Sottomissione cap 13
di
mastercam
genere
dominazione
‘Fanny devo parlarti’ solo tu puoi aiutarmi!’
Era la collaboratrice del preside che prese da parte Fanny in un momento che si trovava da sola.
‘Cosa vuoi?!… tu chiedi aiuto a me??’
‘Sì chiedo aiuto a te!’
‘Dopo quello che hai fatto?’ chiese nervosa Fanny
‘Ok, ho sbagliato, ti chiedo scusa!
‘Mi chiedi scusa, come se mi avessi fatto’ non so’ qualsiasi cosa” continuava Fanny ‘Ma ti rendi conto di quello che hai fatto??’
‘Sì’ ti ho fatto scopare dal preside!’ rispose la collaboratrice ‘ e ti sto chiedendo scusa!’
‘Mi hai fatto scopare??’ disse Fanny alzando quasi la voce per poi riabbassarla immediatamente ‘Mi stava già scopando!’ disse sottovoce ‘Poi sei arrivata tu!’
‘Sì Fanny, lo so’ ti ho fatta inculare!’ le rispose la collaboratrice
‘Hai anche il coraggio di ripeterlo!’
‘Fanny ti chiedo scusa per averti fatta inculare! ma ho bisogno del tuo aiuto!’
‘Ancora! con quella parola!… ma non pensi che potrebbe darmi fastidio?’
‘Questo no Fanny’ non credo ti dia fastidio visto che dicevi che ti piaceva essere inculata!’ le rispose lei.
‘Quello che si dice in quei momenti non ha alcun valore” disse amaramente Fanny
‘Forse non ha alcun valore, ma intanto godevi mentre ti inculava!’
La collaboratrice continuava a ripetere quella parola, aveva capito che turbava profondamente Fanny.
Arrivava ogni volta come una frustata. Fanny era tutta rossa in viso, visibilmente turbata.
‘Anzi – continuava la collaboratrice – penso che sentirti dire che vieni…INCULATA ti turba, ti eccita!’
Fanny rimase di stucco, forse era vero! quella parola… ‘INCULATA’… la faceva sentire porca, una vera femmina che soccombeva ma nello stesso tempo dominava gli uomini che la prendevano.
Fece per andarsene’
‘Dove vai?’ le disse la collaboratrice ‘ti ho detto che devi aiutarmi’
‘Non se ne parla proprio’ lasciami stare” le rispose Fanny
‘Non puoi Fanny!… ricorda che io ho la foto! sì, la foto che ti ho scattato mentre il preside ti in-cu-la-va!’ le disse scandendo la parola.
Fanny rimase impietrita. Quella parola continuamente ripetuta le stava scopando il cervello!
Era come se sentisse di nuovo il cazzo di quell’uomo dentro di lei’ nel suo culo, mentre la inculava! Lo sentiva… in quel momento, con una sensazione di pieno che da dietro le arrivava in gola!
Non che le piacesse quell’uomo, anzi’ ma era la situazione perversa in cui si era trovata che la sconvolgeva’ si rivide, piegata su quella scrivania con lei che le teneva i polsi e lui che lo spingeva dentro’ che la inculava!
‘Fanny! che ti succede? allora?… che decidi di fare?’
‘Cosa devo fare?’ le disse rassegnata.
‘Brava, grazie’ adesso ti spiego da un po' di tempo ho una relazione stabile con un uomo” cominciò lei.
‘Un amante! e tuo marito lo sa?’ chiese Fanny
‘No, ovviamente non sa nulla’
‘E poi la puttana sarei io?! anche tu non scherzi!’ l’incalzò Fanny
‘Fanny, non metterla su questo punto perché non ti conviene lo conosco da molto tempo, ma ultimamente lo vedo cambiato non si dedica a me come una volta’ precisò lei.
‘E io cosa c’entro? cosa dovrei fare?’ chiese Fanny
‘Tu devi adescarlo, devi farti adescare e scoprire se effettivamente andrebbe o cercherebbe altre donne’ chiarì la collaboratrice.
‘Quindi dobbiamo prenderlo in trappola’ devo vedere se cerca di adescarmi”
‘Esatto, non solo, ma devi vedere se vuole anche portarti a letto’
‘Quindi, scusa, se ci prova cosa devo fare?’ chiese Fanny
‘Devi starci e capire cosa combina’
‘In pratica devo portarmelo a letto! è questo che mi stai chiedendo?’
‘Sì, se ti gira intorno’ sì, devo capire fino a dove è capace di arrivare’ e tu sei l’unica a cui potevo chiederlo’
‘Perchè secondo te sono una troia”
‘Lo dicevi tu stessa mentre il preside ti in-cu-la-va!’ ricominciò lei
Di nuovo un brivido percorse Fanny il corpo
‘E come faccio a conoscerlo, come intendi fare?’
‘Ci vedremo domani’ io sarò al bar con lui, tu passerai di lì e mi saluterai’ rimarrai con noi al tavolo per qualche minuto così ti presento, ti chiederò il numero di cellulare facendo finta di averlo perso’ sono sicura che lui lo memorizzerà’ se è interessato a conoscere altre donne’ spiegò lei
‘Hai pensato a tutto nei minimi particolari’ eri sicura che avrei accettato’ con il ricatto, sinceramente mi fai schifo” le disse Fanny.
‘Cara, eri tu che venivi inculata dal preside!’ concluse lei.
L’indomani si videro al bar. Fanny arrivò all’appuntamento, fece finta di vedere la sua collega.
Questa la chiamò. ‘Fanny! ciao! vieni ti presento un mio amico, lei è una mia amica’
I due si salutarono con una stretta di mano.
‘Piacere Fanny” ‘Piacere, io sono Giorgio’ disse lui
Fanny notò che le strinse la mano e gliela lasciò con una specie di carezza sul palmo.
Vide immediatamente uno sguardo strano da parte di lui, la osservò, anzi la squadrò dalla testa ai piedi.
‘Che bella amica che hai, non me ne avevi mai parlato’
‘Eh’ le belle amiche si tengono nascoste! specie dagli uomini!’
Fanny e Giorgio si guardarono per qualche secondo come se avessero già un’intesa tra loro.
