Marzia
di
Simone27
genere
tradimenti
Sono appena uscita dalla doccia, mi metto l'accappatoio e vado in camera, davanti allo specchio mi rimiro a figura intera, quello che vedo mi piace, seno grande 4° misura che sta su da solo, pancia piatta, passera depilata completamente e gambe tornite, non male per la mia età (40 anni). Non ho figli, causa la poca vitalità del seme di mio marito, che come devo dire a 45 anni è un bell'uomo, alto, biondo scuro, occhi azzurri, snello, quasi femminile.
In questo momento lui è davanti alla tele che guarda un film, lo vedo, mi metto un completo di pizzo bianco e vado a sedere sul divano al suo fianco, mi guarda velocemente e inizia ad accarezzarmi una coscia, io mi appoggio con la testa alla sua spalla e la sua risalita verso il mio monte diventa un bel momento per me.
Nel giro di qualche minuto lasciamo il divano per andare in camera, dove lui inizia a leccarmi dal ginocchio in su nell'interno coscia, ammetto che ci sa fare, mi sta facendo godere, all'arrivo al clitoride mi strappa un orgasmo, ma non mi da tregua, non si ferma, si aiuta con due dita e continua, mi vuole strappare altri orgasmi e ci riesce.
Quando realizza che non ne posso più, solo in quel momento decide di salirmi sopra e di penetrarmi, purtroppo per lui la sua dotazione non è di quelle che ti riempiono, ma dopo un preliminare come il suo, anche una scopata un pò scarsa si fa perdonare.
Rimaniamo abbracciati per molti minuti, poi mi alzo e vado in bagno, lui rimane a letto e quando torno sta dormendo. Mi corico al suo fianco e mi abbandono a Morfeo.
La mattina presto, dopo la doccia di rito, siamo nudi in cucina a fare colazione, vedo che mi ammira, mi accarezza con lo sguardo, è compiaciuto delle mie forme, poi terminata la colazione, ci spostiamo in camera per prepararci; Lei come sempre indossa un completo giacca-pantalone, con camicetta chiara o bianca, fa la segretaria in un noto studio di commercialisti ( dimenticavo di dire che mia moglie si chiama Adele).
Io indosso un completo grigio con cravatta regimental, devo essere sempre al massimo della presenza, in quanto sono amministratore delegato di un'azienda meccanica che gode di un discreto successo sul mercato.
La mia segretaria personale che è pure amica intima di mia moglie, mi controlla giornalmente, ma non ho comportamenti che possano risultare pericolosi.
Al contrario mia moglie, spesso va in palestra con la sua amica del cuore ( la mia segretaria), spesso stanno fuori a cena e qualche volta hanno pure fatto le ore piccole. Da bravo marito innamorato, le prime volte che succedeva questo, invece di chiedere a mia moglie direttamente, chiedevo alla mia segretaria che sempre sorridente mi diceva una volta un cosa, un'altra volta una diversa, insomma mi sono sempre fidato di loro due.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, per cui un pomeriggio, verso le 16, esco per andare a casa a cambiarmi la camicia, devo andare a una riunione presso la sede degli industriali, arrivo, entro e vado verso la camera, sulla porta mi blocco, vedo mia moglie prona con dietro uno con una dotazione impressionante, lei quasi urla dal piacere, lui invece grugnisce come un maiale e le viene dentro. Qualche secondo dopo si sfila e lei si gira, ma si blocca nel momento in cui mi vede sulla porta, impietrito da quello che ho visto. Lei si copre col lenzuolo, lui si riveste in fretta e se ne va.
Io non so cosa dire, la guardo come se fosse la prima volta che la vedevo, ho la mente vuota. Mi cambio camicia e vestito, poi esco, ho la riunione, stasera ne parleremo. Intanto che vado telefono alla mia segretaria raccontandole del quadretto HARD a cui ho assistito e allo schifo che adesso provo per mia moglie.
