Io e mia madre 4°
di
AASD43
genere
incesti
Tre giorni dopo ero sul divano e stavo leggendo un libro. Mia madre mi raggiunse in soggiorno e si sedette vicino a me. Senza preamboli iniziò a parlarmi e mi disse che aveva conversato a lungo con Tina. Aggiunse che le aveva raccontato di noi e di quello che facevamo e pareva che fosse molto interessata oltreché sorpresa. Aveva anche voluto che mia madre entrasse nei particolari e lei, nel frattempo, si accarezzava le gambe. Poi parla parla erano arrivate al nocciolo della questione: mi avrebbero tirato dentro un gioco a tre con "non chalance", senza che mi accorgessi di com'ero caduto nella rete. Mia madre mi disse anche che il "teatrino" a tre sarebbe iniziato quello stesso pomeriggio. E il cazzo cominciò a diventarmi duro. Mia madre mi guardò l'inguine, vide il rigonfiamento e mi chiese se volessi che mi facesse un pompino. Le risposi di no perchè volevo conservare tutta la sborra per loro due. "Oggi vi offro da bere" le dissi. Le posai una mano sui seni e l'altra sulla figa e le dissi che avevo una gran voglia di chiavarla. E di Tina? Hai voglia? Sì, le risposi, anche di quel puttanone. Devo confessarti però che preferisco te di gran lunga. Dall'esterno dei pantaloni mi accarezzò l'uccello e mi mise la lingua in bocca che si muoveva come un'anguilla. Le sbottonai la camicetta e le leccai tette e capezzoli. Lei iniziò a mugolare ma mi disse di non aver troppa fretta perchè così la facevo venire e potevo sborrare anch'io. E lei voleva bere. Erano le 16 e 30. Ci alzammo dal divano e andammo a casa di Tina. Ci apparve con una vestaglietta trasparente nera tipo baby doll che le arrivava a malapena a metà delle natiche. La guardai con ammirazione e lei se ne accorse. "Ti piace?". Chi tu o il baby doll? Le risposi. "Direi tutte e due le cose".
Mi rivolsi alle due le donne. "Andiamo a letto e facciamo un giochino". Presi la mano a tutte e due e andai verso la camera da letto. Mi sdraiai in mezzo a loro e con le mani feci cenno di accomodarsi anche loro. "Adesso leccherò tette e figa a tutte e due. Con me, fate quello che volete. Iniziai da mia madre che mi sembrava la più arrapata. La baciai e poi scesi sui seni. Baciai anche quelli e scesi sui capezzoli che mordicchiai, succhiai e baciai. Poi continuando a baciare il ventre arrivai alla figa, bagnata come non mai, e con la lingua leccai voluttuosamente il clitoride e le piccole labbra. Poi le grandi labbra e per finire la girai a pancia in giù e entrai con la lingua nel buco del culo. Mia madre urlò "Sborro, sborro". "Godo, godo". Avevo il cazzo in fiamme. Mi girai e vidi Tina che si sgrillettava furiosamente e che mi diceva "Dai ficcamelo dentro che non ne posso più". La ascoltai e mentre le dicevo anch'io non ne posso più, glielo misi dentro con violenza e iniziai a pomparla bene mentre mia madre ci guardava e si masturbava. Tornai da lei e glielo ficcai dentro di nuovo. Il giochino durò sino alle 20 di sera.
Mi rivolsi alle due le donne. "Andiamo a letto e facciamo un giochino". Presi la mano a tutte e due e andai verso la camera da letto. Mi sdraiai in mezzo a loro e con le mani feci cenno di accomodarsi anche loro. "Adesso leccherò tette e figa a tutte e due. Con me, fate quello che volete. Iniziai da mia madre che mi sembrava la più arrapata. La baciai e poi scesi sui seni. Baciai anche quelli e scesi sui capezzoli che mordicchiai, succhiai e baciai. Poi continuando a baciare il ventre arrivai alla figa, bagnata come non mai, e con la lingua leccai voluttuosamente il clitoride e le piccole labbra. Poi le grandi labbra e per finire la girai a pancia in giù e entrai con la lingua nel buco del culo. Mia madre urlò "Sborro, sborro". "Godo, godo". Avevo il cazzo in fiamme. Mi girai e vidi Tina che si sgrillettava furiosamente e che mi diceva "Dai ficcamelo dentro che non ne posso più". La ascoltai e mentre le dicevo anch'io non ne posso più, glielo misi dentro con violenza e iniziai a pomparla bene mentre mia madre ci guardava e si masturbava. Tornai da lei e glielo ficcai dentro di nuovo. Il giochino durò sino alle 20 di sera.
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