Storia di Arturo. parte 2. La cena con Ausilia

di
genere
gay

Quella trasferta durò un mese, nel corso del quale, dopo quella prima notte, Arturo alle 20 non tornava più a casa, ma rimaneva con Basilio in quella stanza d'albergo. E tutte le notti, tutte, facevano sesso sempre più sfrenato. Basilio adesso faceva pure le videochiamate alla sua Ausilia per farle vedere come Arturo gli ciucciava il cazzo e la prendeva in culo. La donna si eccitava al tal punto da ditalinarsi mentre guardava il video, ripetendo al suo uomo che non vedeva l'ora di conoscere di presenza la sua puttanella per potercisi divertire anche lei. Insomma, Arturo ormai si era liberato di tutti i suoi timori e paure. Si era finalmente accettato. Essere la puttana di Basilio lo eccitava da impazzire e non gli bastava mai, tanto che pure al lavoro, appena poteva, senza essere visti, con l'uomo si chiudevano in bagno e lo spompinava di brutto.
Finito il mese fuori, tornarono alla sede in città e dopo una settimana circa, Basilio organizzò la famosa cena a casa sua.
Era un sabato sera, Arturo finalmente, anche per il volere dell'ormai suo uomo, si vestì come piaceva a lui: capi attillati e un leggero trucco in viso. Alle 21 in punto era a casa di Basilio. Ad aprirgli la porta fu l'uomo, in tunica stile arabo, che appena lo vide così agghindato gli disse: “wow complimenti...sei bellissimo...(ridendo) ti scoperei ora adesso, qui sul pianerottolo...se non fosse che ho fame e che ti devo presentare alla mia signora!”
Arturo gradì il complimento con un bel sorriso di complicità, poi assieme si recarono in salone dove li aspettava Ausilia seduta in poltrona. Bellissima, sensualissima, gambe accavallate inguainate in una calza a rete nera e ai piedi un sandalo tacco dodici, quello nel piede sospeso che dondolava sensualmente quasi stesse cadendo. Minigonna in pelle rossa, capelli nerissimi a caschetto stile Valentina, trucco forte ed aggressivo. Arturo le si avvicinò, le prese una mano e gliela baciò in stile galantuomo.

Ausilia, dopo aver squadrato Arturo in ogni sua parte: “...pure gentiluomo...wow...devo dire che sei più bello che nei video...e ancora una volta il mio Basilio dimostra di avere gusto e fiuto per i suoi amanti...”
Arturo: “Grazie...e tu sei di un sexy da paura... devo ammetterlo senza piaggeria, nonostante a me le donne non piacciano...”
Basilio: “Ok direi basta con i convenevoli...che dite ci sediamo a tavola che ho una fame da lupo? C'è tutto pronto, ho cucinato io...”
Quindi iniziarono a cenare. Mentre mangiavano, Basilio, seduto accanto ad Arturo e con Ausilia di fronte, disse: “Direi che ci vuole un brindisi per celebrare questa serata che vorrei in stile baccanale dell'antica Roma...buon cibo e tanto sesso!”. Brindarono e poi sedendosi, Basilo scostò la tunica dove c'era un'apertura, uscì il cazzo enorme e duro e glielo mostrò ad Arturo dicendogli: “Guarda quanto me lo hai già fatto diventare...appena finisci il primo e Ausilia va a prendere il secondo...ti dai da fare con mano e bocca... (Arturo annuì contento, mentre Ausilia rideva)”.
Finito il primo, la donna si alzò raccolse i piatti sporchi e andò in cucina. Basilio, a quel punto, rivolgendosi al ragazzo, primo lo esortò a prendergli il cazzo in mano e segarlo e poi, mentre Arturo sega, gli fa: “...stasera mi sento un patrizio romano che abusa del proprio schiavetto...e (mettendo una mano nella nuca di Arturo così da farlo piegare sul cazzo)...lo schiavetto sei tu (glielo mette in bocca tenendogli la testa e Arturo inizia a leccarlo e a succhiare)...ooh si così bravo bravo!!”
Intanto ritornò Ausilia coi piatti puliti ed il secondo, che guardando la scena divertita, disse a Basilio in estasi da pompino: “Ehi cerca di non consumartelo tutto tu adesso...lasciamene un po' per dopo...”
Basilio ansimando: “Tranquilla amore...oh sii...tranquilla...sai quanto ne ho ancora?...questo è solo l'antipasto, oh si si...ancora lo schiavetto puttanella non sa cosa l'aspetta...assieme a te...intanto fammi calmare che ero eccitato a mille (poi esortando Arturo che ciucciava con passione)...dai...dai...ancora...ancora...che sto per esplodere...sii...cosììì..sii..esplodo esplodo...oooh siiiii...(gli sborra prepotentemente in bocca) siii...ingoia ingoia...puttanella ingoia!!...oh si si...così...ingoialo tutto (il ragazzo si solleva tossendo e con qualche conato di vomito per la quantità di sborra ingoiata) ..adesso appena ti passa, me lo pulisci con la lingua e ci rimettiamo a cenare...dai (gli da qualche pacca sulla spalla) sei stato come al solito bravissimo!”.
Arturo glielo ripulisce, dopo di che la cena può riprendere.