La mia segretaria cerca di capire cosa provo e anche di minimizzare, al che capisco che questo comportamento non è una cosa unica, ma abitudinaria, lo dico alla mia assistente, la quale non riesce a ribattere e alla fine annuisce.
La riunione si protrae più del previsto e termina dopo le 21, quindi col cuore in subbuglio torno a casa. Entro e la casa è al buio, guardo nelle camere, ma sono tutte vuote, vado in cucina, apro il frigo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, trovo dello yogurt, mi accontento, poi mi faccio un caffè. Sto girando il cucchiaino dentro la tazzina, quando sento la porta d'ingresso che si apre ed entrano mia moglie Marzia e la mia segretaria Elsa. Le guardo e mi scappa un sorriso sarcastico.
IO ) Siete venute in due per farvi coraggio o per aggredirmi?
Elsa) Dopo che mi hai telefonato, ci siamo parlate e penso che la mia presenza sia utile.
IO ) Utile a chi, hai paura che faccia qualcosa alla tua carissima amica? Sono certo che in altri momento voi due ve la siete spassata alle spalle di un povero cretino come me che ho sempre avuto la massima fiducia in lei e me la trovo ginocchioni sul mio letto con una proboscide elefantiaca nella fica e che gode come una puttana. Ma la persona che dovrebbe parlare, non ha ancora detto nulla, dì almeno qualcosa.
Marzia) Cosa devo dire, mi prendo le mie responsabilità, ma devi cercare di capire anche me, tu sei un uomo e marito meraviglioso, solo che anche se ti impegni come fai continuamente, non riesci a darmi l'appagamento di cui sento il bisogno.
IO) Allora se io non ti appagavo tu e lei andavate in giro a cercare maschioni dotati e arrapati, che fossero decisi. Quello che mi fa schifo è che anche tu Elsa che sempre al mio fianco, mi controllavi e potevi dirle cosa facevo, perchè io, sempre fedele come un cagnolino e tu sempre in fregola come una CAGNA in calore. Ho detto bene o sbaglio? Ad ogni modo oggi cambieranno molte cose nella vita e nel lavoro, tantissime cose cambieranno.
Detto questo, prendo la giacca e me ne vado. Sono tornato in ufficio, dopo qualche minuto mi squilla il telefono, è mia moglie.
Marzia) Dove sei? perchè te ne sei andato via? Dovevamo parlare ancora, non ti sembra che debba sentire anche me?
IO) Ti ho già sentita, mi hai detto davanti ad Elsa che non ti do appagamento sessuale, per me questo basta e avanza, domani se vuoi ne parliamo.
L'indomani mattina vado in banca e blocco tutte le carte che mia moglie usa e che attingono al mio conto, non pago più i conti e le voglie di una fedifraga, chiedendo pure la nota di dove e quando erano state fatte tutte le spese.
Quando ritorno in ufficio, Elsa quasi mi rincorre, vuole sapere dove ho dormito, ma non è mia intenzione dirlo, lo comunicherebbe a lei, io devo aspettare la sera, voglio che mia moglie mi dica quello che pensa di me in faccia e senza testimoni.
Torno a casa per cena e Marzia è in cucina ai fornelli, quando mi vede, si gira appoggiandosi al piano, ha le lacrime agli occhi, quasi non riesce a dire una parola, mi siedo:
IO) Allora, adesso non c'è Elsa che ti dà coraggio e supporto, puoi dirmi in faccia tutto quello che vuoi, sono qua che ti ascolto, ora è inutile piangere, caso mai era prima che dovevi pensarci, ora penso che sia un pò tardi.
Marzia) Caro, non ho scusanti, ho sempre apprezzato il tuo impegno quando facevamo l'amore, ma quando mi sono sentita quel palo fra le natiche, non ho saputo resistere, ho pensato, sbagliando che per una volta non sarebbe stato nulla di che, ma mi sono sbagliata, ho rovinato tutto, sono stata una stupida, riuscirai mai a perdonarmi?
