Anna 7 – La vacanza sul caiacco
di
Dallas Pavia
genere
dominazione
Anna 7 – La vacanza sul caiacco
Max aveva mantenuto la parola, aveva organizzato la vacanza promessa ad Anna, loro due, senza amici e parenti.
Anna non stava più nella pelle dalla felicità, una settimana in barca con il suo maritino, il primo viaggio in aereo, la prima volta all’estero. Sognava già, sole, mare e riposo.
Certo che aveva dovuto pagare dazio con Cinzia e il Sig. Baldini, le avevano fatto sudare la concessione di quella settimana di ferie. Ma nulla poteva toglierli l’entusiasmo.
Ad attenderli all’aeroporto dopo il volo Low Cost Bergamo-Bodrum trovarono come stabilito il pulmino dell’organizzazione della crociera. Fecero subito amicizia con la coppia che viaggiava con loro, BETTA e MARIO, lei trent’enne lui quarant’enne, lei aveva iniziato a lavorare nel bar di lui e dopo aver mollato il suo ex convivente si era messa assieme al suo capo.
Lei molto carina, culetto a mandolino, capelli riccioli e biondi, lui più tarchiato con un vistoso ragno tatuato sul collo. Una coppia allegra ed estroversa. Con loro viaggio anche un giovane molto, molto grasso ed un signore anziano.
Durante il breve tragitto BETTA gli chiese cosa ne pensava del regolamento, Anna non capi bene cosa intendesse, si ricordo solo che il marito gli aveva fatto firmare molti documenti prima di partire.
Il caiacco era imponente, un bi-albero di 30 metri, tradizionale come doveva essere un caiacco ma si vedeva che era di recente produzione, un sogno per Anna.
L’organizzatore della crociera li aspettava a bordo barca, bacio castamente sulle guance Anna e strinse vigorosamente le mani a Max. Anna lo rinomino subito l’ORCO, un cinquantenne romano di almeno due metri, completamente calvo e con un imponete pancia. Era un leader nato, forte grosso e sicuro di sé. Al suo fianco aveva sempre la compagna, EVA una matura siciliana, magra ma con grosse tette rifatte, ad occhio una quarta abbondante, labbra a canotto e un gran culo.
Al loro arrivano notarono anche una strafiga bionda probabilmente dell’est, sembrava una MODELLA, ed una giovane in dolce attesa, si teneva mano nella mano con il marito uno spilungone con gli occhiali molto spessi.
Rimase molto stupita di vedere Adam, l’enorme nero che aveva dovuto scoparsi nel locale scambista. Era il cuoco di bordo, una strana combinazione.
Era già tardo pomeriggio, l’ORCO riunì tutti e disse “alle 21,00 ci vediamo sul pontile principale per la cena, nel frattempo anche gli ospiti mancanti arriveranno a bordo, mi raccomando l’abbigliamento come da regolamento”.
Chiusisi a chiave nella loro cabina Anna scherzo con il marito per le particolarità degli altri partecipanti alla crociera.
L’ora della cena si avvicinava, indosso un vestitino corto rosso, schiena nuda e perizoma in tinta con il vestitino.
Il marito prima di uscire le infilo la mano sotto il vestito e le tolse le mutandine “queste non servono, siamo al mare”
Anna fece una finta smorfia di disappunto ed usci dalla cabina.
Erano arrivati tutti gli ospiti. L’organizzatore del viaggio fece sedere tutti all’enorme tavolo ed inizio a parlare con il suo vocione e forte cadenza romana.
“benvenuti in Turchia e sul nostro caiacco, sarà la vostra casa per tutta settimana, spero che tutti vostri desideri si realizzino”
Pausa, applauso e brindisi di benvenuto
“vi ricordo il regolamento che tutti quanti avete sottoscritto, poi lascerò che gli uomini si introducano e facciano indossare il collare alle loro signore”. Anna inizio a preoccuparsi, collare, cosa intendeva e guardo il marito con aria interrogativa, “taci ed ascolta l’organizzatore” le rispose sbrigativamente.
“Come saprete tutti alla crociera partecipano cinque coppie e cinque single, le signore dovranno stare nude al mattino ed al pomeriggio, poi vista la brezza serale sarà concessa loro di indossare un abito, l’importante che siano eleganti ma di facile acceso ai signori ospiti. Pantaloni e biancheria intima sono banditi. Agli uomini è richiesto per la cena ed i giochi serali pantaloni lunghi e camicia”
“I dieci signori ospiti avranno libero accesso alle signore nei limiti imposti dal collarino. Durante le ore giornaliere i signori ospiti possono usufruire liberamente ed illimitatamente” aggiunse poco elegantemente “all you can eat, or fuck…… aha aha”
“gli accoppiamenti notturni saranno scelti dal sottoscritto, le donne nel periodo notturno dovranno soddisfare solo l’uomo a cui saranno accoppiate, avranno quindi il tempo di riposare e dormire”
“ogni sera verrà comunicata la perdente dei giochi serali, sarà sempre io il giudice, la perdente dovrà passare la mattinata in cambusa a disposizione dei membri dell’equipaggio”
“I signori mariti possono comunque in ogni momento della giornata portare le signore a ringraziare il cuoco, il capitano della nave o l’equipaggio.
