Lo sento su di me

di
genere
dominazione

Sento le sue mani su di me che mi tocca. Mi palpa. Accarezza il collo e lo tormenta. Accarezza le tettine e pizzica i capezzoli. Li stringe forte. Tira. Ho un gemito continuo ma non molla la presa. Tira ancora di più e poi rilascia. Respiro forte. Li unghia a scatti ed è una stimolazione forte che mi eccita e mi fa fremere. Osserva il mio cazzo che è diventato duro. Alza la mano, prende la mira e assesta uno schiaffo da urlo sull'asta dura. Piango e Lui ride. Le mie palle sono fra le sue mani. Le stringe alla base. Sono due ovetti lisci e lucidi, due palline da ping pong. Schiaffetti. Sobbalzo. Un treno di schiaffetti. Che male. Supplico pietà e piango. Lascia la presa e mi infila un dito in bocca, due dita, le scorre lungo la lingua fino in gola. Ho un conato. Ride. Mi storce il naso. Mi tira per un orecchio e mi porta in bagno, come uno scolaretto che merita di andare in castigo. Sono in ginocchio sul suo wc, la testa dentro, la tavoletta chiusa su di me. Tira lo sciacquone, più volte. Commenti osceni al mio culo. Lo palpa. Allarga le gambe. Tasta le natiche. Le apre. Strofina il buco. Ansimo. Un dito dentro che insiste. Stringo e rilascio l'ano come piace a Lui. Mi dice che sono bravo. Sfila il dito e mi sculaccia sonoramente. Soffro e non conto. Mi fa rialzare e rivestire. “Schiavo sei e schiavo resti: uno dei migliore che abbia mai avuto”. Mi sputa sul muso e a pedate esco dalla sua casa e dalla sua vita.
scritto il
2024-09-12
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