Se lui non ce la fa l'amico si

di
genere
tradimenti

Carla 47 anni, formosa, belle tette 4 misura, capelli castani lunghi, occhi nocciola, non una gran bellezza ma molto simpatica e decisa.
Lavora come impiegata in una piccola azienda.
Luca, marito di Carla, 55 anni, fisico asciutto, capelli cortissimi, stempiato, capelli scuri come gli occhi; Impiegato pure lui, ma molto timido.
Sono sposati da 25 anni, non hanno figli, perchè quando erano più giovani volevano aspettare, poi arrivato il momento di provarci, una menopausa anticipata li ha fregati.
Fino a quel momento il sesso fra loro era stato abbastanza soddisfacente, anche se le prestazioni di Luca non si potevano definire eccelse, come pure la dotazione che era seppure di poco sotto la media.
Conducono una vita tranquilla, ma un pò la routine, gli impegni, la noia, fanno in modo che tra di loro il sesso comincia ad essere sempre più rado e fatto con superficialità. Luca si sente anche appagato, ma Carla decisamente no.
Sono comunque innamorati l'uno dell'altro e se lo dicono, ma tra il dire e il fare.....
Carla ) Caro, ultimamente devi ammettere che quando facciamo l'amore, lo fai quasi svogliatamente, se prima ti riusciva di farmi godere, negli ultimi tempi io resto col cerino acceso in mano. Dovresti almeno cercare di accontentarmi come hai sempre fatto, mi assicuri che ci provi?
Luca ) Ma certo che sì, per la mia amata ci provo eccome.
Ma si sa che quando vuoi fare bella figura, quello è proprio il momento che fai tutto l'opposto, così, dai una volta dai un'altra, a furia di non riuscire a darle soddisfazione, Carla si lascia sedurre da un suo collega più giovane e carino.
Carla ) Sai caro, ti ho parlato tempo tempo fa di un mio collega, sai quello che si chiama "Ezio", quello moro coi capelli a spazzola, è tanto che insiste che vuole che vada fuori a cena con lui, tu che dici accetto?
Luca ) Se fosse solo per la cena, non sarebbe niente di che, ma sono sicuro che ci scapperebbe pure il dopo cena e tu sai che la cosa poi non mi piacerebbe.
Carla ) Cosa vai a pensare, tu sai benissimo che io ti amo e se anche mi facessi scopare, sarebbe solo sesso, ma tu mi ami ancora?
Luca ) Certamente, tu sai che io amo solo te e voglio vederti felice.
Carla ) Allora se mi vuoi vedere felice, mi devi lasciare la libertà di uscire a cena con Ezio, lo so che a te non garba più di tanto, ma devi fidarti di me, sei del parere? Mi dai carta bianca? Se dopo cena ci sarà un seguito, prima di cominciare ti telefono, d'accordo?
Luca deglutisce a vuoto, poi annuisce, non sa che Carla ha tutta l'intenzione di mettere in pratica il suo disegno proprio il sabato che sta arrivando. Così va dalla parrucchiera, dall'estetista, unghie di mani e piedi, poi il sabato mattina dice a Luca che la sera sarà a cena con Ezio.
Luca ) Ma come, ne avevamo parlato solo qualche giorno fa e tu sei già decisa a farti fottere da questo Ezio? Così su due piedi?
Carla ) Siccome lui è così insistente, ho pensato di metterlo alla prova, se stasera si comporta come spero, allora ci sarà la possibilità di partecipare assieme a te, questa è una prova generale, se non funziona, amici come prima.
Luca ) Scusami, devo capire, stasera vai a cena con lui, ti fai fottere, se ti piace, anche io avrò la possibilità di fotterti assieme a lui? Ho capito bene?
Carla ) Certo, negli ultimi tempi le tue prestazioni sono diminuite in quantità e soprattutto in qualità, io ho bisogno di sopperire a questa mancanza e così ho deciso, va bene anche a te?
Luca china il capo mestamente, lei lo ha demolito nel suo amor proprio, lo ha svuotato, si è sempre sentito sottomesso a lei, ma mai come adesso.
Sta di fatto che Carla esce a cena, vanno in pizzeria, poi in un Motel, dove Ezio si sbatte Carla per diverse ore, Luca avvisato telefonicamente è ancora seduto sul divano in attesa del rientro di lei che avviene alle tre di notte.
Carla ) Ma come, sei ancora alzato? Pensavo di trovarti a letto, credo di aver incontrato la persona adatta alle mie necessità.
Luca ) Ascolta, stasera ti sei presa un diversivo, ma devi tenere in considerazione che ci sono pure io, o non conto più nulla? Mi sembra che finora ho sempre fatto tutto il necessario, o tutto questo non ti basta più?