IO) Lo sai che io adesso non ho più fiducia in te? Sono anche sicuro che nelle tue serate con Elsa, insieme avrete fatto delle grandi scorribande con cazzi super, sbaglio o è vero? Dopo quello che è successo, penso di essere stato raggirato da voi due, Elsa mi controllava e ti diceva in anticipo quello che facevo, in particolar modo i miei spostamenti.
Marzia) Adesso non esagerare, dopo tutto è stata una sola volta.
IO) Certo, quella dove vi ho scoperti, ma tutte le precedenti dove ti davo tutta la mia fiducia?
Mangiamo in silenzio, poi nel momento di andare a letto, aspetto che lei vada in camera e io resto sul divano, al mattino, quando si alza sono ancora lì, vado in bagno faccio la doccia, mi cambio e vado al lavoro. Appena arrivo trovo Elsa che mi chiede come mai rifiuto Marzia, le rispondo che trovi lei le motivazioni, intanto dalla banca mi mandano tutti i movimenti fatti dalle carte usate da Marzia, c'è di tutto, palestra, Motel, Albergo, ristoranti, negozi di abbigliamento e tante altre comprese un paio di gioiellerie.
Elsa mi incalza, cerca di capire cosa ho intenzione di fare, perchè secondo lei sto esagerando, a quel punto le metto sotto il naso tutti i movimenti delle carte, a quel punto sbianca in viso, così le chiedo:
IO) Tu e lei credevate che fossi un cretino, solo per il fatto che avevo fiducia in lei? Mi hai tradito pure tu tenendole il gioco, o partecipavi anche tu? Io credo di si. Ancora non ho deciso come mi devo muovere, una cosa è certa, anche se non sono un superdotato, sono pur sempre un uomo e voi due avete messo in dubbio tutto questo, anzi avete demolito la mia personalità e cosa ancora peggiore volevate farmi accettare di portare le corna, sto sbagliando?
Elsa) No, non stai sbagliando, ma devi capire.
IO) Cosa devo capire? Che siete due puttane? Non tirare la corda, altrimenti ti sbatto in produzione e lì ti puoi divertire. Con te posso fare questo, con Marzia posso fare anche di peggio. Sarebbe sufficiente che dove lavora sapessero cosa fa e la butterebbero fuori immediatamente, loro ci tengono alla serietà.
Elsa si mette a piangere, quasi mi implora, ma con lei alla fine non ho poi molte rivalse, la sua colpa principale è quella del controllo.
Quando torno a casa, Marzia è seduta in cucina, è seria, ancora non ha aperto bocca, io mi sto divertendo a tenerla sulle spine, sto aspettando che dica qualcosa, ma non sa come iniziare, al che le do lo spunto io.
IO) Oggi ho detto ad Elsa che se mi gira la sbatto in produzione e mi prendo un'altra segretaria, che poi mi porterei appresso quando vado fuori sede, finora sono sempre andato da solo, ma ho sbagliato, visto come sono andate le cose.
Marzia) Oggi ho scoperto che le carte sono bloccate.
IO) Certo che le ho bloccate, lo hai scoperto al Motel o in Albergo? Visto che ho sempre pagato io, oppure in gioielleria? che diamine, il cornuto pagava i conti e stava zitto, comodo eh?
Marzia) Dimmi cosa vuoi fare, sono pronta ad accettare tutto, anche ad andarmene, se tu non mi vuoi più, ma non tenermi più in questo modo, non mi vedi, non mi consideri.
IO) Faccio solo quello che facevi tu, sembrava che mi tenessi in considerazione, ma invece ti servivo solo per i conti, per il resto tu sapevi come fare. Non credo che perdonarti cambierebbe le cose, dopo un po ricominceresti di nuovo, quindi è meglio che ognuno vada per la sua strada. Abbiamo i conti separati, tu hai il tuo lavoro io il mio, non ci sono problemi, se vuoi la casa te la lascio ma l'affitto lo paghi tu.
