Sono venuto nella pancia della mia mamma 19° - Lezione di sesso tra suocera e genero con sperma a gogò
di
Andrea inc
genere
incesti
L'offerta della suocera di dargli anche il culo, aveva infoiato il ragazzo come un vero animale.
Lui stesso era stupito dal fatto che in così poco tempo, fossero cambiate completamente le sue certezze sul sesso.
Mai avrebbe immaginato in vita sua di poter fare sesso anale ed in quel momento chi gli offriva quell'insana e peccaminosa cosa, era proprio la futura suocera.
Il cazzo ormai arrossato da tutte le prove alle quali l'aveva sottoposto la donna, era duro e gonfio come mai l'aveva avuto.
Inoltre, il colore livido del glande congestionato e gonfio, gli conferiva davvero l'aspetto di quello di un animale.
Dopo averle leccato l'ano (Anche quella una pratica inimmaginabile sino a quel momento) le si era posizionato da dietro e tenendola ben stretta per i fianchi, l'aveva infilzata come una freccia senza tenerselo con le mani tanto era duro.
Naturalmente la donna abituata a ben altri calibri, non l'avrebbe neanche sentito se non avesse messo in atto tutta la sua abilità stringendo l'ano come a volerglielo spezzare.
Quella morsa, dava al giovane davvero la sensazione di essere superdotato e gli ansimi della donna e le sue parole di incitamento a sfondarle il culo, l'avevano eccitato in modo parossistico facendolo sborrare dopo pochissimi affondi in quel buco del culo che lo risucchiava come una ventosa.
-Che meraviglia!
Impari presto ad usare il tuo arnese bravo!
Ora mi sento così piena che sarebbe davvero un peccato svuotarmi e poi è così caldo che me lo voglio tenere dentro sino all'ora di andare a letto.-
Aveva detto mentre si infilava il suo plug di vetro, guardandolo negli occhi con un sorriso sornione per aumentare l'autostima di quel giovane che, benché mini dotato, l'aveva fatta godere ancora.
Quando si erano ricomposti, nell'attesa che il marito ed i figli rientrassero, lei era in cucina a preparare la cena mentre il ragazzo seduto su una sedia la osservava ammirato ed al tempo stesso pensieroso:
-Non avremo combinato un pasticcio?!-
Aveva detto quasi tra se e se.
-In che senso?-
Aveva chiesto la futura suocera.
-Nel senso che non avevo il preservativo e le sono venuto dentro.-
-Intanto Stefy mi sembra assurdo che tu continui a darmi del lei dopo quello che è successo e poi, tranquillo!
Anche se ho smesso da un po' di prendere la pillola, non sono in ovulazione in questo momento e dunque, non puoi avermi messo incinta.
Da domani poi, come ti ho già detto, potrai fare l'amore anche con Sandra senza giacché le farò prescrivere la pillola dal mio ginecologo.-
Rassicurato da quelle parole il ragazzo aveva incalzato:
-Perché hai sospeso la pillola.. ti crea forse problemi?-
-Ma no, no!
E' che ho deciso di avere un altro bambino adesso che Luca e Anna sono diventati grandi ed autonomi e non hanno più bisogno di me.-
-Che meraviglia!
Avrò un cognatino piccolo del quale prendermi cura.-
-Un cognatino?-
Aveva chiesto stupita la donna.
-Si un cognatino perché se tu e tuo marito siete d'accordo ed anche Sandra lo vuole, vorrei sposarla.-
-E me lo chiedi? Certo che lo vogliamo ed anche Sandra lo vorrà innamorata cotta com'è di te.-
Si erano abbracciati fornendo così alla donna l'occasione di offrirgli le labbra dischiuse per un voluttuoso bacio con le lingue intrecciate in una danza vorticosa e liquida.
-Mi raccomando Stefy, non dire a Sandra ciò che abbiamo fatto e ci siamo detti.
Siccome era stata mia figlia vergine a chiederti di fare l'amore voglio che lei creda che quella prima volta ti sei comportato con rispetto e che avresti voluto aspettare il matrimonio per fare sesso in modo più completo.-
Mentre erano ancora congiunti con lui appoggiato di spalle al frigo, lei gli aveva aperto la cerniera dei pantaloni e poi, abbassandosi, glielo aveva tirato fuori e glielo aveva succhiato sino a farglielo diventare duro e farselo sborrare in bocca.
