La compagna di corso 3
di
Deadpool80
genere
trans
Racconto trav
Il pomeriggio seguente tornai là.
Era di nuovo vestita da donna ma in maniera sportiva con dei leggings che lasciavano intuire un perizoma sotto, il cazzetto adeguatamente ripiegato e nascosto, una maglietta sopra al seno finto.
Decisi che non avrei aspettato fino a sera.
"ti avevo detto di prendere qualcosa di speciale."
"certo l'ho fatto stamattina."
"e perché sei vestita così allora?"
"perché... Cioè io pensavo eventualmente dopo..."
"eventualmente? Dopo?"
"sì mi hai detto che vuoi... Ma pensavo più tardi..."
"hai già aspettato troppo no? Cambiati subito."
"subito?"
"sì muoviti."
Fece la solita scena di andare a cambiarsi in bagno.
Tornó fuori vestita con un completino bianco abbinato reggiseno e slip, senza calze ma con un baby doll trasparente.
"molto carino questo completo, sembri proprio una ragazzina."
"dai non scherzare..." fece le solite piroette per farsi guardare, io non persi tempo e tirai fuori il cazzo.
Si chinó, si mise a baciarlo poi lo prese in bocca giusto il tempo che mi venisse duro.
"allora oggi vuoi..." non riusciva a dirlo
"mettertelo nel culetto e scoparti come meriti, è questo che vuoi no?"
"sì... Sì... Ma fai piano..."
"non ti preoccupare...."
La feci accomodare sul letto, sollevai il babydoll e le sfilai le mutandine.
Poi le misi un cuscino sotto il bacino per tenere sollevato il culo.
Le feci allargare un po' le gambe.
Aveva davvero un bel culetto. Le passai un dito in mezzo ed ebbe un brivido.
Senza dirle nulla mi chinai per leccarle il buchino. Si mise a gemere piano sollevando di più il culo.
Dopo questa bella leccata le misi il gel che avevo preparato, glielo sparsi bene poi infilai dentro il dito. Altri gemiti. Dopo un paio di minuti di ditalino le chiesi se era pronta, mi rispose di sì.
"sei sicura?"
"sì basta, fallo, non resisto più."
Salii sopra, le appoggiai la cappella poi mi misi a spingere piano finché non cedette il buco ed entrò. Si lamentó giusto un attimo poi mi disse di continuare. Spinsi dentro ancora un po'. Poi lo sfilai un attimo e lo rispinsi dentro. Alternava gemiti e lamenti, ma ogni volta mi chiedeva poi di andare avanti.
Alla fine lo avevo infilato dentro tutto. Le dissi a un orecchio: "hai visto, adesso ce lo hai tutto nel culo" "si" "adesso allora ti scopo." "sì ti prego scopami."
Lo tirai fuori e lo rimisi dentro, al primo affondo si mise di nuovo a gemere e a ripetere sì sì sì. Dopo qualche colpo si sistemó meglio per offrirsi del tutto mentre il cazzo le entrava dentro. Scoprii che le veniva spontaneo accompagnare ogni affondo con gemiti e incitamenti, cosa che mi faceva eccitare moltissimo tanto che le dissi "sei veramente una cagna..." "sì sono una cagna, scopami ti prego..." "a saperlo ti inculavo così sei mesi fa appena conosciuta..." "sono anni che voglio farmi inculare sai quanti arretrati..."
Stavo per venire e glielo dissi "sto per sborrarti nel culo" "riempimelo, riempimelo tutto..."
Diedi gli ultimi colpi in profondità, più forti che potevo e sborrai dentro.
Mi sollevai e uscii. Il mio sperma le colava fuori sulle palle rasate, quando si alzó vidi che il cuscino era bagnato quindi doveva aver avuto un orgasmo.
Andai in bagno a lavarmi poi andò anche lei a lavarsi e a cambiarsi. Tornó vestita normale, con un camicetta e una gonna corta e larga.
Mi bació e mi ringrazió poi cercó di normalizzare la situazione come se nulla fosse successo e dovessimo studiare davvero.
Dopo una mezz'oretta mi invitó a sedermi sul divano. Stetti al gioco.
Si mise in ginocchio e gattonando venne verso di me, mi tiró fuori l'uccello e cominciò a succhiarmelo. Quando fu bello duro sali sopra di fronte a me, sedendosi sulle mie gambe.
"ho pensato di non mettere le mutandine perché così sarebbe stato più facile..."
Le misi le mani sul culo e in effetti sotto la gonna era nuda.
Mi passó il gel e glielo misi sul buco, poi si sollevó e si puntó il cazzo. Si penetró da sola così commentando quanto era bello prenderlo tutto. Da lì cominciò a cavalcare prendendosi un paio di orgasmi e facendo venire anche me, stavolta non si limitó ai gemiti ma aggiunse anche urletti e ogni tipo di volgarità sul suo culo e sul suo essere cagna.