Fanny mantenne il suo sguardo perchè doveva assecondare il piano della sua collega, anzi fece di tutto in quei pochi attimi per suscitare in lui un certo interesse.
Parlarono un paio di minuti poi la collaboratrice chiese a Fanny il numero di cellulare ‘Sai’ non lo ritrovo più’
‘Ah certo – le disse Fanny – te lo do scrivi 333”’
‘Aspetta’ 333”’ ripetè lei molto lentamente per dar modo a lui di cercare di memorizzare il numero. ‘Ok, allora ci sentiamo!’
‘Va bene, ciao, ci sentiamo’ disse Fanny che salutò anche Giorgio.
‘Ciao Fanny, a presto” disse lui sottolineando quel ‘presto’
Fanny si voltò e uscì dal bar.
La sua amica osservò Giorgio che con lo sguardo la seguiva soffermandosi sul culo di Fanny fasciato in un paio di pantaloni molto attillati.
Dopo un paio di ore Fanny venne chiamata dalla collaboratrice ‘Allora mi sembra che sia andato tutto bene, speriamo che cada nella trappola’
‘Non so – rispose Fanny – c’è qualcosa in lui che non mi convince da come mi guardava, mi ha squadrata, non so”
‘E’ vero l’ho notato anch’io’ quando sei uscita ti ha seguita con lo sguardo e si è
soffermato sul tuo culo!’
‘No, non è possibile” disse Fanny sapendo già a cosa potesse andare incontro.
‘Sì è così, ti guardava il culo, comunque fammi sapere se ti chiama’ concluse lei.
Dopo un paio di giorni Fanny ricevette una telefonata. Era lui! non aveva perso tempo!
‘Ciao Fanny, sono Giorgio” e così l’aveva agganciata.
In un’altra circostanza Fanny lo avrebbe allontanato, ma aveva una missione da compiere per sottrarsi dal ricatto della collaboratrice.
Accettò tutte le lusinghe che riceveva ‘Sei molto bella, una donna molto interessante, vorrei scoprire molto di te!’ le diceva per telefono e lei lo assecondava.
‘Ha chiamato! – riferì per telefono Fanny alla sua collega – mi ha riempito di complimenti, dice che vuole sapere molte cose su di me’
‘Che ti avevo detto!… insisti, vedi dove vuole arrivare’ le rispose lei
Dopo diverse telefonate insistenti che le chiedevano di vedersi, Fanny accettò un primo incontro dove lui continuò a corteggiarla molto esplicitamente.
‘Vedo in te qualcosa di particolare, lo vedo nei tuoi occhi, da come ti muovi, da come parli’ le diceva lui
‘Ma che vede? – pensava Fanny – che vuole?’
‘Qualcosa di particolare?’ rispondeva lei con fare provocatorio ‘Dipende da cosa intendi per’ particolare”
‘Sì ho voglia di conoscerti più a fondo! vediamoci qualche volta!’
‘Va bene – sempre provocatoria Fanny – chiamami, quando vuoi.
E così fu per qualche incontro, poi un giorno la invitò a prendere qualcosa a casa sua.
‘Guarda che vuole che vada a casa sua” telefonò Fanny alla sua collega
‘Hai visto! che stronzo! ti ha rimorchiato’
‘Ma allora che devo fare?’ chiese Fanny
‘E me lo chiedi? devi andare! e vedere che succede”
‘Ma quello vuole sicuramente portarmi a letto’
‘E tu ci devi andare’ così poi quando mi riferirai ci penso io a lui!’
‘Ci devo andare’ va bene, il tuo sporco ricatto però finisce qui, se lui insiste io me lo scopo e te lo vengo a dire, poi non voglio più saperne!’ specificò Fanny
‘Va bene’ te lo assicuro! dove vi vedrete?’
‘Domani a ‘.. in via’..’ le riferì Fanny
‘Ma non è dove andiamo noi!… che cazzo combina questo?… ok, vai e dopodomani ci vediamo al solito bar’ concluse lei.
Dopo due giorni Fanny e la sua collega si incontrarono al bar.
‘Allora? cosa è successo?’ le chiese lei ‘Cosa avete fatto?’
‘Cosa abbiamo fatto?’ rispose Fanny sconvolta ‘cosa MI HA fatto!… mi ha’ letteralmente’ FATTA!’
‘Devi raccontarmi tutto, a questo stronzo gliela faccio pagare!’
Fanny, con voce rotta per la difficoltà di dover raccontare tutto quello che era successo, iniziò a riferire nei minimi dettagli!
Giorgio aveva portato Fanny nella sua casa fuori città, una specie di villetta isolata.
La fece entrare, fece i soliti convenevoli offrendole da bere poi le disse ‘Immagino che tu sappia perchè siamo qui!’
‘Immagino di sì – gli rispose Fanny con fare provocatorio – penso proprio di sì!’
‘Bene, vieni” e la invito a scendere in una specie di taverna, in realtà una grande camera con un letto al centro.
‘E’ qui che porti le donne? – gli chiese Fanny sempre con fare provocante
‘E’ qui che porto quelle come te!’ rispose lui
‘Quelle come me?… come sono io?…’
‘Adesso me lo dirai tu come sei!…’ le rispose lui avvicinandosi e cominciando a spogliarla.
‘Non perdi tempo!…’
‘Non abbiamo molto tempo da perdere, anche se abbiamo molto tempo da dedicare a te!’
Fanny non capì quella affermazione, ma intanto si faceva spogliare da Giorgio.
Quando fu completamente nuda, lui si tolse la camicia rimanendo con i pantaloni.
Fece adagiare Fanny sul letto e cominciò a leccarle profondamente la fica.
Non era bagnata, Fanny stava facendo tutto questo per togliersi dal ricatto della sua collega.
Il trattamento con la lingua però non tardò a fare effetto.
Fanny era certamente molto sensibile e cominciò a respirare affannosamente chiudendo gli occhi.
Lui la fece sistemare al centro del letto continuando a stimolarla, poi da sotto il cuscino prese dei lacci molto lunghi con cui iniziò a legarle le mani alle sponde del letto.
‘Cosa vuoi farmiiii” chiese Fanny ormai sospirando
‘Vedrai’ un bel gioco che ti piacerà!’
