Ho freddo. Mi scaldi?
di
AASD43
genere
incesti
Sento bussare alla porta della mia camera. Guardo l'orologio che segna le 8 e 15 del mattino e dico avanti. E' sabato ed entra mia madre che mi porta il caffè. Ha una camicia da notte lunga e bianca molto trasparente, abbottonata sul davanti ma con qualche bottone slacciato dal collo in giù. Si china su di me e intravedo due bellissime tette, 5a misura e belle sode. E anche due grossi capezzoli. Mia madre ha 39 anni e la nostra famiglia è di due persone: lei ed io di 17 anni. Mio padre se ne è andato di casa sei mesi fa con una 22enne e non sappiamo che fine abbia fatto. Silenzio assoluto. Solo un assegno che arriva al nostro indirizzo per raccomandata ogni fine mese. Si siede sul bordo del letto e mi chiede se ho dormito bene. Non troppo, le rispondo, perchè ho avuto un po' freddo. Anch'io mi risponde, anzi ancora adesso sono infreddolita. Ti spiace se vengo vicino a te a scaldarmi? "No, figurati" le rispondo. Mentre mi chino sul lato destro del letto per appoggiare sul comodino la tazza, sento che mia madre si sta infilando sotto le coperte. Le do una sbirciata e mi accorgo che non indossa nè mutande nè reggiseno. Il cazzo comincia a tirarmi e a ingrossarsi. Mi viene vicino e mi appoggia le tette sulla schiena. "Brrrrrr, che freddo" - mi dice - e mi appoggia le mani sul petto. Intanto mi massaggia e mi tocca delicatamente i capezzoli. Le dico: "Baciami sul collo e succhiamelo. Anzi fammi un bel succhiotto. Non se lo fa dire due volte. Mi fa un bel lavoretto di lingua e poi inizia a succhiare. Io rabbrividisco e lei mi chiede se mi piace. "Sì, molto - le rispondo - fammene un altro". "Ma così ti lascio i segni" e Io le rispondo che mi metterò un foulard. Lei ricomincia a succhiarmi il collo. Dopo un po' le dico: "Ho voglia di baciarti le tette e i capezzoli. "Girati supino" - mi risponde. Si siede sul mio cazzo gonfio e duro, facendomi sentire la figa e mettendomi le sue tettone in faccia. Gliele prendo in mano: baciandole e leccandole sento che i capezzoli stanno diventando grossi e duri. Ho il cazzo in fiamme e glielo dico. "Lo so, lo sento: hai veramente una gran stanga e fra poco me lo darai tutto". "Ti amo, amore mio - le dico - voglio solo la tua figa". "Anch'io ti amo" - mi risponde - e con le due mani mi accarezza cazzo e coglioni. Poi lo prende e se lo infila nella figa. E' un lago di umori, bagnatissima. Mi dice: "Dai adesso pompami con violenza" "Fingi di essere un estraneo che vuole stuprarmi! Dimmi un po' di porcate. Fammi sborrare tanto insieme a te. Chiavami tutta amore mio". Andiamo avanti come forsennati. Lei si contorce sopra di me. Bisbiglia frasi sconnesse che non capisco. Sento solo qualche parola "Oh che cazzo..... Sìììììì pompami...... Sfondami la figa, sì.........Leccami i capezzoli.......Sborra, sborra tanto....... fammi godere come sai fare solo tu..... Le schizzo dentro tre o quattro volte e le riempio la figa. Sborra anche lei e mi infila la lingua in bocca. Una mano mi va sulle natiche e poi mi sento un dito entrare nel culo.
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