Il pomeriggio seguente tornai là.
Era di nuovo vestita da donna ma in maniera sportiva con dei leggings che lasciavano intuire un perizoma sotto, il cazzetto adeguatamente ripiegato e nascosto, una maglietta sopra al seno finto.
Decisi che non avrei aspettato fino a sera.
"ti avevo detto di prendere qualcosa di speciale."
"certo l'ho fatto stamattina."
"e perché sei vestita così allora?"
"perché... Cioè io pensavo eventualmente dopo..."
"eventualmente? Dopo?"
"sì mi hai detto che vuoi... Ma pensavo più tardi..."
"hai già aspettato troppo no? Cambiati subito."
"subito?"
"sì muoviti."
Fece la solita scena di andare a cambiarsi in bagno.
Tornó fuori vestita con un completino bianco abbinato reggiseno e slip, senza calze ma con un baby doll trasparente.
"molto carino questo completo, sembri proprio una ragazzina."
"dai non scherzare..." fece le solite piroette per farsi guardare, io non persi tempo e tirai fuori il cazzo.
Si chinó, si mise a baciarlo poi lo prese in bocca giusto il tempo che mi venisse duro.
"allora oggi vuoi..." non riusciva a dirlo
"mettertelo nel culetto e scoparti come meriti, è questo che vuoi no?"
"sì... Sì... Ma fai piano..."
"non ti preoccupare...."
La feci accomodare sul letto, sollevai il babydoll e le sfilai le mutandine.
Poi le misi un cuscino sotto il bacino per tenere sollevato il culo.
Le feci allargare un po' le gambe.
Aveva davvero un bel culetto. Le passai un dito in mezzo ed ebbe un brivido.
Senza dirle nulla mi chinai per leccarle il buchino. Si mise a gemere piano sollevando di più il culo.
Dopo questa bella leccata le misi il gel che avevo preparato, glielo sparsi bene poi infilai dentro il dito. Altri gemiti. Dopo un paio di minuti di ditalino le chiesi se era pronta, mi rispose di sì.
"sei sicura?"
"sì basta, fallo, non resisto più."
Salii sopra, le appoggiai la cappella poi mi misi a spingere piano finché non cedette il buco ed entrò. Si lamentó giusto un attimo poi mi disse di continuare. Spinsi dentro ancora un po'. Poi lo sfilai un attimo e lo rispinsi dentro. Alternava gemiti e lamenti, ma ogni volta mi chiedeva poi di andare avanti.
Alla fine lo avevo infilato dentro tutto. Le dissi a un orecchio: "hai visto, adesso ce lo hai tutto nel culo" "si" "adesso allora ti scopo." "sì ti prego scopami."
Lo tirai fuori e lo rimisi dentro, al primo affondo si mise di nuovo a gemere e a ripetere sì sì sì. Dopo qualche colpo si sistemó meglio per offrirsi del tutto mentre il cazzo le entrava dentro. Scoprii che le veniva spontaneo accompagnare ogni affondo con gemiti e incitamenti, cosa che mi faceva eccitare moltissimo tanto che le dissi "sei veramente una cagna..." "sì sono una cagna, scopami ti prego..." "a saperlo ti inculavo così sei mesi fa appena conosciuta..." "sono anni che voglio farmi inculare sai quanti arretrati..."
Stavo per venire e glielo dissi "sto per sborrarti nel culo" "riempimelo, riempimelo tutto..."
Diedi gli ultimi colpi in profondità, più forti che potevo e sborrai dentro.
Mi sollevai e uscii. Il mio sperma le colava fuori sulle palle rasate, quando si alzó vidi che il cuscino era bagnato quindi doveva aver avuto un orgasmo.
Andai in bagno a lavarmi poi andò anche lei a lavarsi e a cambiarsi. Tornó vestita normale, con un camicetta e una gonna corta e larga.
Mi bació e mi ringrazió poi cercó di normalizzare la situazione come se nulla fosse successo e dovessimo studiare davvero.
Dopo una mezz'oretta mi invitó a sedermi sul divano. Stetti al gioco.
Si mise in ginocchio e gattonando venne verso di me, mi tiró fuori l'uccello e cominciò a succhiarmelo. Quando fu bello duro sali sopra di fronte a me, sedendosi sulle mie gambe.
"ho pensato di non mettere le mutandine perché così sarebbe stato più facile..."
Le misi le mani sul culo e in effetti sotto la gonna era nuda.
Mi passó il gel e glielo misi sul buco, poi si sollevó e si puntó il cazzo. Si penetró da sola così commentando quanto era bello prenderlo tutto. Da lì cominciò a cavalcare prendendosi un paio di orgasmi e facendo venire anche me, stavolta non si limitó ai gemiti ma aggiunse anche urletti e ogni tipo di volgarità sul suo culo e sul suo essere cagna.
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