Era ancora in ginocchio quando avevano sentito il rumore delle chiavi sulla toppa dell'uscio.
-Cazzo, sono già arrivati!-
Mentre lui si ricomponeva, la donna era corsa incontro al marito e abbracciandolo, l'aveva baciato con in bocca ancora i residui di sperma che non aveva ingoiato completamente e poi, con la stessa lingua ancora impastata, aveva baciato il figlio sulle labbra.
Mentre erano seduti tutti a tavola, la mamma aveva parlato delle intenzioni di Stefy di sposare Sandra.
Naturalmente, la notizia era stata accolta con gioia da tutti e per festeggiare avevano stappato una bottiglia di Cartizze che tenevano in frigo per le grandi occasioni.
Avevano già fissato la data delle nozze e lei, pur da sposata avrebbe continuato gli studi iscrivendosi all'università e nel caso fossero giunti dei bambini, se ne sarebbe preso cura la nonna.
Quando dopo la mezzanotte Stefy, felice ma stanco per quella defatigante giornata era tornato a casa sua, in famiglia avevano festeggiato a modo loro.
Rimanendo in cucina il marito di era sdraiato supino sul tavolo.
La moglie distesa di schiena sopra di lui, si era sfilata il plug e gli aveva lubrificato il cazzo con la sborra che le colava dal culo prima di ficcarselo dentro a candela.
In quella postura con le natiche a filo del tavolo e le gambe allargate e ciondoloni, aveva offerto la fica al figlio che dopo essere stato spompinato dalla sorella, glielo aveva messo dentro e l'aveva chiavata sino a sborrarle dentro poco prima che anche il padre le riempisse il retto con la sua calda crema.
A quel punto, alla ragazza che aveva partecipato solo come spettatrice e qualche carezza, era riservato il compito di ripulire con la bocca i cazzi gocciolanti del padre e del fratello per poi distendersi sul pavimento e ricevere la mamma che a cosce aperte le si abbassasse all'altezza della testa per farle colare in bocca, sul viso e sui capelli, il doppio carico di sperma che aveva in corpo.
Alla fine di quella performance, dovendo le due donne raccontarsi molte cose, si erano appartate per la notte sul lettone dei genitori.
Luca aveva dormito nella sua camera mentre il padre in quella della figlia.
segue
Lui stesso era stupito dal fatto che in così poco tempo, fossero cambiate completamente le sue certezze sul sesso.
Mai avrebbe immaginato in vita sua di poter fare sesso anale ed in quel momento chi gli offriva quell'insana e peccaminosa cosa, era proprio la futura suocera.
Il cazzo ormai arrossato da tutte le prove alle quali l'aveva sottoposto la donna, era duro e gonfio come mai l'aveva avuto.
Inoltre, il colore livido del glande congestionato e gonfio, gli conferiva davvero l'aspetto di quello di un animale.
Dopo averle leccato l'ano (Anche quella una pratica inimmaginabile sino a quel momento) le si era posizionato da dietro e tenendola ben stretta per i fianchi, l'aveva infilzata come una freccia senza tenerselo con le mani tanto era duro.
Naturalmente la donna abituata a ben altri calibri, non l'avrebbe neanche sentito se non avesse messo in atto tutta la sua abilità stringendo l'ano come a volerglielo spezzare.
Quella morsa, dava al giovane davvero la sensazione di essere superdotato e gli ansimi della donna e le sue parole di incitamento a sfondarle il culo, l'avevano eccitato in modo parossistico facendolo sborrare dopo pochissimi affondi in quel buco del culo che lo risucchiava come una ventosa.
-Che meraviglia!
Impari presto ad usare il tuo arnese bravo!
Ora mi sento così piena che sarebbe davvero un peccato svuotarmi e poi è così caldo che me lo voglio tenere dentro sino all'ora di andare a letto.-
Aveva detto mentre si infilava il suo plug di vetro, guardandolo negli occhi con un sorriso sornione per aumentare l'autostima di quel giovane che, benché mini dotato, l'aveva fatta godere ancora.
Quando si erano ricomposti, nell'attesa che il marito ed i figli rientrassero, lei era in cucina a preparare la cena mentre il ragazzo seduto su una sedia la osservava ammirato ed al tempo stesso pensieroso:
-Non avremo combinato un pasticcio?!-
Aveva detto quasi tra se e se.
