La storia di una gattina in calore 12 orgasmo anale

di
genere
esibizionismo

Il ragazzo ha iniziato a muoversi sempre più velocemente, gaia continuava a dirgli " bravo rompi il culo alla mia troia spaccale il culo " e intanto con due dita mi sbatteva la fica. Azzurra continuava a leccarmi il clitoride il dolore era quasi passato del tutto ma ancora non capivo se mi piacesse o meno.
Sentivo lui che sbatteva forte, ogni colpo mi rintronava nel cervello, sentivo le dita di gaia che frugavano dentro la fica, sentivo la lingua di azzurra sul grilletto, poi c'è stato un lampo, non so se ho squirtato o pisciato non so se sono venuta o svenuta so solo che è stato come morire e rinascere, salire e cadere allo stesso momento bruciare e congelare in un attimo.
Quando ho riaperto gli occhi avevo la testa appoggiata alle gambe di gaia che mi stava accarezzando il viso, azzurra le era accanto e mi guardavano " penso tu abbia appena provato il tuo primo orgasmo anale e tu abbia fatto tilt " disse azzurra sorridendo " lo credo anch'io " aggiunse gaia.
Mi faceva male il culo, avevo dolore alle ginocchia ed una era sbucciata, mi facevano male i palmi delle mani.
A stento mi misi seduta e dissi " gaia sei una troia " poi scoppiammo tutte e 3 a ridere.
" non ti chiedo nemmeno se ti è piaciuto " disse gaia " urlavi come una puttana si ancora sfondami ancora " disse gaia ed azzurra aggiunse " mi hai squirtato e pisciato in faccia non so quante volte , è stato stupendo "
Ero confusa, il mix di droghe mi aveva stordito, cercavo di capire, mi sforzavo di ricordare ma i miei ricordi erano confusi come se avessi vissuto un sogno.
Passammo ancora un po di tempo sedute a chiacchierare ed a fumare, chiesi ad azzurra dove fossero i suoi amici, lei rispose di non preoccuparmi erano d'accordo che se si fossero persi di vista si sarebbero ritrovati alla macchina.
Stavo, piano piano tornando in me, avevamo fame ed andammo a prendere dei panini ad uno dei bachetti del cibo, un panino con la salsiccia arrosto ed una birra rimette al mondo anche i morti, mangiai con appetito, dopo il mondo sembrava un posto migliore. Ballammo per un po, era quasi l'alba, non avevamo dormito un minuto e non volevamo tornare a casa, la musica ci piaceva la festa sarebbe continuata tutto il giorno e la notte successiva.
Stavo mangiando seduta vicino ad un albero quando dei sospiri dietro un cespuglio attirarono la mia attenzione, mi spostai per cercare di capire e vidi un ragazzo che stava facendo un pompino ad un altro ragazzo, fui colpita dslla scena e mi misi seduta a guardare, poco dopo mi raggiunsero anche le ragazze.
Restammo in silenzio a guardare il bel cazzo del ragazzo moro che spariva dentro la bocca del ragazzo rasato, lui succhiava con avidità, la saliva gli usciva dai lati della bocca e con le mani toccava le palle ed il culo dell'amico. Non avevo mai visto due uomini che scopavano ma la cosa mi piaceva, sentivo la mia fuca reagire e piano iniziai ad accarezzarla.
Guardai verso gaia e poi verso azzurra anche loro avevano iniziato a toccarsi.
Vidi il ragazzo moro aumentare il ritmo delle pompate nella bocca dell'amico lo guardai mentre si ineigidiva e schizzava sborra sulla faccia e nella bocca del ragazzo rasato che cercava di leccargli il cazzo e di gustarsi quella meravigliosa sborrata.
Speravo non avessero finito, non si erano accorti di avere il pubblico o se ci avevano viste non vi avevano cacato, il ragazzo rasato continuava a succhiare il cazzo dell'amico dopo che era venuto, dal basso lo guardava e l'altro gli accarezzava la testa. Poi il rasato si alzo in piedi ed il moro si mise a pecorina, il rasato gli lecco il culo per un po e poi lo penetrò con forza lo svopava e gli diceva qualcosa in una lingua che non capivo.
Vedere un uomo incularne un altro mi fece eccitare da morire, mi girai verso gaia e vidi che era a pecorina e stava leccando la fica di azzurra che quasi in estasi si godeva leccata e spettacolo.
Mi avvicinai al culo di gaia senza togliere lo sguardo dai due e inziai a fargli un ditalino, due dita nella fica e due nel culo.
La sbattevo forte ed i suoi umori mi colava lungo il braccio. Guardavo il rasato che svopava con sempre più foga l'amico che aveva inziato a masturbarsi, poco dopo inzio a schizzare per terra e l'altro cacciò un urlo e gli venne nel culo, sbattendolo fortissimo.
I due si staccaro e si sedettero a terra ancora nudi gaia si era distesa e azzurra le aveva messo la fica in faccia, io continuavo a sditalinarla e lei schizzava e leccava azzurra.
Gaia adorava stare al centro dell'attenzione, azzurra si inrigidi e disse " cazzo vengo, cazzo come lecchi vengo "
Poi si appoggio alle mani restando in ginocchio con la fica sulla faccia di gaia che mi disse " lecca e bevi " capii subito e mi abbasaii sulla fica di gaia che inzio a pisciarmi in bocca ed in faccia lo stesso stava facendo azzurra con gaia.
Prese dalle nostre cose ci eravamo dimenticate dei due ragazzi alzai la testa x vedere dove fossero e li vidi lì che ci guardavano e si toccavano il cazzo a vicenda.
Azzurra si alzo è si avvicinò ai due ragazzi disse qualcosa in inglese che non capii, il rasato si sdraio ed azzurra si calò sul suo cazzo dandogli la schiena e con la faccia rivolta a noi.
Gaia non perse tempo e si fiondo nella stessa posizione di azzurra sul l atro cazzo disponibile.
Adoravo guardare gaia mentre svopava, quando lo faceva il mondo spariva e c'era soltanto lei ed il cazzo di turno, aveva movimenti sinuosi, sembrava danzare, le si leggeva in faccia l'arrivo dell'orgasmo il momento dell'apice del piacere, era puttana lo sapeva e la sapeva fare fare.
Azzurra era diversa, più minuta scopava di foga come se quello fosse l'ultimo cazzo sulla terra, quando veniva urlava e scopava ancora più forte.
Le guardavo cavalcare quei cazzi e mi masturbavo piano, avendo piccoli e frequenti orgasmi.
scritto il
2024-08-31
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