Anna 4 - Gli amici

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Anna 4 – Gli amici

Dividerò il racconto in due parti.
La prima parte si svolge temporalmente prima dell’episodio del cugino descritto nel capitolo precedente.
La seconda parte dopo tale episodio.


Prima parte – Ancora Vergine

Ad Anna non era concesso avere amici, gli unici che frequentavano erano quelli del fidanzato Max: Massimo, Carlo e Davide. Loro quattro erano inseparabili sin dalle scuole elementari, al loro gruppo si aggiungevano poi le varie fidanzatine ed amiche che si alternavano nel corso degli anni.

Tra i quattro Carlo era sicuramente quello più dominante, lavorava in una ditta di surgelati, guidava il quartetto con i suoi modi rozzi, il suo vocione e la sua stazza imponente.
Davide era il più intelligente, lavorava nell’ufficio personale di una grande azienda, era l’unico che aveva frequentato l’università
Massimo era il più bello, ma anche il tipico sempliciotto di paese, la provincia pavese era la sua dimensione, coltivava riso nell’azienda agricola di famiglia.

Max era il classico amico sfigato del gruppo, la vittima di tutti gli scherzi.
Il fatto di avere una così bella fidanzata era, per lui, un motivo di vanto, una carta da giocarsi davanti ai suoi amici in un disperato bisogno di essere accettato come pari dal gruppo.
Per fare bella figura pretendeva che Anna indossasse sempre la gonna più corta, i tacchi più alti e il trucco più pesante tra tutte le ragazze della loro comitiva.

Tutti i Sabati sera avevano preso l’abitudine di andare a ballare il latino-americano in una discoteca specializzata nel genere, nella vicina città di Crema. La musica latina non gli piaceva particolarmente, ma apprezzavano il poter ballare a contatto con le donne.
Qual particolare sabato Max era particolarmente su di giri, impose alla sua fidanzata un abbigliamento molto spinto, un gonnellino bianco corto e svolazzante, decisamente indecente, un top scollato nero, vistose scarpe rosse tacco 12, perizoma bianco come la gonna.
Mentre stava uscendo di casa il padre la blocco e le sussurro all’orecchio “sembra proprio che stasera Max ti voglia portare a battere, stanotte quando rientri vieni nella stanza mia e della mamma”.

Salì in macchina con Max ed inizio a lamentarsi per l’abbigliamento “mi si vede tutto, mi vergogno tantissimo, cosa penseranno di me i tuoi amici”, Max si fece una grassa risata e si diresse verso la discoteca.

Al tavolo prenotato si ritrovarono in sei, i soliti quattro amici, Anna e Rosa la ragazza di Davide una napoletana che era stata precedentemente la ragazza di Carlo. Non era bella, ma aveva una quinta perfetta per le spagnole. Non si tirava mai indietro quando c’era da scopare, peccato non volesse prenderlo in culo, aveva provato un paio di volte, ma diceva che era troppo doloroso.

Era consuetudine che le ragazze ballassero con tutti i ragazzi del gruppo.
Quando Anna arrivò così agghindata i commenti si sprecarono. I tre amici di Max fecero addirittura una scommessa, Carlo scommise 50€ con Davide che Anna non portava le mutandine, Massimo avrebbe fatto da giudice.
Dopo avere bevuto il primo giro di Mojito iniziarono le danze. Carlo prese con decisione la mano di Anna e la trascinò in pista.

Dopo pochi passi Carlo mise al solito le mani sulle chiappe di Anna. “Basta Carlo, sei il solito porco, ci vedranno, aspetta un attimo che almeno ci spostiamo.…”
Carlo neanche si degnò di risponderle, erano mesi che i tre amici palpavano Anna ad ogni occasione, senza ricevere una reale opposizione.
“Sai Anna, ho scommesso con Davide che stasera non porti le mutandine”
“allora, caro mio hai perso, sono piccole ma le porto” rispose soddisfatta.

