Mia moglie Martina 3

di
genere
tradimenti


Presi Martina per un braccio e le dissi :
"andiamo,mi accompagni all’appuntamento
"sei sicuro? Che ci vengo a fare io?..
"mi accompagni e basta,non voglio che al ritorno mi incolpi di aver palpeggiato la ragazza o altro..
La scusa mi parve buona,infatti Martina finse di crederci,ma ai miei occhi attenti non sfuggì il suo leggero tremito e un vago sorriso di compiacimento.
"E va bene allora andiamo,ma cerchiamo di sbrigarci,alla fine vuoi sempre decidere tutto tu.

Si stava furbescamente costruendo un alibi… “se mi spingi a scopare,beh scopo, ma tu però te ne stai a guardare e basta” questo pensava nella sua testolina… questa volta però volevo un po’ di più.....Max rivendicava l’aumento salariale…

"però non verrai certo così vestita, mettiti qualcosa di adatto…
"se proprio insisiti….

Dopo un quarto d’ora Martina mi apparve,cambiata e pronta per uscire.. ebbi un soprassalto.. si era infilata un vestitino bianco attillato,con calze e reggicalze che si intravvedeva sotto la stoffa leggera e,soprattutto, senza reggiseno.. le sue tette belle e sode,prorompevano da sotto il vestito con la potenza della loro quinta misura… era una bomba di sesso,da aver paura a portarla in strada. Per fortuna non aveva esagerato coi tacchi,che erano una mezza misura,perché con i tacchi da 12 raggiunge 1.82 di altezza e gli uomini che se la vedono apparire davanti…beh… per una buona mezz’ora perdono la parola, rimangono completamente assorti nel loro pensiero…
L’abbigliamento di Martina, tradotto, diceva : la puledrina avrà un gran bel culo,ma adesso gli faccio vedere io cos’è una vera femmina…

Martina salì sulla porsche gettandosi all’indietro sul basso sedile e sgambettando per sistemarsi la gonna,col reggicalze al vento, sotto gli occhi attoniti ed increduli di tre ragazzini che,fino a quel momento,non avevano mai visto una donna, o almeno così a loro sembrò..
Giunti a destinazione trovammo Gianpaolo e Daniela che ci aspettavano sul marciapiede. Martina scese al solito modo,io parcheggiai in divieto di sosta per fare in fretta e non perdermi la scena..
Puntai gli occhi prima su Gianpaolo che,da tipo un po’ riservato quale era,non sembrò destabilizzato vedendo Martina scendere dall’auto e avvicinarsi,ma gli occhi lo tradirono girandosi subito da un’altra parte. Non ebbe infatti il coraggio di guardare bene in faccia mia moglie,temendo di mostrarsi impressionato..certo è che avrà sentito una bella botta allo stomaco, devo ammettere ben incassata. Daniela invece non girò affatto lo sguardo,anzi.. fece la tac a Martina con gli occhi e restò ammutolita. Credo che avesse mentalmente sobbalzato vedendo come Martina fosse sexy e sensuale, restando fulminata dall’abbigliamento e dalle tette prorompenti. Forse avrebbe voluto giudicarla volgare,ma non credo…Martina ha una tale classe che anche vestita da zoccola predispone l’uomo al baciamano.E le donne lo riconoscono. Dentro di me spuntò una speranza un po’ meschina..se Martina è un po’ bisex,non è detto che anche Daniela lo sia..ma vedendo questa bomba di sesso,credo che anche ad una suora possano presentarsi alla mente pensieri lussuriosi…
Daniela comunque aveva un gran bell’aspetto,trucco perfetto,vestitino verde corto e attillato, scarpe con tacco e una bella chioma castana e lunga, da gran puledra.

Mentre salivamo in ascensore io ebbi un momento di smarrimento. Infatti a quel punto io avrei dovuto avere già stampato in mente il copione della situazione, qualcuno potrebbe dire della scena,invece io realizzai di non avere ancora la più pallida idea di come portare avanti la cosa…
Avevo la testa vuota….annaspavo mentalmente ma senza risultato.
Quando l’ascensore si fermò presi la grande decisione… avrei improvvisato tutto quanto. D’altra parte quando avevo vent’anni gli amici e le amiche mi reputavano gran sciupafemmine e puttaniere…quindi era il momento di dimostrare che ci sapevo fare davvero.

Feci strada al gruppo entrando nell’appartamento,che era piuttosto piccolo e già arredato,ideale quindi per i due sposini, oltretutto era molto centrale e comodo.
Daniela apprezzò l’ambiente luminoso del soggiorno e i mobili moderni e funzionali,tutto era studiato per offrire la massima comodità senza però rinunciare ad un certo stile e in particolare evitando di stipare troppe cose in uno spazio che non era certo abbondante.

