisco anna' a magnare il sushi dal giapponese dove chissà che rotture di coglioni incontro e magari sto sushi è pure fracido e finisco all'ospedale! Tu non stai bene, proprio no...” conclude tornando a sorseggiare il suo drink

“...mah, sarà forse come dici tu, non ne sono tanto convinta...però di stare sto bene, credimi..ma piuttosto sei tu che oggi mi preoccupi, che ti è preso? So che ti piacciono gli uomini molto più giovani, ma sta fissa col mio domestico non la ricordavo e non ti ho mai visto così...” dice perplessa Clarissa

“Mi prende che a 51 anni mi è partito l'ormone! Questo mi prende, ma non solo oggi! E' un periodo che ho una voglia di sesso, ma una voglia di sesso che non si può capire. Avere Arturo accanto nel letto, poi, è come avere un cuscino ornamentale in più. Dorme appena appoggia le spalle sul materasso ignorandomi, torso nudo grasso che sembra un tricheco spiaggiato. Russa come un cinghiale. E null'altro! Elettroencefalogramma del suo cazzo, piatto!” le rivela Beatrice fra l'ironico e l'annoiato, mentre finisce il suo drink.

“Ah ok, ora capisco...” esclama divertita Clarissa

“E così mi fa rabbia che tu hai questo stallone che ti gira per casa, a tua completa disposizione e tu invece di cavalcartelo ti fai tutte ste seghe mentali! Ma questo è un...un...un crimine contro l'umanità! Un insulto alla fame nel mondo, o meglio, alla mia fame di cazzo! Non si fa così! No, no! E allora è vero quel detto che dice che il Signore dona il pane a chi non ha i denti! Sai che ti dico? Che siccome a ste cazzate della troppa confidenza, del ricatto, non ci credo e siccome i denti io ce li ho buoni e forti, questo pane lo azzanno io ora, subito! Fallo venire qui...” dice con divertita fermezza Beatrice

“Ma che vuoi fare? Ma che sei impazzita?” si allarma Clarissa

“No, te lo ripeto, la pazza sei tu (scoppia a ridere), fallo venire qui ti ho detto, con la scusa di un altro drink che questo l'ho già finito, dai...ti prego!” rispose Beatrice

“No dai! Sei pazza?”

“No ho detto! Sono allupata! Sbrigati, non ti preoccupare!”

“Me se viene qualcuno che figura facciamo?”

“Ma chi cazzo deve venì? Ancora con ste seghe mentali! Tuo marito è in viaggio, i mauriziani marito e moglie sono di giorno libero...siamo sole con lui in casa fino a domani mattina, chi ci cazzo ce deve vedè? Chi?”

“Si ok, ma cosa penserà di noi Davide? Mi vergogno...dai Bea lascia perdere!”

“Ancora con sta storia!? Ma che t'interessa cosa penserà di noi, è o no il tuo domestico?”

“Si...”

“E' o no ubbidiente e discreto?”

“Si...”

“Ecco e allora, ti torno a ripetere, fa quello che gli diciamo e se lo dice a qualcuno, lo minacci che lo licenzi...semplice no?...dai su, chiamalo!”

“Si...ma...ok va bene, lo chiamo. Ma io...io...non ho visto niente e non mi coinvolgere in questa pazzia...”

“Ok tranquilla, mi prendo io la responsabilità...chiamalo!”

Clarissa prende il piccolo telecomando cercapersone, preme il tasto e dopo neanche un minuto arriva Davide.

“Si signora, comandi!”

“Ecco, si Davide...ehm...ecco...la signora Beatrice vorrebbe un altro drink...lo stesso di prima...vai...vai a prenderglielo, su!” comanda titubante e imbarazzata Clarissa, mentre Beatrice, mordicchiandosi il labbro inferiore per l'eccitazione, se lo scruta con trionfante soddisfazione.

“Tu sei fuori di testa!!”...sbotta Clarissa con un urlo sottovoce all'amica che, mentre il ragazzo si allontanava verso l'angolo bar, se la ride soddisfatta.

Davide dopo qualche minuto torna col vassoio pieno e impeccabile come sempre serve Beatrice che se lo scruta ancora dalla testa ai piedi. Ritira il bicchiere vuoto e chiede se la signora ha bisogno d'altro

“Oh si Davide, tesoro. Senti...non è che mi faresti un massaggio ai pedi che ogni tanto mi prendono i crampi?” gli chiede la donna con quel tipico finto disinteresse di chi sa invece dove vuole andare a parare.

