Puttanella fuorisede 6
di
Deadpool80
genere
trans
Tornai a Londra dopo qualche settimana di sesso non troppo eccitante con quel mio amico.
Scesi dall'aereo come uomo, poi mi infilai in un bagno e finalmente potei vestirmi di nuovo da donna, sentendomi una gran figa.
Feci di tutto per farmi guardare, in aeroporto e in metro. Arrivai a casa eccitatissima con la sola idea di farmi finalmente scopare come si deve.
Il padrone di casa era felicissimo di rivedermi ma nonostante i miei tentativi mi disse di trattenermi per la sera perché aveva organizzato una festa in mio onore.
Andai in camera mia, poi mi lavai e mi preparai al meglio. Quando fu l'ora del party il padrone venne in camera mia a dire che gli invitati stavano già arrivando e di spogliarmi.
Ero già truccata e vestita di tutto punto.
Mi spogliai, mi fece restare solo con le scarpe.
Poi mi fece mettere un piccolo sacchetto di cuoio sui genitali per contenerli e lo legó in vita. Prese una catenella dorata e la attaccò ai capezzoli con piccole mollette morbide e infine mi mise un collare con guinzaglio.
Mi portó giù così.
Ero nuda in mezzo gli ospiti al suo guinzaglio. Mi fece fare un giro, mi presentò tutti, poi mi accompagnó su una specie di cubo che aveva messo in salotto, mi fece salire e mi disse di ballare. Tutti gli altri erano intorno a me che chiacchieravano e bevevano. Qualcuno, è vero, allungava una mano a palparmi il culo o le gambe, del resto avevo il culo all'altezza delle loro facce...
Il padrone si avvicinó, tolse un cubetto di ghiaccio dal cocktail se si era appena versato, me lo passó tra le chiappe poi me lo spinse dentro al buco. Sentii una reazione immediata del mio sfintere così stimolato. Il cubetto che si scioglieva mi faceva colare un rivolo di acqua lungo le gambe.
Doveva essere una specie di segnale perché l'atteggiamento degli ospiti cambiò: ora erano tutti concentrati su di me e vidi i primi cazzi che saltavano fuori dai pantaloni.
Adesso sentii una mano decisa in mezzo al culo, altre sulle gambe che mi tiravano giù. Finii a terra, con una paio di cazzi che mi sbattevano in faccia.
Due dita furono infilate nel culo mentre quei due cazzi ora finivano a turno in bocca.
Non vedevo facce, vedevo solo cazzi attorno a me, succhiavo quello che mi capitava a tiro. Mi tenevano ferma, mi giravano, spostandomi la testa, allargandomi dietro. Sentii qualcosa di grosso nel culo e mi girai appena per vedere che stava entrando il primo cazzo. Intanto ne stavo succhiando un altro e uno, che era appena uscito dalla mia bocca, mi venne in faccia, colando dalla fronte e dal naso fino sulle labbra. Chi mi stava scopando dietro ci stava dando dentro di brutto, io mi attaccai al cazzo che stavo succhiando e lo feci venire in bocca.
Sentii dietro un ritmo frenetico seguito da un gemito profondo: era venuto nel mio culo.
Mi fecero allora alzare, uno si era steso a terra col cazzo dritto. Mi fecero sedere sopra, con il buco che gli goccioló sopra sperma prima di entrare.
Altri due si misero al mio fianco, uno mi infiló il cazzo in bocca mentre l'altro mi passava il cazzo in faccia per raccogliere la sborrata di prima e farmela finire in bocca.
Vennero tutti e due in faccia e poi con un cucchiaino mi portarono lo sperma in bocca.
Intanto quello che stavo cavalcando sborró anche lui.
Fui presa e sollevata, scopata a pecorina, stesa sulla schiena, in piedi. Prendevo in bocca qualsiasi cazzo di avvicinasse.
Credo di aver soddisfatto tutti più volte: non so quante sborrate avevo bevuto, avevo i capelli e la faccia imbrattati di sperma, dal culo mi colava di tutto.
Gli ospiti si rivestirono, salutarono e andarono via.
Io andai a lavarmi, fu una doccia impegnativa.
Finita lo doccia, trovai una splendido completo intimo e una vestaglia semi trasparente.
Raggiunsi il padrone in camera e mi disse lui stasera non aveva fatto niente, che il party era per me.