Daniela notò anche i fiori freschi che stavano in un vaso sopra una mensola in soggiorno ed esclamò :
“ accidenti che bei fiorri,ma li ha messi lei signor Max?
“ certamente,volevo creare un ambiente accogliente per voi,perché siete sposi novelli e siete anche una bella coppia… se volete possiamo anche darci del tu,che ne dite?

la prima zampata mi era riuscita,la mia telefonata alla portiera qualche ora prima stava dando i suoi frutti.

“ che gentile, sei proprio un gentiluomo Max,tua moglie dovrebbe essere fiera di te..
Pensiero non espresso di Martina : “ma anche lui dovrebbe essere fiero di me,carina…”
Passammo alla camera da letto in stile minimalista,tipo giapponese con letto basso e non molto largo,diciamo a una piazza e mezzo.. alle pareti avevo fatto mettere una tappezzeria molto fantasiosa,con disegnini di persone,anche questa in stile giapponese. Si vedervano le immagini di uomini e donne in kimono mentre prendevano il thè o anche nudi in atteggiamenti vari,spesso molto erotici.
“ e questa chi l’ha pensata? Tu,Max?
“certo,e chi altri?
“ ah,allora magari hai usato questa camera in tema così erotico per agevolare le tue conquiste amorose… vero?
“ no no,Max non ha mai dormito qui,te lo posso assicurare.. interloquì rapidissima Martina
“ è vero,non ho mai usato questa camera,comunque secondo me è molto adatta per due sposini che sanno apprezzare l’atmosfera di sensualità che traspare da queste immagini di vita matrimoniale. Tu Gianpaolo che ne dici?...
“ dico che a me non dispiace,ma lascio il giudizio finale a Daniela, anche riguardo al letto che mi sembra un po’ strettino..
“ anche il letto è pensato per due sposi…certamente favorisce la vicinanza e..perchè no..anche baci e abbracci.
“ si e magari anche qualcosa di più consistente.. aggiunse Martina.
“ posso provare il letto,Max? vorrei sapere se è comodo e della giusta lunghezza,almeno…
“ certo,accomodati.

Daniela si lasciò letteralmente cadere sul letto perché era davvero basso,quasi rimbalzando dopo l’atterraggio…inutile dire che la gonna del vestitino verde nel rimbalzo salì completamente,lasciando scoperte del tutto le gambe inguainate dal collant e anche un elegantissimo slippino nero con gli orli ricamati.
“ oops “… disse Daniela, ma indugiò quel tanto che bastava per lasciare in vista lo spettacolo alcuni secondi prima di tirare giù il sipario. Secondi che a me parvero troppo pochi e a Martina troppo lunghi,vista la smorfia di puro disgusto che apparve sul suo viso… è chiaro,la cosa la stava facendo imbestialire di gelosia. Daniela subito dopo si girò a pancia in giù ed esibì a tutti i presenti il suo culo da favola,seppur coperto dalla corta gonnellina.. “bel colpo” pensai,con una mossa ben studiata ed ancor meglio interpretata la ragazza aveva risposto per le rime all’aggressivo abbigliamento di Martina, contrapponendo alle sue tette mondiali e sballonzolanti ciò che aveva di più intrigante : un culo che avrebbe fatto invidia ad una danzatrice del ventre..io andai indietro con la memoria per cercarne uno paragonabile a questo ma la ricerca terminò con un “ nessun risultato trovato” Detto tra noi,il culo di Martina era un capolavoro,ma non possedeva la presenza e la forma rotonda, direi ottocentesca, di questo capolavoro della natura..
Martina non reagì ma percepii in lei un travaglio interiore che pian piano trasformò la sua ira per il colpo ricevuto in un senso di languido,struggente desiderio carnale per quello stupendo esemplare di culo femminile.
“ Gianpaolo vieni anche tu a provare il letto,vediamo se stiamo comodi insieme..
“ ok,eccomi..
Gianpaolo si stese a pancia in su e la sua mano si posò quasi subito sul culo della moglie,provocando in me,anzi in noi,uno strappo allo stomaco. Io credo che accennasse un timido impasto con le dita,ma forse era solo la mia immaginazione.. di certo alla fine tirò una sonora pacca sul sedere della moglie dicendo che per lui la prova del letto era da ritenersi superata. Il suono di quella sculacciata risuonò come un emozionante sparo nel mio cervello,dove si stampò come un ricordo perenne.

