Giulia e Riccardo pt5
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
incesti
L' aula era quasi vuota, in tutto saranno state circa 30 persone a seguire quella lezione, Giulia e Ludovica sono sedute una di fianco all' altra, Ludovica seguiva con interesse mentre Giulia aveva la testa da un'altra parte.
L' immagine fallica del fratello era sempre lì, impressa nella mente.
Il movimento della mano verso il pube fu quasi automatico.
Ora la sua immaginazione la portava al fratello che da sopra la scopava fino in fondo.
Ludovica se ne accorse e la guardó con gli occhi sgranati.
"Sssshhh" le disse Giulia prima che l' amica potesse proferire parola.
La mente passò a proiettarle il fratello che da dietro le farciva a turno la passera e il culetto.
"Mmmm".
Ludo, dal canto suo, cercava di seguire ma non ci riusciva proprio, però a differenza di Giulia lei ripercorse la scopata che si era fatta col cameriere del bar.
Avendo la gonna poteva godere di più libertà nei movimenti, mentre Giulia era costretta dai jeans.
Ludovica aveva l' immagine di quella notte e, in special modo, il frame dove veniva infilzata analmente dal quel cazzo curvo.
Giulia invece era passata ad immaginarsi a spompinare il fratello fino in fondo.
Entrambe si tenevano la mano.
La prima a venire fu Giulia che, ormai allenata, soffocò l' orgasmo. Ludo la seguì subito dopo, nonostante cercasse anche lei di venire nella maniera più silenziosa possibile, qualche rantolo le scappò.
Finita la lezione entrambe si guardarono e risero come pazze.
"Giulia ma che cazzo hai fatto".
"Ludo è che dovevo fare? Mi sono eccitata con quel cazzone di Riccardo, però pure te non disdegnavi, anzi...".
"Eh vederti così mi ha fatto venire pure a me voglia ma poi mi è piaciuto masturbarmi con la mia amichetta" e le stampó un bacio.
"Scema" ribatté Giulia.
Tornando a casa con la madre riuscì a razionalizzare il tutto, concluse che se si era comportata così allora era sintomo che il diavolo aveva vinto.
Mandò un messaggio a Ludovica: "deve essere mio".
L' immagine fallica del fratello era sempre lì, impressa nella mente.
Il movimento della mano verso il pube fu quasi automatico.
Ora la sua immaginazione la portava al fratello che da sopra la scopava fino in fondo.
Ludovica se ne accorse e la guardó con gli occhi sgranati.
"Sssshhh" le disse Giulia prima che l' amica potesse proferire parola.
La mente passò a proiettarle il fratello che da dietro le farciva a turno la passera e il culetto.
"Mmmm".
Ludo, dal canto suo, cercava di seguire ma non ci riusciva proprio, però a differenza di Giulia lei ripercorse la scopata che si era fatta col cameriere del bar.
Avendo la gonna poteva godere di più libertà nei movimenti, mentre Giulia era costretta dai jeans.
Ludovica aveva l' immagine di quella notte e, in special modo, il frame dove veniva infilzata analmente dal quel cazzo curvo.
Giulia invece era passata ad immaginarsi a spompinare il fratello fino in fondo.
Entrambe si tenevano la mano.
La prima a venire fu Giulia che, ormai allenata, soffocò l' orgasmo. Ludo la seguì subito dopo, nonostante cercasse anche lei di venire nella maniera più silenziosa possibile, qualche rantolo le scappò.
Finita la lezione entrambe si guardarono e risero come pazze.
"Giulia ma che cazzo hai fatto".
"Ludo è che dovevo fare? Mi sono eccitata con quel cazzone di Riccardo, però pure te non disdegnavi, anzi...".
"Eh vederti così mi ha fatto venire pure a me voglia ma poi mi è piaciuto masturbarmi con la mia amichetta" e le stampó un bacio.
"Scema" ribatté Giulia.
Tornando a casa con la madre riuscì a razionalizzare il tutto, concluse che se si era comportata così allora era sintomo che il diavolo aveva vinto.
Mandò un messaggio a Ludovica: "deve essere mio".
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