Susi: la sottomessa cap 3

di
genere
dominazione

Susi era totalmente nelle sue mani. Quando gli disse che voleva tatuarla rispose solamente....”certo padrone, le appartengo, faccia quello che vuole”.
Said rivolgendosi a Matteo gli chiese cosa ne pensasse e lui rispose che non poteva intromettersi nel nostro rapporto.
Said con una strana luce negli occhi gli rispose ..”vedo che sei consapevole della tua situazione, oramai Susi mi appartiene”.
Matteo capì subito che il gioco in breve tempo gli si era ritorto contro, ma nulla poteva fare vedendomi completamente immersa nella parte.
Il giorno seguente Said arrivò al pomeriggio dicendomi di farmi una doccia perchè doveva portarmi in un posto
Mi feci la doccia, entrai in camera nuda e lo vidi frugare nell'armadio gettando i vestiti per terra dicendomi …”devi ammodernare il guardaroba! questi vestiti sono da vecchia! metti questo.”
Mi passo un prendisole semitrasparente scollatissimo, Senza intimo mi guardai allo specchio e in pratica si vedeva tutto.
Non dissi una parola uscimmo e dopo mezz'ora di strada arrivammo nel quartiere cinese. Scendemmo per una vietta fermandoci in un negozio dove entrammo e lui cominciò a parlare con una ragazza.
Mi affidò a lei.
Mi fece accomodare e mi levo il vestitino facendomi stendere su un lettino.
Passarono un paio d'ore e quando Said arrivò lei aveva finito. Mi mise davanti lo specchio, mi guardai e vidi che avevo tatuato sulla spalla un grande cuore di picche e sul pube una grande ..S.. che poteva benissimo avere molti significati (Said, Susi, Schiava…).
Facemmo ritorno. Entrammo in casa e Said senza dire nulla mi sfilò il prendisole iniziando a strizzarmi le tette. Ci baciammo appassionatamente, lui si spogliò facendomi inginocchiare e me lo sbattè in bocca. Lo succhiai con passione, mi prese per i capelli, avevo la fica che era un lago ed in un sol colpo me lo mise dentro facendomi urlare. Mi scopava con forza come fossi un animale ma provavo immenso piacere. Lo supplicavo di rompermi la fica cosa che lui faceva con violenti colpi.
Godevo, ero stravolta dal piacere arrivando più volte a dirgli che l'amavo e che ero sua.
Mentre avevo orgasmi multipli lui si sputò più volte sulla mano passando le dita sul solco del culo per poi ficcarci le dita dentro. Provavo un piacere immenso, godevo avendo orgasmi continui. Di scatto mi fece girare appoggiandomi al tavolo. Sentii il suo cazzo appoggiarsi al buco del culo iniziando a spingere! sentii i muscoli cedere sotto la sua spinta quando di colpo lo sentii entrare cacciando un urlo dal dolore. Non contento Said di forza in un sol colpo lo infilò tutto dentro! Mi sembrava di svenire dal dolore ma lui iniziò un andirivieni forsennato sbattendo le sue palle sulle chiappe tenendomi bloccata con le mani sulle tette strizzandole con forza.
In breve tempo il dolore si trasformò in piacere. Con la mano avevo iniziato a sgrillettarmi godevo e godevo, era una sensazione indescrivibile, mi ficcavo le dita dentro la fica sentendo un enorme vuoto mentre lui mi scopava il culo in profondità arrivando al punto di alzarmi di peso con tutto il cazzo dentro. Lo sentii grugnire come un animale e dopo poco sentii il suo cazzo pulsare dentro di me e subito un innumerevoli schizzi del suo sperma mi riempirono.
Ero sfinita! quando levò il cazzo sentii lo sperma colare fuori. Corsi in bagno a lavarmi.
Mi raggiunse anche Said e ci facemmo la doccia assieme baciandoci più volte mentre lui mi disse ....”ti piace il cazzo nel culo eh troia?”.
Gli risposi che mi era piaciuto e che non avevo mai provato una sensazione simile.
Passammo il resto della serata sul divano e quando tornò, mio marito diede copia delle chiavi di casa a Said dicendo che il lunedì sarebbe partito per andare in trasferta. Said lo guardo dicendogli che era ora che si levasse un po 'dalle palle.
Said mi fece alzare e rivolgendosi a mio marito gli disse “guarda la mia donna, l’ho marchiata come si deve! mi aprì il vestito facendo vedere la S sul pube e l'asso di picche sulla spalla.
Matteo era silenzioso, ma tutto questo era solo per colpa sua.
La serata passò tranquilla ma poco dopo ricevetti una telefonata da mio fratello Luca. Mi misi in disparte mentre Said parlava con mio marito.
Di colpo sbiancai in faccia riattaccando. Mio marito mi chiese cosa fosse successo e io gli spiegai che luca sarebbe passato da noi e si sarebbe fermato a casa qualche giorno.
Said intervenne dicendo ché per lui non c'era problema anzi gli faceva piacere conoscerlo.
Guardai mio marito paonazza in viso ma lui mi rispose che non dipendevo da lui ma da Said!
Said rideva guardandomi poi Matteo mi disse che potevo inventare qualcosa tipo che stiamo attraversando un periodo di pausa ed essendo io in trasferta di lavoro mi ero fatta l'amante.
Said colse la palla al volo dicendo che per lui andava bene. Gli risposi che avrei fatto come chiedeva il mio Padrone!
Passai la serata con mille pensieri. Said mi prese per un braccio trascinandomi in camera mi buttò sul letto levandomi i vestiti, iniziò a baciarmi strizzandomi le tette, mi bagnai subito e lui mi ficcò un paio di dita dentro la fica iniziando a farmi godere. Gli presi il cazzo in mano segandolo e gli venne duro come il marmo. Gli salii sopra impalandomi in un sol colpo e iniziando un movimento frenetico mentre le sue mani mi strizzavano le tette. Lo supplicavo di spingere, cosa che lui faceva come un forsennato. Mi tirò a sé facendo uscire il cazzo ma lo puntò sul buco del culo ordinandomi di impalarmi. Lentamente scendevo sul suo cazzo fortunatamente intriso dei miei umori e così lo sentii entrare con più facilità, con meno dolore mentre lui mi prese i seni facendomi scendere di scatto. Lo ebbi tutto dentro, iniziai a muovermi con foga, volevo godere! sentivo il suo cazzo sfondarmi i muscoli che avevano ceduto e lui mi dava sempre più colpi profondi facendomi godere. Lo tirava fuori per poi inserirlo nel culo con forza facendomi urlare dal piacere.
Lo estrasse nuovamente per farmi girare, si posizionò sopra la faccia iniziando a scoparmi la bocca mentre io con la mano mi sgrillettavo la fica oscenamente aperta e slabbrata, poi lui si prese il cazzo tra le mani venendomi con il suo buco del culo sul viso. Iniziai a leccarlo senza fiatare mentre lui si sputava sul cazzo la sua saliva che scendeva sulle palle finendomi in bocca ed ingoiavo senza esitare fino a quando si spostò rificcandolo in bocca. Sentivo che si irrigidiva e dopo poco alcuni schizzi violenti mi colpirono la gola scendendo nello stomaco. Inghiottii tutto!
Si spostò da sopra la faccia mentre con la mano continuavo a sgrillettarmi avendo un altro squassante orgasmo. Ero sfinita!
.
scritto il
2025-02-06
1 1 1
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Sottomissione cap 8

racconto sucessivo

Susi: la sottomessa cap 4
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.