-In che senso?-
Aveva chiesto la futura suocera.
-Nel senso che non avevo il preservativo e le sono venuto dentro.-
-Intanto Stefy mi sembra assurdo che tu continui a darmi del lei dopo quello che è successo e poi, tranquillo!
Anche se ho smesso da un po' di prendere la pillola, non sono in ovulazione in questo momento e dunque, non puoi avermi messo incinta.
Da domani poi, come ti ho già detto, potrai fare l'amore anche con Sandra senza giacché le farò prescrivere la pillola dal mio ginecologo.-
Rassicurato da quelle parole il ragazzo aveva incalzato:
-Perché hai sospeso la pillola.. ti crea forse problemi?-
-Ma no, no!
E' che ho deciso di avere un altro bambino adesso che Luca e Anna sono diventati grandi ed autonomi e non hanno più bisogno di me.-
-Che meraviglia!
Avrò un cognatino piccolo del quale prendermi cura.-
-Un cognatino?-
Aveva chiesto stupita la donna.
-Si un cognatino perché se tu e tuo marito siete d'accordo ed anche Sandra lo vuole, vorrei sposarla.-
-E me lo chiedi? Certo che lo vogliamo ed anche Sandra lo vorrà innamorata cotta com'è di te.-
Si erano abbracciati fornendo così alla donna l'occasione di offrirgli le labbra dischiuse per un voluttuoso bacio con le lingue intrecciate in una danza vorticosa e liquida.
-Mi raccomando Stefy, non dire a Sandra ciò che abbiamo fatto e ci siamo detti.
Siccome era stata mia figlia vergine a chiederti di fare l'amore voglio che lei creda che quella prima volta ti sei comportato con rispetto e che avresti voluto aspettare il matrimonio per fare sesso in modo più completo.-
Mentre erano ancora congiunti con lui appoggiato di spalle al frigo, lei gli aveva aperto la cerniera dei pantaloni e poi, abbassandosi, glielo aveva tirato fuori e glielo aveva succhiato sino a farglielo diventare duro e farselo sborrare in bocca.
Era ancora in ginocchio quando avevano sentito il rumore delle chiavi sulla toppa dell'uscio.
-Cazzo, sono già arrivati!-
Mentre lui si ricomponeva, la donna era corsa incontro al marito e abbracciandolo, l'aveva baciato con in bocca ancora i residui di sperma che non aveva ingoiato completamente e poi, con la stessa lingua ancora impastata, aveva baciato il figlio sulle labbra.
Mentre erano seduti tutti a tavola, la mamma aveva parlato delle intenzioni di Stefy di sposare Sandra.
Naturalmente, la notizia era stata accolta con gioia da tutti e per festeggiare avevano stappato una bottiglia di Cartizze che tenevano in frigo per le grandi occasioni.
Avevano già fissato la data delle nozze e lei, pur da sposata avrebbe continuato gli studi iscrivendosi all'università e nel caso fossero giunti dei bambini, se ne sarebbe preso cura la nonna.
Quando dopo la mezzanotte Stefy, felice ma stanco per quella defatigante giornata era tornato a casa sua, in famiglia avevano festeggiato a modo loro.
Rimanendo in cucina il marito di era sdraiato supino sul tavolo.
La moglie distesa di schiena sopra di lui, si era sfilata il plug e gli aveva lubrificato il cazzo con la sborra che le colava dal culo prima di ficcarselo dentro a candela.
In quella postura con le natiche a filo del tavolo e le gambe allargate e ciondoloni, aveva offerto la fica al figlio che dopo essere stato spompinato dalla sorella, glielo aveva messo dentro e l'aveva chiavata sino a sborrarle dentro poco prima che anche il padre le riempisse il retto con la sua calda crema.
A quel punto, alla ragazza che aveva partecipato solo come spettatrice e qualche carezza, era riservato il compito di ripulire con la bocca i cazzi gocciolanti del padre e del fratello per poi distendersi sul pavimento e ricevere la mamma che a cosce aperte le si abbassasse all'altezza della testa per farle colare in bocca, sul viso e sui capelli, il doppio carico di sperma che aveva in corpo.
Alla fine di quella performance, dovendo le due donne raccontarsi molte cose, si erano appartate per la notte sul lettone dei genitori.
Luca aveva dormito nella sua camera mentre il padre in quella della figlia.
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