Fui sorpreso di me stesso quando calai miseramente le braghe alla conclusione del contratto di affitto..concessi una riduzione del 20 per cento e niente cauzione.. i due sposi erano felici e quasi euforici per la conclusione dell’affitto. Per di più io li invitai a cena per festeggiare in un ristorante thailandese vicinissimo all’appartamento.
Accettarono subito.

Sedemmo ad un grande tavolo in fondo al locale,seduti su strane sedie tipo sgabelli ricoperti di raso rosso. Io mi trovai davanti a Gianpaolo e al mio fianco sedette Daniele, di fronte a Martina. Praticamente ordinai tutto il menù,volevo il tavolo pieno di piatti tutti diversi..mi sentivo euforico ed eccitato,nonché affamato. Per una volta avrei fatto uno strappo alla regola della mia frugalità nell’alimentazione. Infatti pensavo che per mantenere i ritmi sessuali che mia moglie mi imponeva dovevo rimanere in forma e si sa,troppo cibo e troppo vino non favoriscono certo il buon funzionamento del maschio..Martina esige una canonica monta dopo cena,se mangio troppo e soprattutto bevo troppo vino,il rischio è di addormentarmi prima di cominciare, o peggio,durante l’azione,magari tra la pecorina e il missionario…..

I miei ospiti gradirono il cibo saporito e speziato del ristorante nonché il vino bianco,rosso e rosato che mischiarono alternativamente con i vari piatti. Almeno col vino cercai di trattenermi,per mantenere la mente lucida. Vedendo tutti allegri e sopra le righe,le donne in particolare,decisi di passare all’azione ed osai l’inosabile….tanto più che il culo di Daniele era a pochi centimetri da me e mi sembrò che fosse l’unica occasione che il destino mi concedeva.
Volevo toccarle il culo ma non ebbi l’animo di farlo,allora battei leggermente sotto la sua scarpa con il piede. Dopo alcuni secondi lo rifeci e notai che lei si era zittita.. iniziai a battere piccolissimi,ripetuti colpi sotto la sua scarpa,al ritmo della musica orientale diffusa nel locale.. era un vecchio trucco imparato da giovanotto nelle sale da ballo o nei caffè concerto della riviera romagnola..sapevo che la battitura della scarpa dava risultati buoni in circa il 50-60 per cento dei casi,almeno secondo la mia esperienza personale. Era un’ottima percentuale per quei tempi.. al massimo un paio di tentativi e poi si scopava. Speravo che la regola fosse ancora valida.

Daniela mi guardò leggermente stranita,ormai non era più lucida, meno male…. Dopo una trentina di secondi di battitura ritirò il piede..temetti il peggio ma la mia consumata esperienza mi aiutò a mantenere una incredibile e imperturbabile faccia di bronzo. Credo che questo mi aiutò perché apesso le donne quando vivono l’esperienza di un approccio inconsueto e magari imbarazzante, si trovano indecise su come comportarsi e scelgono il comportamento che secondo loro è il più adeguato alla situazione…mi spiego,se l’uomo che ci prova si dimostra incerto o impacciato,decidono di favorirne la ritirata pensando che sia il comportamento più adatto. Diversamente quando l’uomo appare sicuro di ciò che fa, decidono che il comportamento giusto sia quello di adeguarsi alla sua richiesta, per non mostrarsi inadeguate alla situazione.

Daniela non fece eccezione e sentii che rimetteva il piede al posto di prima. Certo anche il vino giocò la sua parte,comunque sentii il mio cuore accelerare l’andatura appena percepii i suoi battiti leggerissimi sotto il mio piede. Ipotizzai allora un pensiero azzardato : forse le avevo aperto la strada per provare a se stessa che Martina non era imbattibile e che con la forza della sua giovane età e della sua discreta avvenenza avrebbe potuto tranquillamente farsi il suo maschio,sia pur per una toccata e fuga…in fin dei conti, in passato, il suo culo non l’aveva mai tradita…