‘Un bel gioco” pensò Fanny ‘se non fosse per il ricatto col cavolo che starei qui!’
‘Uummmhhh’ un bel gioco! vuoi legarmi?’
‘Sì’ anche le gambe” e cominciò ad assicurargliele alle sponde del letto,
I lacci erano molto lunghi in modo che Fanny in ogni caso potesse allungare sia le braccia che le gambe, ma non poteva certo liberarsi
Ricominciò ad essere leccata, prese a toccarla con le mani e la osservava nelle sue espressioni di iniziale godimento.
Fanny cominciava veramente a godere di quel trattamento, anche se in fondo era disgustata di dover accettare quella situazione per ricatto della sua collega.
Cominciò a respirare affannosamente, lui aumentò il ritmo della stimolazione sulla fica di Fanny che stava per venire.
All’improvviso si bloccò. Fanny si irrigidì, non se lo aspettava, lo guardò fisso negli occhi.
Lui riprese a stimolarla, ricominciò daccapo a masturbarla con le dita. Di nuovo lei cominciò a respirare affannosamente, stava per avvicinarsi anche stavolta all’orgasmo.
‘Aaahh…aahhh’ ma le dita nuovamente si bloccarono.
Fanny di nuovo si bloccò, lo guardò fisso negli occhi, cercò di divincolarsi dai lacci, ma non poteva.
‘Che gioco stai facendo?’ gli chiese innervosita
‘Vedrai!’ le rispose lui
Lo vide allontanarsi e ritornare subito con in mano un oggetto.
‘Sai cosa è questo?’ le chiese
‘Un vibratore’ cosa vuoi farci?’
‘Adesso vedrai!’ e cominciò a inserirlo nella sua fica
‘Mmmmhhh’ Giorgio’ che vuoi fareee?…’
‘Zzzzzz’.’ il vibratore venne acceso dentro Fanny
‘Mmmmhhhh’.’ Fanny rimase un attimo rigida poi assecondò le vibrazioni che stavano salendo dentro di lei.
Lui accelerò la velocità del vibratore, la guardava con attenzione mentre Fanny ad occhi chiusi cercava di godere di quel trattamento.
‘Mmmmmhhh’.. mmmmmmhhhhh’.’ Fanny ricominciava a reagire, stava venendo!
Il vibratore fu bloccato!
‘Giorgio che cazzo vuoi fare?, non vuoi farmi venire?’ gli disse lei ‘è questo il tuo gioco?’
Lui la prese per la vita con ancora il vibratore inserito in fica, spento, e la fece voltare mettendola carponi.
Lui di nuovo si allontanò e tornò con un altro vibratore.
Fanny lo vide e non tardò a capire cosa ne avrebbe fatto. Si sentì sputare sul buco del culo, poi quel vibratore le entrò tutto dentro.
Vennero accesi tutti e due! Fanny cominciò a vibrare tutta anche lei, non lo aveva mai provato, le piaceva, voleva godere!
‘Ooohhh...ooohhhh’ ansimava Fanny con quei due vibratori accesi dentro di lei, messa carponi con il culo ben sporgente.
Quando stava per raggiungere l’orgasmo entrambe i vibratori vennero spenti
‘Ti prego Giorgiooo’ fammi venire!’ supplicò Fanny
‘Avrai tempo per farlo’ ma devi meritartelo’ devi dirmi tutto di te, chi sei’ quello che fai’ comincia, altrimenti te lo scordi di venire!’
E riaccese i vibratori. Fanny inizialmente non voleva rispondere, ma quando vennero spenti quasi subito cedette.
‘Cosa vuoi sapere di me? sono una donna sposata…ho il mio lavoro, ho la mia famiglia”
‘Forse non ci siamo capiti?’ le disse lui guardandola negli occhi ‘Se sei qui con me, da donna sposata non direi che sei molto fedele”
‘Che vuoi sapere? se tradisco mio marito? bè lo puoi vedere da te stesso se sono qui!’
I vibratori vennero riaccesi questa volta più a lungo. Fanny riprese ad eccitarsi, stava quasi per venire’ stop! vibratori spenti!
‘Ti pregooo’ che vuoi sapere’ se ho altri uomini?’
‘Ecco così diciamo che andiamo meglio!’ fu la risposta di lui
‘Sìii ho altri uomini!’
‘Devi dirmi tutto’ tutto quello che fai con gli uomini’ riprese a far andare i vibratori ‘tanto ho capito che sei una troia altrimenti non saresti qui!’
‘Qui ci sono perchè sono ricattata!’ pensò Fanny che però ricominciava a vibrare.
‘Ok ti raccontooo, sono stata con diversi uominiiii…sìììì’ continua non fermarliiii’ fammi venireeee”
‘Allora forse non hai capito che devi dirmi tutto!’ disse lui che mentre vedeva Fanny che stava per venire spense tutto.
‘Oddiooo…ok che vuoi sapereeee? una volta mi hanno presa in dueeee, anzi’ più di una volta mi hanno presa in dueeee”
‘Adesso ci siamo! vai avanti perchè se capisco che non dici tutto ti lascio così’ e riprese a far vibrare
‘In dueee, sì in dueeee, uno davanti e un altro dietrooooo così come adesso ho questi cosiiii’.’
Fanny cominciava a sudare per quello che stava subendo
‘Più di una voltaaaa è successo più di una voltaaaaa ti pregooo fammi venireeee”
‘Non ci siamo, devi dirmi tutto!’
Fanny stringeva le corde che le tenevano i polsi, stava per venire, poi’ stop!
‘Cazzo! va beneeee ti dicoooo’.’ ricominciò Fanny ‘mi hanno scopato degli uomini di coloreeee più di una voltaaaa, degli operaiii e con loro il loro capoooo’. mi ha inculatooo, due volteeee, va beneee???…’
Fanny ormai era disposta a dire tutto, o quasi!
Ricominciarono a vibrare, Fanny si accorse che stava colando, gocce dei suoi umori stavano colando sul letto, non le era mai successo, neanche quando era stata legata, frustata e inculata nel club privè
‘Il club privè!’ pensò Fanny che però stava concentrandosi di nuovo sull’orgasmo
‘Aaaaahhhh…aaaahhhhh’.ti pregooooo...adessoooo...fammi venireeee’ sempre più acutamente. Stop!