“Si signora, subito...” rispose Davide senza scomporsi più di tanto nonostante quella insolita richiesta. Così prima con lo sguardo cerca l'assenso della sua signora, a sua volta stupita che il suo domestico accetti impassibile una richiesta così degradante che mai si sarebbe sognata di chiedergli, e quando lo ha, subito si mette in ginocchio davanti i piedi dell'amica ed inizia il massaggio.
I piedi di Beatrice sono grandi, 39 circa, curatissimi, unghia lunghe, quella dell'alluce in particolar modo, smaltate di rosso scuro. Davide inizia dalle piante, passandogli prima il pugno per tutta la lunghezza e poi a premere i pollici come nella riflessologia plantare, per poi occuparsi delle dita ad una ad una. Dopo passò alle monte e lentamente arriva alle caviglie.

“Oh che meraviglia! Che mani fantastiche che hai Davide!” esclamò Beatrice dopo una manciata di minuti “continua così dai, bravissimo! Mani d'oro!” lo esorta godendo ad occhi chiusi sprofondata nel lettino. Clarissa, nel frattempo, come impietrita osserva la scena come stesse sognando, non le pare vero quello che sta succedendo.

“Non sai che ti perdi, Clarissa. Non lo sai. Hai un simile tesoro in casa e non lo sai sfruttare!” dice in tono beffardo Beatrice rivolgendosi alla sempre più sconcertata amica. “Continua, continua tu, non ti fermare, che sei fantastico. Un vero tesoro” ordina rivolgendosi questa volta a Davide.

“Oh grazie signora, grazie per i complimenti. Per me è un dovere soddisfare in tutte le maniere mi viene chiesto la mia signora e le sue amiche...e poi con lei è un vero piacere perchè ha dei piedi bellissimi” risponde Davide

“Ah ti piacciono i miei piedi? Ma solo quelli?” esclama Beatrice entusiasta

“Oh no signora, non solo i piedi. Lei è molto bella e sexy tutta...per me è un onore ed un privilegio quello che mi sta concedendo oggi...” le risponde convinto Davide mentre massaggia

“Beh allora caro, credo sia venuto il momento che me lo dimostri...che ne dici?” comanda sotto forma di esortazione Beatrice

Davide non se lo fa dire un'altra volta. Fissa Beatrice, fissa i suoi piedi fra le mani e inizia a succhiarne dolcemente una per una le dita, soffermandosi sugli alluci che succhia come se stesse facendo un pompino. La donna estasiata, dopo i pompini agli alluci, per agevolarlo gli allarga le dita a ventaglio ed il ragazzo ne lecca gli interstizi con vorace passione, per poi passare alle piante che lecca per tutta la loro lunghezza.
Intanto Clarissa come sconvolta osserva la scena. Guarda il suo domestico come non lo aveva visto mai: sempre serio, distinto, professionale, adesso appassionato sui piedi della sua amica che se la gode alla grande voluttuosamente stesa sul lettino, e non gli pare vero.

“Adesso basta coi piedi! Ho la libidine a manetta!” esclama arrapata Beatrice rizzandosi sul lettino e afferrando Davide per i capelli per avvicinarlo alla sua fica. Il ragazzo prontamente si libera dalla presa e velocemente si spoglia rimando in mutande. Fa ristendere Beatrice sullo schienale, le allarga le cosce, le strappa lo slip del costume e iniziando dalle caviglie, via via per tutte le gambe e l'interno coscia, leccando arriva alla fica.

“ Oh Dio!! Davide!! Beatrice!! ma che fate? Siete impazziti!? Qui all'aperto davanti...a ...a....” interviene allarmata Clarissa.

“E falla finita! Goditi un po' di vita!” la interrompe ammonendola Beatrice fra i sospiri di piacere che gli sta procurando la lingua del domestico sul clitoride “...e fattela leccare anche tu che è fantastico!”