L’equipaggio era formato da tre uomini turchi di mezza età, il capitano era decisamente più anziano, un rozzo lupo di mare che non amava le formalità”
“io quale organizzatore avrò gli stessi diritti degli ospiti, la mia compagna EVA avrà anche lei gli stessi miei diritti”
Anna fece un rapido conto, dieci cazzi degli ospiti, l’organizzatore, quattro dell’equipaggio, il cuoco superdotato e la figa di EVA. Diciassette in totale, maledisse il marito, vedendo la costa in lontananza, senza farsi notare, si asciugò le lacrime che le scendevano lungo le guance.
Le regole del collarino erano stampate su un foglio di carta distribuito da EVA a tutti gli ospiti.
In pratica in base ad il colore del collarino indossato la signora offriva determinati servizi:
BIANCO: seghe
GIALLO: seghe e pompini
AZZURRO: seghe, pompini e figa
VIOLA: culo
MARRONE: pompini e culo
ROSSO: seghe, pompini, figa e culo
NERO: seghe, pompini, figa, culo e spanking
VERDE: seghe, pompini, figa, culo, spanking e pissing
Il collare può essere cambiato in settimana dal marito ma solo verso il basso, concedendo più libertà agli ospiti.
“Lascio la parola agli ospiti, si presentino e facciano indossare il collarino alle loro signore”
In realtà i collari erano già stati scelti dai mariti, ed erano collegati al costo del viaggio, Max squattrinato come era, scelse un collarino impegnativo per Anna ma che avrebbe reso il viaggio quasi gratuito per la coppia. Quelli che spendevano di più erano i cinque single che non dovevano sottostare ad alcun controllo estetico, cosa invece per cui le signore erano state accuratamente vagliate prima del viaggio.
Iniziarono a presentarsi i single.
Il CICCIONE era un giovane toscano, ci teneva a sottolineare che aveva fatto sesso solo con prostitute nella sua vita.
Il NERD, milanese studente universitario, promettente futuro davanti a lui, una fidanzata religiosa a casa che si concedeva con il contagocce.
I VECCHI, era tre, non si conoscevano tra loro ma erano molto simili. Tra i 60 e i 70 anni, mogli, figli e nipoti a casa, volevano divertirsi e si erano portati molto più Viagra di quello che fosse ragionevole pensare.
La prima coppia a presentarsi fu quella con lei strafiga, la MODELLA, parlo come previsto l’uomo quarant’enne stempiato e decisamente bruttino “sono un INDUSTRIALE del bresciano, questa troia è la mia fidanzata russa, avremmo dovuto sposarci a settembre ma ho scoperto che mi tradiva con un suo ex. Dalle chat ho letto che gli dava spesso il culo, cosa che a me negava, gli ho promessa di perdonarla e sposarla se in questi sette giorni si fosse fatta fare almeno cinquanta clisteri di sborra” lei teneva lo sguardo bassa, ma era decisa a farsi sposare a tutti i costi, lui aveva troppi soldi per farselo scappare e lei aveva già una figlia da un precedente matrimonio da mantenere. Collarino marrone: culo e pompini, sperava nel viola: solo culo, per concentrare gli sforzi ma così era stato scelto.
La seconda coppia a presentarsi furono i baristi, MARIO spiego a tutti che erano esperti scambisti e che avevano già partecipato a questa crociera l’anno passato, erano diventati buoni amici dell’ORCO. Mario scelse per la sua BETTA l’azzurro, seghe pompini e figa. Ci fu un moto di disappunto, speravano tutti nel rosso, il culo a mandolino di BETTA era una tentazione troppo forte. Negli ultimi due giorni di crociera BETTA rispose male a MARIO e lui per ripicca gli cambio il collarino da azzurro a rosso, tutti gli uomini non si lasciarono scappare l’occasione di sfondare quel bel mandolino. BETTA abbasso la cresta e divenne più rispettosa.
La terza coppia era la più anziana, lui un GIOIELLIERE calabrese sui sessant’anni lei una quarant’enne bionda, grosse tette rifatte, capello biondo, figa rasata, tre figli ad aspettarli a casa. La MAMMA. Lei voleva scopare e si capiva. Lui sadicamente le fece indossare il collare giallo: seghe e pompini.
La quarta coppia erano due ragazzi di Biella, lei era incinta di sei mesi, sposati da meno di un anno, lei casalinga, lui era un impiegato di basso livello in una grossa azienda farmaceutica. Il FARMACISTA e la CASALINGA.
Lui spiego che da quando era rimasta incinta era insaziabile, aveva pensato di fargli fare una scorpacciata di cazzo prima della nascita del figlio. Collarino rosso: seghe pompini figa e culo. Gli ospiti applaudirono. Inculare una donna incinta era una novità per molti.