Carlo la guidò nel fondo della sala, Anna cerco inutilmente di ribellarsi, aveva visto cosa succedeva in quella zona isolata.
“adesso puttana ti togli le mutande”
Carlo immobilizzo Anna contro il muro e grazie alla sua forza ed al disinteresse delle altre coppie le strappo il perizoma.
Riporto Anna al tavolo solo dopo un altro paio di canzoni, la palpo pesantemente dandogli della troia da strada, nata per fare godere gli uomini. Mentre con le mani le toccava le tette o il curato pelo della fighetta vergine, sfregava la sua erezione contro il suo culo fino a quasi venire nei pantaloni.

Giunti al tavolo Carlo annunciò trionfalmente ai due amici “ho vinto la scommessa, la Troia e uscita senza mutande questa sera” il giudice e lo sconfitto ovviamente ballarono con lei e verificarono a lungo che Carlo non avesse mentito.

Terminata la serata Max si accorse che Davide era molto irritato e gli chiese spiegazioni.
“Avevo scommesso che la tua fidanzata indossasse le mutande, ma in realtà abbiamo tutti verificato che non le porta, la troiaggine della tua fidanzata mi è costata 50€ “

Max non si pose domande sulla ragione di tale scommessa e su come avessero tutti verificato, sapeva benissimo che i suoi amici palpavano Anna di continuo, era solo preoccupato per avere fatto incazzare un suo caro amico.
Usciti dalla discoteca chiese a Davide ed a Rosa sé volevano rientrare in macchina con loro.
A metà strada accosto sul lato della strada “Davide mi spiace che tu abbia perso 50€, penso sia giusto che Anna ti ripaghi con un pompino, visto che è così puttana da uscire senza mutande stasera le faccio fare la puttana sul serio, sempre che a Rosa non dispiaccia “
Rosa si mise a ridere “no anzi, lo trovo giusto, se esci senza mutande meriti di essere trattata da puttana” poi aggiunse “ma non voglio che il mio Davide si sporchi”
“tranquilla, Anna non fa mai cadere una goccia”
Anna si immobilizzo e guardo implorante Max che con lo sguardo cattivo le disse “sbrigati baldracca, la prossima volta che esci senza mutande, ti faccio inculare dal primo che passa per strada”
Davide si aprì i pantaloni ed Anna svolse il suo dovere sotto gli sguardi eccitati e divertiti di Rosa.

Quell’episodio venne raccontato anche a Carlo e Massimo, non passò molto tempo che anche loro pretesero ed ottennero lo stesso servizio.

Dopo un po’ era diventata consuetudine che chi dei tre ragazzi non scopava il sabato sera, fosse consolato con un pompino sulla via di ritorno dalla discoteca.
Dopo un breve periodo, i tre iniziarono a richiedere i servizi di Anna anche nel viaggio di andata per la discoteca “porterà fortuna, vedrai che stasera troviamo figa al locale”.
Poi le imposero di festeggiare i compleanni gli onomastici, le vittorie del Milan o della Juventus, ogni giorno ed occasione erano buoni per farsi spompinare.
Ormai Anna riconosceva il sapore dei tre spermi ad occhi chiusi, era un gioco che le facevano fare spesso, sapeva le loro preferenze e come farli venire velocemente.
A Davide piaceva venirle sulla faccia o sulle tette, amava poi vederla pisciare accucciata a bordo macchina.
Carlo e Massimo volevano che lei ingoiasse e ringraziasse, operavano spesso in coppia, mentre uno la scopava in bocca, l’altro le infilava un dito in culo e la pistonava violentemente facendogli andare il cazzo in fondo alla gola. Era molto doloroso ed umiliante perché spesso la facevano miagolare, abbaiare o scusarsi per quanto fosse una troia vogliosa.

Max spesso assisteva, lasciava sempre fare, era per lui impensabile indispettire gli amici, non aveva abbastanza personalità per porgli dei limiti.
A fine serata, rimasto poi solo con la sua fidanzata, prima di farla rientrare, fermava la macchina davanti a casa e le sborrava in faccia, sapeva che mamma Carla riconosceva il rumore della sua Golf e li guardava dalla finestra
.
Era ufficialmente diventata la svuota palle della compagnia