Il dopo cena si svolse nel salone. Basilio si tolse la tunica, sciolse i capelli e completamente nudo, grasso e peloso, si adagiò sul divano nella maniera in cui si mettevano gli antichi romani sui triclini. Il suo enorme cazzo duro e teso sporgeva dal bordo. Ordinò ad Arturo di spogliarsi nudo e prenderglielo in bocca, mentre Ausilia si tolse gli slip e si accomodò sulla poltrona di fronte a gambe aperte, con una appoggiata sul bracciolo, a guardare la scena.
Aspettò che il ragazzo ciucciasse per un po' e poi sbottò: “Basta adesso col cazzo puttanella!...vieni qui a soddisfarmi la fregna...muoviti!!”
Arturo obbedì immediatamente. Lasciò quel cazzo ancora duro e voglioso e a quattro piedi si avvicinò alle cosce spalancate di Ausilia, che lo prese per i capelli, lo guardò in faccia ed in tono sprezzante gli fa: “Anche se ti fa schifo la fregna...vuoi o non vuoi tu me la lecchi come si deve fino a farmi venire.....ricordati che da adesso in poi sei pure la mia puttanella...e se non mi obbedisci come fai con il mio uomo, ti faccio inculare a sangue da lui così profondamente che non ti potrai sedere per mesi e il cazzo ti farà schifo per sempre...chiaro, troietta!!??”
Arturo: “..si...si...Ausilia...si...ubbidirò a te alla stessa maniera...ti faccio godere si...si...sarò anche la tua puttanella...ci puoi contare...per me è bellissimo tutto questo...potete farmi quello che volete...”
Così Ausilia, sempre tenendolo per i capelli, lo sbatte con forza sulla fica bagnata che Arturo inizia a leccare con la stessa intensità e passione con cui fa i pompini a Basilio.
La lingua del ragazzo si muove vogliosa fra le labbra della vulva bagnata, semi schiusa, e quando il clitoride diventa teso al massimo, glielo succhia, provocando in Ausilia un piacere talmente intenso che in breve tempo raggiunge l'orgasmo urlando al ragazzo: “Siiii siii,,,cosììì cosììì...aaahhh...bravo bravo bravo la mia puttanella....bravoooo..oddiodio che belloooo!!”