A questo punto si dividono, lei si trova un mini alloggio, Elsa viene mandata in produzione e dopo qualche mese si dimette. Lui adesso fa coppia fissa con la sua nuova segretaria 25 enne.
In questo momento lui è davanti alla tele che guarda un film, lo vedo, mi metto un completo di pizzo bianco e vado a sedere sul divano al suo fianco, mi guarda velocemente e inizia ad accarezzarmi una coscia, io mi appoggio con la testa alla sua spalla e la sua risalita verso il mio monte diventa un bel momento per me.
Nel giro di qualche minuto lasciamo il divano per andare in camera, dove lui inizia a leccarmi dal ginocchio in su nell'interno coscia, ammetto che ci sa fare, mi sta facendo godere, all'arrivo al clitoride mi strappa un orgasmo, ma non mi da tregua, non si ferma, si aiuta con due dita e continua, mi vuole strappare altri orgasmi e ci riesce.
Quando realizza che non ne posso più, solo in quel momento decide di salirmi sopra e di penetrarmi, purtroppo per lui la sua dotazione non è di quelle che ti riempiono, ma dopo un preliminare come il suo, anche una scopata un pò scarsa si fa perdonare.
Rimaniamo abbracciati per molti minuti, poi mi alzo e vado in bagno, lui rimane a letto e quando torno sta dormendo. Mi corico al suo fianco e mi abbandono a Morfeo.
La mattina presto, dopo la doccia di rito, siamo nudi in cucina a fare colazione, vedo che mi ammira, mi accarezza con lo sguardo, è compiaciuto delle mie forme, poi terminata la colazione, ci spostiamo in camera per prepararci; Lei come sempre indossa un completo giacca-pantalone, con camicetta chiara o bianca, fa la segretaria in un noto studio di commercialisti ( dimenticavo di dire che mia moglie si chiama Adele).
Io indosso un completo grigio con cravatta regimental, devo essere sempre al massimo della presenza, in quanto sono amministratore delegato di un'azienda meccanica che gode di un discreto successo sul mercato.
La mia segretaria personale che è pure amica intima di mia moglie, mi controlla giornalmente, ma non ho comportamenti che possano risultare pericolosi.
Al contrario mia moglie, spesso va in palestra con la sua amica del cuore ( la mia segretaria), spesso stanno fuori a cena e qualche volta hanno pure fatto le ore piccole. Da bravo marito innamorato, le prime volte che succedeva questo, invece di chiedere a mia moglie direttamente, chiedevo alla mia segretaria che sempre sorridente mi diceva una volta un cosa, un'altra volta una diversa, insomma mi sono sempre fidato di loro due.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, per cui un pomeriggio, verso le 16, esco per andare a casa a cambiarmi la camicia, devo andare a una riunione presso la sede degli industriali, arrivo, entro e vado verso la camera, sulla porta mi blocco, vedo mia moglie prona con dietro uno con una dotazione impressionante, lei quasi urla dal piacere, lui invece grugnisce come un maiale e le viene dentro. Qualche secondo dopo si sfila e lei si gira, ma si blocca nel momento in cui mi vede sulla porta, impietrito da quello che ho visto. Lei si copre col lenzuolo, lui si riveste in fretta e se ne va.
Io non so cosa dire, la guardo come se fosse la prima volta che la vedevo, ho la mente vuota. Mi cambio camicia e vestito, poi esco, ho la riunione, stasera ne parleremo. Intanto che vado telefono alla mia segretaria raccontandole del quadretto HARD a cui ho assistito e allo schifo che adesso provo per mia moglie.
La mia segretaria cerca di capire cosa provo e anche di minimizzare, al che capisco che questo comportamento non è una cosa unica, ma abitudinaria, lo dico alla mia assistente, la quale non riesce a ribattere e alla fine annuisce.
