Parliamo di incesto (dialogo tra madre e figlio)

di
genere
incesti

MADRE Buongiorno, figliolo. Ben svegliato.
FIGLIO Buongiorno mamma.
MADRE Dormito bene?
FIGLIO Sì, anche se ieri ho fatto fatica ad addormentarmi.
MADRE Come mai?
FIGLIO A dire il vero è da qualche giorno che c’è una cosa che mi frulla in testa e volevo parlarne con te.
MADRE Certamente. Di cosa vuoi parlare?
FIGLIO Di incesto.
MADRE Un argomento un po’ strano, specie per un ragazzo della tua età. Cosa vorresti sapere?
FIGLIO Potresti spiegarmi un po’ di cose. Dirmi che cos’è e tu cosa ne pensi...
MADRE Vieni, andiamo a sederci sul divano... Bene. Argomento complesso e di non facile approccio. Se mi hai fatto questa domanda, ne devo dedurre che qualche cosa ne sai e ne sei stato incuriosito al punto da voler approfondire.
FIGLIO È così infatti.
MADRE Partiamo allora dai concetti più generali e comuni. Quindi, dicevamo che è un argomento complesso e che può essere affrontato da differenti punti di vista. Anzitutto va precisato che legalmente è considerato un reato, poi c’è da dire che è comunque condannato da più o meno tutte le religioni principali ed è comunque mal visto dalla società, in senso lato. Insomma, è chiaro che viene considerato qualcosa di riprovevole.
FIGLIO Una brutta cosa da tutti i punti di vista.
MADRE In sintesi sì. Ci sono però molte sfumature che diversificano le situazioni incestuose. Innanzitutto sono gli attori, ovvero chi commette incesto e con chi. Si può trattare di parenti stretti o meno. Si tratta magari di cugini che in giovane età hanno esperienze tra di loro. Può capitare tra fratelli. Credo però che i casi peggiori siano quelli che riguardano i genitori e i figli, anche se non è meno grave tra zio e nipote o nonno e nipote. Lo dico perché credo che quello che sia il fatto fisico in sé, per quanto negativo e doloroso, sia meno rilevante del male che ne deriva a livello psicologico.
FIGLIO Non capisco, mamma.
MADRE Vedi, figliolo, se due ragazzini decidono di sperimentare qualcosa a livello sessuale e se lo fanno perché essendo parenti c’è più confidenza ed intimità, per quanto possa essere moralmente sbagliato, è giustificabile da altri punti di vista. Quando invece è un adulto ad esercitare qualche pratica sessuale verso un parente più giovane, trovo che la faccenda sia di una gravità mostruosa. Il giovane subisce una violenza, oltre che fisica, psicologica, al punto da non rendersi neppure conto di subire violenza fisica, in certi casi. L’influenza di un parente adulto, tramite una parvenza di affetto, ma molto più spesso attraverso il potere dell’autorità, è tale da piegare il più giovane ai proprio desideri, senza magari permettergli un moto di ribellione, costringendolo con la forza, sia fisica che psicologica, oppure con il potere persuasivo del legame familiare. Può arrivare addirittura a fargli credere che sia una cosa piacevole, che sia giusta.
FIGLIO Mi sembra impossibile.
MADRE Già, eppure accade. Sai, dipende anche dal contesto sociale in cui ciò avviene. Molto spesso si tratta di ambienti culturalmente meno evoluti, dove c’è una forte gerarchia familiare, dove la voce del padrone non viene messa in discussione, perché comunque è supportata dalla violenza a prescindere. Allora è meglio tacere che tentare di ribellarsi. La vittima subisce in silenzio, gli altri, casomai scoprissero qualcosa, tacciono per il bene di tutti.
FIGLIO Questo è davvero brutto, mamma.
MADRE D’altro canto, se ci pensi bene, figliolo, l’incesto è una deviazione da quello che è il normale sentire. È uno stravolgimento dei sensi e dei sentimenti. Il desiderio sessuale viene orientato verso persone che normalmente dovrebbero essere escluse da quel sentire. È desiderio istintivo, volontà di violare un tabù e, in certi casi, anche semplicemente un escamotage per ottenere in maniera facile una soddisfazione fisica.
FIGLIO Cosa intendi?
MADRE Semplicemente che magari l’uomo è stufo della propria donna che è anche invecchiata e così ne approfitta magari di una figlia giovane e sempre a portata di mano quando ne ha voglia.
FIGLIO È mostruoso. Ma perché sono tutti uomini quelli che fanno incesto?
MADRE Non sempre sono uomini. Statisticamente però è così. Credo che sia un insieme di differenti cause. Da un lato la supremazia del maschio dominante in certe culture. Poi c’è anche una questione di fisicità, di corporeità e anche una concezione più istintuale del sesso e del desiderio. Questo non esclude che vi siano casi opposti in cui è magari una madre ad abusare dei propri figli. In questo caso è più facile che la leva agisca sulla psiche maggiormente che sul fisico. È coercizione psicologica, che porta il giovane maschio a soggiacere al piacere della madre.