Per ultimo parlo Max, al solito non riuscì ad articolare un discorso sensato, ma ottenne l’applauso più convinto, sia per la qualità della giovane moglie che per la scelta del collarino, verde: seghe pompini figa culo, spanking e pissing.
Anna si rannicchiò su un cuscino e pianse davanti agli altri ospiti.
Riprese la parola l’ORCO “visto che si è fatto tardi e siete stanchi dal viaggio stasera niente giochi, scelgo le coppie per la notte e nomino la prima signora che dovrà passare la mattinata con l’equipaggio".
Anna visto che aveva disturbato piangendo, era certa di essere scelta, invece per quel primo giorno l’ORCO scelse la MODELLA, lo sperma preso dall’equipaggio, dall’ORCO e dai pompini non contavano per il raggiungimento dei cinquanta clisteri richiesti dal marito, le regole erano chiare, valevano solo i clisteri di sborra da parte degli ospiti.
L’ORCO si era dato l’obbiettivo di non fare raggiungere alla modella questo risultato, voleva che L’INDUSTRIALE la mollasse, senza protezione sarebbe stata, per lui, una facile preda.
In cambusa finirono tre volte la MODELLA, due volte ANNA ed una volta BETTA e la MAMMA. Alla CASALINGA venne risparmiato quel passaggio, l’igiene dell’equipaggio era limitato e lei aspettava un bambino. La cambusa era il posto dove le signore oltre che scopate venivano più maltrattate, tutte ne uscirono con i segni del frustino e qualche ematoma. Nessun marito reclamò, i marinai turchi non sembravano persone con cui avere un confronto pacifico e costruttivo.
L’ORCO abbino le coppie per la notte, come prima notte mandò le cinque donne nelle cinque cabine dei single, dopotutto avevano speso una fortuna per quella crociera.
Anna fu messa con uno dei VECCHI che pieno di viagra la scopo a lungo sia in figa che in culo. A meta notte, contrariamente a quando previsto dalle regole, fu mandata da un altro vecchio che si era divertito con la MAMMA, quando le due donne si scambiarono le cabine, vide dello sperma uscire dalla sua figa e capi che di notte, nel chiuso delle cabine, i limiti imposti dal colore del collare erano facilmente superabili.
A conferma di ciò il NERD, fregandosene del regolamento, inculo BETTA per tutta notte.
La CASALINGA fu assegnata ad uno dei vecchi, le fece bere molta sborra “io sono un papà ed un nonno, le donne in attesa sono delle piscione, bisogna farle bere molto”
La modella fu accoppiata al CICCIONE, oltre che scoparla la insulto tutta notte, vantandosi di essere un gran esperto di puttane dell’est.
Terminata la lunga notte, le donne, escluse la MODELLA che era la prescelta per l’equipaggio, si recarono sul ponte principale a prendere il sole, speravano tutte di riposarsi qualche ora. Erano tutte nude come da regolamento.
La pace durò poco, Eva diede inizio alle danze. Si accovacciò sopra Anna e si fece leccare la figa, l’INDUSTRIALE, senza la fidanzata dà controllare le conficco il suo uccello mediocre tra le grandi labbra. MARIO le prese una mano, se la porto sull’uccello e si fece segare.
Anna con la coda dell’occhio vide la CASALINGA accerchiata dai tre VECCHI che da lì in poi si coalizzarono, agivano in branco, giorno e notte.
La MAMMA spampinava il FARMACISTA molto eccitato dal vedere la moglie incinta riempita in tutti e tre i buchi dai VECCHI.
BETTA era invece era accerchiata dal NERD il CICCIONE ed il GIOIELLIERE.
Quando EVA si stufo della lingua di Anna la accompagno nella vicina stanza dei giochi, la lego, bendò e posizionò a novanta gradi, dietro aveva una sex machine, dotata di un discreto dildo, che le stantuffò la figa ininterrottamente per parecchie ore. Il colore del suo collarino dava il diritto a chiunque passasse di usare la sua bocca, il suo culo ed a provare la vasta collezione di fruste frustini canne di bambù presenti nella stanza. Venne scopata ovunque sulla barca e da chiunque, ma spesso, chi la cercava sapeva di trovarla legata e bendata in quella stanza. Il suo maritino si sedeva su una comoda sedia e si godeva lo spettacolo.
Quando Anna non era legata nella stanza dei giochi Max spesso la portava al cospetto dell’ORCO. Era affascinato dal potere di quell’uomo, si eccitava solo a parlare di lui e del suo stile di vita. Aveva scoperto che l’ORCO era il “re dei locali scambisti del Lazio”. Aveva protezioni politiche ed ecclesiaste molto altolocate, quelle crociere per lui erano solo un diversivo “guadagno qualche soldino, mare, buon cibo, sole e figa a volontà” diceva sempre riguardo a quelle vacanze.
Spesso la lasciava sola con lui, gli piaceva appisolarsi nel pomeriggio mentre la lingua della donna gli leccava le dita dei piedi.
