Storie di uno stupratore professionista – Jennifer 8
di
Prick
genere
dominazione
Jennifer viene suo malgrado
ATTENZIONE : QUESTO RACCONTO CONTIENE SCENE, DESCRIZIONI E RIFERIMENTI VIOLENTI. GLI EVENTI RAPPRESENTATI SONO RIGOROSAMENTE DI FANTASIA E NON RIFERITI AD EPISODI REALMENTE AVVENUTI PER CUI QUALUNQUE SOMIGLIANZA A PERSONE OD A FATTI VERIFICATISI NELLA REALTA' E' NON VOLUTA E PURAMENTE CASUALE. CHI SCRIVE NON INTENDE TURBARE NESSUNO E, PERTANTO, INVITA CHIUNQUE POSSA ESSERE IMPRESSIONABILE O SIA CONTRARIO A RACCONTI VIOLENTI DI NON PROSEGUIRE NELLA LETTURA. IL SADISMO ESPRESSO DA ALCUNI PERSONAGGI DELLA STORIA COSI' COME I LORO COMPORTAMENTI ABERRANTI NON SONO CONDONATI DA CHI SCRIVE E NON CORRISPONDONO AI SUOI GUSTI OD ALLE SUE TENDENZE.
JENNIFER VIENE SUO MALGRADO
Mi fermai dopo diversi minuti di scosse elettriche intermittenti, il corpo di Jennifer era madido di sudore, ascoltai i suoi singhiozzi lasciando il manganello sporgere oscenamente del suo culo e guardandolo oscillare avanti ed indietro con le contrazioni involontarie del suo sfintere sofferente, sembrava un cane che oscillava una coda rigida e oscena; dopo qualche minuto di questo ulteriore tormento lentamente e con un pò di difficoltà (l’ano si era contratto attorno al manganello quasi ad abbracciarlo) lo sfilai dal suo sedere pulendolo dallo sperma e dal sangue che lo avevano lordato.
Lasciai riposare Jennifer per un pò mentre anche io riprendevo le forze poi le diedi un calcio e le ordinai “a quattro zampe troia!” obbedì subito e mi godetti la vista del suo corpo perfetto, la testa pendeva in mezzo alle braccia, era sfinita…mi inginocchiai accanto a lei e le accarezzai le mammelle sode e perfette che pendevano dal suo busto, gliele palpai con delicatezza e cominciai a mungerle leggermente, nel giro di qualche minuto i capezzoli iniziarono ad inturgidirsi, continuai con delicatezza a mungerle le tette ed in breve i capezzoli diventarono eretti e durissimi “Brava Jennifer – le dissi – vedo che la stimolazione dei tuoi seni ti eccita…brava troia…quando avrò finito con te basterà sfiorarti le tette per farti godere. Ti si è bagnata la fica?” per invogliarla a rispondere le strinsi i capezzoli.
Jennifer trasalì all’improvviso dolore e con voce bassa disse “Si padrone” “DILLO MEGLIO TROIA!” replicai “Padrone alla prigioniera si sta bagnando la fica” “Molto meglio…divarica bene le ginocchia ed esponi il pube che voglio sentire”. Jennifer eseguì inarcando la schiena in modo da esporre la figa e subito le infilai il pollice in figa mentre con l’indice ed il medio uniti le tenevo aperte le grandi labbra e le massaggiavo il clitoride, si stava lubrificando sempre più, spesso il dolore e l’umiliazione sessuale hanno questo effetto sulle prigioniere. Dopo un po' di questo trattamento Jennifer cominciò a mugolare di piacere ed allora cominciai a perquisirle la figa con l’indice ed il medio appaiati, mentre con una mano le mungevo una mammella con l’altra le scovolai a lungo la figa giungendo sino all’utero e continuai a fare avanti ed indietro con delicatezza stimolando il suo Punto G che cominciò a diventare rugoso e rilevato…la vagina si stava allagando sempre di più contro la sua volontà “Brava puttana ti stai eccitando…lo vedi che sei troia…ti si sta allagando la figa ed i tuoi capezzoli sono dritti e duri come chiodi…tra poco verrai sulla mia mano” continuai il massaggio a lungo, avevo la mano totalmente bagnata delle sue secrezioni vaginali e di muco filante biancastro da ovulazione oltre che del sangue e della sborra che continuavano a colare dal suo buco del culo oscenamente dilatato; perseverai a scovolarle la figa con le dita accelerando il ritmo ed insistendo sul suo punto G sempre più gonfio e rugoso sino a che la sentii fremere, Jennifer alzò la testa e ululando fu devastata da un orgasmo travolgente “AAAAAAHHH… VENGOOO… GODOOOOOO!!! GODOOOOO!!!!”.
Perfetto! Venire nelle mani del proprio stupratore è un momento di assoluta umiliazione, adesso avrebbe iniziato a sentirsi veramente troia…le sue certezze avrebbero cominciato a vacillare. “BRAVA TROIA SEI VENUTA PER IL TUO STUPRATORE ED E’ SOLO LA PRIMA VOLTA! ADESSO DILLO!” ordinai e Jennifer subito rispose “Padrone sono venuta…la tua prigioniera da monta è venuta mentre le esploravi la figa”, brava l’avvocatessa, non avevo dubbi che fosse intelligente stava cominciando a centrare le risposte.
