Dominare la direttrice 9
di
Deadpool80
genere
dominazione
Ci rendemmo conto che quel tipo di trattamento le aveva aperto del tutto la figa. Le labbra le pendevano fuori, e ormai era del tutto aperta e slabbrata. Inventai nuove umiliazioni per lei.
A casa le facevo mettere un dildo di piccole dimensioni, poi la facevo camminare o comportarsi normalmente. Il dildo inevitabilmente le cadeva fuori quindi doveva essere punita. Riceveva ogni genere di insulto per via della sua figa distrutta e la penetravo usando di tutto, lattine, bottiglie, ortaggi, ecc.
Un gioco divertente e umiliante è stato andare al supermercato a fare la spesa, e passare gli scaffali chiedendole se secondo lei questo o quello potevano starci nella sua figa. Andammo avanti due ore a vagare e farle prendere in mano ogni cosa di forma vagamente fallica. Non comprammo tutto ma uscimmo con una borsa di roba. Era così eccitata, bagnata e vogliosa che chiese il permesso di masturbarsi in auto sulla strada per tornare. Si spostó avanti sul sedile del passeggero, sollevò la gonna (era senza mutande) e si infilò un tubo di lacca per capelli. Si penetró furiosamente e venne.
La portai nuovamente dal mio amico tatuatore. Le dissi di vestirsi come se dovesse andare in ufficio, da donna in carriera perché la volevo fuori contesto.
Non le dissi dove andavamo, lo scoprì quando fummo là davanti.
Entrammo in studio.
"ora ti faremo due bei tatuaggi, uno sul pube e uno attorno al buco del culo. Resterai marchiata per sempre."
Il tatuatore ridacchiava.
"ti spoglierai nuda completamente, e stenditi sul lettino mentre noi decidiamo."
Così fece, e io e il tatuatore intanto decidevamo che cosa fare. Optammo per una scritta TROIA che le occupasse tutto il pube e per il culo una sorta di arabesco attorno al buco.
Si sottopose al trattamento senza dire una parola.
Quando finì le dissi che era il momento di pagare. Mi guardó e guardó il tatuatore, quindi si mise in ginocchio gli tiró fuori l'uccello e lo spompinó bevendo tutto come l'altra volta.
La scritta veniva coperta a stento dai costumi, perizomi e altre cose più sexy non coprivano abbastanza.
Proprio in quei giorni fu nominata vicepresidente e come accadeva in questi casi il suo bisogno di essere umiliata e maltrattata aumentava. Escogitai un piano.
Disse alla sorveglianza che aveva bisogno di lavorare nel weekend e avvisò che sarebbe entrata sabato mentre gli uffici erano chiusi con le sue chiavi, avrebbe tolto e poi rimesso lei l'allarme.
Andammo nel suo ufficio.
Si cambiò e si vestì come una puttana di strada.
Cominciai a farle foto seduta alla sua scrivania con l'aria seria, poi a gambe aperte a mostrare il perizoma sotto la minigonna e con le autoreggenti. Quindi le tirai giù la maglietta e il reggiseno, scoprendo le tette coi piercing. Era alla sua scrivania con le tette appoggiate sul tavolo e sulle tette il cartello VICEPRESIDENTE e il suo nome.
"lo potevo fare anche prima ma lo sai che adesso sei in mio potere? Posso mandare queste foto a tutta l'azienda per far vedere chi sei..."
"no ti prego..." piagnucolava e mentre lo diceva si alzava per calare le mutandine e mostrare il tatuaggio. Le feci una foto a figura intera con le tette di fuori e il tatuaggio in bella vista.
"chissà cosa penserebbero tutti se vedessero queste foto..." mise una gambe sulla scrivania per mostrare bene la figa.
"già li sento tutti dire hai visto la vicepresidente con la figa aperta e la scritta 'troia'..."
Era visibilmente bagnata e infoiata.
"e poi guarda cos'altro..."
Si piegò in avanti allargando il culo per mostrare l'arabesco. Le appoggiai il cartello vicepresidente sul fondoschiena e scattai.
Si fece mostrare le foto, le commentò oscenamente.
Poi si mise in ginocchio "chissà se ci fosse pure un video mentre te lo succhio."
Feci partire la registrazione e si esaltò subito "guarda come succhia il cazzo la vicepresidente", mi portò fino quasi all'orgasmo, se lo tolse dalla bocca e si fece venire in faccia "dai sborra in faccia alla vicepresidente". Finito il video, si fece fare tutta una serie di primi piani con la sborra in faccia poi volle un nuovo video mentre si ripuliva con le dita e se le succhiava.
Ma non era ancora soddisfatta.
Si spogliò completamente e si mise da sola il collare e il guinzaglio e si mise a girare per il suo ufficio a quattro zampe "guarda che cagna la vicepresidente" poi prese dalla sua scrivania penne e pennarelli e se li mise dentro al culo e alla figa. Poi fu il turno del mouse del computer, tutto dentro alla figa solo per dimostrare quanto era aperta. Per fortuna aveva il cavo per tirarlo fuori.
Mi chiese di incularla così, facendo un altro video in cui dichiarava tutta la sua passione per il cazzo nel culo.
Finito tutto si tolse il collare, si rimise solo le calze da ufficio e le scarpe, indossò l'impermeabile che chiuse accuratamente fino al collo e uscimmo per tornare all'auto.
Arrivati a casa vidi che era stanca ma si meritava un'ultima umiliazione prima di terminare la giornata.
La seguii in bagno.
"non ho mai pisciato su una vicepresidente."
Sorrise.
