La mia cifra
di
cagnetta rottainculo
genere
dominazione
Il ricco florilegio di deflorazioni fra maschi che vi ho presentato a culo sempre in aria o a bocca spalancata è diventato ormai una sterminata e mai terminabile lista di attività sadomasochiste, tutte facenti parte dello ricco arsenale del BDSM che ruota sul piolo del dom, sempre intento ad esercitare le sue funzioni sessuali o in libera uscita nel concretizzare le più diverse sue fantasie legate tutte al mondo del dominio e della sottomissione. Passo dopo passo ho rielaborato le mie esperienze al fianco (o per meglio dire supinamente ai piedi) di un padrone particolarmente esperto, che ho servito con metodo, sempre ligio ad esaudirne gli estri, le voglie, le esigenze di prevaricazione. La mia mente e il mio corpo ora abbracciano a 360 gradi ogni tonalità, ogni scintilla delle mansioni che mi riguardano e che mi spettano nel ruolo di schiavo. Ne esco forse diminuito ma anche accresciuto. Il mio sbalordimento non si può spiegare a parole. Vivo ormai in uno stato di sospensione e di perenne trepida attesa di cosa mi riserverà il domani, fra le luci e le ombre della mia sudditanza. Giorno per giorno mi trascino sui pavimenti della sua casa che è diventata anche la mia casa, o meglio il recinto e la prigione, la stalla e il pascolo dove vengo attentamente allevato ed usato nei modi più strani. Mi chiedo continuamente se sono entrato in uno spazio di angusta oppressione e di negazione di me stesso o di assoluta libertà e di liberazione dal giogo della vita di prima. Il padrone è diventato il mio canone ed è il timoniere del mio destino. E così resterà, se non fino al termine dei miei giorni, almeno fino a quando non sarò altro che immondizia da gettare nel cassonetto in fondo alla strada, per finire boccheggiante in una discarica.
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