Carla ) Ma cosa dici? Non è assolutamente vero, sei tu il mio amore, l'altro è lo scopatore. C'è una bella differenza, ad ogni modo domani pomeriggio viene qua a casa e rimane a cena, l'ho invitato anche per fare in modo che vi conosciate, per parlarvi e per mettervi d'accordo.
Luca ) C'è poco da mettersi d'accordo, l'hai invitato a casa per farti dare del cazzo e io devo stare a guardare, non è così? Ci manca solo che dopo averti sbattuta, si voglia pure inculare me, sarebbe il massimo.
Carla ) Dai non fare lo scemo, di certo non vuole il tuo, caso mai il mio, quello che non ho dato nemmeno a te.
Vanno a letto, non si abbracciano e non si danno nemmeno la buona notte, il clima non è dei migliori. Domenica mattina Carla è tutta pimpante, deve preparare la cena e vuole fare bella figura perciò a pranzo solo un'insalata che Luca non tocca neanche, poi nel tardo pomeriggio si chiude in bagno per prepararsi, chiama il marito che la deve aiutare per i clisteri (vuole essere linda e pulita pure dentro)
Luca) Una cosa è certa, " sei una stronza", tutte le volte che io ci ho provato, mi hai sempre respinto a male parole, adesso arriva questo e la prima cosa che gli dai è "il culo", mi viene voglia di mandarti a quel paese.
Carla ) Non fare lo scemo, che se ce n'è per lui, ci guadagni pure tu, se lui sarà il primo, dopo lo avrai pure tu, dai che che non è tutto poi così male, cosa vuoi che sia.
A questo punto Luca, aiuta Carla con i clisteri, poi lei va in camera, cambia le lenzuola, si mette l'intimo più provocante che ha, sopra un vestitino molto corto e aspettano che arrivi lui "Ezio", puntualissimo alle 19,30, suona Carla va ad aprire, appena dentro la bacia con tanto di lingua, Luca rimane imbambolato, poi chiusa la porta fanno le presentazioni, Ezio sembra essere lui il padrone di casa, dà la bottiglia a Luca dicendogli di metterla in fresco, poi senza chiedere si accomoda sul divano, distende le gambe e inizia:
Ezio ) Questa sera è solo una interlocuzione, io e tua moglie abbiamo visto già da ieri sera, una certa affinità sessuale che vorremmo affinare, per fare questo serve anche la tua collaborazione, tu dovresti preparare lei e me per attivare la copula, poi a conclusione, dovresti prenderti di nuovo cura di entrambi, per darci modo di riposare e ritemprarci per un eventuale secondo tempo, nella cui assenza, potresti con la lingua sopperire al mio cazzo. In altre parole, tua moglie la scoperò solo io, tu la leccherai e lei potrà farti qualche sega, se io lo concedo, altrimenti dovrai arrangiarti da solo, tutto chiaro?
Luca è rimasto lì senza dire una parola, non è capace, ne vorrebbe dire troppe, ma si accavallano i pensieri e dalla bocca non esce nulla.
Carla ) Dai caro, dì qualcosa pure tu, non essere scortese con un ospite, cosa vuoi che sia, piano piano ti abituerai, ci sono tanti uomini che godono a vedere scopare la moglie da un altro, tu non sarai ne il primo ne l'ultimo, capisci anche me.
Si mettono a cena, poi subito dopo il caffè vanno in camera dove Carla spoglia il suo amante, poi si spoglia pure lei, Ezio va in erezione vedendola nuda, Luca non può che ammirare il cazzo di lui che per dimensione e lunghezza sembra un braccio, quasi si spaventa, Carla lo lecca perchè di prenderlo in bocca neanche a parlarne, troppo grosso. Lei si mette prona e con una bella spinta Ezio la inforca decisamente, da subito inizia a godere, con un cazzo così ci credo, pure Luca fa le sue valutazioni, pensava di essere uno normale, ma questo è enorme e Carla se lo prende con facilità e tanto gusto, poi viene, viene a ripetizione, cosa che con lui non era mai accaduta, si rende conto che la potenza sessuale di lui è talmente superiore da fargli quasi paura, Ezio la fa girare, da supina se lo prende con voluttà, ma il bello deve ancora venire, le fa cambiare di nuovo posizione, la rimette prona, le lubrifica il culo entrandole dentro prima con due poi tre dita, appoggia la sua gigantesca cappella al buco e inizia a spingere, lei ha le lacrime agli occhi, la vedo soffrire, intanto lui continua nella sua opera, finalmente il culo cede e la cappella è entrata, la smorfia di dolore è nulla in confronto al lamento che lui non scolta neppure, con altri due o tre colpetti ne ha fatto entrare circa la metà, si ferma si ritrae un pochino, poi rispinge entrando sempre di più, così in pochi minuti quella bestia di non meno di 35 cm è tutta dentro, lei ha dei singhiozzi continui; Lui imperterrito dà inizio alle danze, comincia lentamente il su e giù, poi quando sente che lo sfintere ha definitivamente ceduto, aumenta il ritmo e le spinte diventano possenti fino al momento della sborrata che viene depositata dentro, accompagnata da un grugnito animalesco.