Basilio, intanto, sempre disteso sul divano, si godette tutta la scena segandosi dolcemente il cazzo. Come Ausilia fu soddisfatta, si alzò, andò a baciarla e, rivolgendosi anche ad Arturo ancora in ginocchio fra le cosce aperte della donna, disse: “Vi aspetto in camera da letto...che ho voglia di sfondare fregne e culi...non mi fate aspettare molto...”
Così anche i due si spostarono in camera da letto. Ausilia si lanciò, letteralmente, sul cazzo duro e teso del compagno, steso sul letto a gambe larghe come un elefante marino spiaggiato, e prese a spompinarlo. Subito dopo, più delicatamente, gli si avvicinò Arturo, che si unì alla donna, alternandosi, a leccare e succhiare quel cazzo enorme.
Basilio, nell'estasi del piacere: “Oh si fantastico...me lo succhiate assieme...si si si...così...bravi bravi...baciatevi anche fra voi due ogni tanto (Ausilia e Arturo iniziarono ad alternare baci in bocca e succhiate di cazzo)...bravi bravi...così così...”
Quindi, quando Basilio si ritenne soddisfatto del servizietto al cazzo ordinò, ad Ausilia di mettersi sopra di lui che se la voleva fottere a smorzacandela e ad Arturo di leccargli i coglioni mentre scopava. Così i due si misero nelle posizioni stabilite. Ausilia, riuscendo ad ingoiare nella fica quasi tutto quell'enorme cazzo, iniziò a cavalcare gradualmente aumentando la velocità. Arturo da sotto leccava con passione quei due grossi coglioni pelosi.
Dopo un bel po' di su e giù con leccata di palle, Basilio fece scendere dal cazzo Ausilia. La fece mettere distesa al suo posto a cosce larghe. Prese di forza Arturo, lo fece mettere a pecora, con la faccia sulla fica di Ausilia, e se lo inculò ordinando: “Torna a leccare la mia signora...e falla venire che ha la fregna in fiamme...”
Arturo, si mise a leccare mentre Basilio lo penetrò nell'anno lentamente ma senza pietà. Poi iniziò a sbatterlo poderosamente che Arturo non riuscì a leccare bene la fica, tanto che Ausilia dovette aiutarsi con un dito.
Quando ritenne di avergli spaccato abbastanza il culo, Basilio fece girare il ragazzo. Glielo mise in bocca, così duro che stava per esplodere. Infatti bastarono un paio di colpetti di labbra e lingua, che gliela riempì di sborra fino alla gola.

Nel frattempo Ausilia, rimasta stesa a gambe aperte, volendo venire come si deve si tirò a se Arturo che si accorse aveva il cazzo duro e teso, ordinandogli: “Anche se non ti piace fottere, ma essere fottuto...sbattimi quel bel cazzo che hai nella fregna...che sto friggendo di voglia...muoviti puttanella...ubbidisci alla tua signora!”
Arturo: “si signora...subito!”. Così si mise sulla donna in posizione del missionario e cercò, con timore, di penetrarla lentamente ma senza riuscirci subito: “Non l'ho mai fatto Ausilia...perdonami...”, le disse. Quindi la donna lo aiutò accompagnando con la mano il cazzo nel buco giusto.
A buco centrato, Arturo si mise a fotterla, prima piano e poi, prendendoci man mano sempre più gusto, più velocemente fino a che i due raggiunsero quasi contemporaneamente l'orgasmo.
Ausilia ridendo soddisfatta: “E bravo puttanella!!...allora sai fare anche il maschio oltre che la troietta?”
Arturo: “...è stato bellissimo si...io faccio solo tutto quello che tu e Basilio mi ordinate di fare...”
Intervenne Basilio rilassato mezzo sonnecchiante perchè esausto per la scopata: “Bravo si...ma io ti preferisco puttanella...”. Quindi afferrò il ragazzo come fosse un pupo di pezza, se lo mise tra le gambe e gli fa: “Ciucciami ancora il cazzo...lo vedi che sta tornando duro?”.
Arturo obbedì senza batter ciglio. E mentre ciucciava, Ausilia si avvicinò al suo uomo e cominciarono a baciarsi e toccarsi. Poi spostò il ragazzo e si rimise a cavallo sul cazzone tornato ormai teso e duro. Lo ingoiò nella fica e ordinò ad Arturo: “Puttanella laccami il culo mentre scopo!”. Ausilia iniziò la cavalcata ed il ragazzo a leccarle la fessura di quel bel culo sodo.