Seconda parte – Dopo essere stata inculata

I mesi passarono e ci fu l’episodio del cugino. Anna aveva il culo rotto, ma non voleva assolutamente che gli amici di Max lo scoprissero.
Scongiurò Max di non dirlo, sapeva quanto gli piacesse vantarsi della propria fidanzata, ma non servì a nulla.
Il sabato sera successivo alla fine della punizione, si era messa in tiro per la solita discoteca.
Voleva uscire nonostante avesse passato il suo primo pomeriggio dai genitori di lui ed aveva il culo segnato dal battipanni di mamma Paola, ed il buco del culo allargato per il passaggio di papa Felice, che scopri essere molto più dotato del figlio.
Felice l’aveva usata nel primo pomeriggio, prima di andare a pescare, sperava che lo sfintere si richiudesse prima della visita del dito di Carlo e Massimo.

Max ed Anna incontrarono i tre amici al solito punto di incontro, il bar centrale del loro paese.
La salutarono con il solito entusiasmo, Davide la bacio sulla bocca, Massimo più volgarmente la limono, Carlo invece le palpo le chiappe con una mano e con l’altra le spinse la testa contro il suo collo e si fece leccare.

Parlo Carlo con grande enfasi “ragazzi stasera cambiamento di programma, hanno aperto un drive in a Voghera, dai andiamo, un bel film all’aperto” Davide e Massimo approvarono.
Max disse che gli sembrava una cazzata, un’americanata stupida.
“Dai Max, non rompere il cazzo, una volta che facciamo qualcosa di nuovo” e così fu deciso, sì diressero verso Voghera.

Anna era delusa voleva ballare.

Partirono, Max alla guida, Davide al suo fianco e lei seduta dietro in mezzo a Carlo e Massimo.

Dovette stranamente ingoiare solo lo sperma di Massimo in quel viaggio, Carlo parlò con i due amici seduti davanti ignorandola.

Il drive in di Voghera era molto ampio, Max parcheggio il più isolato possibile, ma poi arrivarono altre macchine che parcheggiarono a pochi metri da loro.

Davide si slacciò i pantaloni e guardo Anna “succhiamelo”, “ma mi vedranno” “allora fai veloce”, Max la guardo “sbrigati che poi inizia il film” uno stupido cinepanettone inguardabile.

Per arrivare al cazzo di Davide, seduto davanti, Anna dovette allungarsi, rimanendo semi incastrata tra i sedili anteriori.

Carlo e Massimo, seduti dietro, le calarono le mutandine ed iniziarono a dargli forti sberle sulle chiappe, Max “fate piano che ci sentono” “Max ma stasera rompi proprio il cazzo, facci divertire”.

Carlo infilo un dito nel culo di Anna, inizio a ridere “ma cosa è successo?” lo sapeva benissimo in realtà, Max aveva spifferato tutto.
“Brutta baldracca che noi sei altro, qualcuno ti ha inculato a fondo, senti che buco sfondato, vaccona ...aha aha”
“chi è stato? sei stato tu Max vero? bravo, grande il nostro Max, era ora,…”
e giù pacche sulle spalle a Max, come se avesse segnato un goal in Champion League

Max sì scherni “grazie, grazie, sono il fidanzato ho i miei diritti…aha aha aha …. poi se lo meritava”.

In realtà stava pensando come mai il culo di Anna fosse ancora cosi aperto, lui l’aveva inculata, ma per solo un minuto, ed una settimana prima …… certo il cugino l’aveva stantuffata per un buon 20 minuti.....sarà stato per quello che il culo era ancora cosi largo...

Le dita nel culo di Anna diventarono, due e poi tre “basta maiali, basta mi fate male”
sberlone di Carlo sulle chiappe “TACI” altro sberlone
“Carlo ti prego....”
Ennesimo sberlone, Anna non parlo più.

Le tre dita di Carlo iniziarono a muoversi velocemente nel culo di Anna “godi troia, mugola bagascia” lei lo fece.

Massimo disse a Carlo “carta foglio o sasso”, vinse Massimo, si abbassò i pantaloni, sputo nel culo e la inculo, poi fu il turno di Carlo, alla fine Massimo si scambio di posto con Davide che la inculo per terzo.

Nessuno nemmeno penso di chiedere il permesso a Max.

Le rimisero le mutande, non volevano che lo sperma sporcasse la macchina.

