Top manager e top sottomesso 3

di
genere
tradimenti

Il giorno dopo partimmo per il viaggio di nozze. Avevamo scelto una località esotica in un hotel resort ultra esclusivo.
Prima di partire mi concesse di togliere tutto perché si sarebbe visto nello scanner all’aeroporto. Per la stessa ragione non tenne nulla di equivoco nel bagaglio a mano.
Mi promise però che avrebbe trovato lo stesso il modo di umiliarmi e sottomettermi.
Scelse una gonna corta e svolazzante, già immaginavo che nei vari giri per gli aeroporti avrebbe mostrato le sue grazie. Aggiunse una cavigliera a destra con alcuni ciondoli.
Come immaginavo salendo e scendendo dal taxi, in sala d’attesa, sulle scale mobili, ecc regalava visioni improvvise a turisti e altri viaggiatori.
Quando si accorgeva di essere osservata faceva apposta a mostrarsi.
Dato che ero libero e non ingabbiato avevo ripetute erezioni ogni volta che si esibiva e mi faceva notare questo o quello che la guardava.
In aereo appena arrivati in quota mi disse: “visto che sei libero vai in bagno e segati. Però senza toccarti direttamente ma da sopra le mutande. Vieni dentro e non ti pulire.”
Andai nella toilette, mi sedetti sul water e mi masturbai come aveva detto. Tornai al mio posto imbrattato nelle mutande.
Attese un po’ poi mi disse di tornare in bagno e farlo di nuovo. Dovevo venire ancora.
Andai di nuovo, ci misi qualche minuto in più.
Mi fece andare una terza e una quarta volta. L’andirivieni si notava, forse la gente credeva che avessi problemi di pancia anche perché ogni volta ci mettevo più tempo a venire.
Arrivati a destinazione il personale del resort venne a prenderci in aeroporto.
Il resort era esclusivo e avevamo una sorta di bungalow a cinque stelle, pochissimi altri ospiti e tutti a nostra disposizione. Appena accomodati mi fece lavare e mettere di nuovo la gabbia di castità. Ci riposammo un poco poi andammo in spiaggia per la prima volta. Per lei fu subito topless e un perizoma striminzito che le copriva a malapena la fessura non lasciando niente all’immaginazione. I camerieri e gli animatori la notarono immediatamente per quanto si tenevano a debita distanza e con estrema gentilezza per quanto possibile.
Lei adocchiò rapidamente uno degli istruttori di sub, un ragazzo mulatto con un gran fisico.
Fece finta di chiedere informazioni, ovviamente lo approcció in spiaggia, tette al vento e perizomino. Li vidi ridere e scherzare, mentre parlavano. Poi tornò indietro da me.
“Allora?”
“Viene stasera dopo cena a spiegarmi meglio le immersioni… ci è voluto un po’ a convincerlo che tu sei d’accordo… gli capitano sempre turiste single o altre che tradiscono il marito però di nascosto… per questo non voleva…”
A cena, si vestì con un abito semitrasparente, senza reggiseno e solo un altro perizoma sotto. Tutti i camerieri, il maitre, lo staff si accorse di lei. Incontrammo l’istruttore di sub dopo cena in un’area cocktail bar e ci seguì nel nostro bungalow. Una volta là, mi face spogliare e gli fece vedere la mia gabbia e gli spiegó che io ero sottomesso a lei e che non potevo scoparla, anzi guardavo mentre lo faceva con altri. Tiró fuori l’attrezzo di dimensioni ragguardevoli e si diede subito da fare. Mentre lui la esplorava con le mani cercando di rallentarlo lei mi spiegava che da quelle parti non sono molto romantici e vanno subito al sodo così lei lo lasciò fare facendosi scopare praticamente senza preliminari, lasciandomi come sempre l’onere delle pulizie.
Dopo un paio di monte se ne andò.
Il giorno dopo ci alzammo tardi e ci rendemmo conto che probabilmente il ragazzo doveva aver parlato con qualcuno perché lo staff ci guardava comunque occhi diversi e mezzi sorrisi.
