Sin City 5
di
Lucrezia
genere
orge
Dopo la serata pazza allo Slutbar avevamo proprio bisogno di riposo, due giorni a casa nostra a dormire, a leccarci le ferite, a leccarci e fare sesso ed anche a non fare assolutamente nulla.
Al terzo giorno però mi ero resa conto che i soldi stavano terminando, tolti quelli per l'affitto dell'appartamento, rimaneva qualcosa per mangiare e quasi nulla per bere, dovevamo provvedere.
Eravamo sul balcone a prendere un po' di sole, e a farci un po' di coccole, quando la mia coinquilina si alza su un gomito e mi fa "ma tu non dovevi andare da quella tua amica oggi?", "vero" rispondo, che casino devo sbrigarmi, ti va di aiutarmi a trovare qualcosa da mettermi?
Mi alzo a fatica, ci stavo bene al sole coccolata ma non posso farne a meno, rientriamo in casa e andiamo verso il grande armadio nel corridoio, scorro tra perizomi minimali, micro skirt e micro shorts, canottiere e reggiseni string che a malapena coprono un capezzolo, ma nulla mi interessa.
Poi la mia coinquilina ha un'idea, mi prende uno dei suoi micro shorts low rise in eco pelle marrone, che non so dove cazzo li trovi e me lo porge dicendomi "prova questo".
Lo infilo a pelle, dietro va poco più su di mezza natica, davanti che ve lo dico a fare, non ha una vera patta, ma una V che scopre il clitoride, le chiedo come cavolo si reggono su e lei mi fa notare che, da una parte sono attillatissimi e quindi stanno abbastanza su di loro e poi dentro c'é un gancetto che se voglio posso agganciarvi l'anello del piercing al clitoride, devo solo stare attenta che a nessuno venga in mente di spogliarti all'improvviso. E ride, io penso sia pazza.
Cazzo ti ridi penso, poi capisco che l'anello che porta al glande ha motivo d'essere, o meglio ne intuisco la funzione visto che porta spesso questo tipo di pantaloncini, va bene, divago in pensieri senza senso.
Poi mi da uno dei suoi giubbotti di pelle, e mi fa "metti questo e degli scarponcini e sei perfetta", indosso il tutto e mi guardo nello specchio e sì mi piaccio così è lo stile di Sin City, manca solo un accessorio o due, il collare e qualche braccialetto, rimedio il tutto in giro per casa, poi vado verso la porta e lei "sbrigati troia o farai tardi al tuo appuntamento", e niente quando mi chiama così io mi squaglio, che devo dirvi lo sono.
Mi ritrovo alla fermata dove pochi giorni fa mi sono sditalinata sdraiata sul marciapiedi, e aspetto, prima o poi passerá il bus io spero presto, tra solo venti minuti devo vedermi con Viola alla vecchia scuola.
Sull'autobus due ragazzi, uno mi propone un deca per una pompa, accetto subito, ho bisogno di soldi e poi mi eccita farlo qui, l'altro guarda e si sega, potrei farmi pagare per lo spettacolo.
Finalmente arrivo alla scuola, Viola è seduta sulla scalinata di accesso, mi guarda e fischia, un bel fischio di approvazione, anche lei è ben messa noto, lunghi capelli biondi legati a codine, rossetto marcato, maglietta bianca con mezzo logo di qualche squadra di basket che non conosco, l'altra parte del logo è rimasta attaccata a ciò che non c'è più, la maglietta è strappata all'altezza dei capezzoli, completano la mise un perizoma e scarponcini tipo i miei, non male penso la ricordavo timida e introversa.
"Allora" dico "che si fa di bello?".
"Ci si diverte" mi fa lei, "ho per le mani un giro molto divertente e redditizio".
Caspita "e cosa mi proponi allora".
"Scendiamo nei bagni della scuola e te lo mostro, qualcuno ha aperto un buco su un separé e si alzano soldi con i pompini".
"Ah, un Glory hole, non male come idea, spero solo che siano numerosi perché ho davvero bisogno di soldi".
Siamo subito nei vecchi cessi del seminterrato, luridi da far schifo ma a Sin City non ci badi troppo, tutto è fatiscente e sporco, Viola mi dice di sedermi sulla tazza mentre lei davanti a me organizzerà la cosa e infatti la vedo subito armeggiare col telefonino, poi mi sorride e mi dice che adesso arrivano, e di stare pronta.
Io di mio sono prontissima, calata nella parte, mi accarezzo la figa e mi tiro i capezzoli, due buchi ancora vuoti mi guardano uno a destra e uno a sinistra sull'altro separé, davanti Viola mi guarda ammiccante, poi si scosta il perizoma e si infila due dita nella figa, "cazzo" mi fa, "mi stai facendo sballare, piantala", io le sorrido e mi infilo due dita in figa, poi le tiro fuori e le mostro il liquido oleoso che le ricopre, facendole l'occhiolino.