Le sorrisi in modo esplicito,strizzandole l’occhio. Incredibilmente rispose facendomi l’occhiolino a sua volta. Sperai solo che gli occhi attenti di Martina,sia pur un po’ ottenebrati dalla abbondante libagione,non avessero percepito lo scambio di intese. Ma non provai rimorso,sapevo che in un certo senso mi stavo sacrificando per mia moglie,i miei sforzi erano al servizio del suo piacere…per me,semplice maggiordomo,sarebbero rimasti solo glii avanzi…. cosa non si fa per amore……..
Ma dovevo procedere ed essere certo di aver fatto centro prima di segnare il punto a mio favore.
Posai allora la mano dolcemente ma con decisione sulla coscia scoperta di Daniela,facendola scorrere verso l’alto..la gonnellina corta era già tutta alzata sotto il tavolo ed arrivai all’incrocio delle gambe. Non un gesto da parte sua,ma dpo pochi istanti sentii impercettibilmente le cosce aprirsi e ruotare di qualche grado nella mia direzione. Intanto aveva ripreso a parlare e anch’io conversavo allegramente con Gianpaolo. Affondai la mano in mezzo alle sue gambe premendo con decisione sulle mutandine. L’ah…. secco e squillante di Daniela m fece accapponare la pelle…ma per fortuna lei seppe confondere bene l’urletto nel contesto del concitato discorso che stava intrattenendo con Martina. La quale ebbe soltanto un’ombra di allerta,che però sparì subito,provocandomi un sospiro di sollievo.

Terminata la cena uscimmo un po’ brilli dal ristorante e ci avviammo alla mia macchina. Daniela mi salutò con un abbraccio breve ma sufficiente a farmi sentire il suo lungo sospiro all’orecchio. Io le diedi anche la mano,non dimenticando di solleticare il suo palmo col mio dito medio. Il suo sorriso mi rassicurò sul fatto che il messaggio era arrivato,accettato e protocollato.
Gianpaolo abbracciò compostamente Martina,mostrando ancora la sua ormai conclamata timidezza. Assistette però con più evidente interesse alla salita in auto di Martina,ponendosi a distanza assai ravvicinata,praticamente sopra di lei. La discesa a tuffo sul sedile provocò il consueto balletto di gambe,calze e reggicalze,anche il delizioso triangolo delle mutandine venne elegantemente esposto da Martina allo sguardo stranito di Gianpaolo. D’altra parte ormai lo fanno anche le principesse…

Martina era ubriaca e dovetti sorreggerla fino in camera dove la spogliai lasciandola sdraiata sul letto.Indossava solo il perizoma,non avendo indossato il reggiseno. Mi spogliai anch’io e cercai il pigiama.Stavo per indossarlo quando udii la voce impastata di Martina che aveva gli occhi ancora chiusi ma evidentemente era vigile e mi controllava :
“ cosa fai?
“ metto il pigiama,che altro devo fare? Adesso ti copro e vedi di farti un bel sonno…
“stai scherzando,vero? Secondo te adesso potresti dormire, dopo i begli spettacolini che ti sei goduto,mio dolce guardone impunito? Te la sei mangiata con gli occhi la puledra,l’hai vista mezza nuda e col culo all’aria,ci hai sbavato sopra tutta la sera…cosa credi? Che sia cieca? Ho visto bene i tuoi occhi e i lampi di lussuria che li attraversavano,mio bel seduttore di giovani spose…
adesso sarai già pronto a metterti a letto e invece di dormire penserai a quella puttanella che crede di essere Jennifer Lopez, facendo pensieri sconci su di lei e magari una bella sega conclusiva della serata… eh no,caro il mio furbetto,adesso vieni qui e ti dai da fare…e dimenticati la sega”

Rassegnato mi misi nudo a letto e Martina arrivò su di me,improvvisamente più lucida. Mi offrì le grandi tette da baciare..poi volle slinguare per una decina di minuti mentre con la mano lavorava il mio attrezzo per saggiarne la consistenza.. arrivava solo a mezz’aria,perché effettivamente in quel momento ero distratto dai miei pensieri extraconiugali, ma Martina lo imboccò con maestria e iniziò un pompino profondo e senza mani,arrivando fino alla radice ed accogliendo in gola tutto il mio cazzo eretto. Scopai ormai molto eccitato la sua bocca abbrancando i suoi capelli biondi e tirando con vigore la sua testa contro di me con un ritmo che io stavo dettando.. non lei. Martina si sottopose alla pompa in bocca con docilità per darmi il maggior godimento possibile,sapendo quanto sia importante per un uomo il sesso orale fatto senza limiti.