Il cazzo di costui si affloscia e lui lo sfila, in quel momento una cascata di sborra e tanto sangue, lui si pulisce il cazzo sulle lenzuola, si riveste e se ne va, così senza dire una parola. Dopo qualche minuto, Carla si tira su, va in bagno e mi chiama, entro e nel bidet vedo una grossa macchia di sangue e sperma, mi impaurisco e le dico che la voglio portare all'ospedale, ma lei mi dice di no. Rimane un bel pò seduta, intanto cambio le lenzuola, quando rientra vuole che le inserisca un tampone interno per impedire perdite.
Si mette a letto e si addormenta, io sono scosso da quello che ho visto, ma pure da quello che mi ha detto, vado in salotto e seduto sul divano aspetto che venga mattino.
Quando Carla si alza mi trova lì ancora sveglio.
Carla ) Come mai non sei venuto a letto? Ho sentito la tua mancanza.
Luca ) Non ci credo, non so più cosa pensare, se tu hai deciso di farti sbattere da quello là, io non posso impedirtelo, stanotte tutto è vacillato, io di fare il servo e lo schiavo a tutti e due non me la sento. Se vuoi, puoi fare quello che ti pare con lui, ma credo che lo debba fare senza di me. Io avrò il cazzo più piccolo, lo saprò usare peggio, ma non sono un animale, se a te piace, me ne farò una ragione, non abbiamo figli, quindi una eventuale separazione e divorzio a me va bene. Stamattina non vado al lavoro, devo decidere cosa fare, vorrei solo sapere cosa vuoi fare tu, dopo tutti questi anni, se li vuoi buttare o tenere, devi dirlo adesso, hai pochi minuti, quando esco devo sapere cosa devo fare.
Carla ) Non lo so neppure io, ieri sera quando ti ha elencato tutto quello che dovevi fare e poi anche quello che non potevi più, sul momento mi è sembrato quasi uno scherzo, ma poi quando mi ha inculato, ho capito che lui non aveva nessuna intenzione di scherzare, poi quando ha finito, se ne è andato come se fosse lui ad averci concesso qualcosa, lì mi sono sentita tradita da lui. Stamani anche io non vado al lavoro, ho un tale dolore che non riesco a stare seduta, devo pensare anche io.
Luca ) E no, troppo comoda la cosa, quando si è trattato di dirmi che il mio cazzo non riusciva a farti godere, hai avuto la faccia tosta di spiattellarmelo in faccia, ora sono io che pretendo di sapere cosa hai intenzione di fare, sono le nove, ho già avvisato che oggi non vado, ma sto per uscire, voglio sapere se devo fare i miei passi o no, lo voglio sapere "ORA" capito?
Intanto squilla il cellulare, lei diventa pallida, va nell'altra stanza, si parlano per quasi 10 minuti, poi riattacca e torna, sta quasi piangendo, capisco, mi metto la giacca ed esco. Prima di chiudere la porta mi giro a guardarla, forse per l'ultima volta ed esco.
Vado dall'avvocato, spiego tutto quello che è capitato, non ho omesso nulla della serata di sesso animalesco, lui ha preso appunti dicendo che avrebbe sentito anche Carla, cosa che ha fatto, lei ha ammesso tutto quanto, quindi siamo arrivati alla separazione.
Lei si è trasferita a casa da lui, io sono rimasto nella mia, tanto sono in affitto. Dopo circa un anno un mio caro amico, una sera ha incontrato Carla lungo un viale, dove vanno le puttane, il grande Ezio l'aveva fatta prostituire. Quando ha riconosciuto il mio amico si è raccomandata di mantenere il segreto, ma il giorno dopo le ho telefonato per sapere come sta e per congratularmi per la sua nuova vita e il suo nuovo lavoro, senza di me e con Ezio lo sfruttatore.
scritto il
2021-07-06
1 1 . 6 K
visite
1 5
voti
valutazione
4.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Non gliel'ho mai detto

racconto sucessivo

Marzia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.