Diario di un omosessuale ( Pt. 1 )
di
Inchiostro&Miele
genere
gay
"Com'è andata ieri?" mi chiese Daniela.
"Tutto bene, siamo andati da lui. Certo, io sono sempre impacciato come al solito, ma alla fine siamo stati bene" risposi
"Ma come! Sono anni che vai con gli uomini e sei ancora impacciato! Dai su, racconta nel dettaglio, cosa avete fatto? L'hai preso tu eh?" chiese.
"Ti sembro il tipo che lo mette?" Entrambi scoppiammo a ridere.
"Comunque sono andato lì e ci siamo fiondati in camera da letto. Beh...in realtà non è che io mi sia proprio fiondato, lui mi ha preso in braccio e mi ha portato sul letto" continuai.
"Che carinooo!" esclamò lei.
"Sul letto lui si è steso sopra di me, ed ha iniziato a baciarmi. Poi, ad un certo punto, mi sono messo io sopra ed ho iniziato a strusciargli il culo sul pacco. Ci siamo sfilati le magliette, ed io mi sono inginocchiato mentre lui s'era seduto sul bordo del letto. Ho iniziato a slacciargli i pantaloni lasciandolo in mutande. Ho iniziato a leccarglielo da sopra i boxer, è subito diventato duro. Lui mi manteneva la testa e m'accarezzava i capelli. Con le due mani, poi, ho afferrato i boxer e li ho abbassati fino alle caviglie per poi sfilarglieli. Aspettano..no...prima di abbassarglieli gliel'ho preso in bocca affondando la faccia nei boxer. Ho iniziato un pò a succhiarglielo, gli ho più volte leccato i testicoli e mi rimanevano tantissimi peli in bocca. Te l'ho detto che non era rasato? Aveva tutta la peluria al naturale."
"È meglio! Ce a me da quasi fastidio quando si depilano, l'uomo deve essere uomo. Altrimenti sembra di farlo con una donna." intervenne lei.
"Certo, anche io la penso così. A me piace sentire la peluria da maschio quando lo tocco o lo succhio ad un ragazzo. Sono un pò all'antica forse in questo, ma credo che anche nelle coppie gay debba esserci il maschio e la femmina. A me piace fare la donna e quindi mi depilo, anche perché sai che fastidio quando mi viene addosso ad avere lo sperma attaccato ai peli!" dissi.
"Mado! Non c'avevo mai pensato! Certo che deve essere fastidiosissimo! A me una volta il mio tipo per sbaglio mi eiaculò nei capelli, non ti dico dopo a lavarli. L'avrei dovuto lasciare per questo, ma aveva un bell'uccello, quindi..." disse lei.
scoppiammo a ridere entrambi.
"dai dai, continua!" esclamò curiosa.
"Si, in pratica gli stavo facendo un pompino e lui con le mani mi spingeva forte sul suo cazzo. Adoro quando gli uomini lo fanno. Aveva un uccello anche abbastanza lungo, quindi lo tenevo fino a giù la gola. Quando mi sono alzato, poi, mi ha messo a pecora. A dirti la verità, inizialmente, non so neanche il perché, visto che ormai sono abituato, ma mi ha fatto un pò male. Dopo però tutto bene, mi ha scopato da urlo. Dopo un pò che mi ha scopato così, mi sono steso prono, e lui sopra di me. M'è venuto dentro, mentre mi baciava sul collo! Mi ha eccitato tantissimo, pensa che senza toccarmi so venuto anche io!" le raccontai.
"Sembra un tipo dolcissimo da quello che mi hai detto. Io conosco solo stronzi. Quando vi rivedete comunque?" chiese lei.
"Non credo ci rivedremo, lo sai, a me non piace iniziare relazioni. Mi piace solo fare del buon sesso." risposi.