Fanny rovesciò indietro gli occhi, anche questa volta era stata bloccata nel suo orgasmo, non ce la faceva più.
‘In un club priveee’ sono stata in un club priveee” ‘Zzzzzzz”’ i vibratori ricominciarono ad andare nella sua fica e nel culo
‘Mi hanno scopatooo… in tantiiii’. uno dietro l’altrooooo... davanti a mio maritoooo” riprese a confessare Fanny ‘mi hanno anche inculatoooo....tuttiiii’. mi hanno frustatooooo....e poi inculatoooo”
Fanny ormai era in preda alla più completa sottomissione! quell’uomo le stava scopando il cervello!
‘Zzzzzz’..’ Stop!
‘Al club’ mi hanno fatto la ‘ruota’!’ continuava Fanny
‘Cos’è la ruota, troia!’ le chiese lui
‘In ginocchio’ come adessoooo un cazzo in boccaaaa... due nelle maniiiii... uno dietro in ficaaaaa, chi resisteva di piùùùù... come premioooo... mi ha fatto il culoooooo....mi ha inculatooooo... ohhh cazzoooo’.’
‘Cazzooo’. non ce la faccio più’ devo venireeeee… ti supplicooo” implorava Fanny
‘Non credo sia tutto!’ le replicò lui
‘Zzzzzz’.’ ‘Siiii’ cosììììì...fammi venireeeee’... Stop!
‘In palestraaaa’. mi sono fatta scopareeeee’ in palestraaaaa.. dall’istruttoreeeee...nel ripostiglioooo’.’
‘Zzzzzzzz’..’ questa volta durò un pò di più. Fanny era convinta che adesso l’avrebbe fatta venire, era completamente zuppa di sudore, le mani e le caviglie le facevano male per lo sforzo di tenere quella posizione e per la contrazione dei muscoli per un orgasmo che non arrivava.
Stava venendo! Stop!
‘In doganaaaaa... in Maroccooooo... mi hanno inculatoooo... due poliziottiiii..ti pregooooo’.’
‘Zzzzzzz’..’
‘Oh sì! ti pregoooo’.’ Stop!
‘Altri ragazziiii.. mi hanno scopatoooo e inculatoooo’. con mio marito che guardavaaaa’.’
Fanny cercava di ricordare il più possibile perchè aveva capito che lui non avrebbe smesso finchè non avesse avuto la piena sensazione di sapere tutto.
Ancora i vibratori ripresero a stimolarla. ‘Zzzzzz’..zzzzzzz’.zzzzzz”
Quel rumore stava fottendo il cervello di Fanny, guardò verso il letto, c’era una macchia enorme del suo liquido che aveva preso a gocciolarle fuori dalla fica
Stava impazzendo’. Zzzzzz’. stop!
‘Aaaahhh...tre amiciiii... a casa di un’amica... mi hanno inculatooo...anche loroooo’
‘Zzzzzz’..zzzzzz’..zzzzzz”
Fanny ormai era distrutta, con tutto quello che aveva fatto e stava confessando a quell’uomo, non le era mai capitata una cosa del genere!
La fica grondante di umori, il culo che le trasmetteva le vibrazioni al cervello.
‘Zzzzzzz’.Zzzzzzz’.’ vide lui che si toglieva i pantaloni.
Pensò che era giunto il momento per venire.
‘Zzzzzz’..’ Stop!
‘Ok! mi hai detto abbastanza’ avevo ragione che sei una puttana! ma non credo che sia tutto!’ le disse lui.
Fanny, che fino a quel momento aveva volontariamente omesso di raccontare quell’episodio,
capì che ormai era stata completamente posseduta da quell’uomo, sottomessa, umiliata, chiavata, FATTA, fisicamente e mentalmente!
‘Il preside’ il preside della mia scuola”
‘Zzzzz’..zzzzz’.zzzzz’.’ questa volta i vibratori stavano andando!
‘Mi ha inculatoooo’.sììììì’. ti prego non spegnereeeee’.sìììì’.mi ha inculatooooo’. davanti alla sua collaboratriceeee’.’
‘Zzzzzz’.zzzzz” questa volta i vibratori non venivano fermati.
‘Sìììì…la tua amicaaaaa’. mi ha fattooooo... inculareeeee.... aaaaaaahhhhhhh’.. sììììììì’. aaaaaahhhhhh’..sto venendooooo... sto venendoooooo’..aaaaaahhhhhhhhh’…aaaaaahhhhhhhhhh’..sììììììì” cosììììììì’
Fanny cominciò a vibrare tutta. Le gambe venivano scosse da tremori che mai aveva provato, legata, stava avendo un orgasmo devastante. Rovesciò gli occhi, stava sbavando dal piacere, i suoi umori divennero ancora più abbondanti e colarono ancora sul letto.
Fanny era venuta finalmente!
I vibratori le furono tolti sia dal culo che dalla fica.
Lui si portò dietro Fanny e di colpo la inculò!
‘Aaaahhhh’. sììììì’. chiavamiiiii’. fottimiiiii’. inculamiiiii’ è stata la tua amica a dirmi di accettareeeee’.
‘Sìììì’ troiaaaaa’ puttanaaaaa…lo avevo capitoooo’ adesso ti sfondo il culooooo’.’
‘Sìììì’. sfondamiiiiii’. mi hai presaaaaaa’.mi hai fattaaaaaa...tuttaaaaa’. aaaaahhhhhhh’..sono tutta tuaaaaaa’.farò tutto quello che vuoiiiii’. inculamiiiiii’.. sììììììì”’ e Fanny venne come non aveva mai potuto immaginare che si potesse venire!!
Alla fine lui slegò Fanny, lei cercò di raggomitolarsi massaggiandosi i polsi e le caviglie, ma venne presa per i capelli e obbligata ad annusare i suoi abbondanti umori colati sulla coperta.
‘Di cosa sa?’ le chiese lui
‘Di sesso.’ rispose Fanny
‘Più che di sesso sa di troia! Giusto?’ le chiese lui
‘Si,… sa… di troia!’