Max la inculo per ultimo, davanti a casa di lei quando erano soli. La mamma li guardava dalla finestra, come al solito aspettava la figlia sveglia.
Non appena varcò la soglia di casa la madre la prese per i capelli e la trascino nella stanza del marito anche se era mezzo addormentato.

Quella stessa sera, i tre amici cambiarono il nome della chat dove si scambiavano le foto e i video di Anna, da Svuota palle a Rotta in culo.

I mesi passarono, con l’avvicinarsi dell’estate, il culo di Anna diventò un’abitudine, come il farsi spompinare.

Quell’estate i quattro amici avevano affittato un appartamento a Milano Marittima. Anna e le altre fidanzate sarebbero state loro ospiti. L’idea era, lavorare durante la settimana e passare i week end al mare.

Potevano partire ogni venerdì, appena finito di lavorare, spesso con il culo di Anna ancora piena dello sperma del Sig. Baldini e rientrare la domenica sera tardi.

Durante il primo viaggio a Milano Marittima Carlo elenco le regole della vacanza. Ovviamente decise da lui Massimo e Davide.

La sua nuova ragazza Julia una giovanissima bambolina di origine Ucraina, sarebbe stata di sua esclusiva proprietà, l’avrebbe tutti vista nuda, ma nulla di più.

“Boo, boo... Carlo sfigato, dai….”
“Va bene, va bene, scherzo, scherzo”
“Julia dovrà fare pompini e seghe a chiunque lo desiri, potete toccarla e infilarle quelle che volete in figa e culo, non è certo vergine, ma l’unico cazzo che prenderà sarà il mio, che poi è il più grosso aha aha”
“ma smettila coglione”
“viva il cazzone di Carlo aha aha” l’ambiente era molto allegro e triviale.

In realtà Massimo una sera di fine agosto se la scopo mentre Carlo era andato a prendere le pizze.

Rosa che era adesso fidanzata con Massimo, visto che era già stata precedentemente fidanzata con Carlo e Davide doveva dare figa e bocca ai tre che l’avevano già scopata, Max escluso quindi.

Anna la vergine, doveva dare il culo e fare pompini ai tre amici del fidanzato “per scusarsi di questa sua mancanza anteriore”, nulla di nuovo per lei.
A Max fu chiesto da astenersi visto che essendo l’unico fidanzato in casa aveva Anna a disposizione durante la settimana.
Max capii le ragioni di Carlo e per evitare dissidi con gli amici le accetto.

Il consenso delle ragazze fu dato per scontato.

Visto che erano in sette viaggiavano nel furgoncino da nove posti del papà di Massimo, alla guida c’era sempre Max “ti piace guidare, poi tu non puoi godere dei servizi di bordo” che poi erano le bocche delle tre ragazze.
In realtà lui poteva godere della bocca di Julia, unica donna che poteva toccare, in quell’appartamento le sborro in bocca più spesso del suo fidanzato Carlo.

Le ragazze avevano ottenuto di non essere scopate durante il viaggio, il furgone non aveva i finestrini oscurati, persino Carlo dovette accettarlo.
La figa di Giulia ed il culo di Anna venivano abbondantemente scopati all’interno dell’appartamento, ma anche in qualche serata in spiaggia, e durante qualche passeggiata in pineta.
Julia che era una novità per i tre venne sempre messa in mezzo, quando c’era del movimento lei era sempre messa li a leccare della figa o dei cazzi.

Il solito intraprendente Carlo si inventò anche il gioco della ruota del sabato sera.
La ruota consisteva nel passare ogni cinque minuti dalla bocca dell’ucraina alla figa di Rosa e nel culo di Anna e così avanti fino a che sborravano.
Chi delle tre ragazze avesse preso meno sborra doveva portare un grosso dildo per tutta la domenica. La giovane bambolina ucraina potendo usare solo la bocca era svantaggiata e perse quasi sempre.
Il dildo sembrava ancora più grosso infilato in quel magro corpicino. Max amava sborrargli in bocca quando aveva il dildo nel culo e il cazzo di Carlo in figa.


Dire chi scopo di più quell’estate è impossibile, semplicemente i tre maschi passarono un’estate memorabile.

scritto il
2024-10-28
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