La fustigazione di Alice
di
Em
genere
feticismo
Mi chiamo Alice e ho 19 anni, sono carina di aspetto (almeno questo mi dicono), altezza media, corporatura esile, capelli castani lunghi. Ieri mia mamma si è superata in severità, non vi dico quello che mi ha fatto! Le ho prese a sedere nudo! Mamma è una donna sulla quarantina, alta, robusta, viso tondo, capelli castani lunghi. Devo ammetterlo, da un po' di tempo non andavo a scuola, facevo finta di entrare e invece uscivo con la mia amica Martina, andavamo al parco, al centro commerciale... La segreteria della scuola ha avvisato a casa che ero da tempo assente e così quel pomeriggio l'incanto finì.
Quel giorno indossavo una di quelle minigonne leggere e svolazzanti, una maglia e delle ballerine, mi ero vestita così per essere guardata dai ragazzi in giro. Mamma invece indossava un maglione crema chiaro, una gonna lunga nera molto leggera, collant trasparenti e ballerine nere.
Come ha saputo delle assenze, mi ha strillato tutta arrabbiata e mi ha detto che mi avrebbe punita aggiungendo: "Fila in camera mia!" Io le ho chiesto perché e lei mi ha detto con voce severa: "Finiscila, ti faccio il culo nero! Ci sono capace a fartelo, eh?" Ha preso dalla cucina un mattarello e da un vaso un bastoncino flessibile che reggeva una pianta; ho subito avuto un brutto presentimento!
Mi ha detto: "Alice, adesso ti insegno io a fare la scema", mi ha fatto piegare sul letto e mi ha dato qualche frustata sulla mutandina, poi ha afferrato le mie mutandine, le ha tirate giù e mi ha dato qualche fustigata sulle gambe e sul sedere con quel frustino improvvisato dicendomi più volte: "Svergognata, nero te lo devo fare!".
Io per il dolore saltellavo qua e là come se danzassi, sentendo il bruciore sui polpacci. Poi mamma si è seduta, mi ha afferrato e mi ha detto: "A sedere all'insù sulle mie gambe, subito!", e mi ha distesa sulla sua gonna. Mi ha sollevato la gonnellina e ha iniziato a sculacciarmi con la mano, dandomi ogni tanto un pizzicotto sul sedere, facendomi saltare. Sentivo le sue sculacciate che veloci e metodiche si abbattevano sul mio sedere, intanto guardavo il pavimento e i piedi di mamma coperti dalle calze e dalle ballerine.
Poi ha preso il mattarello e mi ha dato una bella dose di colpi sul sederino, dicendomi: "Te lo devo fare gonfio come una zampogna!". Non vi dico il male, mi dimenavo e sgambettavo. Infine passò al frustino, e lì furono dolori! Ogni sferzata era lancinante come una puntura, la mamma continuava a bacchettarmi sul sedere, mentre io saltellavo, mi dimenavo e gemevo, sentivo il sedere che bruciava e intanto si ricopriva di strisciate rosse; non vi dico che avevo sul sedere!!! Terminato questo mi ha fatto rialzare, dicendomi che si sarebbe informata giorno per giorno delle mie presenze a scuola. Mai avrei immaginato che mamma si sarebbe spinta a questo!
Quel giorno indossavo una di quelle minigonne leggere e svolazzanti, una maglia e delle ballerine, mi ero vestita così per essere guardata dai ragazzi in giro. Mamma invece indossava un maglione crema chiaro, una gonna lunga nera molto leggera, collant trasparenti e ballerine nere.
Come ha saputo delle assenze, mi ha strillato tutta arrabbiata e mi ha detto che mi avrebbe punita aggiungendo: "Fila in camera mia!" Io le ho chiesto perché e lei mi ha detto con voce severa: "Finiscila, ti faccio il culo nero! Ci sono capace a fartelo, eh?" Ha preso dalla cucina un mattarello e da un vaso un bastoncino flessibile che reggeva una pianta; ho subito avuto un brutto presentimento!
Mi ha detto: "Alice, adesso ti insegno io a fare la scema", mi ha fatto piegare sul letto e mi ha dato qualche frustata sulla mutandina, poi ha afferrato le mie mutandine, le ha tirate giù e mi ha dato qualche fustigata sulle gambe e sul sedere con quel frustino improvvisato dicendomi più volte: "Svergognata, nero te lo devo fare!".
Io per il dolore saltellavo qua e là come se danzassi, sentendo il bruciore sui polpacci. Poi mamma si è seduta, mi ha afferrato e mi ha detto: "A sedere all'insù sulle mie gambe, subito!", e mi ha distesa sulla sua gonna. Mi ha sollevato la gonnellina e ha iniziato a sculacciarmi con la mano, dandomi ogni tanto un pizzicotto sul sedere, facendomi saltare. Sentivo le sue sculacciate che veloci e metodiche si abbattevano sul mio sedere, intanto guardavo il pavimento e i piedi di mamma coperti dalle calze e dalle ballerine.
Poi ha preso il mattarello e mi ha dato una bella dose di colpi sul sederino, dicendomi: "Te lo devo fare gonfio come una zampogna!". Non vi dico il male, mi dimenavo e sgambettavo. Infine passò al frustino, e lì furono dolori! Ogni sferzata era lancinante come una puntura, la mamma continuava a bacchettarmi sul sedere, mentre io saltellavo, mi dimenavo e gemevo, sentivo il sedere che bruciava e intanto si ricopriva di strisciate rosse; non vi dico che avevo sul sedere!!! Terminato questo mi ha fatto rialzare, dicendomi che si sarebbe informata giorno per giorno delle mie presenze a scuola. Mai avrei immaginato che mamma si sarebbe spinta a questo!
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