Ero abbastanza vicino al godimento ma era troppo presto, perciò uscii dalla bocca e stesi Martina a pancia in su. Portai in alto le sue lunghe gambe,le aprii e andai con la bocca sul suo perfetto triangolo di peli biondi. Leccai le labbra vogliose udendo i gemiti soffocati di Martina,con la lingua andai a suggere il clitoride congestionato e duro,insistendo per alcuni minuti,mentre con due dita introdotte nella vagina sollecitavo i suoi punti più sensibili. Lei cominciò a gemere in modo ininterrotto,intonando una cantilena che sapevo avrebbe potuto trasformarsi in urlo allorchè l’eccitazione avesse superato i consueti limiti. Questo però poteva avvenire solo quando oltre al corpo passavo ad eccitare ed erotizzare anche la sua testa sussurrandole tutte le mie porcherie o facendo balenare alla sua mente immagini trasgressive di piaceri folli e proibiti…l’immissione di altri uomini o donne in questi eccitanti raccontini era un elemento dirompente che scatenava la sua libidine…

Passai allora alla monta,posizionando Martina a quattro zampe e iniziando il mio assalto da dietro.
Il mio cazzo sprofondò fino a suo utero come se penetrasse nel burro,talmente la sua figa era madida di umori,iniziai allora una serie lunghissima di colpi profondi che spingevano il suo corpo e la sua testa contro il cuscino,con ritmo incalzante e veloce. Martina quasi senza preavviso ebbe un devastante orgasmo che durò a lungo e la lasciò senza più la forza di reggersi sulle gambe. Allora la girai di peso ed andai in buca tenendole entrambe le cosce con le braccia…spinsi con forza nella figa montandola furiosamente. Nel grande specchio posizionato di fianco al nostro letto potei così godermi lo spettacolo delle sue lunghe gambe sollevate che fluttuavano ritmicamente all’aria, danzando un delizioso su e giù in controspinta rispetto ai colpi del mio cazzo.

Martina parve riprendersi e con la poca forza che le rimaneva assecondò in modo meraviglioso la cavalcata. Ormai al limite e sfinito decisi per il colpo di grazia.. con voce sommessa dissi a Martina nell’orecchio che avevo un programma per farle provare piaceri assai intensi e giochi molto spinti..con la possibilità sperata di coinvolgimento di uomo e donna. Lei capì a chi mi riferissi e il suo desiderio si ingigantì in un attimo con effetti dirompenti..un orgasmo disumano la travolse e il suo urlo esplose con inaudita violenza.. durò solo alcuni secondi..le tappai la bocca con la mano,data anche l’ora tarda e il pericolo di spaventare il vicinato,soffocando il suo strillo di godimento.Dovetti attendere che si calmasse montandola dolcemente,fichè potei reggere.

Dopo pochi minuti vidi la fine arrivare..cominciai a galleggiare nell’aria,a non sentire più il contatto del mio corpo con ciò che mi stava intorno,la parete davanti a me parve avvicinarsi e ruotare sempre più velocemente…il mio cervello perse i collegamenti e rimase come schiacciato da una morsa…persi la vista e l’udito e una sorta di piccola,dolce morte liberatoria mi accolse,facendomi sciogliere per il piacere tra le braccia della mia femmina. Nel frattempo anche tutto il bianco succo dei miei coglioni si sciolse dentro di lei,sino all’ultima goccia.


Dopo colazione Martina si stava preparando per andare al lavoro. Lei ha una laurea in lingue e lavora part time alla biblioteca dell’università. Si,io ho una moglie istruita e ne vado fiero,non come me che ho preso a malapena il diploma alla scuola commerciale. Mi sorprese un po’ quando disse :
“tesoro,ma tu quante volte mi hai tradita?
“ tradita? In che senso?
“ nel senso di quante femmine ti sei fatto a mia insaputa..
“ ma amore che domanda è? Ammetto di avere avuto a volte qualche tentazione ma ho sempre saputo stare al mio posto, lo sai che mi basti tu. Al limite ti posso aver tradita con gli occhi e col pensiero,ma questo ai maschi è concesso..
“ concesso un cazzo… e poi sono balle perché nella testa ho un lungo elenco di cameriere,commesse,inquiline,giovinette,puttanelle o vere e proprie zoccole che tu hai sicuramente puntato come un segugio…molte volte ti ho visto preparare le tue trappole o i tuoi piccoli imbrogli per mettere le mani sulle tue preferite. Ho sentito anche qualche tua telefonata molto sospetta e ho trovato nei tuoi cassetti nomi di donne,numeri di telefono e persino una agendina con delle iniziali e a fianco dei numeri da zero a dieci….
“ ma amore,quello era un elenco degli inquilini con i mesi di ritardo sull’affitto,te l’ho già spiegato decine di volte…
“ tutte balle,era l’elenco delle tue zoccole con i voti. E quando mi hai detto che saresti andato a Rimini per la convention delle associazioni piccoli proprietari immobiliari,cosa mai vista né sentita?
“ Certo che sono stato a Rimini, alla convention eravamo in cinquanta…
“ Si,tu e 49 puttane …….. e quella volta che ti ho presentato quella strafiga di Serena,la mia ex compagna di scuola e dopo 15 giorni ho trovato il suo nome e il suo cellulare su un bigliettino trovato nel taschino della tua camicia?
“ anche questo te l’ho già spiegato, il biglietto me l’ha dato lei perché cercava un appartamentino al mare da affittare
“ appartamentino dove sicuramente te la sarai ingroppata allo sfinimento… altro che affitto.
“ ma amore,ti rendi conto che se parliamo di ingroppate potrei dirti io il numero di uomini,con l’aggiunta di qualche donna, che ti sei fatta sotto i miei occhi ??....
“ questo è successo perché tu lo hai voluto… io non mi sono mai permessa di prendere iniziative. E poi quelli non sono stati tradimenti,perché tu eri presente e non ti ho mai ingannato né mentito.
“ allora se mi fossi scopato qualcuna e poi con sincerità te l’avessi detto,andava bene?
“ ti avrei tagliato le palle!!
“ ecco……

