Una famiglia "quasi" normale 3° - Il desiderio proibito della figlia.
di
Andrea inc
genere
incesti
Avevano fatto l'amore per una intera notte e per tutto il giorno successivo Rob e la sua amata mogliettina.
Avevano fatto l'amore, avevano goduto come fossero sposini in luna di miele ed avevano parlato.
Avevano ripercorso tutte le tracce della loro storia come facevano sempre quando si "ritrovavano" dopo che lei si era concessa per un'ora, per un giorno o per una intera settimana ad un altro uomo.
Naturalmente a quella regola, sfuggiva il rapporto con Stefano.
Lui non c'entrava con quelle specie di sedute psicoanalitiche!
Certo, non c'entrava e come avrebbe potuto entrarci lui, così innamorato e disponibile in ricerche così intime e private, essendo lui il "Fidanzato" ufficiale e dunque, al di fuori di ogni considerazione o coinvolgimento cerebrale?
Nei loro momenti di languido relax, risuonavano nei loro orecchi le ultime parole di Dhair " Arrivederci a presto per approfondire la conoscenza con la tua splendida moglie!"
Cosa avrà voluto dire?
-Sai amore, Dhair mi ha chiesto se avevo già fatto l'amore con più uomini ed io gli ho raccontato di quelle volte che abbiamo incontrato delle coppie sposate e che ci eravamo dati piacere anche nei giuochi promiscuità anche se io non sono mai stata da sola con una donna.
Gli ho spiegato che non sono lesbica ma se ho una donna che mi prende, la faccio godere e godo di lei.
A quelle mie parole, lui si è mostrato davvero stupito sostenendo che una donna dotata della mia carica sessuale, avrebbe potuto soddisfare da sola, molti maschi.
Mi aveva anche descritto certe sue esperienze in modo talmente suadente da eccitarmi al punto da farmi bagnare e lui, che se ne era accorto mi aveva promesso che alla prossima occasione avrebbe organizzato qualcosa per me facendomi eccitare al quel pensiero, come non mi era mai capitato prima.-
Quelle confidenze, avevano eccitato anche Rob al punto da descriverle lui stesso, mentre facevano ancora l'amore, come l'avrebbe immaginata in mezzo ad un gruppo di maschi che godevano del suo corpo e la facevano godere coi loro membri virili.
Quando il fidanzato era rientrato dal suo giro di lavoro, lei, come faceva sempre in quelle occasioni, con anche il marito presente, gli aveva raccontato l'incontro avuto con Dhair senza trascurare alcun particolare.
Quel modo così aperto e naturale di raccontare certe cose, eccitavano anche il fidanzato che, come spesso accadeva, l'aveva presa in braccio per portarla con incontenibile urgenza, sul talamo coniugale per fare subito l'amore col marito che, con discrezione si allontanava e li lasciava nella loro intimità sessuale.
Naturalmente, anche lui, com'era capitato col marito, era rimasto colpito dall'idea che potesse essere al centro di una gang-bang con tanti maschi sconosciuti.
Quella prospettiva così viva nella mente di tutti, pareva aver dato nuova linfa alla loro passione al punto da decidere di passare una settimana di "Luna di miele" da soli nella loro casetta in montagna dove nessuno si sarebbe mai sognato di invadere la loro privacy di amanti.
Il giorno prima della loro partenza, la loro figlia Elisa, che non sapeva che la mamma si sarebbe assentata, era rientrata dall'università per passare qualche giorno di riposo a casa coi suoi.
Il giorno dopo il suo arrivo mentre in salotto conversava col padre:
-Sai papà, ieri rientrando a casa senza essere sentita, ho visto la mamma che in ginocchio davanti a Stefano glielo stava succhiando.
La scena mi aveva eccitata al punto che mi ero fermata a guardare.
Ed ero rimasta immobile anche quando la mamma, sollevandosi, gli si era posizionata sopra ed a candela se lo era fatto scivolare dentro.
A quel punto, gli occhi della mamma erano fissi sui miei e dopo avermi guardata con un sorriso ammiccante, aveva chiuso gli occhi ed aveva cominciato a cavalcarlo come fosse un'amazzone al galoppo coi capelli sciolti al vento.. bellissimo.. una scena magnifica che ricorderò per sempre!
Lo sai papà, io conosco da sempre il rapporto che c'è tra lo "Zio" Stefano e la mamma e non ho mai voluto parlarne con voi giacché, se la cosa sta bene anche a te, non potevo certo intromettermi io nella vostra vita e nelle vostre scelte esistenziali.
Sapevo.. ma non avevo mai visto e la gioia che sprizzavano gli occhi della mamma in quel momento, mi aveva convinto che davvero fosse la cosa migliore per il vostro rapporto.
A questo punto però, credo che sia giusto anche che si realizzi un mio sogno coltivato in segreto sin da bambina!-
Mentre Eli parlava, il padre l'ascoltava col respiro affannoso, il cuore palpitante e le labbra socchiuse come a voler ingoiare ogni singola parola pronunciata dalla figlia.
Gli occhi fissi come quelli della mamma in quelli lucidi della figlia, gli impedivano di coglierne i movimenti (o forse no!) mentre la ragazza con movimenti aggraziati gli si inginocchiava davanti per sbottonargli la patta del pigiama.
Tutto si stava svolgendo con una naturalezza impressionante!
Non una postura sbagliata, non un tremito, non un sospiro parevano fuori posto mentre le labbra dischiuse della ragazza si calavano tumide, sulla turgida verga protesa verso il cielo.