Sul materassino restava una pozza di sperma e sangue.
ATTENZIONE : QUESTO RACCONTO CONTIENE SCENE, DESCRIZIONI E RIFERIMENTI VIOLENTI. GLI EVENTI RAPPRESENTATI SONO RIGOROSAMENTE DI FANTASIA E NON RIFERITI AD EPISODI REALMENTE AVVENUTI PER CUI QUALUNQUE SOMIGLIANZA A PERSONE OD A FATTI VERIFICATISI NELLA REALTA' E' NON VOLUTA E PURAMENTE CASUALE. CHI SCRIVE NON INTENDE TURBARE NESSUNO E, PERTANTO, INVITA CHIUNQUE POSSA ESSERE IMPRESSIONABILE O SIA CONTRARIO A RACCONTI VIOLENTI DI NON PROSEGUIRE NELLA LETTURA. IL SADISMO ESPRESSO DA ALCUNI PERSONAGGI DELLA STORIA COSI' COME I LORO COMPORTAMENTI ABERRANTI NON SONO CONDONATI DA CHI SCRIVE E NON CORRISPONDONO AI SUOI GUSTI OD ALLE SUE TENDENZE.
JENNIFER VIENE SUO MALGRADO
Mi fermai dopo diversi minuti di scosse elettriche intermittenti, il corpo di Jennifer era madido di sudore, ascoltai i suoi singhiozzi lasciando il manganello sporgere oscenamente del suo culo e guardandolo oscillare avanti ed indietro con le contrazioni involontarie del suo sfintere sofferente, sembrava un cane che oscillava una coda rigida e oscena; dopo qualche minuto di questo ulteriore tormento lentamente e con un pò di difficoltà (l’ano si era contratto attorno al manganello quasi ad abbracciarlo) lo sfilai dal suo sedere pulendolo dallo sperma e dal sangue che lo avevano lordato.
Lasciai riposare Jennifer per un pò mentre anche io riprendevo le forze poi le diedi un calcio e le ordinai “a quattro zampe troia!” obbedì subito e mi godetti la vista del suo corpo perfetto, la testa pendeva in mezzo alle braccia, era sfinita…mi inginocchiai accanto a lei e le accarezzai le mammelle sode e perfette che pendevano dal suo busto, gliele palpai con delicatezza e cominciai a mungerle leggermente, nel giro di qualche minuto i capezzoli iniziarono ad inturgidirsi, continuai con delicatezza a mungerle le tette ed in breve i capezzoli diventarono eretti e durissimi “Brava Jennifer – le dissi – vedo che la stimolazione dei tuoi seni ti eccita…brava troia…quando avrò finito con te basterà sfiorarti le tette per farti godere. Ti si è bagnata la fica?” per invogliarla a rispondere le strinsi i capezzoli.
Jennifer trasalì all’improvviso dolore e con voce bassa disse “Si padrone” “DILLO MEGLIO TROIA!” replicai “Padrone alla prigioniera si sta bagnando la fica” “Molto meglio…divarica bene le ginocchia ed esponi il pube che voglio sentire”. Jennifer eseguì inarcando la schiena in modo da esporre la figa e subito le infilai il pollice in figa mentre con l’indice ed il medio uniti le tenevo aperte le grandi labbra e le massaggiavo il clitoride, si stava lubrificando sempre più, spesso il dolore e l’umiliazione sessuale hanno questo effetto sulle prigioniere. Dopo un po' di questo trattamento Jennifer cominciò a mugolare di piacere ed allora cominciai a perquisirle la figa con l’indice ed il medio appaiati, mentre con una mano le mungevo una mammella con l’altra le scovolai a lungo la figa giungendo sino all’utero e continuai a fare avanti ed indietro con delicatezza stimolando il suo Punto G che cominciò a diventare rugoso e rilevato…la vagina si stava allagando sempre di più contro la sua volontà “Brava puttana ti stai eccitando…lo vedi che sei troia…ti si sta allagando la figa ed i tuoi capezzoli sono dritti e duri come chiodi…tra poco verrai sulla mia mano” continuai il massaggio a lungo, avevo la mano totalmente bagnata delle sue secrezioni vaginali e di muco filante biancastro da ovulazione oltre che del sangue e della sborra che continuavano a colare dal suo buco del culo oscenamente dilatato; perseverai a scovolarle la figa con le dita accelerando il ritmo ed insistendo sul suo punto G sempre più gonfio e rugoso sino a che la sentii fremere, Jennifer alzò la testa e ululando fu devastata da un orgasmo travolgente “AAAAAAHHH… VENGOOO… GODOOOOOO!!! GODOOOOO!!!!”.
Perfetto! Venire nelle mani del proprio stupratore è un momento di assoluta umiliazione, adesso avrebbe iniziato a sentirsi veramente troia…le sue certezze avrebbero cominciato a vacillare. “BRAVA TROIA SEI VENUTA PER IL TUO STUPRATORE ED E’ SOLO LA PRIMA VOLTA! ADESSO DILLO!” ordinai e Jennifer subito rispose “Padrone sono venuta…la tua prigioniera da monta è venuta mentre le esploravi la figa”, brava l’avvocatessa, non avevo dubbi che fosse intelligente stava cominciando a centrare le risposte.
Sul materassino restava una pozza di sperma e sangue.
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