Nel tardo pomeriggio, prima di cena, MARIO, lo specialista del genere, la legava a prua e beneficiava del servizio da lui preferito offerto dal collare verde: il pissing.
Lui era il maestro, ma anche molti altri iniziarono a godere di quella speciale chiusura del pomeriggio.
Erano molto fantasiosi, le scaricarono la loro pioggia dorata sul seno, sulla schiena e sui capelli, spesso in gruppo. I momenti peggiori per Anna furono quando gli pisciavano in bocca e soprattutto quando le pisciavano in figa.
Tutte le cinque donne furono comunque usate così spesso e così selvaggiamente che anche le porcate più assurde divennero prassi,
L’ORCO, da buon direttore d’orchestra, voleva sentirne, almeno una, piangere urlare o godere, 24 ore su 24, nei rari momenti di pace mandava EVA a riscaldare la situazione.
La sfida che appassionò tutti gli uomini era quella della MODELLA, senza cinquanta clisteri non avrebbe sposato il ricco fidanzato. La situazione per lei era pessima, al quarto giorno era a dieci. Aveva passato tre giorni consecutivi nella cambusa ma le iniezioni di sperma dell’equipaggio non contavano, lo stesso valeva per il cuoco che se la godeva tutte le sere quando il marito la portava per ringraziarlo della cena. La notte veniva poi sempre consegnata ad uno dei VECCHI che se la divideva con gli altri due amici, ovviamente la pomparono abbondantemente sia in figa che in culo ma al mattino quando il marito chiedeva loro dicevano, “zero clisteri, dormito tranquillo, ero stanco” al massimo ammettevano un lavoro di bocca.
Il marito vedendola uscire dalla cabina con la figa ed il culo ripieni capiva la verità, ma preferiva invitarla volgarmente ad un maggiore impegno se voleva essere degna di diventare sua moglie “troia incapace, nemmeno in culo riesci a fartelo mettere..”.
Tutti gli uomini sembravano coalizzati contro di lei. Durante la giornata subiva numerosissime inculate, assieme alla BETTI aveva il culetto più invitante del gruppo. Purtroppo per lei, prima di venire gli uomini uscivano dal suo culo e le sborravano in faccia o in bocca. Il marito concludeva spesso con un “questa non vale, si vede che gli uomini capiscono che sei nati per bere la sborra”.
Gli unici successi li ottenne con il CICCIONE ed il NERD che le sborrarono in culo sul pontile davanti al marito che non poté esimersi dal dare per buoni quei clisteri, ma erano troppo pochi.
La modella capì che l’unica sua salvezza era avere la protezione dell’ORCO. Il suo pragmatismo da donna dell’est gli fece capire che doveva trovare un protettore.
Un pomeriggio dopo avere bevuto la sborra del FARMACISTA, striscio verso l’ORCO ed inizio, senza avere ricevuto un comando specifico, a leccargli i piedi.
L’ORCO apprezzò quella sottomissione, ed inizio ad eccitarsi, ma trovava scomodo accoppiarsi sul pontile così la porto nella sua cabina seguiti da EVA.
Non appena soli la russa sviolino il discorso che aveva preparato “sono una stupida baldracca, ho bisogno che un uomo forte ed autoritario come lei guidi la mia vita, vorrei tanto che parlasse con gli ospiti e gli chiedesse, con la sua capacità persuasiva, di smetterla di venirmi in bocca, devo raggiungere i cinquanta clisteri, devo sposare quello stupido”
L’ORCO si fece una risata “questo lo sapevo già, ma a me cosa viene in tasca” la MODELLA sapeva che il discorso sarebbe finito lì e disse “Lena, mia figlia, lei è ancora in Russia, è bellissima, più di me, la puoi avere, la manderò a lavorare per te a Roma e ne puoi fare quello che vuoi fino al compimento dei suoi venticinque anni, sette anni a tua disposizione, poi la devi lasciare libera”.
L’ORCO apri instagram e verificò le fattezze della diciottenne figlia della modella, era meglio di quello che potesse immaginare. Abituato ad ottenere il massimo dalle situazioni disse che lei avrebbe dovuta venire a trovare la figlia almeno due volte al mese, si accordarono per un viaggio al mese nella capitale.
Eva le fece firmare cambiali, assegni post-datati e un contratto vincolante che avrebbero rovinato lei e la figlia qualora l’accordo non fosse stato rispettato.
Mentre guardava le immagini di Lena sul cellulare, si inculò la mamma MODELLA “raccontami cosa fa la tua bimba a Vladivostok”, voleva sapere tutto della diciottenne.
Le cose cambiarono rapidamente per la MODELLA, L’ORCO parlo con i cinque single e gli spiego chiaramente “dovete sborrare nel culo di quella troia russa, voglio che nei prossimi giorni il suo culo sia sempre pieno “poi aggiunse, “avermi come amico e molto meglio che vedermi incazzato” lo sguardo torvo ebbe il suo effetto.