Mi tolsi la vestaglia e lo soddisfai facendomi scopare lentamente e a lungo.
Scesi dall'aereo come uomo, poi mi infilai in un bagno e finalmente potei vestirmi di nuovo da donna, sentendomi una gran figa.
Feci di tutto per farmi guardare, in aeroporto e in metro. Arrivai a casa eccitatissima con la sola idea di farmi finalmente scopare come si deve.
Il padrone di casa era felicissimo di rivedermi ma nonostante i miei tentativi mi disse di trattenermi per la sera perché aveva organizzato una festa in mio onore.
Andai in camera mia, poi mi lavai e mi preparai al meglio. Quando fu l'ora del party il padrone venne in camera mia a dire che gli invitati stavano già arrivando e di spogliarmi.
Ero già truccata e vestita di tutto punto.
Mi spogliai, mi fece restare solo con le scarpe.
Poi mi fece mettere un piccolo sacchetto di cuoio sui genitali per contenerli e lo legó in vita. Prese una catenella dorata e la attaccò ai capezzoli con piccole mollette morbide e infine mi mise un collare con guinzaglio.
Mi portó giù così.
Ero nuda in mezzo gli ospiti al suo guinzaglio. Mi fece fare un giro, mi presentò tutti, poi mi accompagnó su una specie di cubo che aveva messo in salotto, mi fece salire e mi disse di ballare. Tutti gli altri erano intorno a me che chiacchieravano e bevevano. Qualcuno, è vero, allungava una mano a palparmi il culo o le gambe, del resto avevo il culo all'altezza delle loro facce...
Il padrone si avvicinó, tolse un cubetto di ghiaccio dal cocktail se si era appena versato, me lo passó tra le chiappe poi me lo spinse dentro al buco. Sentii una reazione immediata del mio sfintere così stimolato. Il cubetto che si scioglieva mi faceva colare un rivolo di acqua lungo le gambe.
Doveva essere una specie di segnale perché l'atteggiamento degli ospiti cambiò: ora erano tutti concentrati su di me e vidi i primi cazzi che saltavano fuori dai pantaloni.
Adesso sentii una mano decisa in mezzo al culo, altre sulle gambe che mi tiravano giù. Finii a terra, con una paio di cazzi che mi sbattevano in faccia.
Due dita furono infilate nel culo mentre quei due cazzi ora finivano a turno in bocca.
Non vedevo facce, vedevo solo cazzi attorno a me, succhiavo quello che mi capitava a tiro. Mi tenevano ferma, mi giravano, spostandomi la testa, allargandomi dietro. Sentii qualcosa di grosso nel culo e mi girai appena per vedere che stava entrando il primo cazzo. Intanto ne stavo succhiando un altro e uno, che era appena uscito dalla mia bocca, mi venne in faccia, colando dalla fronte e dal naso fino sulle labbra. Chi mi stava scopando dietro ci stava dando dentro di brutto, io mi attaccai al cazzo che stavo succhiando e lo feci venire in bocca.
Sentii dietro un ritmo frenetico seguito da un gemito profondo: era venuto nel mio culo.
Mi fecero allora alzare, uno si era steso a terra col cazzo dritto. Mi fecero sedere sopra, con il buco che gli goccioló sopra sperma prima di entrare.
Altri due si misero al mio fianco, uno mi infiló il cazzo in bocca mentre l'altro mi passava il cazzo in faccia per raccogliere la sborrata di prima e farmela finire in bocca.
Vennero tutti e due in faccia e poi con un cucchiaino mi portarono lo sperma in bocca.
Intanto quello che stavo cavalcando sborró anche lui.
Fui presa e sollevata, scopata a pecorina, stesa sulla schiena, in piedi. Prendevo in bocca qualsiasi cazzo di avvicinasse.
Credo di aver soddisfatto tutti più volte: non so quante sborrate avevo bevuto, avevo i capelli e la faccia imbrattati di sperma, dal culo mi colava di tutto.
Gli ospiti si rivestirono, salutarono e andarono via.
Io andai a lavarmi, fu una doccia impegnativa.
Finita lo doccia, trovai una splendido completo intimo e una vestaglia semi trasparente.
Raggiunsi il padrone in camera e mi disse lui stasera non aveva fatto niente, che il party era per me.
Mi tolsi la vestaglia e lo soddisfai facendomi scopare lentamente e a lungo.
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