Uscita Martina che evidentemente aveva le palle girate e doveva sfogarsi con qualcuno,andai di corsa all’appartamento degli sposi,perché mi aspettavano per la lettura iniziale dei contatori e la firma del contratto che nel frattempo avevo preparato.

Sorpresa, Gianpaolo non c’era perché il sindaco aveva indetto una riunione urgente in comune. Ad aspettarmi c’era Daniela,con un abbigliamento che mi lasciò incantato : indossava un abitino color ruggine cortissimo, con le maniche corte a sbuffo,una cinturina nera in vita,i capelli completamente sciolti e un trucco leggermente pesante ma molto sexy. Salimmo in casa,le feci firmare il contratto anche con la firma del marito,le consegnai le chiavi e leggemmo i contatori.Mi riguardai bene il suo bel culo perché veramente meritava..anche le cosce con quell’abito corto facevano una gran figura. Quanto mi sarebbe piaciuto baciarle e leccarle tenendo tra le mani il suo rotondo posteriore…
Daniela si sedette sul divano un po’ allungata e a quel punto potei guardare solo le sue gambe,senza riuscire a distogliere lo sguardo.
“ Max,vorrei chiederti che cosa significava il tuo approccio di ieri sera..sai ci ho pensato tutta la notte e preferisco chiarire…
“ beh,vedi Daniela, diciamo che è stata una cosa istintiva,più forte di me.. sarà per via della tua avvenenza ma non ho saputo resistere..
“ si,questo lo posso capire,ma ti vorrei dire che ieri sera ero brilla e se col mio comportamento ti ho fatto intendere qualcosa,allora sarà meglio che ci spieghiamo a vicenda. Ti dico subito che non ho intenzione di tradire mio marito……. “una santa,come mia moglie”….. pensai
“ sai,questa mattina con mia moglie abbiamo giusto parlato di tradimenti e penso che abbiate più o meno le stesse idee in proposito. Certo,tradire non è mai bello,ma non per questo ci si deve negare qualche piccola trasgressione,se ne vale la pena.. il marito,e anch’io sono un marito,a volte può concedere e concedersi il piacere di qualche situazione inconsueta,anche per mantenere alto nel tempo l’erotismo che anche nelle coppie più affiatate potrebbe scemare… non credo che tu voglia sembrare una santarellina,neppure mia moglie lo è,entrambe siete donne moderne,belle e piacenti,una bella manciata di sale nella minestra non può che migliorare il sapore. Se vuoi,parlane con Gianpaolo,io sono d’accordo con te..niente tradimenti. Se deciderete di giocare un po’ con noi,dimmelo e vi farò qualche proposta che potrete valutare con calma. Con una promessa, sarà una proposta assai stuzzicante,parola di Max…”

La puledra era interessata,si vedeva e capiva dall’atteggiamento e dall’abbigliamento.. avevo saputo stimolare la sua curiosità e i suoi appetiti,era rimasta eccitata ed erotizzata dalla serata al ristorante.. e poi avevo sentito bene la reazione della femmina quando ero arrivato alla figa…

Passò una settimana e a dire il vero qualche dubbio mi era venuto sulla bontà delle mie convinzioni. Martina faceva finta di niente ma sapeva che stavo tramando qualcosa,me lo leggeva in faccia..fece solo qualche distratto accenno agli sposini,cercando di carpirmi qualche informazione o segnale. Entrambi sapevamo di avere in un angolo del cervello l’immagine eccitante di quel culo di donna,che rimaneva impresso anche contro la nostra volontà,distogliendoci non poco dai nostri pensieri quotidiani.