Alla fine della settimana la MODELLA raggiunse il considerevole numero di 76 clisteri, il matrimonio era garantito.
Max aveva mantenuto la parola, aveva organizzato la vacanza promessa ad Anna, loro due, senza amici e parenti.
Anna non stava più nella pelle dalla felicità, una settimana in barca con il suo maritino, il primo viaggio in aereo, la prima volta all’estero. Sognava già, sole, mare e riposo.
Certo che aveva dovuto pagare dazio con Cinzia e il Sig. Baldini, le avevano fatto sudare la concessione di quella settimana di ferie. Ma nulla poteva toglierli l’entusiasmo.
Ad attenderli all’aeroporto dopo il volo Low Cost Bergamo-Bodrum trovarono come stabilito il pulmino dell’organizzazione della crociera. Fecero subito amicizia con la coppia che viaggiava con loro, BETTA e MARIO, lei trent’enne lui quarant’enne, lei aveva iniziato a lavorare nel bar di lui e dopo aver mollato il suo ex convivente si era messa assieme al suo capo.
Lei molto carina, culetto a mandolino, capelli riccioli e biondi, lui più tarchiato con un vistoso ragno tatuato sul collo. Una coppia allegra ed estroversa. Con loro viaggio anche un giovane molto, molto grasso ed un signore anziano.
Durante il breve tragitto BETTA gli chiese cosa ne pensava del regolamento, Anna non capi bene cosa intendesse, si ricordo solo che il marito gli aveva fatto firmare molti documenti prima di partire.
Il caiacco era imponente, un bi-albero di 30 metri, tradizionale come doveva essere un caiacco ma si vedeva che era di recente produzione, un sogno per Anna.
L’organizzatore della crociera li aspettava a bordo barca, bacio castamente sulle guance Anna e strinse vigorosamente le mani a Max. Anna lo rinomino subito l’ORCO, un cinquantenne romano di almeno due metri, completamente calvo e con un imponete pancia. Era un leader nato, forte grosso e sicuro di sé. Al suo fianco aveva sempre la compagna, EVA una matura siciliana, magra ma con grosse tette rifatte, ad occhio una quarta abbondante, labbra a canotto e un gran culo.
Al loro arrivano notarono anche una strafiga bionda probabilmente dell’est, sembrava una MODELLA, ed una giovane in dolce attesa, si teneva mano nella mano con il marito uno spilungone con gli occhiali molto spessi.
Rimase molto stupita di vedere Adam, l’enorme nero che aveva dovuto scoparsi nel locale scambista. Era il cuoco di bordo, una strana combinazione.
Era già tardo pomeriggio, l’ORCO riunì tutti e disse “alle 21,00 ci vediamo sul pontile principale per la cena, nel frattempo anche gli ospiti mancanti arriveranno a bordo, mi raccomando l’abbigliamento come da regolamento”.
Chiusisi a chiave nella loro cabina Anna scherzo con il marito per le particolarità degli altri partecipanti alla crociera.
L’ora della cena si avvicinava, indosso un vestitino corto rosso, schiena nuda e perizoma in tinta con il vestitino.
Il marito prima di uscire le infilo la mano sotto il vestito e le tolse le mutandine “queste non servono, siamo al mare”
Anna fece una finta smorfia di disappunto ed usci dalla cabina.
Erano arrivati tutti gli ospiti. L’organizzatore del viaggio fece sedere tutti all’enorme tavolo ed inizio a parlare con il suo vocione e forte cadenza romana.
“benvenuti in Turchia e sul nostro caiacco, sarà la vostra casa per tutta settimana, spero che tutti vostri desideri si realizzino”
Pausa, applauso e brindisi di benvenuto
“vi ricordo il regolamento che tutti quanti avete sottoscritto, poi lascerò che gli uomini si introducano e facciano indossare il collare alle loro signore”. Anna inizio a preoccuparsi, collare, cosa intendeva e guardo il marito con aria interrogativa, “taci ed ascolta l’organizzatore” le rispose sbrigativamente.
“Come saprete tutti alla crociera partecipano cinque coppie e cinque single, le signore dovranno stare nude al mattino ed al pomeriggio, poi vista la brezza serale sarà concessa loro di indossare un abito, l’importante che siano eleganti ma di facile acceso ai signori ospiti. Pantaloni e biancheria intima sono banditi. Agli uomini è richiesto per la cena ed i giochi serali pantaloni lunghi e camicia”
“I dieci signori ospiti avranno libero accesso alle signore nei limiti imposti dal collarino. Durante le ore giornaliere i signori ospiti possono usufruire liberamente ed illimitatamente” aggiunse poco elegantemente “all you can eat, or fuck…… aha aha”
“gli accoppiamenti notturni saranno scelti dal sottoscritto, le donne nel periodo notturno dovranno soddisfare solo l’uomo a cui saranno accoppiate, avranno quindi il tempo di riposare e dormire”
“ogni sera verrà comunicata la perdente dei giochi serali, sarà sempre io il giudice, la perdente dovrà passare la mattinata in cambusa a disposizione dei membri dell’equipaggio”
“I signori mariti possono comunque in ogni momento della giornata portare le signore a ringraziare il cuoco, il capitano della nave o l’equipaggio.
