La Signora del piano di sopra 9

di
genere
dominazione

La signora una mattina chiese ospitalità, ovvero di venire un determinato giorno nel mio appartamento.
Aprii ed entró con un borsone. Mi consegnó abiti femminili e mi ordinó di indossarli.
Senza battere ciglio indossai il perizoma e le calze autoreggenti, poi la minigonna e una maglietta trasparente. Stavolta c'erano anche le scarpe, con il tacco alto.
Appena pronto, la signora mi disse: "spero non ti dispiaccia ma oggi ci sono due ospiti che ho invitato io." aprì la porta ed entrarono un ragazzo e una ragazza entrambi molto giovani.
"non ti preoccupare, sono entrambi maggiorenni anche se di poco. Lei è mia nipote" la ragazza era bionda, esile, vestita con un paio di shorts.
"come la zia, ha una indole da dominatrice. Ha trovato un ragazzo che desidera invece essere sottomesso quindi non possiamo lasciare questi due giovani senza una guida, non credi?"
La ragazza parló "allora zia è questo? Posso?"
"puoi fare tutto quello che vuoi."
La ragazza mi giró intorno poi mi mise una mano nel perizoma tirando fuori il cazzo e le palle "zia non è messo male. Mi sembra quasi normale." "Sì è vero dai..."
"chinati in avanti" lo feci, con un po' di attenzione per via dei tacchi. Mi passó un dito in mezzo al culo e col dito mi stuzzicó il buco.
"zia sei la migliore, immagino che qua ci hai dato dentro no? E poi vestito così da zoccoletta..."
"lo sai che mi piace umiliarli e vederli passare da uomini a femminucce..."
"sei una maestra!"
"allora intanto vediamo cosa abbiamo qua. Per prima cosa bisogna renderli indifesi: in tua presenza lo schiavo deve essere nudo o comunque coi genitali e culo esposti, oppure vestito in modo imbarazzante tipo servetta, troietta ecc. Ordinagli di spogliarsi e se tenta di coprirsi lo dovrai punire."
"ok zia così capirai il problema. Spogliati, subito."
Il ragazzo si tolse la maglietta, poi scarpe calzini e jeans. Si sfiló anche i boxer e si coprì con le mani.
"vedi? Lo fanno tutti. Ora, ha violato un ordine, deve essere punito. Non tutti sono uguali, devi trovare la punizione adeguata. Per esempio io avevo scoperto che lui era molto sensibile al dolore alle palle quindi basta una strizzata alle palle per rimetterlo in riga."
"questo qui non lo so, bisogna provare. Lo scopriremo. Intanto togliti le mani da lì, è inutile. Faremo lo stesso quello che vogliamo."
Il ragazzo riluttante tolse le mani per mostrare un cazzetto davvero piccolo e raggrinzito, con sotto uno scroto rattrappito.
La zia esclamò "oh mio dio ma è come tuo zio!" "lo so zia per quello ti dicevo..."
"senti ragazzino, la vedi mia nipote? È veramente una bella ragazza, se vuoi continuare a stare con lei devi obbedirle ciecamente, capire che si farà scopare da chiunque con un cazzo più grosso del tuo e trattarla da signora con regali, cene, ecc. Quando troverai un lavoro che sia con un buon stipendio perché la dovrai mantenere. Hai capito?" chiuse il discorso con un grosso sputo in faccia.
"cara, vediamo se intanto è capace di fare altro perché con un cazzetto così... Vieni qua, leccaci i piedi." entrambe si tolsero le scarpe.
Il ragazzo si chinó ai loro piedi e si mise a leccare.
"sì zia questo lo sa fare. La prima volta che siamo usciti me lo aveva fatto capire, glieli ho fatti leccare in auto. Tanto che poi gli è venuto duro. Avevo messo la mano nei pantaloni e ho sentito quel cospetto e l'ho tirata via. Si è eccitato così tanto che poi è venuto."
La signora gli giró attorno. "è vero ha il cazzetto duro!" poi allungó una mano e gli passó un dito in mezzo al culo. Il ragazzo istintivamente si ritrasse.
Aveva fatto un grosso errore.
La signora lo prese per il collo e lo fece alzare "non ti permettere mai più, non hai ancora capito che qua tu non conti un cazzo e se decidiamo di romperti il culo con un palo lo facciamo. Anzi lo faremo sicuramente visto che hai un cazzo inservibile. Adesso ti facciamo capire a cosa servi tu."
Lo trascinó in bagno, lo fece girare e appoggiare con le spalle al water. Si assicuró che avesse la faccia all'insù poi gli salì sopra. Sollevó la gonna, spostó le mutande e gli pisció in faccia minacciandolo se si fosse spostato. Poi chiamò la nipote e gli fece fare lo stesso.
Quindi lo fece entrare in doccia e mi ordinó di dargli una lavata.
Nell'operazione gli consigliai di stare attento e di eseguire gli ordini se non voleva che succedesse di peggio.
Una volta fuori, nudo e tremante gli fu spiegato a rispondere in maniera corretta, a ringraziare e a implorare quando era il caso.
Se pensava che la sua sottomissione sarebbe stata solo leccare i piedini della nipotina ora si stava accorgendo che non era così.
"cara, sta a te decidere. A me sembra che debba essere educato e messo subito in riga, però decidi tu se andare soft o..."
"zia, mi ha rotto le palle. Tutto leccatine ai piedi e niente altro. Se vuole fare il mio schiavo deve essere pronto e disponibile, ho già una voglia pazzesca di farmi montare che in queste settimane con lui non ho fatto niente. Questo coglione ha una villa e i suoi non ci sono mai. Così pensavo di andare là e invitare qualcuno, mi può servire non voglio che resti di sotto a giocare alla play."