FIGLIO Parli un po’ difficile, mamma, ma credo di aver capito cosa intendi. Non mi è chiaro invece perché i ruoli siano sempre, come dire, dall’alto verso il basso. Hai parlato di cugini o fratelli e io ho capito che è una cosa più “innocente”, mentre l’incesto brutto è quello di un adulto verso un giovane. Ma non può essere il contrario?
MADRE Un figlio che abusa di un genitore? È anche possibile. Sebbene più improbabile. Partiamo dal presupposto che un adulto ha una mente formata, idee più chiare e difficilmente si lascia condizionare da un figlio o un nipote. Può darsi il caso di atti di violenza, se per esempio ipotizziamo un figlio abbastanza grande e forte da sopraffare una madre. Più che incesto, in questo caso parlerei di violenza sessuale, a prescindere da chi ne sia la vittima. In fin dei conti, incesto e violenza sessuale non sono la stessa cosa.
FIGLIO Spiegati.
MADRE La violenza sessuale è un atto materiale contro una persona, l’incesto può sfociare anche in questo ma è molto di più, è una atto che può essere reiterato, oltre che occasionale. Può essere consensuale, può trattarsi di un legame, di una relazione. È più di un rapporto sessuale. Capisci?
FIGLIO Quindi potrebbe esserci un tipo di incesto “buono”?
MADRE Buono? Non saprei, tesoro. Per me la sola parola ha un significato negativo che non riesco a capire dove possa starci qualcosa di buono.
FIGLIO Hai detto che può essere consensuale. Significa che tutti e due sono d’accordo, no?
MADRE Sì, è vero, anche se, andando ad analizzare nel dettaglio, magari si scopre che la parte più debole è stata convinta di qualcosa che in realtà prima credeva essere sbagliata. In quel caso la consensualità è la conseguenza di un plagio. Ci si illude perché qualcuno ci ha convinti, ma in verità non sono le nostre idee, i nostri sentimenti.
FIGLIO E se invece questi sentimenti sono sinceri?
MADRE Cosa vuoi dire?
FIGLIO Non può essere, per esempio che ci sia un sentimento di amore tra genitori e figli?
MADRE Il rapporto tra genitori e figli è fondato proprio sull’amore. Bisogna solamente vedere quale tipo di amore. Un genitore ama un figlio più di ogni altra cosa al mondo. Per lui farebbe di tutto, darebbe anche la sua stessa vita ed è disposto a qualsiasi cosa per proteggerlo. E quindi lo dovrebbe proteggere anche da se stesso. Nel momento in cui entra in una condizione psicologica per cui sviluppa un desiderio diverso, viene meno questo principio. Allora non si può più parlare di vero amore.
FIGLIO Ma se, per assurdo, c’è un amore profondo come quello che lega normalmente un uomo ed una donna?
MADRE Non sono sicura di capire cosa intendi. Per quel che ne so io, l’amore tra uomo e donna, o comunque tra adulti, tra persone che sono al di fuori del nucleo famigliare è qualcosa di forte e profondo ma di totalmente diverso da quello che è l’amore tra genitori e figli.
FIGLIO È il sesso che fa la differenza?
MADRE In parte sì. C’è l’attrazione, il desiderio, la voglia di possedersi reciprocamente. Ovvio che ci sia anche dell’altro, ma questi sono comunque degli aspetti rilevanti che invece vengono meno nella relazione tra consanguinei.
FIGLIO Però nell’incesto ci può essere comunque dell’amore. Non è solo sesso.
MADRE È difficile stabilirlo. Nei casi di cui parlavamo prima direi che l’amore è stato totalmente escluso. Ci possono essere situazioni in cui, però, un genitore prova un sentimento così profondo che finisce per sconfinare in qualcosa di diverso e allora crede di amare un figlio, tanto per fare un esempio. Prova un senso di innamoramento, che però è una forma di deviazione da quello che è il vero sentimento.
FIGLIO E se invece è un figlio che si innamora del genitore?
MADRE Credo che questo sia più facile, tanto vero che la psicanalisi ne ha trattato ampiamente. Avrai sicuramente sentito parlare del complesso di Edipo, anche se, nella mitologia greca Edipo non sapeva che Giocasta fosse la madre, mentre per Freud e i suoi seguaci questa patologia si sviluppa all’interno di un contesto familiare definito. Comunque sia si tratta di una situazione per lo più temporanea e psicologica, che difficilmente sfocia in un atto vero e proprio, quindi è riconducibile ad un momento di sviluppo ed evoluzione ed è un innamoramento passeggero, che successivamente permetterà al giovane di elaborare sentimenti affettivi verso altre persone ed incamminarsi sul sentiero della propria vita sentimentale e sessuale, sana e naturale.
FIGLIO Ho capito mamma. Quest’ultima parte un po’ l’avevo già sentita.
MADRE Posso farti io una domanda, ora?
FIGLIO Certo, mamma.
MADRE Perché mi hai chiesto dell’incesto? C’è qualcosa che mi vuoi dire? Non devi aver paura, con me puoi parlare di tutto e ti puoi confidare liberamente.