L’equipaggio era formato da tre uomini turchi di mezza età, il capitano era decisamente più anziano, un rozzo lupo di mare che non amava le formalità”
“io quale organizzatore avrò gli stessi diritti degli ospiti, la mia compagna EVA avrà anche lei gli stessi miei diritti”
Anna fece un rapido conto, dieci cazzi degli ospiti, l’organizzatore, quattro dell’equipaggio, il cuoco superdotato e la figa di EVA. Diciassette in totale, maledisse il marito, vedendo la costa in lontananza, senza farsi notare, si asciugò le lacrime che le scendevano lungo le guance.
Le regole del collarino erano stampate su un foglio di carta distribuito da EVA a tutti gli ospiti.
In pratica in base ad il colore del collarino indossato la signora offriva determinati servizi:
BIANCO: seghe
GIALLO: seghe e pompini
AZZURRO: seghe, pompini e figa
VIOLA: culo
MARRONE: pompini e culo
ROSSO: seghe, pompini, figa e culo
NERO: seghe, pompini, figa, culo e spanking
VERDE: seghe, pompini, figa, culo, spanking e pissing
Il collare può essere cambiato in settimana dal marito ma solo verso il basso, concedendo più libertà agli ospiti.
“Lascio la parola agli ospiti, si presentino e facciano indossare il collarino alle loro signore”
In realtà i collari erano già stati scelti dai mariti, ed erano collegati al costo del viaggio, Max squattrinato come era, scelse un collarino impegnativo per Anna ma che avrebbe reso il viaggio quasi gratuito per la coppia. Quelli che spendevano di più erano i cinque single che non dovevano sottostare ad alcun controllo estetico, cosa invece per cui le signore erano state accuratamente vagliate prima del viaggio.
Iniziarono a presentarsi i single.
Il CICCIONE era un giovane toscano, ci teneva a sottolineare che aveva fatto sesso solo con prostitute nella sua vita.
Il NERD, milanese studente universitario, promettente futuro davanti a lui, una fidanzata religiosa a casa che si concedeva con il contagocce.
I VECCHI, era tre, non si conoscevano tra loro ma erano molto simili. Tra i 60 e i 70 anni, mogli, figli e nipoti a casa, volevano divertirsi e si erano portati molto più Viagra di quello che fosse ragionevole pensare.
La prima coppia a presentarsi fu quella con lei strafiga, la MODELLA, parlo come previsto l’uomo quarant’enne stempiato e decisamente bruttino “sono un INDUSTRIALE del bresciano, questa troia è la mia fidanzata russa, avremmo dovuto sposarci a settembre ma ho scoperto che mi tradiva con un suo ex. Dalle chat ho letto che gli dava spesso il culo, cosa che a me negava, gli ho promessa di perdonarla e sposarla se in questi sette giorni si fosse fatta fare almeno cinquanta clisteri di sborra” lei teneva lo sguardo bassa, ma era decisa a farsi sposare a tutti i costi, lui aveva troppi soldi per farselo scappare e lei aveva già una figlia da un precedente matrimonio da mantenere. Collarino marrone: culo e pompini, sperava nel viola: solo culo, per concentrare gli sforzi ma così era stato scelto.
La seconda coppia a presentarsi furono i baristi, MARIO spiego a tutti che erano esperti scambisti e che avevano già partecipato a questa crociera l’anno passato, erano diventati buoni amici dell’ORCO. Mario scelse per la sua BETTA l’azzurro, seghe pompini e figa. Ci fu un moto di disappunto, speravano tutti nel rosso, il culo a mandolino di BETTA era una tentazione troppo forte. Negli ultimi due giorni di crociera BETTA rispose male a MARIO e lui per ripicca gli cambio il collarino da azzurro a rosso, tutti gli uomini non si lasciarono scappare l’occasione di sfondare quel bel mandolino. BETTA abbasso la cresta e divenne più rispettosa.
La terza coppia era la più anziana, lui un GIOIELLIERE calabrese sui sessant’anni lei una quarant’enne bionda, grosse tette rifatte, capello biondo, figa rasata, tre figli ad aspettarli a casa. La MAMMA. Lei voleva scopare e si capiva. Lui sadicamente le fece indossare il collare giallo: seghe e pompini.
La quarta coppia erano due ragazzi di Biella, lei era incinta di sei mesi, sposati da meno di un anno, lei casalinga, lui era un impiegato di basso livello in una grossa azienda farmaceutica. Il FARMACISTA e la CASALINGA.
Lui spiego che da quando era rimasta incinta era insaziabile, aveva pensato di fargli fare una scorpacciata di cazzo prima della nascita del figlio. Collarino rosso: seghe pompini figa e culo. Gli ospiti applaudirono. Inculare una donna incinta era una novità per molti.
