La compagna di corso 2

di
genere
trans

Racconto trav

Il pomeriggio seguente andai di nuovo da lui o meglio da lei perché secondo i patti si vestì da donna. Stavolta aveva un vestitino sportivo chiaro, dei sandali con un po' di tacco, trucco leggero, stessa parrucca della sera prima. Notai che era effettivamente appropriato per un "pomeriggio di studio".
Le feci i complimenti per il gusto. Cominciammo a studiare, poi a metà pomeriggio fu il momento di una pausa.
Portò il the al tavolo e la bloccai.
La afferrai per i fianchi, le palpai il sedere da sopra, poi le sollevai il vestito.
"volevo vedere cosa indossavi sotto" era un perizoma sportivo, le toccai il culetto sodo, liscio, o era glabro di suo oppure era davvero brava a depilarsi. La palpai per bene poi quando infilai la mano in mezzo mi disse "no dai ti prego no... Non adesso... Magari dopo... Però..."
Si girò e scese in ginocchio, io ero seduto. Si mise in mezzo alle mie gambe e mi passó la mano sul pacco, ce lo avevo duro. Mi aprì i pantaloni, lo tirò fuori e si mise a leccarlo poi a succhiarlo.
Si sentiva che stava cercando il modo migliore per farlo, la aiutavo dando qualche indicazione.
Si staccó un attimo per riprendere fiato, mi guardó un attimo, le dissi "brava si vede che ci stai prendendo gusto..." per tutta risposta si alzó per infilarmi la lingua in bocca poi tornó giù a succhiare con più decisione.
"preparati che ti vengo in bocca..."
Alzó gli occhi e mi disse "si ti prego" e spompinó finché non sborrai. Attentissima, bevve tutto, avendo cura anche delle ultime gocce.
Quando ebbe finito si alzò, tiró giù il vestito e andò in bagno a rifarsi il trucco.
Continuammo come se niente fosse, fino a cena, mangiammo qualcosa insieme poi le dissi "vai a cambiarti, fammi vedere qualcosa di interessante come ieri sera."
Non se lo fece ripetere, sparì in bagno e tornó con un body nero, calze autoreggenti, scarpe col tacco alto. Il trucco più pesante rispetto a prima. Dietro il body era sagomato lasciando scoperto buona parte del sedere.
Mi accomodai sul divano, la feci mettere davanti a me "adesso ti lasci toccare e scoprire..." la palpai per bene, davanti e dietro. Le feci i complimenti per la scelta della lingerie e per la cura del corpo.
Si intravedeva un cazzetto di dimensioni molto modeste, in erezione. Riprendendo la confessione del giorno prima disse che lo sapeva di non avere una gran dotazione e che nelle pochissime occasioni che aveva avuto le ragazze erano rimaste deluse.
Dissi di non preoccuparsi.
La feci mettere in ginocchio sul divano appoggiata allo schienale per dedicarmi al suo culo che stavo continuando a palpare.
"e di questo culetto che mi dici..."
Impaurita disse "sono vergine... Ho paura..."
Avevo cominciato a toccarla da sotto il body, poi aprii i bottoncini che lo tenevano chiuso sotto.
Cominciai con le dita a esplorare in mezzo alle chiappe.
"ma lo so che sei vergine... Però non dirmi che non hai mai giocato con il tuo buchino qui..."
Si era appoggiata e aveva inarcato la schiena per sollevare il culetto.
"sì mi tocco alle volte con le dita"
"ti tocchi e basta?"
"no, non solo, le metto anche dentro"
Allargai le natiche, aveva un buchino stretto, pulito, depilato alla perfezione.
Mi chinai per leccarlo, quando fu bagnato per bene ci misi il dito e poi lo spinsi dentro.
Non fece alcuna resistenza e si mise a mugolare di piacere. Ci misi poco a sditalinarlo per bene mentre la sentivo mormorare quanto stava godendo.
Infilai un secondo dito e spinsi più in fondo che potevo. Presi la sua mano e gliela misi sul suo cazzetto, si masturbó pochi secondi venendosi in mano mentre le turbinavo le dita nel culo. Restó ferma esausta anche quando tirai fuori le dita.
"comprati qualcosa di speciale per domani perché ti svergineró."
scritto il
2020-10-10
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