Quando ricevetti il messaggio da Daniela sobbalzai..ero in macchina e per poco non combinai un disastro. Ormai non ci speravo pià,ma era accaduto, mi chiedeva di vedermi a casa sua la sera stessa per parlare in presenza anche del marito.
Ne parlai subito con mia moglie,dicendo di aver ricevuto un invito da loro per parlare di cose confidenziali.
“ avranno altre richieste per l’appartamento”,disse Martina…… aveva già capito ma non si scopriva…

Daniela e Gianpaolo non fecero particolari discorsi,dissero di voler rinsaldare l’amicizia tra noi per divertirci un po’ insieme,visto che eravano due persone molto simpatiche e piacevoli ed avevamo passato una serata molto divertente al ristorante. Mi proposero di andare a cena da loro il prossimo sabato. Naturalmente accettai ma quando uscii accompagnato da Daniela,le mie orecchie si drizzarono allorchè mi disse :
“ allora Max,contiamo su di te per rendere la serata interessante,sei un uomo di mondo e hai più esperienza di noi,salutami Martina,non vediamo l’ora di rivederla e di passare una bella serata anche con lei”
Rincasando mi sentii molto euforico…avevo segnato un altro punto e mi feci nuovamente le autocongratulazioni.

Il sabato successivo ci recammo dagli sposi,io ero emozionato e continuavo a chiedermi come si sarebbe potuta svolgere la serata. Avevo qualche idea ma contavo molto sull’improvvisazione,a volte le cose mi riescono meglio così.senza un piano prestabilito.
Martina si era messa supersexy,questa volta in tubino nero ultracorto con spalle scoperte,capelli al vento e scarpe nere con tacco 12. Per di più aveva voluto andare a piedi,per prendere un po’ d’aria. Io temevo un’aggressione con lei così…svestita. Anche se lei è capace di difendersi avendo fatto i corsi di arti marziali. Una volta sola era stata aggredita,anzi diciamo molestata da un ragazzo un po’ svitato che abita nei paraggi…l’aveva presa per un braccio cercando di toccarle le tette nel deposito biciclette che si trova nell’androne del nostro palazzo. I vicini di casa dovettero chiamare l’ambulanza…. per il ragazzo. I carabinieri mi chiamarono in caserma dove Martina era stata accompagnata per la deposizione. Mi informarono che il ragazzo era stato colpito da Martina ed era in ospedale.Dissi “ certo,per difendersi Martina lo avrà buttato a terra,è esperta di karate….”
“ ma quale karate… gli ha tirato uno sganassone in piena faccia e poi lo ha atterrato con un calcio nei coglioni… “
Si vede che in certi momenti mia moglie preferisce i sistemi di casa nostra….

In pochi minuti arrivammo e suonammo alla porta. Aprì Gianpaolo che inghiottì a vuoto vedendo Martina e ci fece accomodare sul divano per l’aperitivo che ci aveva preparato, un cocktail di sua invenzione a base di frutta,secondo me un po’ troppo dolce ma molto carico di vodka e tutto sommato molto gustoso.
Daniela assai allegra era in cucina, vidi che indossava un succinto grembiulino da cameriera,ma allorchè si voltò mi apparve il suo posteriore appena coperto da una superminigonna,direi inguinale,che lasciava completamente scoperte le gambe.
Durante la succulenta cena cucinata da Daniela l’atmosfera che era rimasta un pò tesa sin dall’inizio cominciò a virare verso una generale allegria. Dopo l’antipasto eravamo già tutti brilli e anche Gianpaolo divenne molto socievole,per la prima volta mi sembrava assai sicuro di se. Raccontava storielle e barzellette sporche che lasciavano me un po’ indifferente ma che facevano ridere e divertire le due donne.

Arrivati al dolce mi decisi ad agire… dissi che mi sembrava che la bella serata meritasse di essere ulteriormente vivacizzata e proposi qualche ballo. Accesi lo stereo ed inserii un cd di musica brasiliana che mi ero portato da casa. Presi Martina e mi misi a ballare con lei. Era un gran bello spettacolo,non c’è che dire…vedere Martina muoversi flessuosamente al ritmo di musica e con il vestito che portava, beh ero sicuro che tutti e due gli sposi si sarebbero eccitati. Infatti Gianpaolo si unì a noi e vidi che cercava di posizionarsi davanti a Martina per gustare meglio la danza delle tette…era decisamente ubriaco e non mi meravigliai allorchè iniziò a sfiorare tutto il corpo di Martina dall’alto in basso,soffermandosi anche sui fianchi in movimento. Devo dire che Martina apprezzò ed iniziò a fare altrettanto. Ad un certo punto lanciai la mia zampata…posizionato dietro a Martina l’afferrai per la vita e la spinsi contro Gianpaolo,facendoli scontrare e quindi mi buttai contro la schiena di Martina facendo chiudere il sandwich. Gianpaolo non fece una piega,continuò ad agitarsi, completamente schiacciato contro mia moglie,quasi incredulo di poter strofinare a piacimento le tette sul suo torace e il ventre sul suo cazzo…. Per rendere ancor più pepata la situazione feci in modo di far salire l’abito di Martina un po’ più su del consentito. Lei,sia pure tra i fumi dell’alcool,capì il significato della mia mossa,lo intese qundi come un lasciapassare a dar sfogo alla sua libidine,per di più spinta ed incoraggiata da me. La sua coscienza ormai era a posto.