Per ultimo parlo Max, al solito non riuscì ad articolare un discorso sensato, ma ottenne l’applauso più convinto, sia per la qualità della giovane moglie che per la scelta del collarino, verde: seghe pompini figa culo, spanking e pissing.
Anna si rannicchiò su un cuscino e pianse davanti agli altri ospiti.
Riprese la parola l’ORCO “visto che si è fatto tardi e siete stanchi dal viaggio stasera niente giochi, scelgo le coppie per la notte e nomino la prima signora che dovrà passare la mattinata con l’equipaggio".
Anna visto che aveva disturbato piangendo, era certa di essere scelta, invece per quel primo giorno l’ORCO scelse la MODELLA, lo sperma preso dall’equipaggio, dall’ORCO e dai pompini non contavano per il raggiungimento dei cinquanta clisteri richiesti dal marito, le regole erano chiare, valevano solo i clisteri di sborra da parte degli ospiti.
L’ORCO si era dato l’obbiettivo di non fare raggiungere alla modella questo risultato, voleva che L’INDUSTRIALE la mollasse, senza protezione sarebbe stata, per lui, una facile preda.
In cambusa finirono tre volte la MODELLA, due volte ANNA ed una volta BETTA e la MAMMA. Alla CASALINGA venne risparmiato quel passaggio, l’igiene dell’equipaggio era limitato e lei aspettava un bambino. La cambusa era il posto dove le signore oltre che scopate venivano più maltrattate, tutte ne uscirono con i segni del frustino e qualche ematoma. Nessun marito reclamò, i marinai turchi non sembravano persone con cui avere un confronto pacifico e costruttivo.
L’ORCO abbino le coppie per la notte, come prima notte mandò le cinque donne nelle cinque cabine dei single, dopotutto avevano speso una fortuna per quella crociera.
Anna fu messa con uno dei VECCHI che pieno di viagra la scopo a lungo sia in figa che in culo. A meta notte, contrariamente a quando previsto dalle regole, fu mandata da un altro vecchio che si era divertito con la MAMMA, quando le due donne si scambiarono le cabine, vide dello sperma uscire dalla sua figa e capi che di notte, nel chiuso delle cabine, i limiti imposti dal colore del collare erano facilmente superabili.
A conferma di ciò il NERD, fregandosene del regolamento, inculo BETTA per tutta notte.
La CASALINGA fu assegnata ad uno dei vecchi, le fece bere molta sborra “io sono un papà ed un nonno, le donne in attesa sono delle piscione, bisogna farle bere molto”
La modella fu accoppiata al CICCIONE, oltre che scoparla la insulto tutta notte, vantandosi di essere un gran esperto di puttane dell’est.
Terminata la lunga notte, le donne, escluse la MODELLA che era la prescelta per l’equipaggio, si recarono sul ponte principale a prendere il sole, speravano tutte di riposarsi qualche ora. Erano tutte nude come da regolamento.
La pace durò poco, Eva diede inizio alle danze. Si accovacciò sopra Anna e si fece leccare la figa, l’INDUSTRIALE, senza la fidanzata dà controllare le conficco il suo uccello mediocre tra le grandi labbra. MARIO le prese una mano, se la porto sull’uccello e si fece segare.
Anna con la coda dell’occhio vide la CASALINGA accerchiata dai tre VECCHI che da lì in poi si coalizzarono, agivano in branco, giorno e notte.
La MAMMA spampinava il FARMACISTA molto eccitato dal vedere la moglie incinta riempita in tutti e tre i buchi dai VECCHI.
BETTA era invece era accerchiata dal NERD il CICCIONE ed il GIOIELLIERE.
Quando EVA si stufo della lingua di Anna la accompagno nella vicina stanza dei giochi, la lego, bendò e posizionò a novanta gradi, dietro aveva una sex machine, dotata di un discreto dildo, che le stantuffò la figa ininterrottamente per parecchie ore. Il colore del suo collarino dava il diritto a chiunque passasse di usare la sua bocca, il suo culo ed a provare la vasta collezione di fruste frustini canne di bambù presenti nella stanza. Venne scopata ovunque sulla barca e da chiunque, ma spesso, chi la cercava sapeva di trovarla legata e bendata in quella stanza. Il suo maritino si sedeva su una comoda sedia e si godeva lo spettacolo.
Quando Anna non era legata nella stanza dei giochi Max spesso la portava al cospetto dell’ORCO. Era affascinato dal potere di quell’uomo, si eccitava solo a parlare di lui e del suo stile di vita. Aveva scoperto che l’ORCO era il “re dei locali scambisti del Lazio”. Aveva protezioni politiche ed ecclesiaste molto altolocate, quelle crociere per lui erano solo un diversivo “guadagno qualche soldino, mare, buon cibo, sole e figa a volontà” diceva sempre riguardo a quelle vacanze.
Spesso la lasciava sola con lui, gli piaceva appisolarsi nel pomeriggio mentre la lingua della donna gli leccava le dita dei piedi.