Un cameriere venne a portarci un cocktail in spiaggia, anche questo era una gran ragazzone mulatto. Non riusciva a staccare gli occhi da mia moglie coperta da pochi cm di stoffa.
Mia moglie mangiò la foglia e si mise a parlare con lui, chiedendogli se conoscesse l’istruttore di sub. Rispose di sì sorridendo e rapidamente capirono dove voleva andare a parare.
Come l’altro il ragazzo si presentó dopo cena e mia moglie gli fece un servizio completo.
Dal giorno dopo ormai non era un segreto per nessuno, tanto che uno dello staff mi disse che la chiamavano in lingua locale “la puttana bianca”.
Però la trattavano come una regina tentando di ingraziarsela. Ne soddisfò diversi senza alcuna limitazione e inibizione.
L’ultimo giorno prima di partire l’istruttore di sub ci propose una gita per fare snorkeling in una caletta nascosta dove di solito non va mai nessuno per pigrizia dato che bisognava prendere il furgoncino e andare dall’altra parte dell’isola.
Accettammo e partimmo. L’istruttore aveva portato altri due suoi collaboratori per aiutarci.
Appena partì fu subito chiaro lo scopo: nel van tirarono subito fuori i cazzi e dissero alla “puttana bianca” di spompinarli cosa che mia moglie non si fece ripetere, passando da un posto all’altro. Il guidatore fu soddisfatto all’arrivo: fermò il mezzo, mia moglie scese, aprì lo sportello e glielo succhió mentre gli altri la denudavano in piedi.
L’istruttore disse che potevamo stare tutti nudi perché tanto non sarebbe arrivato nessun altro quel giorno. Lei era già stata spogliata, loro si tolsero in un attimo tutto. Lei era perfettamente a suo agio in mezzo a tutti quei cazzi. Mi disse di togliermi i boxer e restai anche io nudo con la gabbietta e le palle al vento.
Stesero dei teli a terra, prepararono le attrezzature per fare snorkeling ma la vista di mia moglie era troppo per tutti. Iniziò l’istruttore a sditalinarla poi lei si stese e si fece scopare così, gli altri guardavano e attendevano il loro turno. Uno la fece mettere a pecora, un altro volle che lei lo cavalcasse da sopra. Gemeva a godeva senza alcun ritegno. Finita la monta stava colando sperma, la accompagnai in mare a lavarsi.
Facemmo il bagno con le maschere e le pinne poi lei si stese ad asciugarsi. Il profilo perfetto del culo stava ispirando di nuovo i tre. L’istruttore si avvicinò e cominciò a palparle il culo, per poi far scivolare in mezzo una mano. Mia moglie sollevó il culo per mettersi a disposizione come una cagna in calore. L’istruttore iniziò a penetrarla con un dito nel culo.
Lei mi chiese di prendere il lubrificante nella borsa, se lo era portato per ogni evenienza, poi di metterglielo. Si mise comoda mentre glielo applicavo e gli altri tre guardavano. L’istruttore si avvicinò e le piantò due dita dentro mostrando agli altri come si spalancava quello buchetto della puttana bianca. Se la incularono a turno, tra gemiti e parolacce, mentre lei godeva a essere usata così senza ritegno. Tre sborrate le riempirono il culo poi si fece nuovamente aiutare a lavarsi.
Partimmo per tornare indietro, lei mi abbracciò e mi baciò per tutto il tempo ringraziandomi per la vacanza dei suoi sogni.
Per farlo mi abbassò i pantaloncini, mi mise sotto un asciugamano e si mise a massaggiarmi intensamente il cazzo bloccato dalla gabbietta e le palle. I due che non guidavano si misero a guardare e lei gli spiegó che era da molto che non sborravo e che sarebbe riuscita lo stesso a farmi venire soprattutto dopo lo spettacolo del giorno.
Si mise a massaggiarmi intensamente da sotto le palle, mentre i due ricominciarono a palparla e a sditalinarla. Si chinò su di me a stuzzicarmi con la lingua i pochi cm esposti, poi il massaggio sempre più intenso mi fece venire, innumerevoli fiotti lenti e intensi di un orgasmo desiderato a lungo.
Il giorno dopo partimmo per rientrare a casa.
scritto il
2022-02-13
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