"Sono arrapata pure io che ti credi, e poi così mi diverto i più".
Arriva il primo cliente, sento Viola che tratta, poi il buco di sinistra diventa scuro e subito dopo appare un cazzo discreto, dai diciamo normale, che inizio subito a ciucciare dopo averlo scappellato, ragazzi sono a freddo, ci vuole altro per movimentare l'atmosfera.
E dopo poco l'altro arriva, due ragazzi, uno a destra e uno a sinistra, li gestisco bene, con le mani e poi con la bocca, sputo saliva, accarezzo le belle aste dure, lecco, ciuccio e slinguazzo, mi sento così volgarmente troia, il tempo passa e io sono una maschera di sperma, un po' ingoio ma per lo più mi schizza in faccia, in testa e ovviamente addosso.
Non so quanto tempo sono là, ma dopo un bel po' Viola mi fa vedere l'incasso, una bella mazzetta, io la guardo e le chiedo quanto per me, lei mi da tutta la mazzetta e poi mi dice che non è finita, quella è la mia parte, ora tocca a lei.
Così si riparte, ora è lei seduta su quel cesso, io ho il suo telefono, sporca di sperma prendo ordinazioni, e faccio prenotazioni, intanto viola si riduce lurida come me, alla fine della fila, quando non viene più nessuno la guardo, in faccia è una maschera di sperma, la maglietta è diventata trasparente per quanto è bagnata, lei mi guarda e alza due dita in segno di vittoria, io le faccio vedere la mazzetta di denaro e lei sorride ancora, si alza a fatica dalla tazza e mi viene incontro, io non mi sottraggo al suo bacio lascivo allo sperma.
Poi mi fa stendere in terra in mezzo al lerciume, non ci bado per niente, oramai sono partita, sono in modalità1 slut, ci baciamo e ci lecchiamo via lo sperma, ridiamo e facciamo sesso tra noi due, poi mentre mi passa una mano sporca di sperma tra i capelli mi chiede se sto con qualcuno.
Le rispondo che al momento condivido un appartamento con una ragazza trans, ma niente di serio, lei mi fa "ma davvero, interessante, potremmo allargare il giro, hai visto quanto abbiamo alzato oggi pomeriggio?". Già ma solo ai soldi pensi? Io sono qui che sbavo letteralmente per te dai tempi di scuola, dai finiscimi che ho voglia di te.
Al terzo giorno però mi ero resa conto che i soldi stavano terminando, tolti quelli per l'affitto dell'appartamento, rimaneva qualcosa per mangiare e quasi nulla per bere, dovevamo provvedere.
Eravamo sul balcone a prendere un po' di sole, e a farci un po' di coccole, quando la mia coinquilina si alza su un gomito e mi fa "ma tu non dovevi andare da quella tua amica oggi?", "vero" rispondo, che casino devo sbrigarmi, ti va di aiutarmi a trovare qualcosa da mettermi?
Mi alzo a fatica, ci stavo bene al sole coccolata ma non posso farne a meno, rientriamo in casa e andiamo verso il grande armadio nel corridoio, scorro tra perizomi minimali, micro skirt e micro shorts, canottiere e reggiseni string che a malapena coprono un capezzolo, ma nulla mi interessa.
Poi la mia coinquilina ha un'idea, mi prende uno dei suoi micro shorts low rise in eco pelle marrone, che non so dove cazzo li trovi e me lo porge dicendomi "prova questo".
Lo infilo a pelle, dietro va poco più su di mezza natica, davanti che ve lo dico a fare, non ha una vera patta, ma una V che scopre il clitoride, le chiedo come cavolo si reggono su e lei mi fa notare che, da una parte sono attillatissimi e quindi stanno abbastanza su di loro e poi dentro c'é un gancetto che se voglio posso agganciarvi l'anello del piercing al clitoride, devo solo stare attenta che a nessuno venga in mente di spogliarti all'improvviso. E ride, io penso sia pazza.
Cazzo ti ridi penso, poi capisco che l'anello che porta al glande ha motivo d'essere, o meglio ne intuisco la funzione visto che porta spesso questo tipo di pantaloncini, va bene, divago in pensieri senza senso.
Poi mi da uno dei suoi giubbotti di pelle, e mi fa "metti questo e degli scarponcini e sei perfetta", indosso il tutto e mi guardo nello specchio e sì mi piaccio così è lo stile di Sin City, manca solo un accessorio o due, il collare e qualche braccialetto, rimedio il tutto in giro per casa, poi vado verso la porta e lei "sbrigati troia o farai tardi al tuo appuntamento", e niente quando mi chiama così io mi squaglio, che devo dirvi lo sono.