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Era la collaboratrice del preside che prese da parte Fanny in un momento che si trovava da sola.
‘Cosa vuoi?!… tu chiedi aiuto a me??’
‘Sì chiedo aiuto a te!’
‘Dopo quello che hai fatto?’ chiese nervosa Fanny
‘Ok, ho sbagliato, ti chiedo scusa!
‘Mi chiedi scusa, come se mi avessi fatto’ non so’ qualsiasi cosa” continuava Fanny ‘Ma ti rendi conto di quello che hai fatto??’
‘Sì’ ti ho fatto scopare dal preside!’ rispose la collaboratrice ‘ e ti sto chiedendo scusa!’
‘Mi hai fatto scopare??’ disse Fanny alzando quasi la voce per poi riabbassarla immediatamente ‘Mi stava già scopando!’ disse sottovoce ‘Poi sei arrivata tu!’
‘Sì Fanny, lo so’ ti ho fatta inculare!’ le rispose la collaboratrice
‘Hai anche il coraggio di ripeterlo!’
‘Fanny ti chiedo scusa per averti fatta inculare! ma ho bisogno del tuo aiuto!’
‘Ancora! con quella parola!… ma non pensi che potrebbe darmi fastidio?’
‘Questo no Fanny’ non credo ti dia fastidio visto che dicevi che ti piaceva essere inculata!’ le rispose lei.
‘Quello che si dice in quei momenti non ha alcun valore” disse amaramente Fanny
‘Forse non ha alcun valore, ma intanto godevi mentre ti inculava!’
La collaboratrice continuava a ripetere quella parola, aveva capito che turbava profondamente Fanny.
Arrivava ogni volta come una frustata. Fanny era tutta rossa in viso, visibilmente turbata.
‘Anzi – continuava la collaboratrice – penso che sentirti dire che vieni…INCULATA ti turba, ti eccita!’
Fanny rimase di stucco, forse era vero! quella parola… ‘INCULATA’… la faceva sentire porca, una vera femmina che soccombeva ma nello stesso tempo dominava gli uomini che la prendevano.
Fece per andarsene’
‘Dove vai?’ le disse la collaboratrice ‘ti ho detto che devi aiutarmi’
‘Non se ne parla proprio’ lasciami stare” le rispose Fanny
‘Non puoi Fanny!… ricorda che io ho la foto! sì, la foto che ti ho scattato mentre il preside ti in-cu-la-va!’ le disse scandendo la parola.
Fanny rimase impietrita. Quella parola continuamente ripetuta le stava scopando il cervello!
Era come se sentisse di nuovo il cazzo di quell’uomo dentro di lei’ nel suo culo, mentre la inculava! Lo sentiva… in quel momento, con una sensazione di pieno che da dietro le arrivava in gola!
Non che le piacesse quell’uomo, anzi’ ma era la situazione perversa in cui si era trovata che la sconvolgeva’ si rivide, piegata su quella scrivania con lei che le teneva i polsi e lui che lo spingeva dentro’ che la inculava!
‘Fanny! che ti succede? allora?… che decidi di fare?’
‘Cosa devo fare?’ le disse rassegnata.
‘Brava, grazie’ adesso ti spiego da un po' di tempo ho una relazione stabile con un uomo” cominciò lei.
‘Un amante! e tuo marito lo sa?’ chiese Fanny
‘No, ovviamente non sa nulla’
‘E poi la puttana sarei io?! anche tu non scherzi!’ l’incalzò Fanny
‘Fanny, non metterla su questo punto perché non ti conviene lo conosco da molto tempo, ma ultimamente lo vedo cambiato non si dedica a me come una volta’ precisò lei.
‘E io cosa c’entro? cosa dovrei fare?’ chiese Fanny
‘Tu devi adescarlo, devi farti adescare e scoprire se effettivamente andrebbe o cercherebbe altre donne’ chiarì la collaboratrice.
‘Quindi dobbiamo prenderlo in trappola’ devo vedere se cerca di adescarmi”
‘Esatto, non solo, ma devi vedere se vuole anche portarti a letto’
‘Quindi, scusa, se ci prova cosa devo fare?’ chiese Fanny
‘Devi starci e capire cosa combina’
‘In pratica devo portarmelo a letto! è questo che mi stai chiedendo?’
‘Sì, se ti gira intorno’ sì, devo capire fino a dove è capace di arrivare’ e tu sei l’unica a cui potevo chiederlo’
‘Perchè secondo te sono una troia”
‘Lo dicevi tu stessa mentre il preside ti in-cu-la-va!’ ricominciò lei
Di nuovo un brivido percorse Fanny il corpo
‘E come faccio a conoscerlo, come intendi fare?’
‘Ci vedremo domani’ io sarò al bar con lui, tu passerai di lì e mi saluterai’ rimarrai con noi al tavolo per qualche minuto così ti presento, ti chiederò il numero di cellulare facendo finta di averlo perso’ sono sicura che lui lo memorizzerà’ se è interessato a conoscere altre donne’ spiegò lei
‘Hai pensato a tutto nei minimi particolari’ eri sicura che avrei accettato’ con il ricatto, sinceramente mi fai schifo” le disse Fanny.
‘Cara, eri tu che venivi inculata dal preside!’ concluse lei.
L’indomani si videro al bar. Fanny arrivò all’appuntamento, fece finta di vedere la sua collega.
Questa la chiamò. ‘Fanny! ciao! vieni ti presento un mio amico, lei è una mia amica’
I due si salutarono con una stretta di mano.
‘Piacere Fanny” ‘Piacere, io sono Giorgio’ disse lui
Fanny notò che le strinse la mano e gliela lasciò con una specie di carezza sul palmo.
Vide immediatamente uno sguardo strano da parte di lui, la osservò, anzi la squadrò dalla testa ai piedi.
‘Che bella amica che hai, non me ne avevi mai parlato’
‘Eh’ le belle amiche si tengono nascoste! specie dagli uomini!’
Fanny e Giorgio si guardarono per qualche secondo come se avessero già un’intesa tra loro.
Fanny mantenne il suo sguardo perchè doveva assecondare il piano della sua collega, anzi fece di tutto in quei pochi attimi per suscitare in lui un certo interesse.