Un sospiro lungo come un lamento del padre, aveva accolto lo schiocco delle labbra nel momento in cui avvolgevano il glande gonfio e livido come un frutto esotico.
segue
Avevano fatto l'amore, avevano goduto come fossero sposini in luna di miele ed avevano parlato.
Avevano ripercorso tutte le tracce della loro storia come facevano sempre quando si "ritrovavano" dopo che lei si era concessa per un'ora, per un giorno o per una intera settimana ad un altro uomo.
Naturalmente a quella regola, sfuggiva il rapporto con Stefano.
Lui non c'entrava con quelle specie di sedute psicoanalitiche!
Certo, non c'entrava e come avrebbe potuto entrarci lui, così innamorato e disponibile in ricerche così intime e private, essendo lui il "Fidanzato" ufficiale e dunque, al di fuori di ogni considerazione o coinvolgimento cerebrale?
Nei loro momenti di languido relax, risuonavano nei loro orecchi le ultime parole di Dhair " Arrivederci a presto per approfondire la conoscenza con la tua splendida moglie!"
Cosa avrà voluto dire?
-Sai amore, Dhair mi ha chiesto se avevo già fatto l'amore con più uomini ed io gli ho raccontato di quelle volte che abbiamo incontrato delle coppie sposate e che ci eravamo dati piacere anche nei giuochi promiscuità anche se io non sono mai stata da sola con una donna.
Gli ho spiegato che non sono lesbica ma se ho una donna che mi prende, la faccio godere e godo di lei.
A quelle mie parole, lui si è mostrato davvero stupito sostenendo che una donna dotata della mia carica sessuale, avrebbe potuto soddisfare da sola, molti maschi.
Mi aveva anche descritto certe sue esperienze in modo talmente suadente da eccitarmi al punto da farmi bagnare e lui, che se ne era accorto mi aveva promesso che alla prossima occasione avrebbe organizzato qualcosa per me facendomi eccitare al quel pensiero, come non mi era mai capitato prima.-
Quelle confidenze, avevano eccitato anche Rob al punto da descriverle lui stesso, mentre facevano ancora l'amore, come l'avrebbe immaginata in mezzo ad un gruppo di maschi che godevano del suo corpo e la facevano godere coi loro membri virili.
Quando il fidanzato era rientrato dal suo giro di lavoro, lei, come faceva sempre in quelle occasioni, con anche il marito presente, gli aveva raccontato l'incontro avuto con Dhair senza trascurare alcun particolare.
Quel modo così aperto e naturale di raccontare certe cose, eccitavano anche il fidanzato che, come spesso accadeva, l'aveva presa in braccio per portarla con incontenibile urgenza, sul talamo coniugale per fare subito l'amore col marito che, con discrezione si allontanava e li lasciava nella loro intimità sessuale.
Naturalmente, anche lui, com'era capitato col marito, era rimasto colpito dall'idea che potesse essere al centro di una gang-bang con tanti maschi sconosciuti.
Quella prospettiva così viva nella mente di tutti, pareva aver dato nuova linfa alla loro passione al punto da decidere di passare una settimana di "Luna di miele" da soli nella loro casetta in montagna dove nessuno si sarebbe mai sognato di invadere la loro privacy di amanti.
Il giorno prima della loro partenza, la loro figlia Elisa, che non sapeva che la mamma si sarebbe assentata, era rientrata dall'università per passare qualche giorno di riposo a casa coi suoi.
Il giorno dopo il suo arrivo mentre in salotto conversava col padre:
-Sai papà, ieri rientrando a casa senza essere sentita, ho visto la mamma che in ginocchio davanti a Stefano glielo stava succhiando.
La scena mi aveva eccitata al punto che mi ero fermata a guardare.
Ed ero rimasta immobile anche quando la mamma, sollevandosi, gli si era posizionata sopra ed a candela se lo era fatto scivolare dentro.
A quel punto, gli occhi della mamma erano fissi sui miei e dopo avermi guardata con un sorriso ammiccante, aveva chiuso gli occhi ed aveva cominciato a cavalcarlo come fosse un'amazzone al galoppo coi capelli sciolti al vento.. bellissimo.. una scena magnifica che ricorderò per sempre!
Lo sai papà, io conosco da sempre il rapporto che c'è tra lo "Zio" Stefano e la mamma e non ho mai voluto parlarne con voi giacché, se la cosa sta bene anche a te, non potevo certo intromettermi io nella vostra vita e nelle vostre scelte esistenziali.
Sapevo.. ma non avevo mai visto e la gioia che sprizzavano gli occhi della mamma in quel momento, mi aveva convinto che davvero fosse la cosa migliore per il vostro rapporto.
A questo punto però, credo che sia giusto anche che si realizzi un mio sogno coltivato in segreto sin da bambina!-
Mentre Eli parlava, il padre l'ascoltava col respiro affannoso, il cuore palpitante e le labbra socchiuse come a voler ingoiare ogni singola parola pronunciata dalla figlia.
Gli occhi fissi come quelli della mamma in quelli lucidi della figlia, gli impedivano di coglierne i movimenti (o forse no!) mentre la ragazza con movimenti aggraziati gli si inginocchiava davanti per sbottonargli la patta del pigiama.
Tutto si stava svolgendo con una naturalezza impressionante!
Non una postura sbagliata, non un tremito, non un sospiro parevano fuori posto mentre le labbra dischiuse della ragazza si calavano tumide, sulla turgida verga protesa verso il cielo.
Un sospiro lungo come un lamento del padre, aveva accolto lo schiocco delle labbra nel momento in cui avvolgevano il glande gonfio e livido come un frutto esotico.
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