Mi piace tantissimo parlare con Daniela. Passiamo giornate intere a conversare, passiamo dal parlare di uomini, di sesso, al parlare di letteratura e filosofia. È una ragazza abbastanza colta. Studia letteratura inglese e spesso m'ha consigliato ottimi libri. Per merito suo, la prima volta, ho avuto il coraggio di andare a letto con un ragazzo. Ero molto impaurito, inoltre sono sempre stato sicuro di essere passivo e sono sempre stato eccitato dall'idea di farmi penetrare, ma allo stesso tempo ne ho sempre avuto paura. Paura non tanto del dolore, ma la vedevo come una cosa umiliante per un uomo. Mi chiedevo spesso, cosa avrei provato rivedendo, il ragazzo con cui avevo scopato, per strada? Magari dopo qualche giorno, guardarlo in faccia e vedergli avere quel sorriso beffardo come a dire "tu mi hai succhiato il cazzo". Avrebbe inoltre raccontato tutto ai suoi amici. Sarei diventato una puttana in poco tempo. Daniela riuscì ad aiutarmi tantissimo, ricordo ancora che mi disse "Davide, scusa, ma se pure dopo dice che gli hai succhiato il cazzo? Sei gay, è una cosa normale che tu ti ecciti per un altro uomo. Seguendo questo ragionamento allora noi donne, per paura di essere scambiate per troie, dovremmo rimanere vergini tutta la vita. Ti pare mai possibile? Salta su un bel cazzo, divertiti, e vedi come ne sarà valsa la pena." Quelle parole mi diedero una forte scossa emotiva, mi fecero capire tante cose. Io ero omosessuale, ma ancora pensavo da etero! Vedevo ancora il provare piacere ed eccitamento per un uomo come una cosa mortificante. Dopo quello che mi disse, la sera stessa, mi incontrai con un ragazzo e scopai per la mia prima volta. Non mi sono mai pentito di tutto ciò. Quella che ho dovuto vivere io, come ogni giovane omosessuale vive e vivrà, è stata una profondissima crisi che mi avrebbe potuto portare all'autolesionismo, o addirittura al suicidio! Quante volte ho pensato che fossi sbagliato? Che fossi nato con una qualche strana patologia? Un omosessuale diventa realmente padrone di sé, sicuro di sé, quando capisce che l'errore non è lui, ma la società che lo circonda.
Dopo essere tornato a casa dalle conversazioni con Daniela, mi riposai. Ma prima di riposarmi mi feci una bella sega. Ovviamente accompagnavo la sega con la masturbazione anale. Da piccolino, quando vivevo ancora con i miei, mi piaceva masturbarmi con il manico delle spazzole. A ripensarci era davvero divertente. Mi spargevo il sapone, che usavo come lubrificante, prima sull'ano e poi sul manico della spazzola. Facevo su e giù su quel manico per ore, pensando di star scopando con un modello o qualche altro personaggio dello spettacolo. Mi eccitava molto Messi, non so perché, ma ero convinto avesse un'uccello gigantesco. Era divertentissimo poi vedere mamma pettinarsi i capelli con la stessa spazzola che io m'ero, solo una mezz'ora prima, messo nel culo. Ridevo così tanto che me lo ricorderò per tutta la vita. Ora, dal momento che vivo da solo, sono organizzato meglio. Quando non ho un ragazzo e non mi posso dilettare con un uccello vero, uso vari dildi e vibratori che ho comprato. Uso ora ovviamente al posto del sapone un lubrificante migliore. Quel giorno a casa presi un cazzo finto, di quelli che si attaccano, lo posai a terra e cavalcai quel bell'uccellone. I miei pensieri passarono da Cristiano Ronaldo ed Eminem ad alcuni dei miei professori. Dopo aver finito di masturbarmi, come vi ho anticipato prima, riposai un pò, ma fu un riposino velocissimo. Daniela si presentò infatti alla porta di casa, suonando più volte il campanello. Avrei voluto incazzarmi tantissimo con lei, ma quando aprii la porta vidi che piangeva ed era spaventatissima.