Parlarono un paio di minuti poi la collaboratrice chiese a Fanny il numero di cellulare ‘Sai’ non lo ritrovo più’
‘Ah certo – le disse Fanny – te lo do scrivi 333”’
‘Aspetta’ 333”’ ripetè lei molto lentamente per dar modo a lui di cercare di memorizzare il numero. ‘Ok, allora ci sentiamo!’
‘Va bene, ciao, ci sentiamo’ disse Fanny che salutò anche Giorgio.
‘Ciao Fanny, a presto” disse lui sottolineando quel ‘presto’
Fanny si voltò e uscì dal bar.
La sua amica osservò Giorgio che con lo sguardo la seguiva soffermandosi sul culo di Fanny fasciato in un paio di pantaloni molto attillati.
Dopo un paio di ore Fanny venne chiamata dalla collaboratrice ‘Allora mi sembra che sia andato tutto bene, speriamo che cada nella trappola’
‘Non so – rispose Fanny – c’è qualcosa in lui che non mi convince da come mi guardava, mi ha squadrata, non so”
‘E’ vero l’ho notato anch’io’ quando sei uscita ti ha seguita con lo sguardo e si è
soffermato sul tuo culo!’
‘No, non è possibile” disse Fanny sapendo già a cosa potesse andare incontro.
‘Sì è così, ti guardava il culo, comunque fammi sapere se ti chiama’ concluse lei.
Dopo un paio di giorni Fanny ricevette una telefonata. Era lui! non aveva perso tempo!
‘Ciao Fanny, sono Giorgio” e così l’aveva agganciata.
In un’altra circostanza Fanny lo avrebbe allontanato, ma aveva una missione da compiere per sottrarsi dal ricatto della collaboratrice.
Accettò tutte le lusinghe che riceveva ‘Sei molto bella, una donna molto interessante, vorrei scoprire molto di te!’ le diceva per telefono e lei lo assecondava.
‘Ha chiamato! – riferì per telefono Fanny alla sua collega – mi ha riempito di complimenti, dice che vuole sapere molte cose su di me’
‘Che ti avevo detto!… insisti, vedi dove vuole arrivare’ le rispose lei
Dopo diverse telefonate insistenti che le chiedevano di vedersi, Fanny accettò un primo incontro dove lui continuò a corteggiarla molto esplicitamente.
‘Vedo in te qualcosa di particolare, lo vedo nei tuoi occhi, da come ti muovi, da come parli’ le diceva lui
‘Ma che vede? – pensava Fanny – che vuole?’
‘Qualcosa di particolare?’ rispondeva lei con fare provocatorio ‘Dipende da cosa intendi per’ particolare”
‘Sì ho voglia di conoscerti più a fondo! vediamoci qualche volta!’
‘Va bene – sempre provocatoria Fanny – chiamami, quando vuoi.
E così fu per qualche incontro, poi un giorno la invitò a prendere qualcosa a casa sua.
‘Guarda che vuole che vada a casa sua” telefonò Fanny alla sua collega
‘Hai visto! che stronzo! ti ha rimorchiato’
‘Ma allora che devo fare?’ chiese Fanny
‘E me lo chiedi? devi andare! e vedere che succede”
‘Ma quello vuole sicuramente portarmi a letto’
‘E tu ci devi andare’ così poi quando mi riferirai ci penso io a lui!’
‘Ci devo andare’ va bene, il tuo sporco ricatto però finisce qui, se lui insiste io me lo scopo e te lo vengo a dire, poi non voglio più saperne!’ specificò Fanny
‘Va bene’ te lo assicuro! dove vi vedrete?’
‘Domani a ‘.. in via’..’ le riferì Fanny
‘Ma non è dove andiamo noi!… che cazzo combina questo?… ok, vai e dopodomani ci vediamo al solito bar’ concluse lei.
Dopo due giorni Fanny e la sua collega si incontrarono al bar.
‘Allora? cosa è successo?’ le chiese lei ‘Cosa avete fatto?’
‘Cosa abbiamo fatto?’ rispose Fanny sconvolta ‘cosa MI HA fatto!… mi ha’ letteralmente’ FATTA!’
‘Devi raccontarmi tutto, a questo stronzo gliela faccio pagare!’
Fanny, con voce rotta per la difficoltà di dover raccontare tutto quello che era successo, iniziò a riferire nei minimi dettagli!
Giorgio aveva portato Fanny nella sua casa fuori città, una specie di villetta isolata.
La fece entrare, fece i soliti convenevoli offrendole da bere poi le disse ‘Immagino che tu sappia perchè siamo qui!’
‘Immagino di sì – gli rispose Fanny con fare provocatorio – penso proprio di sì!’
‘Bene, vieni” e la invito a scendere in una specie di taverna, in realtà una grande camera con un letto al centro.
‘E’ qui che porti le donne? – gli chiese Fanny sempre con fare provocante
‘E’ qui che porto quelle come te!’ rispose lui
‘Quelle come me?… come sono io?…’
‘Adesso me lo dirai tu come sei!…’ le rispose lui avvicinandosi e cominciando a spogliarla.
‘Non perdi tempo!…’
‘Non abbiamo molto tempo da perdere, anche se abbiamo molto tempo da dedicare a te!’
Fanny non capì quella affermazione, ma intanto si faceva spogliare da Giorgio.
Quando fu completamente nuda, lui si tolse la camicia rimanendo con i pantaloni.
Fece adagiare Fanny sul letto e cominciò a leccarle profondamente la fica.
Non era bagnata, Fanny stava facendo tutto questo per togliersi dal ricatto della sua collega.
Il trattamento con la lingua però non tardò a fare effetto.
Fanny era certamente molto sensibile e cominciò a respirare affannosamente chiudendo gli occhi.
Lui la fece sistemare al centro del letto continuando a stimolarla, poi da sotto il cuscino prese dei lacci molto lunghi con cui iniziò a legarle le mani alle sponde del letto.
‘Cosa vuoi farmiiii” chiese Fanny ormai sospirando
‘Vedrai’ un bel gioco che ti piacerà!’