Basilio e Ausilia scoparono fino a venire entrambi, dopo di che esausti si distesero sul letto. Basilio ordinò ad Arturo, rimasto in ginocchio in mezzo ai due: “Puttanella...stanotte dormirai qui in mezzo a noi...che se ci viene voglia ti possiamo usare (Arturo rispose di si entusiasta)...ma prima ho voglia di pisciare...vai a prendere un secchio in lavanderia e poi puliscimi il cazzo che mi rompe alzarmi per andare in bagno...muoviti!”
Arturo obbedì velocemente. Basilio seduto sul letto, capelli sciolti che con la folta barba nascondevano il viso mezzo assonnato, grasso e peloso, pisciò nel secchio tenuto da Arturo in ginocchio fra le sue grasse cosce. Finito se lo scrollò, lo porse al ragazzo che con una salvietta umidificata glielo pulì e poi iniziò a baciarglielo, ma Basilo lo bloccò: “Basta adesso...sono stanco...puttanella tu no?... non sei sazio?...io si!... vieni a letto e risparmia la bocca per la notte e domani mattina!”.
Quindi Arturo fece per salire sul letto, quando Ausilia lo bloccò: “Voglio pisciare anche io puttanella...anche a me scoccia andare in bagno...muoviti, portami quel secchio!”
Così il ragazzo fece uguale con la donna, che però la fica bagnata di piscio gliela la fece pulire interamente con la lingua.
Finalmente i tre si misero a letto e lentamente si addormentarono. Arturo però si addormentò più tardi, perchè li in mezzo a loro non stava comodissimo. Veniva abbracciato a turno, certe volte contemporaneamente, sia da Ausilia e che da Basilio che, per di più, russava e scorreggiava in maniera poderosa.

Fu al primo albeggiare, che Arturo venne svegliato da Ausilia che lo baciava e lo leccava mentre gli segava il cazzo duro per la classica erezione mattutina. Non appena il ragazzo aprì gli occhi, gli fece: “Guarda che bella erezione che ha la nostra puttanella...ora la userai per farmi godere, vero? (Arturo annuì)...ecco, bravo che mi sono svegliata con una fame di cazzo da impazzire...muoviti!”. Quindi Arturo si mise sulla donna e iniziò a leccarle le tette, mentre questa gli prese il cazzo e lo indirizzò nella fica. Il ragazzo la penetrò e cominciò a scopare. L'ondeggiare del letto svegliò Basilio che si guardò per un po la scena. Poi, sempre sul letto, si mise in ginocchio in modo da mettere il cazzo teso e duro ad altezza della bocca di Arturo che faceva su e giù su Ausilia, e ridendo gli disse: “Oh che è, puttanella...ma stanotte ti sei trasformato in maschio? (Arturo fece no con la testa) ...no, perchè io ti voglio sempre puttanella (gli prese la testa, gli strusciò il cazzo in faccia, poi sulle labbra, gli fece aprire la bocca e glielo mise dentro, mentre Arturo continuava a scopare Ausilia) ...ecco, allora succhia succhia...che poi ti prendo il culo, puttanella...succhia...si così!”
Arturo ciucciava mente scopava. Dopo un po' sborrò dentro Ausilia. Così Basilio gli tolse il cazzo dalla bocca, lo fece mettere a pecora e lo inculò.
Finita questa lunga maratona di sesso, con una lauta colazione i tre, seduti al sole del terrazzo, ripresero le energie perse e sancirono da qui in avanti la loro unione a tre.
Fine

sottomesso1966@gmail.com
scritto il
2023-12-10
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