Accadde per un trasloco 2.

di
genere
etero

Da quella sera i miei incontri con Stefania erano diventati una vera e prrpria abitudine e così i nostri telefonini infuocavano spesso sopratutto quand Giulio non si trovava a casa per lavoro, lui era un Ispettore di una miltinazionale ed era spesso lontano dalla nostra Umbria, così Stefania passava le notti a casa mia e senza problemi di ssere vista in quanto abito in campagna ben isolato e discretamente mimetizzata la casa da cespugli ed alberi foltissimi, così chi transitava nella provinviale non sapeva che lì dietro la folta vegetazione c'era una casa. I nostri incontri, una volta scaricata la tensione e la voglia di scopare pazzamente, divennero sopratutto per lei sfoghi, confessioni: mi rivelò che Giulio era microdotato di un cazzettino come quello del bambino. Così Stefania mi confessò che da mesi era stata letteralmente soggiogata da una sua amica che mai avrebbe pensato si trattasse di una lesbica incallita, anche perchè il suo marito era un superdotato instancabile che non c'era giorno se non scopava almeno sei volte con la morettina minutina tondetta, formosina di Nadia. Stefania ne era invidiosa ma si consolava quando la sua Nadia le leccava a lungo la figona per poi infilarci dentro un fallo simile al mio batacchione; stavolta quindi era decisa a farmi conoscere Nadia in maniera di prendersi due cazzoni, uno in figa e l'altro...chiaramente al buco rimasto libero: il culo. Così, una sera che io andai a casa sua per cenare e poi...chiaramente amoreggiare, rimasi incantato nel potere così conoscere la ormai per me il tarlo dei pensieri, Nadia! Solidalizzai con la morettina subito e, con la complicità di Stefania, dopo la cenetta assai afrodisiaca e piccante, prendemmo la mia auto e, dopo mezz'ora ci ritrovammo semi nudi sul divano di casa mia per poi passare nel lettone dove le misi ambedue a cosce spalancate e leccai le fighette dalla pelosissima di Stefania, alla semi rasata di Nadia. Dopo che le sentii smaniare, gemere fiottando a lungo, feci l'occhiolino a Nadia e, io col mio batacchio naturalissimo, genuino...e Nadia col suo giocattolone che si fissò con l'imbragatura ai fianchi e, dopo esserci untati con la vasellina i nostri strumenti da suonare, io mi sdraiai a pancia sopra, quindi Stefania mi cavalcò ed intanto Nadia sfondava il culetto col suo ariete, inculandola con colpi decisi ed assai dolorosi, almeno così mi sembrava di interpretare i gridolini di Stefania con i colpi ad urto continuo. Io la stavo scopando pazzamente e ad un certo punto, approfittando della possibilità di poter gridare senza essere scoperti da chiunque, Stefania si mise a gridare con gioia che stava godendo pazzamente grazie a noi due. A quel punto Nadia sfilò il fallo dal culone di Stefania e, proprio perchè un poco smerdolante, glielo infilò in bocca ordinandole di pulirlo a leccate e Syefania però si dichiarò disponibilissima ad eseguire il gioco ordinatole ma a condizione che dopo avrebbe ricevuto il mio batacchio in culo ed il fallo in figa, per essere stremata da scopata ed inculata. Glielo confermammo e poi lei si mise a leccarlo come se fosse proprio un signor cazzo reale. Nadia non perse tempo e passò a slinguarmi il batacchione fino a farmi sborrare schizzandole in viso imbrattandole anche le orecchie. Dopo che sfondammo nuovamente Stefania, io trattenni la sborrata per poi scoparle ambedue più volte e potei finalmente sentire Stefania dirmi di smettere i giochi e dormire perchè si sentiva sfinita, senza più energie. Nadia sorrise e anche lei si addormentò ma col mio cazzo in bocca che poi io provvedei ad estrarlo dalla sua bocca e dormire finalmente sfinito ma assai contento, felice.
scritto il
2021-10-31
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