"Tutto bene, siamo andati da lui. Certo, io sono sempre impacciato come al solito, ma alla fine siamo stati bene" risposi
"Ma come! Sono anni che vai con gli uomini e sei ancora impacciato! Dai su, racconta nel dettaglio, cosa avete fatto? L'hai preso tu eh?" chiese.
"Ti sembro il tipo che lo mette?" Entrambi scoppiammo a ridere.
"Comunque sono andato lì e ci siamo fiondati in camera da letto. Beh...in realtà non è che io mi sia proprio fiondato, lui mi ha preso in braccio e mi ha portato sul letto" continuai.
"Che carinooo!" esclamò lei.
"Sul letto lui si è steso sopra di me, ed ha iniziato a baciarmi. Poi, ad un certo punto, mi sono messo io sopra ed ho iniziato a strusciargli il culo sul pacco. Ci siamo sfilati le magliette, ed io mi sono inginocchiato mentre lui s'era seduto sul bordo del letto. Ho iniziato a slacciargli i pantaloni lasciandolo in mutande. Ho iniziato a leccarglielo da sopra i boxer, è subito diventato duro. Lui mi manteneva la testa e m'accarezzava i capelli. Con le due mani, poi, ho afferrato i boxer e li ho abbassati fino alle caviglie per poi sfilarglieli. Aspettano..no...prima di abbassarglieli gliel'ho preso in bocca affondando la faccia nei boxer. Ho iniziato un pò a succhiarglielo, gli ho più volte leccato i testicoli e mi rimanevano tantissimi peli in bocca. Te l'ho detto che non era rasato? Aveva tutta la peluria al naturale."
"È meglio! Ce a me da quasi fastidio quando si depilano, l'uomo deve essere uomo. Altrimenti sembra di farlo con una donna." intervenne lei.
"Certo, anche io la penso così. A me piace sentire la peluria da maschio quando lo tocco o lo succhio ad un ragazzo. Sono un pò all'antica forse in questo, ma credo che anche nelle coppie gay debba esserci il maschio e la femmina. A me piace fare la donna e quindi mi depilo, anche perché sai che fastidio quando mi viene addosso ad avere lo sperma attaccato ai peli!" dissi.
"Mado! Non c'avevo mai pensato! Certo che deve essere fastidiosissimo! A me una volta il mio tipo per sbaglio mi eiaculò nei capelli, non ti dico dopo a lavarli. L'avrei dovuto lasciare per questo, ma aveva un bell'uccello, quindi..." disse lei.
scoppiammo a ridere entrambi.
"dai dai, continua!" esclamò curiosa.
"Si, in pratica gli stavo facendo un pompino e lui con le mani mi spingeva forte sul suo cazzo. Adoro quando gli uomini lo fanno. Aveva un uccello anche abbastanza lungo, quindi lo tenevo fino a giù la gola. Quando mi sono alzato, poi, mi ha messo a pecora. A dirti la verità, inizialmente, non so neanche il perché, visto che ormai sono abituato, ma mi ha fatto un pò male. Dopo però tutto bene, mi ha scopato da urlo. Dopo un pò che mi ha scopato così, mi sono steso prono, e lui sopra di me. M'è venuto dentro, mentre mi baciava sul collo! Mi ha eccitato tantissimo, pensa che senza toccarmi so venuto anche io!" le raccontai.
"Sembra un tipo dolcissimo da quello che mi hai detto. Io conosco solo stronzi. Quando vi rivedete comunque?" chiese lei.
"Non credo ci rivedremo, lo sai, a me non piace iniziare relazioni. Mi piace solo fare del buon sesso." risposi.