‘Un bel gioco” pensò Fanny ‘se non fosse per il ricatto col cavolo che starei qui!’
‘Uummmhhh’ un bel gioco! vuoi legarmi?’
‘Sì’ anche le gambe” e cominciò ad assicurargliele alle sponde del letto,
I lacci erano molto lunghi in modo che Fanny in ogni caso potesse allungare sia le braccia che le gambe, ma non poteva certo liberarsi
Ricominciò ad essere leccata, prese a toccarla con le mani e la osservava nelle sue espressioni di iniziale godimento.
Fanny cominciava veramente a godere di quel trattamento, anche se in fondo era disgustata di dover accettare quella situazione per ricatto della sua collega.
Cominciò a respirare affannosamente, lui aumentò il ritmo della stimolazione sulla fica di Fanny che stava per venire.
All’improvviso si bloccò. Fanny si irrigidì, non se lo aspettava, lo guardò fisso negli occhi.
Lui riprese a stimolarla, ricominciò daccapo a masturbarla con le dita. Di nuovo lei cominciò a respirare affannosamente, stava per avvicinarsi anche stavolta all’orgasmo.
‘Aaahh…aahhh’ ma le dita nuovamente si bloccarono.
Fanny di nuovo si bloccò, lo guardò fisso negli occhi, cercò di divincolarsi dai lacci, ma non poteva.
‘Che gioco stai facendo?’ gli chiese innervosita
‘Vedrai!’ le rispose lui
Lo vide allontanarsi e ritornare subito con in mano un oggetto.
‘Sai cosa è questo?’ le chiese
‘Un vibratore’ cosa vuoi farci?’
‘Adesso vedrai!’ e cominciò a inserirlo nella sua fica
‘Mmmmhhh’ Giorgio’ che vuoi fareee?…’
‘Zzzzzz’.’ il vibratore venne acceso dentro Fanny
‘Mmmmhhhh’.’ Fanny rimase un attimo rigida poi assecondò le vibrazioni che stavano salendo dentro di lei.
Lui accelerò la velocità del vibratore, la guardava con attenzione mentre Fanny ad occhi chiusi cercava di godere di quel trattamento.
‘Mmmmmhhh’.. mmmmmmhhhhh’.’ Fanny ricominciava a reagire, stava venendo!
Il vibratore fu bloccato!
‘Giorgio che cazzo vuoi fare?, non vuoi farmi venire?’ gli disse lei ‘è questo il tuo gioco?’
Lui la prese per la vita con ancora il vibratore inserito in fica, spento, e la fece voltare mettendola carponi.
Lui di nuovo si allontanò e tornò con un altro vibratore.
Fanny lo vide e non tardò a capire cosa ne avrebbe fatto. Si sentì sputare sul buco del culo, poi quel vibratore le entrò tutto dentro.
Vennero accesi tutti e due! Fanny cominciò a vibrare tutta anche lei, non lo aveva mai provato, le piaceva, voleva godere!
‘Ooohhh...ooohhhh’ ansimava Fanny con quei due vibratori accesi dentro di lei, messa carponi con il culo ben sporgente.
Quando stava per raggiungere l’orgasmo entrambe i vibratori vennero spenti
‘Ti prego Giorgiooo’ fammi venire!’ supplicò Fanny
‘Avrai tempo per farlo’ ma devi meritartelo’ devi dirmi tutto di te, chi sei’ quello che fai’ comincia, altrimenti te lo scordi di venire!’
E riaccese i vibratori. Fanny inizialmente non voleva rispondere, ma quando vennero spenti quasi subito cedette.
‘Cosa vuoi sapere di me? sono una donna sposata…ho il mio lavoro, ho la mia famiglia”
‘Forse non ci siamo capiti?’ le disse lui guardandola negli occhi ‘Se sei qui con me, da donna sposata non direi che sei molto fedele”
‘Che vuoi sapere? se tradisco mio marito? bè lo puoi vedere da te stesso se sono qui!’
I vibratori vennero riaccesi questa volta più a lungo. Fanny riprese ad eccitarsi, stava quasi per venire’ stop! vibratori spenti!
‘Ti pregooo’ che vuoi sapere’ se ho altri uomini?’
‘Ecco così diciamo che andiamo meglio!’ fu la risposta di lui
‘Sìii ho altri uomini!’
‘Devi dirmi tutto’ tutto quello che fai con gli uomini’ riprese a far andare i vibratori ‘tanto ho capito che sei una troia altrimenti non saresti qui!’
‘Qui ci sono perchè sono ricattata!’ pensò Fanny che però ricominciava a vibrare.
‘Ok ti raccontooo, sono stata con diversi uominiiii…sìììì’ continua non fermarliiii’ fammi venireeee”
‘Allora forse non hai capito che devi dirmi tutto!’ disse lui che mentre vedeva Fanny che stava per venire spense tutto.
‘Oddiooo…ok che vuoi sapereeee? una volta mi hanno presa in dueeee, anzi’ più di una volta mi hanno presa in dueeee”
‘Adesso ci siamo! vai avanti perchè se capisco che non dici tutto ti lascio così’ e riprese a far vibrare
‘In dueee, sì in dueeee, uno davanti e un altro dietrooooo così come adesso ho questi cosiiii’.’
Fanny cominciava a sudare per quello che stava subendo
‘Più di una voltaaaa è successo più di una voltaaaaa ti pregooo fammi venireeee”
‘Non ci siamo, devi dirmi tutto!’
Fanny stringeva le corde che le tenevano i polsi, stava per venire, poi’ stop!
‘Cazzo! va beneeee ti dicoooo’.’ ricominciò Fanny ‘mi hanno scopato degli uomini di coloreeee più di una voltaaaa, degli operaiii e con loro il loro capoooo’. mi ha inculatooo, due volteeee, va beneee???…’
Fanny ormai era disposta a dire tutto, o quasi!
Ricominciarono a vibrare, Fanny si accorse che stava colando, gocce dei suoi umori stavano colando sul letto, non le era mai successo, neanche quando era stata legata, frustata e inculata nel club privè
‘Il club privè!’ pensò Fanny che però stava concentrandosi di nuovo sull’orgasmo
‘Aaaaahhhh…aaaahhhhh’.ti pregooooo...adessoooo...fammi venireeee’ sempre più acutamente. Stop!