"ah ho capito! Proprio come lo zio allora! È il destino di chi ha il cazzo piccolo: servire la propria signora e i suoi uomini. bene allora vediamo se sai leccare altro oltre ai piedi."
La nipote si mise sul divano a gambe aperte togliendosi gli shorts e gli slip. Mostró una bellissima fighetta rasata di fresco. La zia prese posto di fianco e mi ordinó di leccarla e insegnare come fare. Lo avvicinai alla nipote e gli mostrai sulla zia come fare. Impacciato, cercó di fare come gli avevo detto. Dopo diversi minuti il risultato fu accettabile, ma di orgasmi neanche l'ombra.
La zia quindi mi intimó di far avere un orgasmo orale alla ragazza, mentre il ragazzo fu usato come poggiapiedi dalla zia.
Devo dire che fu davvero divertente con quella fighetta dolce e curata.
"alzati ora. Hai sentito mia nipote? Userà casa tua per scopare coi suoi amici. Se vuoi mantenere il tuo status è bene che prendi confidenza coi cazzi degli altri, visto quello che dovrai fare. Dimmi, quando sei in spogliatoio guardi i cazzi degli altri? Immagino di sì. Sei uno di quelli che non si fa la doccia e guarda le misure degli altri, giusto?" rispose di sì.
"e hai mai immaginato di toccarli o fare altro?"
Sempre più umiliato rispose di sì per capire cosa si prova con un cazzo grande.
"tu, vieni qua."
Mi avvicinai. Lo fecero inginocchiare. Gli prese la mano e gliela fece mettere sul mio cazzo, l'altra sotto le palle.
Zia e nipote gli spiegarono per filo e per segno cosa e come toccare. Mi diventó duro grazie alla lenta sega che mi stavano facendo.
La ragazza gli disse "se vuoi continuare ad avvicinarti ai miei piedini e alla mia passerina adesso glielo succhi."
Gli spinse la testa avanti. Poi gli passó il mio cazzo scappellato sulle labbra.
"avanti, io lo so che quelli come te prima o dopo si sono chiesti se sono froci, avrai guardato qualche video porno e ti sei reso conto che ti sarebbe piaciuto essere dal lato di chi lo stava succhiando..."
Aprì la bocca e timidamente tiró fuori la lingua, assaggiando la cappella, poi la prese tra le labbra.
Spinto dalla ragazza, lo prese in bocca di più. Sempre guidato da lei me lo succhió con impegno ma con scarsa tecnica infatti fu abbastanza difficile farmi venire. Era provato e gli stavano scendendo le lacrime. Alla fine sborrai grazie anche alla mano della ragazza che mi fece venire in bocca al ragazzo.
Con la faccia schifata ricevette lo sperma e lo buttó giù con difficoltà.
La zia si incazzó di brutto "senti coglione, abbiamo già stabilito che non servi a un cazzo, se vuoi continuare a servire la mia nipotina ti devi mettere d'impegno. Quindi adesso mi dici se vuoi continuare oppure te ne vai e sparisci dalla nostra vista."
Il ragazzo era scosso, ma scoppió a piangere implorando il perdono e di farlo restare perché lui non poteva vivere senza di lei.
La zia si rivolse alla nipote "tu che dici?" "beh dai diamogli una possibilità."
"va bene ma deve essere punito. Deve ricordarsi del suo ruolo. Io volevo andarci piano, essere gentile ma non mi lasci scelta ragazzino. Adesso ti rompiamo il culo. Sai poteva essere una cosa soft, un ditino, magari due... Poi domani un piccolo plug... Ma mi hai fatto incazzare e devi dimostrare che sei disposto a tutto come hai detto."
Vidi la paura sul volto del ragazzo.
"intanto ti mettiamo questo." gli misero in bocca una gag ball fissata con una cinghia di cuoio.
Ci spostammo in camera. Lo fecero mettere in ginocchio per terra con il busto sul letto.
Poi si rivolsero a me. "tu, tienilo fermo. E intanto dagli qualche consiglio che è meglio."
Salii sul letto, gli tenni i polsi e gli spiegai per quanto possibile come rilassare i muscoli.
Vidi la zia spalmare il lubrificante in mezzo al culo, mentre la nipote indossava uno strapon grande e lo lubrificava per tutta la lunghezza. La vidi posizionarsi dietro e spingere senza alcuna pietà. Lo sentii mugolare soffocato dalla gag ball e piangere mentre il fallo gli apriva il buco in un solo colpo. Lo piantó tutto fino alla fine poi inizió a stantuffare ritmicamente. Aveva smesso di piangere ma ad ogni colpo mugolava sempre più forte, finché smise anche di lamentarsi e lasciò che la sua padrona si sfogasse.
La zia si accorse che un rivolo di sperma era colato fuori dal suo cazzetto e disse alla nipote di fermarsi ma non uscire.
Venne davanti e gli tolse la gag ball dalla bocca.
"allora hai capito chi comanda?" rispose di sì.
"farai tutto quello che ti viene ordinato da lei e dai suoi amanti, senza discussioni, esitazioni e ringraziando?" rispose di nuovo di sì.
"bene tesoro, direi che puoi uscire."
Uscì lentamente dal buco, lo guardai, era completamente aperto e in fiamme.
Lo accompagnai in bagno a lavarsi mentre le due padrone si rivestivano.
scritto il
2018-12-29
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