Mi ritrovo alla fermata dove pochi giorni fa mi sono sditalinata sdraiata sul marciapiedi, e aspetto, prima o poi passerá il bus io spero presto, tra solo venti minuti devo vedermi con Viola alla vecchia scuola.
Sull'autobus due ragazzi, uno mi propone un deca per una pompa, accetto subito, ho bisogno di soldi e poi mi eccita farlo qui, l'altro guarda e si sega, potrei farmi pagare per lo spettacolo.
Finalmente arrivo alla scuola, Viola è seduta sulla scalinata di accesso, mi guarda e fischia, un bel fischio di approvazione, anche lei è ben messa noto, lunghi capelli biondi legati a codine, rossetto marcato, maglietta bianca con mezzo logo di qualche squadra di basket che non conosco, l'altra parte del logo è rimasta attaccata a ciò che non c'è più, la maglietta è strappata all'altezza dei capezzoli, completano la mise un perizoma e scarponcini tipo i miei, non male penso la ricordavo timida e introversa.
"Allora" dico "che si fa di bello?".
"Ci si diverte" mi fa lei, "ho per le mani un giro molto divertente e redditizio".
Caspita "e cosa mi proponi allora".
"Scendiamo nei bagni della scuola e te lo mostro, qualcuno ha aperto un buco su un separé e si alzano soldi con i pompini".
"Ah, un Glory hole, non male come idea, spero solo che siano numerosi perché ho davvero bisogno di soldi".
Siamo subito nei vecchi cessi del seminterrato, luridi da far schifo ma a Sin City non ci badi troppo, tutto è fatiscente e sporco, Viola mi dice di sedermi sulla tazza mentre lei davanti a me organizzerà la cosa e infatti la vedo subito armeggiare col telefonino, poi mi sorride e mi dice che adesso arrivano, e di stare pronta.
Io di mio sono prontissima, calata nella parte, mi accarezzo la figa e mi tiro i capezzoli, due buchi ancora vuoti mi guardano uno a destra e uno a sinistra sull'altro separé, davanti Viola mi guarda ammiccante, poi si scosta il perizoma e si infila due dita nella figa, "cazzo" mi fa, "mi stai facendo sballare, piantala", io le sorrido e mi infilo due dita in figa, poi le tiro fuori e le mostro il liquido oleoso che le ricopre, facendole l'occhiolino.
"Sono arrapata pure io che ti credi, e poi così mi diverto i più".
Arriva il primo cliente, sento Viola che tratta, poi il buco di sinistra diventa scuro e subito dopo appare un cazzo discreto, dai diciamo normale, che inizio subito a ciucciare dopo averlo scappellato, ragazzi sono a freddo, ci vuole altro per movimentare l'atmosfera.
E dopo poco l'altro arriva, due ragazzi, uno a destra e uno a sinistra, li gestisco bene, con le mani e poi con la bocca, sputo saliva, accarezzo le belle aste dure, lecco, ciuccio e slinguazzo, mi sento così volgarmente troia, il tempo passa e io sono una maschera di sperma, un po' ingoio ma per lo più mi schizza in faccia, in testa e ovviamente addosso.
Non so quanto tempo sono là, ma dopo un bel po' Viola mi fa vedere l'incasso, una bella mazzetta, io la guardo e le chiedo quanto per me, lei mi da tutta la mazzetta e poi mi dice che non è finita, quella è la mia parte, ora tocca a lei.
Così si riparte, ora è lei seduta su quel cesso, io ho il suo telefono, sporca di sperma prendo ordinazioni, e faccio prenotazioni, intanto viola si riduce lurida come me, alla fine della fila, quando non viene più nessuno la guardo, in faccia è una maschera di sperma, la maglietta è diventata trasparente per quanto è bagnata, lei mi guarda e alza due dita in segno di vittoria, io le faccio vedere la mazzetta di denaro e lei sorride ancora, si alza a fatica dalla tazza e mi viene incontro, io non mi sottraggo al suo bacio lascivo allo sperma.
Poi mi fa stendere in terra in mezzo al lerciume, non ci bado per niente, oramai sono partita, sono in modalità1 slut, ci baciamo e ci lecchiamo via lo sperma, ridiamo e facciamo sesso tra noi due, poi mentre mi passa una mano sporca di sperma tra i capelli mi chiede se sto con qualcuno.
Le rispondo che al momento condivido un appartamento con una ragazza trans, ma niente di serio, lei mi fa "ma davvero, interessante, potremmo allargare il giro, hai visto quanto abbiamo alzato oggi pomeriggio?". Già ma solo ai soldi pensi? Io sono qui che sbavo letteralmente per te dai tempi di scuola, dai finiscimi che ho voglia di te.
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