Fanny rovesciò indietro gli occhi, anche questa volta era stata bloccata nel suo orgasmo, non ce la faceva più.
‘In un club priveee’ sono stata in un club priveee” ‘Zzzzzzz”’ i vibratori ricominciarono ad andare nella sua fica e nel culo
‘Mi hanno scopatooo… in tantiiii’. uno dietro l’altrooooo... davanti a mio maritoooo” riprese a confessare Fanny ‘mi hanno anche inculatoooo....tuttiiii’. mi hanno frustatooooo....e poi inculatoooo”
Fanny ormai era in preda alla più completa sottomissione! quell’uomo le stava scopando il cervello!
‘Zzzzzz’..’ Stop!
‘Al club’ mi hanno fatto la ‘ruota’!’ continuava Fanny
‘Cos’è la ruota, troia!’ le chiese lui
‘In ginocchio’ come adessoooo un cazzo in boccaaaa... due nelle maniiiii... uno dietro in ficaaaaa, chi resisteva di piùùùù... come premioooo... mi ha fatto il culoooooo....mi ha inculatooooo... ohhh cazzoooo’.’
‘Cazzooo’. non ce la faccio più’ devo venireeeee… ti supplicooo” implorava Fanny
‘Non credo sia tutto!’ le replicò lui
‘Zzzzzz’.’ ‘Siiii’ cosììììì...fammi venireeeee’... Stop!
‘In palestraaaa’. mi sono fatta scopareeeee’ in palestraaaaa.. dall’istruttoreeeee...nel ripostiglioooo’.’
‘Zzzzzzzz’..’ questa volta durò un pò di più. Fanny era convinta che adesso l’avrebbe fatta venire, era completamente zuppa di sudore, le mani e le caviglie le facevano male per lo sforzo di tenere quella posizione e per la contrazione dei muscoli per un orgasmo che non arrivava.
Stava venendo! Stop!
‘In doganaaaaa... in Maroccooooo... mi hanno inculatoooo... due poliziottiiii..ti pregooooo’.’
‘Zzzzzzz’..’
‘Oh sì! ti pregoooo’.’ Stop!
‘Altri ragazziiii.. mi hanno scopatoooo e inculatoooo’. con mio marito che guardavaaaa’.’
Fanny cercava di ricordare il più possibile perchè aveva capito che lui non avrebbe smesso finchè non avesse avuto la piena sensazione di sapere tutto.
Ancora i vibratori ripresero a stimolarla. ‘Zzzzzz’..zzzzzzz’.zzzzzz”
Quel rumore stava fottendo il cervello di Fanny, guardò verso il letto, c’era una macchia enorme del suo liquido che aveva preso a gocciolarle fuori dalla fica
Stava impazzendo’. Zzzzzz’. stop!
‘Aaaahhh...tre amiciiii... a casa di un’amica... mi hanno inculatooo...anche loroooo’
‘Zzzzzz’..zzzzzz’..zzzzzz”
Fanny ormai era distrutta, con tutto quello che aveva fatto e stava confessando a quell’uomo, non le era mai capitata una cosa del genere!
La fica grondante di umori, il culo che le trasmetteva le vibrazioni al cervello.
‘Zzzzzzz’.Zzzzzzz’.’ vide lui che si toglieva i pantaloni.
Pensò che era giunto il momento per venire.
‘Zzzzzz’..’ Stop!
‘Ok! mi hai detto abbastanza’ avevo ragione che sei una puttana! ma non credo che sia tutto!’ le disse lui.
Fanny, che fino a quel momento aveva volontariamente omesso di raccontare quell’episodio,
capì che ormai era stata completamente posseduta da quell’uomo, sottomessa, umiliata, chiavata, FATTA, fisicamente e mentalmente!
‘Il preside’ il preside della mia scuola”
‘Zzzzz’..zzzzz’.zzzzz’.’ questa volta i vibratori stavano andando!
‘Mi ha inculatoooo’.sììììì’. ti prego non spegnereeeee’.sìììì’.mi ha inculatooooo’. davanti alla sua collaboratriceeee’.’
‘Zzzzzz’.zzzzz” questa volta i vibratori non venivano fermati.
‘Sìììì…la tua amicaaaaa’. mi ha fattooooo... inculareeeee.... aaaaaaahhhhhhh’.. sììììììì’. aaaaaahhhhhh’..sto venendooooo... sto venendoooooo’..aaaaaahhhhhhhhh’…aaaaaahhhhhhhhhh’..sììììììì” cosììììììì’
Fanny cominciò a vibrare tutta. Le gambe venivano scosse da tremori che mai aveva provato, legata, stava avendo un orgasmo devastante. Rovesciò gli occhi, stava sbavando dal piacere, i suoi umori divennero ancora più abbondanti e colarono ancora sul letto.
Fanny era venuta finalmente!
I vibratori le furono tolti sia dal culo che dalla fica.
Lui si portò dietro Fanny e di colpo la inculò!
‘Aaaahhhh’. sììììì’. chiavamiiiii’. fottimiiiii’. inculamiiiii’ è stata la tua amica a dirmi di accettareeeee’.
‘Sìììì’ troiaaaaa’ puttanaaaaa…lo avevo capitoooo’ adesso ti sfondo il culooooo’.’
‘Sìììì’. sfondamiiiiii’. mi hai presaaaaaa’.mi hai fattaaaaaa...tuttaaaaa’. aaaaahhhhhhh’..sono tutta tuaaaaaa’.farò tutto quello che vuoiiiii’. inculamiiiiii’.. sììììììì”’ e Fanny venne come non aveva mai potuto immaginare che si potesse venire!!
Alla fine lui slegò Fanny, lei cercò di raggomitolarsi massaggiandosi i polsi e le caviglie, ma venne presa per i capelli e obbligata ad annusare i suoi abbondanti umori colati sulla coperta.
‘Di cosa sa?’ le chiese lui
‘Di sesso.’ rispose Fanny
‘Più che di sesso sa di troia! Giusto?’ le chiese lui
‘Si,… sa… di troia!’
per commenti: mastercam63@tiscali.it
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