La storia di una gattina in calore 10 leccare gaia

di
genere
esibizionismo

Le leccai le mani, le braccia il collo il viso, la pancia e la schiena, le leccai le lunghe gambe e poi finalmente arrivai alle sue tette, meravigliose, stupende tette, morbide con le areale leggermente in rilievo a due capezzoli piccoli ma che diventavano duri come l'acciaio.
Le leccai tutte, alternando colpi di lingua a succhiotti e piccoli morsi, cercavo.di metterne in bocca il più possibile le lasciavo sulla pelle segni di succhiate e di denti, se leccavo un capezzolo giocavo con le dita con l'altro, lei godeva ed alternava sospiri di piacere a piccoli gridolini di dolore, quando affondavo di più i denti.
Scesi piano leccandole la pancia e l'ombelico strsusciando il corpo sul suo raggiunsi la fica, le leccai le cosce, vedevo i suoi umori brillare alla luce della luna, inziai a leccare piano l'esterno di quella fica meravigliosa, mi gustavo il suo.sapore ed il suo profumo, avevo visto tante volte come facevano le attrici nei.porno ma era la prima volta che avevo una fica davanti pronta ad essere mangiata.
Affondai la faccia tra le sue gambe ed inziai a scoparla con la lingua, le tenevo la fuca aperta con le dita e la mia lingua spingeva per andare più fondo, le misi.duw dita dentro e passai a leccarle il clitoride, lei urlava di piacere e si contorceva, innarcava la schiena e cercava di stendere le gambe, mi prese la testa tra le mani e mi disse " bevimi " e mi squirto in bocca, i faccia, sulle tette.
Cercai di leccarne più che potevo, era la cosa più buona che avessi mai assaggiato, la leccai ancora per non so quanto tempo e no so nemmeno quanto volte venne o squirto. So solo che quella fica che leccavo e sbattevo con le dita era qualcosa di delizioso e non ci avrei rinunciato per niente al mondo.
Stremata e tremante gaia mi disse " ti prego basta, baciami "
La baciai con la bocca che sapeva del suo ultimo orgasmo e lei mi sorrise e mi disse " sei la più bella scopata della mia vita "
Diventai rossa e le dissi " sei la.prima donna con la quale ho scopato, ma lo rifarei altre mille volte " ci baciammo ancora e restammo lì a goderci il fresco della notte estiva ed il cielo stellato.
Gaia si alzò, mi prese un capezzolo tra le labbra ed inziò a succhiare, riusciva ad accendermi come gettare benzina sul fuoco, con la mano scese verso la mia fica e lentamente mi penetro con due dita, era un ditalino lento, il palmo contro il clitoride e due dita che giocavano appena dentro la fica spingendo sulla parte alta dell'ingresso, colavo umori a non finire, aumentò il ritmo e le squirtai in mano poco dopo.
Scese con la lingua a raccogliere il mio liquido dalle cosce ed inizio a leccarmela come mai nessun uomo aveva fatto.
Sapeva dove leccare e quando farlo, sapeva come succhiarmi il grilletto, lo succhiava poi lo prendeva in mezzo ai denti e lo leccava, impazzivo, urlava, godevo, venivo, mi tiravo i capezzoli e tremavo cone una foglia dopo ogni orgasmo.
Sapeva farmi squirtare quando voleva, metteva le dita dentro, apriva la bocca e mi faceva squirtare, bevendo i miei umori e ricomciando a leccare.
Non avrei mai creduto di poter venire w squirtare così tante volte.
Se era un sogno non mi volevo più svegliare.
Mi stava leccando le grandi labbra, subito dopo un orgasmo che mi aveva fatto saltare letteralmente, prosegui verso la pancia, sali fino alle tette, arrivo alla.mia bocca e mi baciò. L'abbracciai e restammo abbracciate non so quanto tempo. Sentivo il suo cuore battere ed il suo respiro affannato calmarsi. Volevo non finisse mai.
Ci alzammo e tornammo in acqua,si era creato uno strano silenzio, non imbarazzante ma strano, fu lei a parlare x prima " adoro scopare con te, ma non sono lesbica, sia chiaro " la guardai e scoppiai a ridere " ti amo e lo sai bene, lecchi e scopi da dio, ma il cazzo è il cazzo "
Lei rise con me e mi disse " sei una troia mi ami ma vuoi il cazzo " e ridemmo ancora " vorrà dire che il prossimo ce lo divideremo da buone amiche " aggiunsi
Lei si fece seria e mi disse " il.prossimo? I prossimi " poi ridendo di nuovo disse " non vedo l'ora di guardare da vicino un bel cazzo che ti sgonda la fica " si avvicinò e simulando il gesto di uno che mi sbatteva si mise dietro e di me e ridendo disse " godi troia, senti che bel cazzo.che ho "
Mi girai la baciai, " Io ti amo sul serio piccola pervertita " Lei rispose al baciò e disse " ti amo anch'io puttanella "
scritto il
2024-08-29
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