La piccola ammucchiata ci fece molto divertire e diede il via a tutta una serie di sfregamenti simili al precedente,a cui si unì quasi subito anche Daniela. Riuscii a creare anche forti contatti tra le donne che risero divertite,saltellando ed abbrancandosi tra di loro. Anch’io sentivo un calore interno e un’euforia un po’ strana,tanto che mi venne persino il dubbio che il caro Gianpaolo avesse messo qualcosa nell’aperitivo….ma probabilmente mi sbagliavo ed era solo l’eccitazione della serata.

Ballai con Daniela e finalmente riuscii anche a darle qualche bella smanettata sul culo,che mi parve gradita. Giocai allora un’altra delle mie carte, una mossa magari banale ma sempre efficace…proposi un giro di limoncello al gelo che avevo portato io. Detto fatto, tutti ne ingurgitarono un bel bicchiere colmo ed io feci in modo di far fare a tutti anche il bis,finchè finì la bottiglia. Sinceramente devo dire che il limoncello era stato preventivamente da me corretto con una abbondante dose di vodka a 52 gradi.
Si,sono trucchetti un po’ da stronzo,che avevo imparato da giovane,ma quasi sempre facevano la differenza tra il passare una noiosa serata o scopare…

Si può dire che ormai fossi padrone della situazione,erano tutti praticamente alla mia mercè. Cambiai disco,misi un lento fenomenale,una specie di arma di ordinanza nell’arsenale di un grande tombeur de femmes quale io ero,o meglio, ero stato da giovane.
Con tale musica e l’appoggio decisivo dell’alcool feci il grande passo. Dissi ironicamente a Marina e Gianpaolo che erano obbligati a ballare questa romantica canzone stretti come due fidanzati,a luci spente,cosa che mi precipitai a fare lasciando la sala in una soffusa penombra. Poi naturalmente mi fiondai su Daniela abbracciandola strettamente. Ballai alcuni minuti completamente perso tra le braccia di Daniela,ma ciò che vidi riuscì a distogliere la mia attenzione persino da lei…. Intravidi Gianpaolo con un metro di lingua nella bocca di Martina che rispondeva con foga allo slinguamento. Allora mi decisi e cercai la bocca di Daniela,trovandola pronta poiché si era accorta del bacio dei due ancora prima di me.

Il bacio fu profondo e gustoso,succhiai la sua lingua con ardore, senza dimenticare di palparle il culo profondamente a due mani. Le sussurrai all’orecchio : ”la tua bocca è una delizia e il tuo culo è mondiale..”
“taci e baciami,non vorrei che perdessimo il turno,li hai visti quei due?...
“ naturalmente,ma non pensare che la cosa finisca qui,la serata è appena iniziata..
Ebbe un fremito di eccitazione…mi sentii stringere le spalle più intensamente e la sua lingua spingersi in fondo alla mia bocca.
Quell’impunito di Gianpaolo intanto stava lavorando sui fianchi di Martina,compiendo un’operazione raffinata..pizzicò con le dita di entrambe le mani il vestitino sui fianchi ed iniziò ad effettuare piccole trazioni in su,alternando destra e sinistra,con grande delicatezza. Gli feci mentalmente i complimenti per l’erotismo della manovra. Finchè il culo di Martina rimase completamente scoperto,con la gonna sui fianchi e le candide mutandine esposte in bella vista.Il furbetto non perse tempo e ci appoggiò sopra entrambe le mani quindi accarezzò il suo culo spingendosi anche di sotto. Detto fatto,a mia volta cercai il culo di Daniela sotto la minigonna e lo tastai questa volta con la massima soddisfazione,indugiando a lungo sulle sue elastiche e morbide rotondità. Passai quindi la mano davanti per sentire com’era la situazione sotto…come previsto le mutandine erano bagnate nel punto esatto,prova che la femmina era pronta per la monta. Ma non potevo dimenticare il problema Martina,ancora non risolto.

SEGUE








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2020-11-04
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