Clarissa come impietrita si ristende sul lettino continuando ad assistere alla scena. Davide, intanto, è immerso fra le cosce dalla sua amica in estasi da orgasmo imminente. Le sta leccando la fica con grande passione, mentre lei lo tiene per i capelli come se avesse paura che gli sfuggisse. Un altro paio di leccate ben assetate e “Siii!!! Oddio che meraviglia!! Quanto tempo che non godevo così!” esplode Beatrice ad orgasmo raggiunto.
Poi guarda la sua amica ancora sconvolta. Le fa una grassa risata di soddisfazione. Nel frattempo Davide è in piedi. Si è abbassato le mutande e col cazzo teso sta puntando la bocca di Beatrice.

“No, aspetta! Prima vai dalla tua padrona e falle lo stesso lavoretto...così si renderà conto di che meraviglia ha in casa...a sua totale disposizione e di come, scema, non ne ha mai approfittato...” disse la donna bloccando Davide con un sorriso sarcastico.
Il ragazzo non se lo fece dire un'altra volta. Si avvicina ai piedi di Clarissa, ancora impietrita ed occhi sgranati, e glieli inizia a leccare alla stessa maniera di come aveva fatto all'amica.
Poi, dopo averglieli leccati ben bene, inizia dolcemente sempre con la lingua a salire verso la fica. Nel frattempo come rassegnata, Clarissa è un po'più rilassata.
Arrivato all'inguine, Davide le sfila lentamente, ma deciso, lo slip e parte con il cunnilingus.
Dopo poco Clarissa si gira verso Beatrice, che sfodera un sorriso soddisfatto, e le fa cenno con gli occhi e il capo che è bello quello che il suo domestico le sta facendo.

“Hai visto cosa ti sei persa fin'ora? Ma comunque avrai tempo per recuperare il tempo perso” le disse Beatrice con solito sorriso sarcastico.
Clarissa, intanto è in estasi. La lingua di Davide è fantastica! Dopo qualche minuto raggiunge pure lei l'orgasmo. E quando il ragazzo sta per alzarsi, lo blocca.
“Scopami adesso! E subito!” gli ordina infoiata.
“Si signora, subito!” risponde Davide trionfante
Così si distende deciso ma con dolcezza sulla donna a cosce aperte e la penetra iniziando a scopare lentamente. E mentre la scopa, Clarissa eccitata lo abbraccia forte e lo riempie di baci, alternati a piccoli morsi, sul collo. Dopo poco Davide aumenta il ritmo della scopata. Clarissa in estasi geme di piacere.
“Quando stai per venire...lo voglio in bocca!” gli ordina la donna sempre più vicina all'orgasmo.
E infatti il domestico dopo qualche altra poderosa scopata, prima la fa arrivare all'orgasmo e poi lesto si stacca dalla fica e le presenta davanti la bocca il cazzo teso e durissimo pronto per esplodere. Clarissa lo afferra e se lo mette in bocca. Glielo succhia quei pochi secondi che bastano a farlo sborrare prepotentemente in gola.

“E brava la mia sorellina Clarissa!” esclama divertita Beatrice “Ti sei lasciata andare tutta in una volta...senza freni! Bravissima! Hai visto che avevo ragione!?'”
“Cazzo, se avevi ragione Bea! Altroché! Oddio mio da quanto non godevo così1 Credo dalla mia prima notte di nozze...dunque secoli fa!” rispose altrettanto divertita Clarissa e le due amiche scoppiano all'unisono in una fragorosa risata.
“Adesso vattene! Rivestiti e torna lavorare, muoviti! E non osare raccontare mai a nessuno quello che abbiamo fatto o ti butto fuori, chiaro!?” ordina perentoriamente Clarissa al suo domestico tornando seria.
”Si signora, si! Può starne certa, stia tranquilla, farò sempre il mio dovere senza fiatare. A questo lavoro ci tengo!” rispose, sostituendo in un attimo la spavalderia del conquistatore col timore del servo sottomesso, il ragazzo mentre si riveste velocemente, per poi allontanarsi verso le cucine.
“Hai visto come ti ubbidisce, anche se lo hai trattato come fosse uno schiavo!? Sei in una botte di ferro, te ne rendi conto o no? Per questo t'invidio” osserva Beatrice tornado a distendersi con la solita aria annoiata delle signore snob
“Eh già, avevi proprio ragione. Vuol dire che da questo momento in poi, stanne certa, non gli darò più pace. Tutte le volte che resterò sola, o mi scopa così come ha fatto adesso o lo caccio via!” le rispose Clarissa tornando anche lei a distendersi con la noia da snob!
scritto il
2024-08-16
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