Mi piace tantissimo parlare con Daniela. Passiamo giornate intere a conversare, passiamo dal parlare di uomini, di sesso, al parlare di letteratura e filosofia. È una ragazza abbastanza colta. Studia letteratura inglese e spesso m'ha consigliato ottimi libri. Per merito suo, la prima volta, ho avuto il coraggio di andare a letto con un ragazzo. Ero molto impaurito, inoltre sono sempre stato sicuro di essere passivo e sono sempre stato eccitato dall'idea di farmi penetrare, ma allo stesso tempo ne ho sempre avuto paura. Paura non tanto del dolore, ma la vedevo come una cosa umiliante per un uomo. Mi chiedevo spesso, cosa avrei provato rivedendo, il ragazzo con cui avevo scopato, per strada? Magari dopo qualche giorno, guardarlo in faccia e vedergli avere quel sorriso beffardo come a dire "tu mi hai succhiato il cazzo". Avrebbe inoltre raccontato tutto ai suoi amici. Sarei diventato una puttana in poco tempo. Daniela riuscì ad aiutarmi tantissimo, ricordo ancora che mi disse "Davide, scusa, ma se pure dopo dice che gli hai succhiato il cazzo? Sei gay, è una cosa normale che tu ti ecciti per un altro uomo. Seguendo questo ragionamento allora noi donne, per paura di essere scambiate per troie, dovremmo rimanere vergini tutta la vita. Ti pare mai possibile? Salta su un bel cazzo, divertiti, e vedi come ne sarà valsa la pena." Quelle parole mi diedero una forte scossa emotiva, mi fecero capire tante cose. Io ero omosessuale, ma ancora pensavo da etero! Vedevo ancora il provare piacere ed eccitamento per un uomo come una cosa mortificante. Dopo quello che mi disse, la sera stessa, mi incontrai con un ragazzo e scopai per la mia prima volta. Non mi sono mai pentito di tutto ciò. Quella che ho dovuto vivere io, come ogni giovane omosessuale vive e vivrà, è stata una profondissima crisi che mi avrebbe potuto portare all'autolesionismo, o addirittura al suicidio! Quante volte ho pensato che fossi sbagliato? Che fossi nato con una qualche strana patologia? Un omosessuale diventa realmente padrone di sé, sicuro di sé, quando capisce che l'errore non è lui, ma la società che lo circonda.
Dopo essere tornato a casa dalle conversazioni con Daniela, mi riposai. Ma prima di riposarmi mi feci una bella sega. Ovviamente accompagnavo la sega con la masturbazione anale. Da piccolino, quando vivevo ancora con i miei, mi piaceva masturbarmi con il manico delle spazzole. A ripensarci era davvero divertente. Mi spargevo il sapone, che usavo come lubrificante, prima sull'ano e poi sul manico della spazzola. Facevo su e giù su quel manico per ore, pensando di star scopando con un modello o qualche altro personaggio dello spettacolo. Mi eccitava molto Messi, non so perché, ma ero convinto avesse un'uccello gigantesco. Era divertentissimo poi vedere mamma pettinarsi i capelli con la stessa spazzola che io m'ero, solo una mezz'ora prima, messo nel culo. Ridevo così tanto che me lo ricorderò per tutta la vita. Ora, dal momento che vivo da solo, sono organizzato meglio. Quando non ho un ragazzo e non mi posso dilettare con un uccello vero, uso vari dildi e vibratori che ho comprato. Uso ora ovviamente al posto del sapone un lubrificante migliore. Quel giorno a casa presi un cazzo finto, di quelli che si attaccano, lo posai a terra e cavalcai quel bell'uccellone. I miei pensieri passarono da Cristiano Ronaldo ed Eminem ad alcuni dei miei professori. Dopo aver finito di masturbarmi, come vi ho anticipato prima, riposai un pò, ma fu un riposino velocissimo. Daniela si presentò infatti alla porta di casa, suonando più volte il campanello. Avrei voluto incazzarmi tantissimo con lei, ma quando aprii la porta vidi che piangeva ed era spaventatissima.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'omosessuale e la signoraracconto sucessivo
Diario di un omosessuale ( Pt. 2 )
Commenti dei lettori al racconto erotico