La riunione si protrae più del previsto e termina dopo le 21, quindi col cuore in subbuglio torno a casa. Entro e la casa è al buio, guardo nelle camere, ma sono tutte vuote, vado in cucina, apro il frigo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, trovo dello yogurt, mi accontento, poi mi faccio un caffè. Sto girando il cucchiaino dentro la tazzina, quando sento la porta d'ingresso che si apre ed entrano mia moglie Marzia e la mia segretaria Elsa. Le guardo e mi scappa un sorriso sarcastico.
IO ) Siete venute in due per farvi coraggio o per aggredirmi?
Elsa) Dopo che mi hai telefonato, ci siamo parlate e penso che la mia presenza sia utile.
IO ) Utile a chi, hai paura che faccia qualcosa alla tua carissima amica? Sono certo che in altri momento voi due ve la siete spassata alle spalle di un povero cretino come me che ho sempre avuto la massima fiducia in lei e me la trovo ginocchioni sul mio letto con una proboscide elefantiaca nella fica e che gode come una puttana. Ma la persona che dovrebbe parlare, non ha ancora detto nulla, dì almeno qualcosa.
Marzia) Cosa devo dire, mi prendo le mie responsabilità, ma devi cercare di capire anche me, tu sei un uomo e marito meraviglioso, solo che anche se ti impegni come fai continuamente, non riesci a darmi l'appagamento di cui sento il bisogno.
IO) Allora se io non ti appagavo tu e lei andavate in giro a cercare maschioni dotati e arrapati, che fossero decisi. Quello che mi fa schifo è che anche tu Elsa che sempre al mio fianco, mi controllavi e potevi dirle cosa facevo, perchè io, sempre fedele come un cagnolino e tu sempre in fregola come una CAGNA in calore. Ho detto bene o sbaglio? Ad ogni modo oggi cambieranno molte cose nella vita e nel lavoro, tantissime cose cambieranno.
Detto questo, prendo la giacca e me ne vado. Sono tornato in ufficio, dopo qualche minuto mi squilla il telefono, è mia moglie.
Marzia) Dove sei? perchè te ne sei andato via? Dovevamo parlare ancora, non ti sembra che debba sentire anche me?
IO) Ti ho già sentita, mi hai detto davanti ad Elsa che non ti do appagamento sessuale, per me questo basta e avanza, domani se vuoi ne parliamo.
L'indomani mattina vado in banca e blocco tutte le carte che mia moglie usa e che attingono al mio conto, non pago più i conti e le voglie di una fedifraga, chiedendo pure la nota di dove e quando erano state fatte tutte le spese.
Quando ritorno in ufficio, Elsa quasi mi rincorre, vuole sapere dove ho dormito, ma non è mia intenzione dirlo, lo comunicherebbe a lei, io devo aspettare la sera, voglio che mia moglie mi dica quello che pensa di me in faccia e senza testimoni.
Torno a casa per cena e Marzia è in cucina ai fornelli, quando mi vede, si gira appoggiandosi al piano, ha le lacrime agli occhi, quasi non riesce a dire una parola, mi siedo:
IO) Allora, adesso non c'è Elsa che ti dà coraggio e supporto, puoi dirmi in faccia tutto quello che vuoi, sono qua che ti ascolto, ora è inutile piangere, caso mai era prima che dovevi pensarci, ora penso che sia un pò tardi.
Marzia) Caro, non ho scusanti, ho sempre apprezzato il tuo impegno quando facevamo l'amore, ma quando mi sono sentita quel palo fra le natiche, non ho saputo resistere, ho pensato, sbagliando che per una volta non sarebbe stato nulla di che, ma mi sono sbagliata, ho rovinato tutto, sono stata una stupida, riuscirai mai a perdonarmi?
IO) Lo sai che io adesso non ho più fiducia in te? Sono anche sicuro che nelle tue serate con Elsa, insieme avrete fatto delle grandi scorribande con cazzi super, sbaglio o è vero? Dopo quello che è successo, penso di essere stato raggirato da voi due, Elsa mi controllava e ti diceva in anticipo quello che facevo, in particolar modo i miei spostamenti.