Nel tardo pomeriggio, prima di cena, MARIO, lo specialista del genere, la legava a prua e beneficiava del servizio da lui preferito offerto dal collare verde: il pissing.
Lui era il maestro, ma anche molti altri iniziarono a godere di quella speciale chiusura del pomeriggio.
Erano molto fantasiosi, le scaricarono la loro pioggia dorata sul seno, sulla schiena e sui capelli, spesso in gruppo. I momenti peggiori per Anna furono quando gli pisciavano in bocca e soprattutto quando le pisciavano in figa.
Tutte le cinque donne furono comunque usate così spesso e così selvaggiamente che anche le porcate più assurde divennero prassi,
L’ORCO, da buon direttore d’orchestra, voleva sentirne, almeno una, piangere urlare o godere, 24 ore su 24, nei rari momenti di pace mandava EVA a riscaldare la situazione.
La sfida che appassionò tutti gli uomini era quella della MODELLA, senza cinquanta clisteri non avrebbe sposato il ricco fidanzato. La situazione per lei era pessima, al quarto giorno era a dieci. Aveva passato tre giorni consecutivi nella cambusa ma le iniezioni di sperma dell’equipaggio non contavano, lo stesso valeva per il cuoco che se la godeva tutte le sere quando il marito la portava per ringraziarlo della cena. La notte veniva poi sempre consegnata ad uno dei VECCHI che se la divideva con gli altri due amici, ovviamente la pomparono abbondantemente sia in figa che in culo ma al mattino quando il marito chiedeva loro dicevano, “zero clisteri, dormito tranquillo, ero stanco” al massimo ammettevano un lavoro di bocca.
Il marito vedendola uscire dalla cabina con la figa ed il culo ripieni capiva la verità, ma preferiva invitarla volgarmente ad un maggiore impegno se voleva essere degna di diventare sua moglie “troia incapace, nemmeno in culo riesci a fartelo mettere..”.
Tutti gli uomini sembravano coalizzati contro di lei. Durante la giornata subiva numerosissime inculate, assieme alla BETTI aveva il culetto più invitante del gruppo. Purtroppo per lei, prima di venire gli uomini uscivano dal suo culo e le sborravano in faccia o in bocca. Il marito concludeva spesso con un “questa non vale, si vede che gli uomini capiscono che sei nati per bere la sborra”.
Gli unici successi li ottenne con il CICCIONE ed il NERD che le sborrarono in culo sul pontile davanti al marito che non poté esimersi dal dare per buoni quei clisteri, ma erano troppo pochi.
La modella capì che l’unica sua salvezza era avere la protezione dell’ORCO. Il suo pragmatismo da donna dell’est gli fece capire che doveva trovare un protettore.
Un pomeriggio dopo avere bevuto la sborra del FARMACISTA, striscio verso l’ORCO ed inizio, senza avere ricevuto un comando specifico, a leccargli i piedi.
L’ORCO apprezzò quella sottomissione, ed inizio ad eccitarsi, ma trovava scomodo accoppiarsi sul pontile così la porto nella sua cabina seguiti da EVA.
Non appena soli la russa sviolino il discorso che aveva preparato “sono una stupida baldracca, ho bisogno che un uomo forte ed autoritario come lei guidi la mia vita, vorrei tanto che parlasse con gli ospiti e gli chiedesse, con la sua capacità persuasiva, di smetterla di venirmi in bocca, devo raggiungere i cinquanta clisteri, devo sposare quello stupido”
L’ORCO si fece una risata “questo lo sapevo già, ma a me cosa viene in tasca” la MODELLA sapeva che il discorso sarebbe finito lì e disse “Lena, mia figlia, lei è ancora in Russia, è bellissima, più di me, la puoi avere, la manderò a lavorare per te a Roma e ne puoi fare quello che vuoi fino al compimento dei suoi venticinque anni, sette anni a tua disposizione, poi la devi lasciare libera”.
L’ORCO apri instagram e verificò le fattezze della diciottenne figlia della modella, era meglio di quello che potesse immaginare. Abituato ad ottenere il massimo dalle situazioni disse che lei avrebbe dovuta venire a trovare la figlia almeno due volte al mese, si accordarono per un viaggio al mese nella capitale.
Eva le fece firmare cambiali, assegni post-datati e un contratto vincolante che avrebbero rovinato lei e la figlia qualora l’accordo non fosse stato rispettato.
Mentre guardava le immagini di Lena sul cellulare, si inculò la mamma MODELLA “raccontami cosa fa la tua bimba a Vladivostok”, voleva sapere tutto della diciottenne.
Le cose cambiarono rapidamente per la MODELLA, L’ORCO parlo con i cinque single e gli spiego chiaramente “dovete sborrare nel culo di quella troia russa, voglio che nei prossimi giorni il suo culo sia sempre pieno “poi aggiunse, “avermi come amico e molto meglio che vedermi incazzato” lo sguardo torvo ebbe il suo effetto.
Alla fine della settimana la MODELLA raggiunse il considerevole numero di 76 clisteri, il matrimonio era garantito.
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