Si inginocchiò sul piatto della doccia.
"le vicepresidenti si fanno pisciare solo in bocca" e la aprì aspettando che arrivasse il getto caldo.
A casa le facevo mettere un dildo di piccole dimensioni, poi la facevo camminare o comportarsi normalmente. Il dildo inevitabilmente le cadeva fuori quindi doveva essere punita. Riceveva ogni genere di insulto per via della sua figa distrutta e la penetravo usando di tutto, lattine, bottiglie, ortaggi, ecc.
Un gioco divertente e umiliante è stato andare al supermercato a fare la spesa, e passare gli scaffali chiedendole se secondo lei questo o quello potevano starci nella sua figa. Andammo avanti due ore a vagare e farle prendere in mano ogni cosa di forma vagamente fallica. Non comprammo tutto ma uscimmo con una borsa di roba. Era così eccitata, bagnata e vogliosa che chiese il permesso di masturbarsi in auto sulla strada per tornare. Si spostó avanti sul sedile del passeggero, sollevò la gonna (era senza mutande) e si infilò un tubo di lacca per capelli. Si penetró furiosamente e venne.
La portai nuovamente dal mio amico tatuatore. Le dissi di vestirsi come se dovesse andare in ufficio, da donna in carriera perché la volevo fuori contesto.
Non le dissi dove andavamo, lo scoprì quando fummo là davanti.
Entrammo in studio.
"ora ti faremo due bei tatuaggi, uno sul pube e uno attorno al buco del culo. Resterai marchiata per sempre."
Il tatuatore ridacchiava.
"ti spoglierai nuda completamente, e stenditi sul lettino mentre noi decidiamo."
Così fece, e io e il tatuatore intanto decidevamo che cosa fare. Optammo per una scritta TROIA che le occupasse tutto il pube e per il culo una sorta di arabesco attorno al buco.
Si sottopose al trattamento senza dire una parola.
Quando finì le dissi che era il momento di pagare. Mi guardó e guardó il tatuatore, quindi si mise in ginocchio gli tiró fuori l'uccello e lo spompinó bevendo tutto come l'altra volta.
La scritta veniva coperta a stento dai costumi, perizomi e altre cose più sexy non coprivano abbastanza.
Proprio in quei giorni fu nominata vicepresidente e come accadeva in questi casi il suo bisogno di essere umiliata e maltrattata aumentava. Escogitai un piano.
Disse alla sorveglianza che aveva bisogno di lavorare nel weekend e avvisò che sarebbe entrata sabato mentre gli uffici erano chiusi con le sue chiavi, avrebbe tolto e poi rimesso lei l'allarme.
Andammo nel suo ufficio.
Si cambiò e si vestì come una puttana di strada.
Cominciai a farle foto seduta alla sua scrivania con l'aria seria, poi a gambe aperte a mostrare il perizoma sotto la minigonna e con le autoreggenti. Quindi le tirai giù la maglietta e il reggiseno, scoprendo le tette coi piercing. Era alla sua scrivania con le tette appoggiate sul tavolo e sulle tette il cartello VICEPRESIDENTE e il suo nome.
"lo potevo fare anche prima ma lo sai che adesso sei in mio potere? Posso mandare queste foto a tutta l'azienda per far vedere chi sei..."
"no ti prego..." piagnucolava e mentre lo diceva si alzava per calare le mutandine e mostrare il tatuaggio. Le feci una foto a figura intera con le tette di fuori e il tatuaggio in bella vista.
"chissà cosa penserebbero tutti se vedessero queste foto..." mise una gambe sulla scrivania per mostrare bene la figa.
"già li sento tutti dire hai visto la vicepresidente con la figa aperta e la scritta 'troia'..."
Era visibilmente bagnata e infoiata.
"e poi guarda cos'altro..."
Si piegò in avanti allargando il culo per mostrare l'arabesco. Le appoggiai il cartello vicepresidente sul fondoschiena e scattai.
Si fece mostrare le foto, le commentò oscenamente.
Poi si mise in ginocchio "chissà se ci fosse pure un video mentre te lo succhio."
Feci partire la registrazione e si esaltò subito "guarda come succhia il cazzo la vicepresidente", mi portò fino quasi all'orgasmo, se lo tolse dalla bocca e si fece venire in faccia "dai sborra in faccia alla vicepresidente". Finito il video, si fece fare tutta una serie di primi piani con la sborra in faccia poi volle un nuovo video mentre si ripuliva con le dita e se le succhiava.
Ma non era ancora soddisfatta.
Si spogliò completamente e si mise da sola il collare e il guinzaglio e si mise a girare per il suo ufficio a quattro zampe "guarda che cagna la vicepresidente" poi prese dalla sua scrivania penne e pennarelli e se li mise dentro al culo e alla figa. Poi fu il turno del mouse del computer, tutto dentro alla figa solo per dimostrare quanto era aperta. Per fortuna aveva il cavo per tirarlo fuori.
Mi chiese di incularla così, facendo un altro video in cui dichiarava tutta la sua passione per il cazzo nel culo.
Finito tutto si tolse il collare, si rimise solo le calze da ufficio e le scarpe, indossò l'impermeabile che chiuse accuratamente fino al collo e uscimmo per tornare all'auto.
Arrivati a casa vidi che era stanca ma si meritava un'ultima umiliazione prima di terminare la giornata.
La seguii in bagno.
"non ho mai pisciato su una vicepresidente."
Sorrise.
Si inginocchiò sul piatto della doccia.
"le vicepresidenti si fanno pisciare solo in bocca" e la aprì aspettando che arrivasse il getto caldo.
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