Marzia) Adesso non esagerare, dopo tutto è stata una sola volta.
IO) Certo, quella dove vi ho scoperti, ma tutte le precedenti dove ti davo tutta la mia fiducia?
Mangiamo in silenzio, poi nel momento di andare a letto, aspetto che lei vada in camera e io resto sul divano, al mattino, quando si alza sono ancora lì, vado in bagno faccio la doccia, mi cambio e vado al lavoro. Appena arrivo trovo Elsa che mi chiede come mai rifiuto Marzia, le rispondo che trovi lei le motivazioni, intanto dalla banca mi mandano tutti i movimenti fatti dalle carte usate da Marzia, c'è di tutto, palestra, Motel, Albergo, ristoranti, negozi di abbigliamento e tante altre comprese un paio di gioiellerie.
Elsa mi incalza, cerca di capire cosa ho intenzione di fare, perchè secondo lei sto esagerando, a quel punto le metto sotto il naso tutti i movimenti delle carte, a quel punto sbianca in viso, così le chiedo:
IO) Tu e lei credevate che fossi un cretino, solo per il fatto che avevo fiducia in lei? Mi hai tradito pure tu tenendole il gioco, o partecipavi anche tu? Io credo di si. Ancora non ho deciso come mi devo muovere, una cosa è certa, anche se non sono un superdotato, sono pur sempre un uomo e voi due avete messo in dubbio tutto questo, anzi avete demolito la mia personalità e cosa ancora peggiore volevate farmi accettare di portare le corna, sto sbagliando?
Elsa) No, non stai sbagliando, ma devi capire.
IO) Cosa devo capire? Che siete due puttane? Non tirare la corda, altrimenti ti sbatto in produzione e lì ti puoi divertire. Con te posso fare questo, con Marzia posso fare anche di peggio. Sarebbe sufficiente che dove lavora sapessero cosa fa e la butterebbero fuori immediatamente, loro ci tengono alla serietà.
Elsa si mette a piangere, quasi mi implora, ma con lei alla fine non ho poi molte rivalse, la sua colpa principale è quella del controllo.
Quando torno a casa, Marzia è seduta in cucina, è seria, ancora non ha aperto bocca, io mi sto divertendo a tenerla sulle spine, sto aspettando che dica qualcosa, ma non sa come iniziare, al che le do lo spunto io.
IO) Oggi ho detto ad Elsa che se mi gira la sbatto in produzione e mi prendo un'altra segretaria, che poi mi porterei appresso quando vado fuori sede, finora sono sempre andato da solo, ma ho sbagliato, visto come sono andate le cose.
Marzia) Oggi ho scoperto che le carte sono bloccate.
IO) Certo che le ho bloccate, lo hai scoperto al Motel o in Albergo? Visto che ho sempre pagato io, oppure in gioielleria? che diamine, il cornuto pagava i conti e stava zitto, comodo eh?
Marzia) Dimmi cosa vuoi fare, sono pronta ad accettare tutto, anche ad andarmene, se tu non mi vuoi più, ma non tenermi più in questo modo, non mi vedi, non mi consideri.
IO) Faccio solo quello che facevi tu, sembrava che mi tenessi in considerazione, ma invece ti servivo solo per i conti, per il resto tu sapevi come fare. Non credo che perdonarti cambierebbe le cose, dopo un po ricominceresti di nuovo, quindi è meglio che ognuno vada per la sua strada. Abbiamo i conti separati, tu hai il tuo lavoro io il mio, non ci sono problemi, se vuoi la casa te la lascio ma l'affitto lo paghi tu.
A questo punto si dividono, lei si trova un mini alloggio, Elsa viene mandata in produzione e dopo qualche mese si dimette. Lui adesso fa coppia fissa con la sua nuova segretaria 25 enne.
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