FIGLIO Ma no, mamma, che dici? Era solo curiosità. Non ti mettere in testa strane idee.
MADRE Nessuna strana idea, so bene che non ci sono le condizioni nella nostra famiglia per cui ti possa capitare qualcosa di brutto, da questo punto di vista. Il fatto è che mi ha incuriosito che tu volessi affrontare questo argomento.
FIGLIO Stai tranquilla, mamma, va tutto bene.
MADRE Sicuro? Guarda che non ti devi vergognare di niente… Insomma, anche se tu ti fossi accorto di provare qualche sensazione strana…
FIGLIO Ma di che parli?
MADRE Be’, non so, magari mi riferisco all’ultima parte della nostra conversazione.
FIGLIO Intendi dire che hai paura che io mi possa essere innamorato di te? Sei una bella donna, ma sei sempre la mia mamma. Io ti voglio davvero tanto bene, ma non mi sogno minimamente di fare l’amore con te.
MADRE Okay, era solo per dire, tesoro. Quello che importa è che tra di noi ci sia sempre chiarezza e trasparenza.
FIGLIO Certo mamma, trasparenti come la tua camicia da notte…
MADRE Ops. Scusa tesoro.
FIGLIO Ma figurati, mamma. Non sono innamorato di te, ma sono pur sempre un uomo, anche se molto giovane e quindi non mi da fastidio se una bella donna è un po’ esibizionista verso di me.
MADRE Che scemo che sei! Io non sono esibizionista. Non mi ero accorta che la vestaglia si era aperta e poi c’è questa camicia da notte che, in effetti, è poco idonea come indumento per affrontare una chiacchierata di questo tenore tra madre e figlio. Comunque tu per me non sei un giovane uomo, anche se so benissimo che sei diventato grande e bello. Le mie amiche continuano a ripetermi sempre quanto ti trovino affascinante, quanto tu sia cresciuto e diventato davvero grande. Non la smettono di farmi complimenti, al punto che quasi sono gelosa e ho persino il timore che prima o poi qualcuna cominci a corteggiarti. Lasciamo perdere. Ci penserò io a quelle vecchie arpie. Tu rassegnati al fatto che resterai per sempre il mio bambino, come quando ti allattavo al seno…
FIGLIO Ecco, mamma, questo non lo dovevi dire, mentre ti si vede proprio quella parte.
MADRE Ti vergogni di essere diventato quello che sei anche grazie ai miei sacrifici? Non credere che sia stata una passeggiata allattarti tutti i giorni e tutte le notti.
FIGLIO Basta, mamma. Ti prego. Non infierire.
MADRE Guarda che sei tu che hai infierito a lungo su di me, per quasi un anno. Questi seni, che per altro non smetti di fissare, sono stati martoriati dalla tua boccuccia avida. Ti attaccavi e succhiavi come una pompa. Tiravi, tiravi e tiravi. Mi prosciugavi tutta, mi facevi diventare i capezzoli doloranti e lunghissimi. Eri affamato come un lupo e, anche se non avevi in denti, mordevi proprio come un animale.
FIGLIO Non voglio stare a sentire questi discorsi. Smettila.
MADRE Ahahah. Mica te la puoi cavare così, adesso che siamo in argomento. Devi sapere tutta la verità. Se le mie tette sono così oggi, è per quello che tu hai fatto loro tanti anni fa. Si sono gonfiate tanto, per venire incontro alle tue esigenze. Ero la tua mucca e dovevo produrre latte a non finire. Il mio corpo si era adattato per soddisfare i tuoi bisogni, incurante che per me fosse un peso. Tuo padre neppure riusciva ad avvicinarsi a me. C’eri sempre di mezzo tu, attaccato come una ventosa. Facevo fatica anche a staccarti solo per passare da un capezzolo all’altro.
FIGLIO Finiscila… Piantala… Non ti voglio ascoltare…
MADRE È stupido che tu provi vergogna di fronte a questi discorsi. Sono cose naturali. Se c’è qualcuno che dovrebbe smettere di fare qualcosa sei tu, che hai sempre l’occhio fisso sulla mia scollatura e sulle trasparenze del pizzo…
FIGLIO Mamma! Io non provo vergogna. È che…
MADRE Che cosa tesoro? Parla, avanti! Dì tutto alla tua mamma.
FIGLIO È che mi stai eccitando con questi discorsi e mi è venuta una voglia pazza di succhiarti ancora come quando ero un neonato…
MADRE Oh, tesoro, vieni qui dalla tua mamma… Avvicinati. Prendi in bocca questo capezzolo e lasciati andare. Lo sai bene che mai nessuna donna ti amerà quanto ti amo io e nessuna farà per te quello che posso fare io. Lasciati accarezzare e fammi sentire quanto sei eccitato per la tua mamma… Non pensare più all’incesto e alle brutte cose. Ora c’è la tua mamma che si occupa di te e non ti potrà succedere nulla di male, amore mio…
scritto il
2024-08-30
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